Accordo PD-UDC Regionali 210 PIemonte

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martinicm
00sabato 10 aprile 2010 21:38
E’ stato firmato stamane, sabato 23 Gennaio, nella sede del Comitato elettorale di Mercedes Bresso, in via Palazzo di Città 26/b, a Torino, il “Patto elettorale e di governo locale” per le Elezioni regionali fra l’UDC-API e il Candidato Presidente della Regione Piemonte MERCEDES BRESSO, alla presenza dell’ Onorevole Marco CALGARO, dell’Onorevole Teresio DELFINO, di Alberto GOFFI, di Gianfranco MORGANDO, dell’Onorevole Gianni VERNETTI e dell’Onorevole Michele VIETTI.

“L’azione legislativa e amministrativa regionale – ha dichiarato la candidata Presidente Mercedes Bresso- sarà ispirata ai principi della centralità della persona, della sussidiarietà orizzontale e verticale, della solidarietà”. Fra le priorità individuate nel patto di programma ci sono la famiglia, la salute, il lavoro, lo sviluppo economico, con una forte attenzione alle infrastrutture e alla Piccola media impresa, l’energia, l’ambiente, l’agricoltura”.

PATTO DI PROGRAMMA

Per le prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo, l’UDC - API ha preso atto che la coalizione di destra sarà guidata dalla Lega Nord, con la quale non è possibile stringere accordi per l'incompatibilità con le sue attuali concezioni su temi centrali quali l’unità del Paese, la sicurezza, il federalismo, l’immigrazione, la solidarietà, e per il nostro rispetto delle istituzioni e rifiuto del populismo e della demagogia.
Il Partito Democratico del Piemonte ha espresso la sua disponibilità ad un rapporto con l'UDC profondamente innovativo, sulla base di un accordo programmatico, nel segno di una profonda innovazione politica rispetto ai cinque anni del precedente governo regionale.

L’UDC – API e il candidato Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso stipulano tra loro e con gli elettori un “Patto elettorale e di governo locale”, le cui ragioni fondative risiedono nei contenuti e negli obiettivi programmatici condivisi e prescindono dalle rispettive posizioni sulle questioni di politica nazionale e/o sugli altri livelli di governo locale.
L’UDC – API e il candidato Presidente Mercedes Bresso concordano in via prioritaria sui seguenti

OBIETTIVI DI LEGISLATURA

L’azione legislativa e amministrativa regionale sarà ispirata ai principi:
della centralità della persona che, indipendentemente dalle convinzioni religiose, rappresenta un valore comune di riferimento e impone la tutela della vita, della salute, della libertà di educazione, dell’integrazione, del lavoro;
• della sussidiarietà orizzontale e verticale, che porta a valorizzare il ruolo delle comunità intermedie tra cui la famiglia e le associazioni di volontariato;
• della solidarietà che induce a farsi carico dei problemi di chi ha più bisogno di essere aiutato dalla comunità.


Ci si asterrà da interventi normativi contrari a questi principi.

FAMIGLIA
Riconoscere il valore fondamentale della famiglia mediante:
• interventi sulla fiscalità regionale e correttivi all'ISEE improntati al principio del quoziente famigliare;
• politiche regionali di sostegno alla natalità ed alla genitorialità;
• specifiche politiche di Welfare famigliare;
• forme di moratoria, dilazioni e compensazioni per i debiti delle famiglie;

SALUTE
• nuovi criteri di selezione e valutazione per gli incarichi dirigenziali anche mediante l'istituzione di una struttura terza;
• garanzia del diritto di libera scelta del medico e del luogo di cura da parte del cittadino, nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale, nel rispetto della programmazione regionale;
• rivalutazione del Progetto “Parco Torinese della Salute” nell'ottica di una razionalizzazione e valorizzazione dell'intera rete ospedaliera regionale;

LAVORO
• Riunire, in un unico assessorato, il lavoro, la formazione professionale e le politiche giovanili per fare una vera strategia di attacco al dramma della disoccupazione e della perdita di posti di lavoro.
• Progetti specifici finalizzati all’inserimento lavorativo per soggetti disabili e lavoratori ultra quarantacinquenni, al superamento della precarietà e all'estensione degli ammortizzatori sociali .

SVILUPPO ECONOMICO
Infrastrutture:
• scelte inequivoche per dotare il Piemonte di tutte le moderne infrastrutture materiali ed immateriali (Tav, trafori, ferrovie, invasi, reti telematiche);
• miglioramento del sistema di trasporto pubblico locale, stradale e ferroviario;
• sistema aeroportuale integrato su base regionale;

Piccola e media impresa:
• maggiore e costante sostegno al credito, semplificazione burocratica, tempi certi nei pagamenti alle imprese, supporto alla ricerca, all' innovazione tecnologica e all'internazionalizzazione.
• Indebitamento: forme di moratorie, dilazioni e compensazioni per i debiti delle PMI.

ENERGIA
• politica energetica di sostegno alla ricerca e all'applicazione locale nel campo delle fonti alternative, dell’efficienza e del risparmio energetico, compresa la ricerca e le possibili applicazioni del nucleare di ultima generazione.

