DEDICATA A VOI MIEI CARI Pseudo-AMICI

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Cattolico_Romano
00domenica 2 agosto 2009 12:10
Stamattina girovagando nel web ho letto uno scritto che mi ha fatto MOLTO PENSARE.
Quante volte sia nella vita reale che virtuale abbiamo incontrato delle persone che si dichiaravano amici?
Molte volte, vero?
E quante volte sono risultate vere?
Rare volte vero?

Beh leggete questa dedica che ho trovato sul web, preciso che non la condivido in toto, ma il succo del discorso si, buona lettura:

 

Chi pratica il vampirismo energetico è una creatura che ha bisogno di sottrarre energia perché non è soddisfatta di sé e ritiene di non avere riserve proprie per affrontare il mondo che la circonda. È qualcuno che, ancora in vita, si sente già ‘morto’, perché è segretamente convinto di essere una nullità, e si illude di mascherare questa sua vergogna agendo in modo tale da raggirare o umiliare gli altri ad ogni buona occasione. Ogni sua azione, ogni sua parola, ogni suo atteggiamento è funzionale a un "furto di energia".
Quello che chiamiamo Vampiro, in realtà, non è altro che una forza, che trova accesso in una persona in particolari condizioni psicologiche ed esistenziali. Chi cade preda di quella Forza, dunque, è certamente una persona, ma è anche un Vampiro, esattamente come un usuraio è indubitabilmente una persona, ma è anche un usuraio. La Forza-Vampiro si impossessa di una persona in seguito a sofferenze, delusioni, lacerazioni, e la manovra, spingendola ad ispirare tutte le azioni della sua vita alla filosofia vampirica. Questo non toglie nulla né alle responsabilità della persona-Vampiro (che ha lasciato entrare quella Forza, che ne sopporta la maligna presenza e che ne sfrutta tutta la malizia) né alle strategie di difesa e di contrattacco che è giusto adottare verso i vampiri.
Il Vampiro è soggetto a regole ferree: nel rubare energia deve dare in cambio alla sua vittima un "dono di potere", qualcosa che renda la vittima in qualche modo consenziente. Il dono di potere che il Vampiro ci fa più frequentemente è quello di prestarsi ad accordarci protezione: sui nostri vizi, sulle nostre bassezze, sulla nostra vergogna. Un tipo di gioco assolutamente folle, come la maggioranza dei giochi vampirici. Infatti, poiché egli concede il suo ‘favore’ solo in presenza di vizi, bassezze e vergogne, anche quando non ne abbiamo, dobbiamo darci da fare per procurarceli: solo così potremo ottenere la sua ‘copertura’. Ed ecco che, alla fine, ci ritroviamo ‘protetti’ dal Vampiro contro le conseguenze di problemi che prima non avevamo e senza i quali vivevamo benissimo.
L’aggressione vampirica lascia sempre pesanti tracce nella vittima, anche se quest’ultima, ignara dell’esistenza stessa del meccanismo, non le rileva, oppure le attribuisce a malesseri ed eventi concomitanti come il nervosismo, la tendenza alla malinconia, un improvviso blocco mentale, una debolezza personale, un difetto del carattere. La tipologia dei sintomi derivanti da un’invasione vampirica è molto articolata, ma la mancanza di abitudine ad analizzare certi stati d’animo crea una tendenza generalizzata a evitare il loro approfondimento. Ogni volta che sentiamo venire da dentro strani segnali, scatta il messaggio registrato che ci hanno insegnato: "Quanto sei complicato! Smettila di farti le paranoie!". Purtroppo, finché tratteremo così i nostri sentimenti, le nostre impressioni, le nostre intuizioni, non impareremo a difenderci dai Vampiri. Anzi, lasceremo il campo completamente libero alle loro scorribande. Il Vampiro, infatti, rispetto a noi, ha un vantaggio fondamentale: che lui le paranoie se le fa e come, nel senso che non trascura alcun particolare per ottenere ciò che gli interessa.
La presenza di un Vampiro può produrre fastidio, ansia, nervosismo, inquietudine, tensione, euforia, riduzione dell’attenzione, diminuzione della sensibilità e tanti altri stati di alterazione del comportamento normale. Ma il sintomo che quasi sempre insorge dopo l’incontro con un Vampiro, quando l’energia se ne è già andata, è uno stato di insoddisfazione, di scontentezza, una sensazione di ostilità da parte della realtà. Si tratta di situazioni che – specialmente quando si è obbligati dalle circostanze a condividere molto tempo con un Vampiro – possono sfociare in malesseri fisici di vario genere, come mal di testa, blocchi digestivi, inspiegabile debolezza, tosse nervosa. In certi casi, i malesseri possono trasformarsi in disturbi più seri, o in malattie. Dopo un incontro vampirico, in ogni caso, ci si sente sempre inspiegabilmente ‘sotto tono’, o un po’ abulici, malinconici, sfiduciati, astratti. Comunque, incapaci di uscire da una sorta di immobilità delle emozioni, di stagnazione delle energie migliori.
Uno dei titoli d’onore di cui il Vampiro si fregia con più frequenza è quello della "sincerità". Il Vampiro, infatti, spesso rafforza il proprio mito affermando di essere qualcuno "che parla in faccia", un raro e prezioso rappresentante di una razza in estinzione: quella dei sinceri, degli schietti, dei genuini, di quelli che non hanno "peli sulla lingua". Sulla lingua forse no, ma sul cuore è da vedere. La loro sincerità, infatti, consiste quasi sempre nel dire agli altri cose sgradevoli o nell’emettere sentenze squalificanti. Il Vampiro, in nome della "sincerità", fa a pezzi la sensibilità e spesso la reputazione degli altri, gabellando per un valore morale quella che è solo una smania bestiale di prevaricazione. Ma non lo fermeremo mai se non ci convinceremo che la vera sincerità è la sincerità del cuore, e non quella della lingua. Una sincerità che il Vampiro non riesce a concepire e che non consiste affatto nel dire negro al negro, guercio al guercio e storpio allo storpio. O peggio nell’immaginare di vedere negli altri difetti che non hanno e sbatterglieli in faccia. La sincerità del cuore è una cosa molto diversa, perché si fonda sul rispetto per la sensibilità altrui. Anzi, solo grazie al fatto di non infierire sugli altri (nel linguaggio del Vampiro: "non essere sinceri"), possiamo riuscire ad aiutare le persone in difficoltà ad avere un più stretto contatto con la propria dignità. Il Vampiro, invece, nell’infierire sui più indifesi, magari con la scusa di "spronarli" ma in realtà per soddisfare la sua fame di energia, li spingerà inesorabilmente verso la distruzione.


