2 Ottobre Santi angeli Custodi

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Gabbianella1.
00venerdì 2 ottobre 2009 09:04
Angelo di Dio
che sei il mio custode
illumina
custodisci 
reggi e governa me
 che ti fui affidato
dalla pieta' celeste .
Amen
 




Pensando  a chi soffre....mi piace pensare che il suo angelo custode si stia dando da fare
per aiutarlo ,consolarlo,custodirlo.
In qto momento penso a ...Caterina ,figlia di Antonio,
a Francesco ,un papa' con tumore,
a Paolo un ragazzo quattordicenne che sembra aver sconfitto il tumore,
a Daniele ragazzo tetraplegico in seguito ad un incidente e sono anni che si trova in carrozzina,
a una ragazza che conosco che vive sulla carrozzina ma combatte come una leonessa e nella sua squadra 
sportiva per disabili si è distinta per la sua tenacia e forza d'animo
degna di lode da far vergognare chi si adagia sulla sua sventura,
a una signora settantenne che ha un cancro terminale e mi guarda con occhi supplicchevoli
qdo mi avviccino a lei e vorrei poterle dire
va tutto bene...


Angeli custodi ,preziosi alleati,
amici sconosciuti,
benedetti da Dio,
grazie.


Gabbianella1.
00venerdì 2 ottobre 2009 09:23



E come non pensare ai nostri bambini? Figli,nipoti ,pronipoti...

Qte volte diciamo :"Hanno proprio l'angelo custode!!!"
A me è capitato qt'estate ...il piccolo aveva fatto un volo in bici ...ero strasicura che si spaccasse i denti e il braccino ...
perche' avevo visto la scena ...invece nn solo nn aveva pianto ma aveva riportato solo  una lunga graffiatura sulla spalla...
grazie angelo custode!
Insomma sara' ansia di mamma ,ma spesso affido i miei figli al loro Angelo ...anche se so che il Signore l'ha fatto prima di me!!!!
enricorns
00venerdì 2 ottobre 2009 10:37
Venerdi, Settimana della V Domenica dopo il Martirio di S. Giovanni il Precursore, ss. Angeli Custodi 
 
 
 
 
 
Santi Angeli Custodi

Una festa particolare, dedicata agli Angeli custodi, si diffuse prima in Spagna nel 1400 - quando a Valencia si istituì una festa per l’angelo protettore della città - e nel secolo successivo in Portogallo. Nel calendario romano fu introdotta nel 1615, e nel 1670 papa Clemente X ne fissò la data al 2 ottobre. Ma la devozione agli angeli è molto antica, più antica di quella dei santi, ed ebbe particolare sviluppo nel Medioevo. Nella storia della salvezza, Dio affida agli angeli l’incarico di proteggere i patriarchi, i suoi fedeli (Sal 90,11-13) e tutto il popolo eletto (Es 23,20-23); Pietro in carcere viene liberato dal suo angelo (At 12,7-11.15) e Gesù, a difesa dei piccoli, dice che “i loro angeli vedono sempre il volto del Padre che sta nei cieli” (Mt 18,10). Nella sua misteriosa provvidenza, Dio manda dal cielo i suoi angeli a custodia e protezione dell’uomo, così che nel cammino della vita sia sempre sorretto dal loro aiuto (cfr. colletta propria). Se gli angeli circondano in modo particolare il Verbo incarnato (Gv 1,51), noi possiamo celebrare le grandi feste liturgiche insieme con loro: essi stanno presso la culla e presso la tomba di Gesù, presenti alla sua nascita e alla sua risurrezione. Nella contemplazione del volto di Dio in cielo e nella celebrazione dei misteri liturgici sulla terra essi vedono i decreti della bontà di Dio su di noi e ne sono custodi.
 A cura delle Benedettine del Monastero di Viboldone Santi Angeli Custodi
Prima lettura
Es 23,20-23

Così dice il Signore: “Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui. Se tu ascolti la sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l’avversario dei tuoi avversari. Il mio angelo camminerà alla tua testa e ti farà entrare nella terra promessa”.

Salmo responsoriale
Sal 90

Rit.: Il Signore manda i suoi angeli sul nostro cammino.
Tu che abiti al riparo dell’Altissimo
e dimori all’ombra dell’Onnipotente,
di’ al Signore: “Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio, in cui confido”.

Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,
dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne,
sotto le sue ali troverai rifugio.

La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza;
non temerai i terrori della notte né la freccia che vola di giorno,
la peste che vaga nelle tenebre,
lo sterminio che devasta a mezzogiorno.

Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutti i tuoi passi.

Vangelo
Mt 18,1-5.10

In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: “Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?”. Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: “In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli”.
 
Beato chi cammina nella legge del Signore. 
 
 
 
 
 
 Es 23,20-23; Sal 90; Mt 18,1-5.10

"Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli". (Mt 18)

I testi liturgici ci invitano a riflettere sulla nostra relazione con Dio e a prendere coscienza che su di essa è fondata la vera fraternità. La prima lettura, un passo dell'Esodo, parla dell'Angelo che il Signore manda davanti al suo popolo come protettore e come guida. "Dice il Signore: "Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce ". Subito queste parole suscitano il sentimento della presenza di Dio. Ma il contesto biblico chiarisce che la presenza dell'Angelo indica che la relazione del popolo con Dio è ancora imperfetta, deve progredire. Dio non può rivelarsi pienamente, non può mettere il popolo in relazione immediata con se stesso perché è un popolo peccatore, ribelle, che si trova soltanto all'inizio del lungo cammino che lo condurrà alla Terra promessa, alla diretta presenza di Dio. L'Angelo è come un intermediario, colui che fa camminare verso Dio e che contemporaneamente, in un certo senso, protegge dalla sua terribile presenza, fino a quando il popolo sarà in grado di reggere di fronte alla sua maestà. L'Angelo ci fa ascoltare la voce di Dio; secondo la Bibbia la sua presenza accanto a noi non ha altro scopo che di metterci in relazione con lui. E Dio dice: "Ascolta la sua voce, non ribellarti a lui; egli non ti perdonerebbe, perché il mio nome è in lui". Se siamo docili a questa voce interiore, che è la voce stessa di Dio, siamo condotti progressivamente a una unione profonda con il Signore, simboleggiata nella Bibbia dalla entrata nella Terra promessa, il paese dove scorrono latte e miele, dove Dio prepara tutti i beni della salvezza.

Preghiamo col Salmo
Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutti i tuoi passi.
 
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