AMBIENTE
• Puntare su una moderna ecologia: un ciclo efficiente dei rifiuti, che esige una forte raccolta differenziata e tecnologie innovative, con un chiaro sì ai termovalorizzatori.
• Difesa del paesaggio: semplificare le procedure urbanistiche edilizie e per le opere pubbliche programmate, ma tutelando rigorosamente il territorio.

AGRICOLTURA
• Garantire le infrastrutture a servizio del territorio rurale (dagli invasi alla viabilità rurale).
• Tutelare la produzione locale.
• Sostenere la commercializzazione favorendo l’aggregazione di filiera e la promozione dei nostri prodotti all’estero.
• Semplificazione e accelerazione dell'utilizzo dei fondi comunitari (PSR)
...
Si ritiene che questi obiettivi programmatici non siano compatibili con la presenza nel governo regionale della sinistra radicale.
Il candidato Presidente Mercedes Bresso è garante dei termini del presente accordo, che resterà valido per tutta la durata della legislatura, anche nell’eventualità che dovessero modificarsi gli schieramenti politici ed elettorali nazionali.

L’ UDC – API Il candidato Presidente
S_Daniele
00sabato 10 aprile 2010 21:44
"Perché l'UDC in Piemonte è invotabile". Massimo Introvigne intervistato dal "Giornale"
(il Giornale, 25 marzo 2010, p. 4)

Quando Pier Ferdinando Casini lasciò il centrodestra, correva l’anno 2008, lui, che del leader Udc è amico di vecchia data, e che dell’Udc è stato un ideologo, da sociologo delle religioni con all’attivo qualcosa come 40 libri sul tema, rimase a guardare per un po’. Giusto il tempo di capire che “il punto di non ritorno” era raggiunto, e che Casini avrebbe “svenduto i valori cattolici”, sacrificandoli sull’altare del dio delle poltrone. Adesso che i vescovi hanno lanciato l’appello a non votare chi tradisce i principi non negoziabili, Massimo Introvigne traduce: “Udc invotabile”.

Casini invece ha detto: “No a strumentalizzazioni, vita e famiglia sono le questioni su cui l’Udc garantisce nelle Regioni in cui governerà”.

“Conosco bene Casini e so che deve dire obbligatoriamente queste cose. I fatti però sono molto semplici. I vescovi non sono chierichetti, sa? Conoscono bene le logiche politiche”.

Quindi?

“I vescovi sanno bene che la politica si fa anche cercando assessorati e posti nei listini. Ma ci chiedono di far prevalere i valori non negoziabili, in primis il no all’aborto e all’eutanasia”.

Non si può dire che Casini non li difenda.

“Però in Piemonte, Liguria e Marche si è alleato con chi li attacca. Sta facendo uno spogliarello”.

Uno spogliarello.

“Aveva giurato: mai con Mercedes Bresso. Per non parlare dell’altra linea del Piave: mai con Prc e Pdci”.

Forse pensa di poter arginare la deriva iperlaicista di quelle coalizioni?

“Se così fosse avrebbe dovuto fare patti chiari e specifici. Invece ha firmato impegni generici. In Piemonte la Bresso il giorno prima firmava con lui e il giorno dopo con i Radicali. La sinistra con cui si allea Casini esclude l’embrione dalla vita e include i gay nella famiglia”.

Dice il centrosinistra che le Regioni non decidono sui temi della vita.

“Falso. Le Regioni hanno competenze enormi. Possono utilizzare o meno i volontari pro-vita negli ospedali per arginare gli aborti. Possono decidere come distribuire la Ru486. Possono dare o meno fondi alle famiglie per le scuole non statali”.

Lei ora lo attacca, ma è rimasto con Casini per anni.

“Quando se ne è andato dal centrodestra, pensavo che Casini avrebbe venduto più cara la pelle. Invece ha abbassato il prezzo”.

Lei che lo conosce bene: ma chi glielo fa fare?

“C’è il trucco. Casini sta preparando il post Berlusconi e per questo gioca su tutti i tavoli: al Nord si tiene buono D’Alema, nel Lazio Fini, al Sud il Pdl”.

Una strategia vincente?

“Per ora è comica: a Macerata è alleato del Pdl in Comune e del Pd in Regione. Sceglie con interessi localistici”.

Meglio un uovo oggi che una gallina domani?

“Non ci sono solo le poltrone. Ci sono anche gli interessi personali di alcuni suoi candidati”.

Bum!

“Nulla di illecito, sia chiaro. Ma pensi a Michele Vietti”.

Il quale Vietti così en passant è suo parente, giusto?

“È mio cugino. Da rappresentante Udc in Piemonte ha un ruolo importante, come imprenditore, nella sanità privata. È sempre stato più vicino al centrodestra, ma il modello Bresso lo penalizza meno di quello che profila Cota”.

A proposito di Cota, però, dice l’Udc che votare Lega va contro i principi cattolici sull’immigrazione.

“Certe uscite della Lega infastidiscono anche me. Ma nei fatti è a Verona, mica a Rosarno, che si è compiuta l’integrazione”.