Tratta dal Web
Katietta-64
00domenica 2 agosto 2009 23:58
Caro Cattolico,
deve esserci molta amarezza in te per postare un "articolo" così forte.
Mi dispiace sentirti "sanguinare" così, come mi dispiacerebbe per chiunque si sentisse morso da un vampiro gridando il suo male.
Penso che fin dall'infanzia si vada incontro a delusioni verso chi si crede amico. Vale per tutti, perchè anche noi, in buona o cattiva fede, possiamo essere stati amici deludenti. Ogni volta fa male, certamente, ma credo che alla fine, debba sempre prevalere la serenità di aver sempre cercato di essere per primi un sincero e vero amico.
Con l'aiuto di Dio è possibile, come è possibile che le nostre lacrime vengano trasformate in danza.
Un giorno un sacerdote mi disse più o meno le seguenti parole : "credo tu abbia già capito che tenere dentro ciò che fa male è sbagliato perchè può diventare veleno, buttarlo fuori impulsivamente può fare altrettanto male a te e agli altri, ma innalzarlo verso Dio cura"
Gabbianella1.
00lunedì 3 agosto 2009 07:06
Grazie Katy.
Cattolico_Romano
00lunedì 3 agosto 2009 07:07
Re:
Katietta-64, 02/08/2009 23.58:

