E Hitler disse: fermate i cattolici!

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Cattolico_Romano
00giovedì 30 aprile 2009 10:50
Antonio GASPARI
E Hitler disse: fermate i cattolici

tratto da: Avvenire, 7.1.2003

Lo storico tedesco Löw ha raccolto i documenti che provano l'odio nazista verso la Chiesa
Le Ss: "Aiuta gli ebrei"



Arriva dalla Germania la risposta ai recenti pamphlet contro la Chiesa cattolica - e soprattutto contro Pio XII - pubblicati ad esempio da John Cornwell e Daniel Goldhagen. Da poco infatti è uscito un libro - «Die Schuld» (La Colpa) - con un sottotitolo eloquente, «Cristiani ed ebrei nel giudizio dei nazisti e nei tempi presenti» (Resch Verlag, euro 24) in cui l'autore, lo storico e saggista Konrad Löw, già docente all'università di Bayreuth, apporta una grande massa di documentazione sull'odio nazista contro la Chiesa cattolica e sulla protezione degli ebrei da parte dei cattolici.

Nella copertina del libro edito dalla Resch Verlag è scritto: "Una risposta ad Amen ed al Vicario", le due opere cinematografica e teatrale in cui si accusa papa Pacelli di essere stato pavido e succube del nazismo. Si tratta di un volume documentatissimo, 356 pagine con 1.063 note ed una bibliografia di 331 libri.
Pensato soprattutto come una risposta al libro di Daniel J. Goldhagen «I volenterosi carnefici di Hitler» in cui i tedeschi venivano accusati di essere stati complici del nazismo, Löw approfondisce con dovizia e competenza molti punti finora poco conosciuti della politica nazista, ed in particolare della persecuzione sistematica e continua dei cattolici.

L'autore bavarese spiega con ampia documentazione che in Germania ancora al tempo dell'impero non è esistita una persecuzione degli ebrei, anzi la discriminazione è calata ed il processo di assimilazione e della integrazione è avanzato. Così, l'antigiudaismo di origine religiosa non trovò credito tra i sacerdoti della Chiesa cattolica, ed il Zentrum, il partito cattolico, trovò sostegno, seguaci e voti proprio tra gli ebrei. Un fenomeno che si spiega con il fatto che la Chiesa cattolica ha condannato il nascente razzismo ed il nazionalsocialismo con tutta la dovuta chiarezza, mentre gli evangelici furono in gran parte affascinati dalle teorie razziali.

La nomina di Hitler a Cancelliere fu applaudita infatti dagli evangelici, mentre i vescovi cattolici condannarono le teorie naziste. Per questo motivo i nazisti perseguitarono in prima istanza comunisti e ebrei ma anche i cattolici. Secondo i nazisti, avendo il cristianesimo le radici nel Vecchio Testamento, chi è contro gli ebrei deve essere per forza contro la Chiesa cattolica. Dalla documentazione raccolta da Löw emerge inoltre la vasta opera di aiuto agli ebrei condotta dai cattolici, e questo suscitò ulteriormente l'ira dei nazisti.

L'autore bavarese racconta come i nazisti invocavano "l'indispensabile arma dello spirito del sangue e della terra contro la peste ebraica ed il cristianesimo". Nella parte centrale del libro Löw riporta in maniera dettagliata quanto Hitler, Rosenberg, Goebbels, Himmler e Bormann hanno detto e scritto su ebrei e cattolici. Hitler in particolare pensava di schiacciare la Chiesa cattolica "come si fa con un rospo".
Nel libro vengono riportati gli articoli e le vignette pubblicate dai giornali «Das Schwarze Korps» (organo ufficiale delle SS) e «Der Stürmer» (giornale razzista). Löw fa notare come i nazisti indicavano ebrei e cattolici sempre insieme contro il regime.

In una vignetta pubblicata nel 1938, un ebreo, un sacerdote cattolico ed un imprenditore capitalista cercano di fermare la svastica nazista che ruota come le lancette dell'orologio della storia. In un altra vignetta pubblicata da «Der Stürmer» nel 1934, un ebreo di fronte all'immagine di Cristo in croce dice: "...lo abbiamo fatto uccidere, lo abbiamo deriso, ma siamo ancora oggi difesi dalla sua Chiesa...". In un altra vignetta pubblicata dallo stesso giornale nel 1939, un sacerdote cattolico viene disegnato mentre stringe due grandi mani, una con la croce ebraica e l'altra con la falce e martello.

Per avere un idea di cosa i nazisti pensassero dei cattolici, Löw riporta un rapporto delle SS in cui è scritto: "É indiscutibile che la Chiesa cattolica in Germania si oppone decisamente alla politica governativa di opposizione al potere ebraico. Di conseguenza svolge un lavoro di appoggio ai giudei, li aiuta a fuggire, adopera ogni mezzo per sostenerli nella vita quotidiana, e facilita il soggiorno illegittimo nell'impero nel Reich. Le persone incaricate di questo compito godono il pieno sostegno dell'episcopato e non esitano a sottrarre ai tedeschi e addirittura ai bambini tedeschi lo scarso vitto per darlo agli ebrei".

Löw conclude il libro raccontando di un dialogo con sua sorella, da cui emerse una storia confermata da diversi testimoni, secondo cui un amico di famiglia che suo padre portava sempre a casa, era in realtà un ebreo che fu nascosto e protetto dai suoi genitori. Questo a conferma di quanto fosse vasta e diffusa l'alleanza tra cattolici ed ebrei che cercarono di proteggersi dalla furia del nazismo.


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