CRUX FIDELIS (Croce fedele) Esaltazione e adorazione della Croce

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Caterina63
00martedì 30 marzo 2010 13:50


Antifona:
Crux fidélis, inter omnes arbor una nóbilis!
Nulla talem silva profert flore, fronde, gérmine.
Dulce lignum, dulci clavo dulce pondus sústinens


- En acétum, fel, arúndo, sputa, clavi, láncea;
mite corpus perforátur, sanguis, unda prófluit;
terra, pontus, astra, mundus quo lavántur flúmine!

Ant.

Crux fidélis, inter omnes arbor una nóbilis!
Nulla talem silva profert flore, fronde, gérmine.
Dulce lignum, dulci clavo dulce pondus sústinens!

- Flecte ramos, arbor alta, tensa laxa víscera,
et rigor lentéscat ille quem dedit natívitas,
ut supérni membra regis miti tendas stípite.

Ant.

- Sola digna tu fuísti ferre sæcli prétium,
atque portum præparáre nauta mundo náufrago,
quem sacer cruor perúnxit fusus Agni córpore.

Ant.

Æqua Patri Filióque, ínclito Paráclito,
sempitérna sit beátæ Trinitáti glória,
cuius alma nos redémit atque servat grátia.

Amen.

[SM=g1740717] [SM=g1740720]

Traduzione:

Ant. Croce fedele, nobile albero, unico tra tutti! Nessun bosco ne offre uno simile per fiore, fogliame, germoglio. Dolce legno, dolce palo, che porti un dolce peso.

1. Ecco aceto, fiele, canna, sputi, chiodi, lancia; il corpo mansueto è perforato e ne scaturiscono sangue ed acqua; la cui corrente lava la terra, il mare, le stelle, il mondo!

2. Croce fedele, nobile albero, unico tra tutti! Nessun bosco ne offre uno simile per fiore, fogliame, germoglio. Dolce legno, dolce palo, che porti un dolce peso.

3. Piega i rami, alto albero, rilascia le [tue] fibre distese e si pieghi quella rigidità, che avesti dalla natura, per concedere alle membra del re celeste un tronco clemente.

4. Tu sola fosti degna di portare il riscatto del mondo e di preparare un porto al mondo, navigante naufrago, che il sangue sacro, effuso dal corpo dell’Agnello, ha unto.

5. Al Padre e al Figlio e all’illustre Paraclito, sia un’eguale e sempiterna gloria, alla Trinità beata , la cui grazia vivificante ci ha redento e ci preserva. Amen.


[SM=g1740738]



[SM=g1740717] [SM=g1740720]


[SM=g1740738]

Pange Lingua (compresi Crux Fidelis)
Ci sono due Pange Lingua in uso, uno da S. Thomas Aquinas e poi questo, da Venantius Fortunatus (530-609 dC)
Troppo raramente ascoltato nella liturgia Novus Ordo, ma sempre ascoltato nella liturgia tradizionale
E ampiamente utilizzati nella preghiera pubblica della Chiesa e la liturgia
in particolare Santo settimana / Venerdì Santo
esaltando il trionfo della Santa Croce. Questa versione Monastica processione con una serie di intervallati.

FEDELI Croce! Sopra tutti gli altri,
uno solo e nobile albero!
Nessuno nel fogliame, nessuno in fiore,
nessuno in frutta tuo coetanei può essere;
dolce legno e ferro dolce!
Peso dolce è appeso su di te!
Canto, la mia lingua, la gloria del Salvatore;
raccontare il suo trionfo in lungo e in largo;
dire ad alta voce la famosa storia
del suo corpo crocifisso;
come la croce su di una vittima,
sconfiggere / conquistare la morte, Egli è morto
.
-etc. etc. ...


Proverò a postare il testo più integralmente che potrete seguire nel secondo video, considerate che in ogni Chiesa tale Inno è spesso abbreviato a seconda delle necessità come appunto è dimostrato con i due file postati dove, entrambi, riportano il medesimo Inno ma con strofe diverse, il secondo video è riportato più integralmente! [SM=g1740733]


Antifona:
Crux fidélis, inter omnes arbor una nóbilis!
Nulla talem silva profert fronde, flore, gérmine.
Dulce lignum, dulci clavo dulce pondus sústinens!


(Croce fedele, nobile albero, unico tra tutti! Nessun bosco ne offre uno simile per fiore, fogliame, germoglio. Dolce legno, dolce palo, che porti un dolce peso.)

- Pange lingua, gloriosi, proelium certaminis,
et super Crucis tropaeo dic triumphum nobilem,
qualiter Redemptor orbis immolatus vicerit.

(Esalti ogni lingua nel canto lo scontro e la grande vittoria,
e sopra il trofeo della Croce proclami il suo grande trionfo,
poichè il Redentore del mondo fu ucciso e fu poi vincitore.)

(si ripete l'Antifona)

- Quando venit ergo sacri plenitudo temporis,
missus est ab parce Patris, Natus orbis conditor,
atque ventre verginali, carne factus prodiit.

(E quando il momento fu giunto del tempo fissato da Dio,
ci venne qual dono del Padre il Figlio, creatore del mondo;
agli uomini venne incarnato nel grembo di Vergine Madre.)

* si ripete l'Antifona ma solo questo passo:

Dulce lignum, dulci clavo dulce pondus sústinens!
Dolce legno, dolce palo, che porti un dolce peso.

- Vagit infans inter arta conditus praesaepia,
membra pennis involuta, Virgo Mater alligat,
et manus pedesque et crura stricta cingit fascia.

(Vagisce il Bambino, adagiato in umile, misera stalla,
le piccole membra ravvolge e copre la Vergine Madre,
ne cinge le mani ed i piedi, legati con candida fascia.)

(si ripete l'Antifona integralmente: Crux Fidelis)
Crux fidélis, inter omnes arbor una nóbilis!
Nulla talem silva profert fronde, flore, gérmine
.

- Lustra sex qui iam peregit tempus implens corporis,
se volente, natus ad hoc, passioni deditus,
Agnus in crucis levatur immolandus stipite.

Dulce lignum, dulci clavo dulce pondus sústinens!
Dolce legno, dolce palo, che porti un dolce peso.

- Aequa Patri Filioque, inclito Paraclito,
sempiterna sit beatae Trinitati gloria;
cuius alma nos redemit atque serva gratia.





[SM=g1740738]
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