Caro Cattolico,
deve esserci molta amarezza in te per postare un "articolo" così forte.
Mi dispiace sentirti "sanguinare" così, come mi dispiacerebbe per chiunque si sentisse morso da un vampiro gridando il suo male.
Penso che fin dall'infanzia si vada incontro a delusioni verso chi si crede amico. Vale per tutti, perchè anche noi, in buona o cattiva fede, possiamo essere stati amici deludenti. Ogni volta fa male, certamente, ma credo che alla fine, debba sempre prevalere la serenità di aver sempre cercato di essere per primi un sincero e vero amico.
Con l'aiuto di Dio è possibile, come è possibile che le nostre lacrime vengano trasformate in danza.
Un giorno un sacerdote mi disse più o meno le seguenti parole : "credo tu abbia già capito che tenere dentro ciò che fa male è sbagliato perchè può diventare veleno, buttarlo fuori impulsivamente può fare altrettanto male a te e agli altri, ma innalzarlo verso Dio cura"



Cara Katietta innanzitutto sono contento di leggerti anche qui, questo vuol dire che non tutti ci ignorano [SM=g7554] , secondo me ignorare le persone è il peggior nemico della Carità [SM=g7556] .
Detto questo sin dalla mia prefazione avevo precisato di non condividere in toto il messaggio copiato, anche perchè usa dei toni abbastanza forti, ciò che condivido è l'amarezza che deriva da una cocente delusione.
Vedi tra amici capitano molto spesso delle incomprensioni e a volte si litiga energicamente, ma i veri amici si affrontano faccia a faccia fino ad arrivare a un chiarimento.
Invece qualcuno che fino a tre giorni fa si dichiarava amica e mi riempiva di "lode", tanto da indurre un amico che ironicamente mi apostrofava come il suo fidanzatino, ad un tratto ha affilato il cortello e mi ha pugnalato, prima buttandomi fuori di "casa" e adesso ignorandomi comportandosi come se nulla fosse accaduto, anzi come se non mi avesse mai conosciuto.
Ne deduco che tale amicizia era solo di convenienza.

Comunque il post copiato non rispecchia propriamente il mio stato d'animo, lo messo solo come provocazione.


iyvan
00lunedì 3 agosto 2009 13:06
iyvan
00lunedì 3 agosto 2009 13:09
Non capisco perchè il primo messaggio non appaia. Provo a ripeterlo:



La parola non è una semplice emissione di fiato, ma è l'espressione di un pensiero e il pensiero non si disperde nel nulla, è energia che, quando è negativa,  s'insinua, lavora e colpisce, anche se non ce ne rendiamo conto
Sono state spese troppe parole sia da una parte che dall'altra e tutte hanno provocato stupide ferite.
Ora occorre saper accantonare i torti e le ragioni, rivestirsi di quell'umiltà tanto predicata e poco praticata.
Un'umiltà che non significa dover abbassare la testa, ma solo abbandonare quell'ego che è il più grande nemico dello spirito.
Ognuno di noi dovrebbe scoprire ciò che realmente alberga nel cuore e chiedersi se ciò che trova sia veramente in armonia con lo spirito di Dio.
Ma dobbiamo saperlo fare solo nel silenzio di noi stessi.
Nessuno si arroghi il diritto di dover perdonare. Chi ha veramente capito non dice "ti perdono", ma più semplicemente "perdoniamoci".
Ho solo espresso il mio pensiero che vuole riferirsi a tutti e a nessuno.
Che Dio ci dia un po' della sua luce per rischiarare gli angoli oscuri della nostra terrena umanità.

Katietta-64
00lunedì 3 agosto 2009 14:52

Carissimi, permettetemi...
mi asocio in toto a quanto scritto da Yivan nel post precedente.
Aggiungo: dopo una guerra o una catastrofe naturale ecc. si rimane sconcertati di fronte alla distruzione attorno e dentro di noi. Calano inevitabilmente il dolore e il silenzio. Ascoltiamoli.
Ad ogni modo, a chiunque ha sofferto e soffre per quanto accaduto, un sincero abbraccio in Cristo.

