Don Dino Noto,paladino contro la pedofilia on line

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Vilucchio.
00giovedì 6 maggio 2010 15:47

Pedofilia online, blitz polizia

Perquisizioni in 17 città italiane

Blitz degli agenti della polizia postale e delle comunicazioni su disposizione della Procura della Repubblica di Catania nei confronti di 18 indagati per divulgazione di materiale pedo-pornografico su Internet. Eseguite numerose perquisizioni domiciliari in 17 città italiane. Al centro dell'inchiesta, l'acquisizione e la diffusione sul web di video di pornografia infantile utilizzando il software di file sharing eMule.

Pedofilia online, blitz in Italia

Accertamenti sono in corso per risalire ai luoghi della produzione dei filmati per identificare le vittime degli abusi. Le indagini sono state condotte dal compartimento della polizia postale della Sicilia Orientale di Catania, ed erano state avviate dopo una denuncia dell'associazione Meter.

Gli investigatori hanno anche agito sotto copertura su Internet con il coordinamento del Centro nazionale di contrasto della pedo-pornografia on-line (Cncpo) di Roma. Le città interessate dalle perquisizioni sono state: Alessandria, Ancona, Bologna, Brescia, Brindisi, Cremona, Cuneo, Lecco, Macerata, Milano, Napoli, L'Aquila, Reggio di Calabria, Crotone, Rimini, Udine e Vercelli.

Italiani i bimbi dei video
I filmati sequestrati dalla polizia postale della Sicilia orientale, con sede a Catania, hanno come contenuto abusi di adulti su bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni, con atti di violenza ripetuti sullo stesso bambino. Il sequestro è sfociato nelle perquisizioni domiciliari eseguite in 17 città d'Italia nei confronti di 18 indagati per divulgazione di materiale pedo-pornografico su Internet.

L'attenzione degli investigatori e della Procura di Catania si è concentrata in particolare su alcuni filmati che sono stati girati nel nostro Paese, con vittime e carnefici italiani. La polizia sta cercando di ricostruire le località e il luogo esatti dove sono avvenute le violenze in maniera da identificare i bambini abusati, che sono ben visibile nei filmati, per risalire poi ai violentatori. Durante le perquisizioni la polizia postale ha sequestrato diversi computer e materiale informatico e una notevole quantità di materiale di pornografia minorile, in possesso di alcuni degli indagati.

"Quei video, oltre ogni infamia"
"Non ci sono parole per descrivere quello che abbiamo visto e segnalato. Non è possibile dare ulteriori particolari perché questa volta, foto e video superano la 'ordinaria' infamia dei filmetti e delle foto che i pedofili producono ogni giorno". Sono parole del presidente e fondatore dell'associazione Meter, don Fortunato Di Noto, che commenta così l'operazione antipedofilia in 17 città italiane, originata da una segnalazione della sua associazione.

Don Di Noto dice di essere "contento e soddisfatto" della collaborazione con il compartimento della polizia postale e delle comunicazioni di Roma e Catania.

"Ora - continua il sacerdote - è arrivato il momento di intensificare le forze per individuare i bambini". Don Di Noto sottolinea infatti che "sono pochissimi i minori individuati finora" e che dal 2003 al 2008 l'Interpol child abuse image database (Icad) dispone di circa 520.828 immagini, transitate su Internet, di singoli bambini vittime di abuso sessuale.

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