Cota è cattolico, ma come la mettiamo col dio Po?

“Sono riti civili, non religiosi. E poi guardi. Nel 2001 feci una ricerca sui neo-pagani leghisti in Lombardia. Ne abbiamo trovati ben 15. Folkloristici finchè si vuole, ma davvero un’infima minoranza. Se mai, ciò che emerge è che i leghisti sono colonne portanti dell’impegno nelle parrocchie”.


Paola Setti
S_Daniele
00sabato 10 aprile 2010 21:45
La quasi totalità dei cattolici infatti ha votato Cota, ed ha fatto bene.
martinicm
00sabato 10 aprile 2010 21:53
Non ho detto che di fatto non lo possono fare ma che non era nel programma e a questo andava dato il voto e non sulle possibili o sospettabili idee
martinicm
00sabato 10 aprile 2010 21:55
L’UDC – API e il candidato Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso stipulano tra loro e con gli elettori un “Patto elettorale e di governo locale”, le cui ragioni fondative risiedono nei contenuti e negli obiettivi programmatici condivisi e prescindono dalle rispettive posizioni sulle questioni di politica nazionale e/o sugli altri livelli di governo locale
S_Daniele
00sabato 10 aprile 2010 21:59
Re:
martinicm, 10/04/2010 21.55:

L’UDC – API e il candidato Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso stipulano tra loro e con gli elettori un “Patto elettorale e di governo locale”, le cui ragioni fondative risiedono nei contenuti e negli obiettivi programmatici condivisi e prescindono dalle rispettive posizioni sulle questioni di politica nazionale e/o sugli altri livelli di governo locale




Chiecchiere che ai cattolici non ce ne fregano nulla, si è alleato con un partito pro aborto e pro eutanasia oltre al pro gay, e questo è tutto.
martinicm
00sabato 10 aprile 2010 22:13
Pensala come vuoi ma si votano i programmi non le opinioni
S_Daniele
00domenica 11 aprile 2010 08:48
Re:
martinicm, 10/04/2010 22.13:

Pensala come vuoi ma si votano i programmi non le opinioni




Aborto, eutanasia, coppie di fatto e altro ancora non sono opinioni ma valori intoccabili per il cattolico, non me ne frega nulla di un programma sociale che può avvantagiarmi di qualche spicciolo in più al mese ma dare di fatto l'ok ai reprobi anticattolici.
martinicm
00domenica 11 aprile 2010 18:25
Re: Re:
S_Daniele, 11/04/2010 8.48:




Aborto, eutanasia, coppie di fatto e altro ancora non sono opinioni ma valori intoccabili per il cattolico, non me ne frega nulla di un programma sociale che può avvantagiarmi di qualche spicciolo in più al mese ma dare di fatto l'ok ai reprobi anticattolici.



questo è il tuo pensiero, diverso dal mio e naturalmente diverso da quello dell'UDC

Roma, 8 apr - 'Dopo mesi di bagarre selvaggia sulla RU486, constatiamo che ancora non ci si e' stancati di coltivare una cultura dell'aborto; pertanto, non ci resta che continuare a sperare che il confronto si sposti finalmente sulla tutela della vita'. Lo ha dichiarato in una nota Dorina Bianchi, responsabile della sanita' nazionale per l'Udc.
'Se e' il bene comune a stare a cuore al governo, e' giunto il momento di dimostrarlo - spiega Bianchi - Ad esempio, con quali iniziative la maggioranza intende sostenere la maternita'? Quali agevolazioni ritiene opportuno offrire a chi un figlio non puo' permetterselo? Se il governo c'e' - conclude - e' arrivato il momento che batta un colpo'.


S_Daniele
00domenica 11 aprile 2010 18:43
Re: Re: Re:
martinicm, 11/04/2010 18.25:



questo è il tuo pensiero, diverso dal mio e naturalmente diverso da quello dell'UDC

Roma, 8 apr - 'Dopo mesi di bagarre selvaggia sulla RU486, constatiamo che ancora non ci si e' stancati di coltivare una cultura dell'aborto; pertanto, non ci resta che continuare a sperare che il confronto si sposti finalmente sulla tutela della vita'. Lo ha dichiarato in una nota Dorina Bianchi, responsabile della sanita' nazionale per l'Udc.
'Se e' il bene comune a stare a cuore al governo, e' giunto il momento di dimostrarlo - spiega Bianchi - Ad esempio, con quali iniziative la maggioranza intende sostenere la maternita'? Quali agevolazioni ritiene opportuno offrire a chi un figlio non puo' permetterselo? Se il governo c'e' - conclude - e' arrivato il momento che batta un colpo'.





In primis questo stralcio copiato non ci dice nulla su cosa vogliono fare con la RU486, infatti parlano di sostegno alle ipotetiche madri come sè chi assumesse quel farmaco di morte lo assuma perchè non può permettersi un figlio, non diciamo sciocchezze!
Il fatto che si sia alleato con la Bresso che è a favore della RU486 è in piena contraddizione con la morale cattolica, Alleanza Cattolica, guarda caso, ha sostenuto Cota e non la Bresso che amorevolmente invitava una anziana a morire....
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