Gabbianella1.
00lunedì 3 agosto 2009 15:12
Caro Iyvan
(sia chiaro che per te la mia stima rimane immutata e infatti le tue parole rispecchiano quello che sei nel tuo intimo...una persona vera) ...Gesù ci chiede sempre di perdonare ...settanta volte sette...praticamete sempre.
E'chiaro che io chiedo perdono ,ma l'ho gia' fatto a suo tempo con Anam e anche pubblicamente in sua com nelle presentazioni qdo sono rientrata,cui lei ha fatto seguito un bellissimo post, certo nn esplicitamente ...ma il concetto era quello.
Mi chiedevo solo qto...il perdono lo vogliamo dare e ricevere si o no?
Il problema,caro Iyvan,è che nn si vuole veramente perdonare....
Dire il "io ti perdono"nn è secondo me un atto egoistico ,che ci pone su un piedistallo,in una condizione di superiorità quasi a dire ...io sono migliore di te perchè ti perdono....io nn la vedo affatto cosi'.
Il perdono per me è ..pace.E la frase "ti perdono" deve essere reciproca,vicendevole.Uno scambio di amore.
Non ci sono vincitori in qta storia.
Solo sconfitti.
Abbiamo fatto il gioco del diavolo che vuole divisioni.
Ma forse il diavolo nn c'entra,siamo noi poveri uomini che nn siamo capaci di amarci.
Io per conto mio voglio chiudere qto argomento e riflettere un po'...
Consentitemi di provare adesso una cocente delusione .
Ma nn rovino la mia vita per qto ,anzi ora lodo sempre piu' il Signore per il bene che mi vuole e ci vuole...tutti.Nessuno escluso.
Son sicura che Lui vuole qto ....la pace tra noi.
Ma da soli nn ce la facciamo.
Solo con il Suo aiuto.
Buona giornata Iyvan...e apprezzo il tuo sforzo di farci riconciliare
anche di fronte all'impossibile.
Una Cristina amareggiata.
Gabbianella1.
00lunedì 3 agosto 2009 15:15
Leggo ora il tuo post katietta....cmq...vale anche il discorso per la frase ."Mi perdoni?"che deve essere reciproca.....senza se...e senza ma....
Mac'è un detto che recita...."Il tempo lenisce le ferite...".
Cattolico_Romano
00lunedì 3 agosto 2009 15:38
Nessuno si arroghi il diritto di dover perdonare. Chi ha veramente capito non dice "ti perdono", ma più semplicemente "perdoniamoci".

Questa mi è nuova

Fammi capire, se una persona ti offende tu invece di chiedere spiegazioni e scuse gli dici perdoniamoci?

E di cosa dovrei farmi perdonare?...Di essere stato bannato due volte senza aver insultato nessuno?

O magari, quasi, quasi, chiedo scusa io a Evita che ha dichiarato il falso dicendo che io ho insultato Anam.
O magari più tardi vado in chat da Anam e gli chiedo scusa, gli dico: Scusami Anam per il fatto che tu mi hai bannato due volte, lo sò che non l'hai fatto mica apposta, ti è scappato un clik, capita!...Ti capisco e ti chiedo di perdonarci, solo ti consiglio, la prossima volta, ammesso che ce ne sarà, non mi bannare solo l'account ma anche l'Ip.

Scusami iyvan ma il tuo messaggio lo interpreto (sicuramente mi sbaglio) come chi dopo aver offeso qualcuno incomincia a giustificarsi perchè il suo orgoglio gli impedisce di ammettere l'errore e di chiedere scusa.

La mia infinità curiosita vorrebbe sapere chi ci ha bannati e per quale ragione e se tu, dato che dici che fate tutto colleggialmente, eri concorde, vorrei tanto saperlo, così almeno la notte dormo

Sono state spese troppe parole sia da una parte che dall'altra e tutte hanno provocato stupide ferite.

Spese tante parole? In effetti si, ma solo da questa parte, perchè di là si sono limitati ad accusare e a far tacere la parte altrui, bannandola
Infatti i nostri detrattori continuano come se nulla fosse mai accaduto, anzi forse pensono di aver fatto un opera di Carità

Ora è meglio che mi fermo a riflettere se ne vale ancora la pena  pensare a loro.

Credo che abbiate ragione, ho dato troppo importanza a queste persone.
Come dice Cristina, rimetto tutto nelle mani del Signore, così anche il mio ego.

Dio vi benedica!

Cattolico_Romano
00lunedì 3 agosto 2009 15:49
Una Cristina amareggiata.


Ma si! Cristina non ti sentire amareggiata, mettiamoci una pietra sopra, anzi sai cosa facciamo?
Chiamiamo Enrico, così tutti e tre, ognuno con un dono, andiamo da Anam e ci facciamo perdonare, io gli porto l'incenzo, tu la mirra e Enrico l'oro, sai lui ha più soldini di noi
Così facciamo quei tre bannati dei Magi!

Ti piace come idea?

Ps. Non fate caso alla mia giornaliera dose di houmor
Gabbianella1.
00lunedì 3 agosto 2009 16:11
ehehhehehehehhe.....massi!!!!
dai....
nn pensarci troppo...
forse come dici tu....
loro continuano vivere
e lasciamoli vivere in pace ...
io ho deciso di rialzarmi...
e scoprire nuovi orizzonti....
vedo lidi qui...
quasi ,quasi mi ci fermo...
e mi sistemo un po' le penne arruffate...
Qta storia per me è finita.Sepolta.
Non permettere che qta sofferenza ti logori.
(Anche se...un 'accusa è sempre grave.)

ciao amici!!!!!
Cattolico_Romano
00lunedì 3 agosto 2009 16:37
quasi ,quasi mi ci fermo...
e mi sistemo un po' le penne arruffate...


Basta che non perdi troppo penne, ci manca la donna delle pulizie, non vorrai farmi lavorare anche tu eh!

iyvan
00lunedì 3 agosto 2009 16:56

Caro cattolico,

mi spiace che il mio messaggio non sia stato compreso.
Saper superare i torti e le ragioni umane, il dire perdoniamoci, significa saper applicare la carità, significa aver fatta propria questa virtù, e ciò non dovrebbe avvenire solo in funzione di un'auspicabile reciprocità (anche se questa dovrebbe esserci)  perchè in tale caso è solo il proprio ego che cerca soddisfazione.
E' un compito indubbiamente difficile e, forse, è anche difficile riuscire a comprenderlo,  ma è quello che Cristo si aspetta da noi.

Se hai inteso questo scritto come una giustificazione sei completamente in errore, tanto più che in tutta questa vicenda non ho assolutamente nulla da dover giustificare.
Io dico solo ciò sento di dover dire, e quanto ho scritto lo ribadisco e lo ripeterei in qualsiasi altra circostanza, che poi sia o non sia accolto non importa.

Cattolico_Romano
00lunedì 3 agosto 2009 17:28

Caro cattolico,

mi spiace che il mio messaggio non sia stato compreso.

Invece ti assicuro che ho compreso il tuo messaggio, ciò che hai detto non fa una piega, ma permettimi di avere delle riserve, non verso te o verso ciò che scrivi, ma verso delle persone che, a quanto pare, sono nella normale indifferenza.

Saper superare i torti e le ragioni umane, il dire perdoniamoci, significa saper applicare la carità, significa aver fatta propria questa virtù, e ciò non dovrebbe avvenire solo in funzione di un'auspicabile reciprocità (anche se questa dovrebbe esserci)  perchè in tale caso è solo il proprio ego che cerca soddisfazione.

Non per forza bisogna interpretare il mio pensiero come colui che cerca soddisfazione, io non cerco soddisfazione ma giustizia, e non nel senso vendicativo ma nel senso che bisogna ammettere la verità.

E' un compito indubbiamente difficile e, forse, è anche difficile riuscire a comprenderlo,  ma è quello che Cristo si aspetta da noi.

Io non capisco perchè tutto in un tratto Cristo viene nominato continuamente, mentre quando dall'altra parte ci hanno sbattuto fuori nessuno ha detto che Cristo si aspettava diversamente.
Ora so benissimo che Cristo si aspetta da me un comportamento idoneo alla sua volontà, e credimi se ti dico che mi sforzerò a farlo.
 

Se hai inteso questo scritto come una giustificazione sei completamente in errore, tanto più che in tutta questa vicenda non ho assolutamente nulla da dover giustificare.
Io dico solo ciò sento di dover dire, e quanto ho scritto lo ribadisco e lo ripeterei in qualsiasi altra circostanza, che poi sia o non sia accolto non importa.

Io non ho scritto che ti stai giustificando, ho scritto che il tuo pensiero e similiare a chi si giustifica, con ciò so benissimo che non hai nulla da giustificarti, tutto ciò che scrivi non solo lo accolgo, ma lo medito e l'apprezzo.

Comunque, Iyvan credimi, non ho alcun rancore verso Anam e company, chi mi conosce sa che dopo uno o massimo due giorni mi passa tutto, infatti come si noterà sto utilizzando molto houmor, questo non per ridicolizzare le persone ma per riderci su.

Anche se ripeto ancora non mi hai detto chi mi ha bannato, mi  sà che non me lo dirai mai

Cattolico_Romano
00lunedì 3 agosto 2009 17:42
Aggiungo solo una cosetta.
Caro Iyvan tu fai bene a fare da pacificatore, comprendo il tuo pensiero, lo apprezzo e non ho problemi ad accettare ciò che dici, però mi domando; ma dall'altra parte c'è questo medesimo sentimento?
Anche li tu hai postato queste tue riflessioni ma nessuno degli interessati si è espresso, ne positivamente ne negativamente.
Oltre al fatto che Anam è iscritta qui e non è sotto moderazione, ora se da parte sua ci sarebbe un tal sentimento di riappacificazione, come mai non si espone?
Come mai non risponde?

Credo che tu gli hai parlato in via privata, e sicuramente ti avrà detto che è molto offesa con noi, anche se gli offesi dovremmo essere noi, ma tralasciando questo aspetto, le tue parole valgono anche per lei?
Se è si perchè non fa lei il primo passo?
D'altronde qui noi abbiamo scritto fiumi di parole, mentre lei non si è degnata a dire una sola parola.
Non credo che sia mortificante se intervenisse per chiarirci definitivamente.
Gabbianella1.
00lunedì 3 agosto 2009 20:11
Perdoniamoci a vicenda????????
Siete disposti veramente?
Voi dell'altra barricata?
Perdoniamoci allora.......
come dice il buon IYvan allora!!!!!
Il tuo messaggio e' stato ben compreso ,Iyvan ...veramente era anche il mio ma qualcuna mi ha completamente travisato...Mah.
Dico solo che ciascuno di noi si guardi dentro fino in fondo e nn si senta migliore dell'altro...
e basta con i piagnistei.....
nn era meglio una bella stretta di mano?

E lasciar cadere le reciproche accuse?
E soprattutto nn difendetevi troppo tra di voi ...mettetevi
davanti al Tabernacolo e meditate. Gente meditate e basta abusare delle parole.

Facciamo...silenzio.

Anzi andiamo a confessarci.Invece di fare ancora guerra.

Io mi sento molto ferita.E penso lo sia anche Anam.
enricorns
00lunedì 3 agosto 2009 20:30

Volevo scrivere molte cose ma mi sono chiesto: "è possibile che un viscido, vigliacco, pezzente, blasfemo maestro di polemica possa farsi capire?" allora per non corerre in disguidi interpretativi ho preferito dire una cosa sola.

Troppo facile fare dichiarazioni di pace quando non si è coinvolti!

Katietta-64
00lunedì 3 agosto 2009 21:16
Caro Enrico,

anche nei conflitti fra Stati è sempre necessario che ci siano degli emissari di Pace.
Cattolico_Romano
00lunedì 3 agosto 2009 21:51
Re:
enricorns, 03/08/2009 20.30:

Volevo scrivere molte cose ma mi sono chiesto: "è possibile che un viscido, vigliacco, pezzente, blasfemo maestro di polemica possa farsi capire?" allora per non corerre in disguidi interpretativi ho preferito dire una cosa sola.

Troppo facile fare dichiarazioni di pace quando non si è coinvolti!




Scusami Enrico ma chi ti ha detto tutte quelle nefandezze?
enricorns
00lunedì 3 agosto 2009 22:00
mandato da chi?
poi per quale pace chiesta?



Cattolico_Romano
00lunedì 3 agosto 2009 22:25
Re:
enricorns, 03/08/2009 22.00:

mandato da chi?
poi per quale pace chiesta?






Enrico sputa il rospo se no ti banno!!!

Chi ti ha detto quelle parolaccie???!!!
Gabbianella1.
00martedì 4 agosto 2009 07:20
Katietta ha detto bene....emissari di pace ... ben vengano.
Cattolico_Romano
00martedì 4 agosto 2009 07:58
Re:
Gabbianella1., 04/08/2009 7.20:

Katietta ha detto bene....emissari di pace ... ben vengano.




Un emissario di regola ha ricevuto un mandato, ma Katietta ha detto che nessuno l'ha mandata, quindi lei può parlare per se stessa.
Peccato che con Katietta non c'è stata alcuna polemica, la polemica c'è stata con altri che preferiscono non dialogare, questo vuol dire che non gli importa nulla.
Gabbianella1.
00martedì 4 agosto 2009 11:15
Katietta...e' estranea a tutto qto...eppure nn rimane indifferente.
Mi pare che lei nn parli per se stessa ma per quel comando che Gesù ci ha dato...Amate il vostro prossimo come voi stessi ...
Io spero che finisca sul serio qta polemica...
Ah voglio dire che l'Abba' Padre che noi invochiamo....è il Padre di tutti.....non solo di chi lo vuole dalla propria parte.
Cattolico_Romano
00martedì 4 agosto 2009 11:34

Mi pare che lei nn parli per se stessa ma per quel comando che Gesù ci ha dato...Amate il vostro prossimo come voi stessi ...



Quando ho scritto che Katietta parla per se stessa era in riferimento al fatto che nessuno l'ha mandata qui a scrivere, ma l'ha fatto di propria volontà, spinta, come hai precisato tu, dall'amore verso il prossimo.
Se fosse stata mandata avrebbe parlato a nome dì, non essendo avvenuto ciò, ipso facto parla per se stessa,cioè a nome suo.

Anch'io spero che la polemica finisca, ma fino a quando continuarò a leggere sciocchezze in chat o in Com, mi limitero a fare cronaca, riportando il tutto e commentando, questo a dimostrazione come in Com hanno deciso per il silenzio a mò di superiorità, ma in chat e altrove si sparla alla grande.

Aggiungo che ho saputo chi ha aggettivato Enrico con quei epiteti poco cristiani, che devo dire?
Dico solo che il lupo esce dalla tana quando ha fame.
Gabbianella1.
00martedì 4 agosto 2009 12:28
Quando ho scritto che Katietta parla per se stessa era in riferimento al fatto che nessuno l'ha mandata qui a scrivere, ma l'ha fatto di propria volontà, spinta, come hai precisato tu, dall'amore verso il prossimo.
Si, Daniele l'avevo capito.Ho solo evidenziato quello che avevo percepito tra le parole di Katietta.
 come in Com hanno deciso per il silenzio a mò di superiorità, ma in chat e altrove si sparla alla grande.
 Le ferite bruciano. Qto nn me l'aspettavo....bel esempio di carita' e amore....
Katietta-64
00martedì 4 agosto 2009 22:55

Caro Cattolico
provo ad immaginare un conflitto di guerra. Ci si attacca, ci si difende, si creano delle alleanze e ogni popolo pensa di essere dalla parte del giusto, confortando e medicando i propri feriti. È umano.
Come è umano che su ogni suolo si possa mormorare o lamentare.
Forse non si riesce ad amare il "nemico", ma non si può togliergli la possibilità di piangere nel silenzio o sfogandosi con chi sente vicino, solidale. Questo oltre i torti e le ragioni.
Davvero, questo l'ho sperimentato tante volte nella mia vita.
Quando ho subito dei torti, oggettivi o soggettivi che fossero, mi sono resa conto che sempre dalla parte opposta le persone avevavno accanto chi le ascoltava, le amava ed era dalla loro parte e per quanto inizialmente un senso di ingiustizia e di incomprensione poteva pervadermi, col tempo ho imparato a guardare questo con altri occhi, direi di gratitudine verso il Signore, che non lascia soli nessuno.
Certo, le ferite a volte sanguinano o lasciano delle cicatrici che ce le ricordano, ma pian piano ho imparato a chiederGLI di andare oltre me stessa e i miei dolori se questo era un bene superiore per me e per gli altri.
Non volevo più intervenire su questo argomento e ancora spero di non alimentare nessuna polemica, spero soltanto di aiutare un'intima riflessione.
Permettimi di dirti: le tue ragioni le hai dette, pubblicamente ti sei scrollato di dosso la polvere che dicevi e ciascuno si farâ la propria opinione. Non puoi però costringere qualcuno a risponderti, a confrontarsi con te, anche se ti fanno male i silenzi o i mormorii che avvengono su altri suoli. Credo che tu, al contrario di quanto precisi, debba fermarti un attimo e deporre le armi, lasciando per un po' decantare il tutto.
Sinceramente ti dico che io stessa non oltrepasserei mai i confini del mio campo fintanto che sento ancora sparare. Non lo farei nè se avessi ragione, nè se avessi torto.
Questa è la mia opinione, ma naturalmente fanne ciò che vuoi.

Grazie cmq a te e gabbianella per l'accoglienza dei mie interventi.

Cattolico_Romano
00mercoledì 5 agosto 2009 08:01
Cara Katietta tengo a precisare che gli ultimi testi copiati da me sono delle frasi che Anam ha fatto a noi, non ad amici suoi, tranne la frase a Claretta, tutto il resto è stato detto a noi, che, a differenza di loro siamo andati in chat per chiarimenti, chiarimenti negati, anzi, per onor del vero Anam voleva chiarire solo con me ma in via privata, su Skipe, che per altro nemmeno ho questo programma. Anam alla mia richiesta di chiarire nel Forum assicurandogli che sarebbe stata trattata bene e non l'avrei mai bannata, infatti non è bannata, ha detto no.
Io da parte mia ho rifiutato un chiarimento privato, per dei semplici motivi: 1) L'azione operata da Anam nel bannarci ha coinvolto Tre persone non solo me, quindi tale situazione deve essere chiarita con tutti e tre, poi ognuno nella sua libertà di coscienza decide di rionciliarsi o no.
2) Siamo stati accusati e bannati pubblicamente, quindi pubblicamente si deve affrontare la situazione.
3) Ancora qualcuno non ha capito una cosa, quando sia io che Gabbianella ci siamo ri-iscritti, dopo aver subito la prima bannatura, l'abbiamo fatto come atto di riconciliazione e su un preciso invito da parte di Anam, quindi nona avevamo nulla da chiarire nella sua Com perchè credevamo che fosse finita li, invece ci sbagliavamo.
4) La giustificazione adottata da Anam, cioè che ci ha bannati perchè ce ne siamo andati è del tutto ridicola, non ho mai visto in nessuna Com agire in questo modo, l'utente è libero o no di andarsene e se vuole ritornare?
Se tu cara Katietta in un futuro spero lontanissimo, decidessi di andartene, per ragioni tuoi, per quali motivo ti devo bannare?
La stessa cosa succede sistematicamente in chat, specialmente con chi frequenta la chat di Luna, chi frequenta li e poi entra da Anam viene osteggiato.
Tanto da far decidere Luna a cambiare aria, ma vi rendete conto?
Io sarò pure molto impulsivo, lo ammetto, purtroppo è il mio carattere, ma credetemi che scrivo senza cattiveria e in buona fede, infatti sfido chiunque a dimostrare se ho fatto citazioni false.

Dio vi benedica
Gabbianella1.
00mercoledì 5 agosto 2009 08:18
Katietta...apprezzo qto tu hai scritto...io personalmente agisco come tu hai scritto...sto nel mio campo finchè sento sparare di la'...
tuttavia nn è neanche giusto che una parte nn voglia dialogare.
Son contenta che ognuno abbia i suoi amici ...bene.



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