Ecco il mio piccolo Gesù deforme

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(Zacuff)
00venerdì 4 dicembre 2009 21:53
Ecco il mio piccolo Gesù deforme

«Ogni giorno guardo questo cadaverino che vive e piango, soffro, perché Victor è Cristo che agonizza e geme». Una lettera e una fotografia di padre Aldo dal Paraguay
di Padre Aldo Trento
approfondimenti

* La legge? Fatela con cura

Asunción, 8 settembre 2008

A dire il vero sarebbero tanti i santi di questo mese. Santi incontrati al Meeting di Rimini, santi che ogni giorno mi riempiono di e-mail, una più bella dell’altra, e santi che stanno morendo nella clinica “Casa Divina Provvidenza S. Riccardo Pampuri”. E chi sono questi santi? Sono le centinaia di persone, di tutte le età che dopo l’incontro di Rimini mi “assediano” con il loro grido di verità, di bellezza, di amore, di felicità. Persone desiderose, bramose di saperne di più rispetto al centuplo. Padre, ma è vero che quanto è accaduto a lei è possibile anche per me? Padre, è vero che la depressione è una grazia? E come accettarla così? Dove trovare un uomo con questa libertà di vivere, di amare? Padre, ho paura del sacrificio, del dolore… come ha fatto lei a sopportare tutti questi anni di sofferenza psichica e morale? Ma è possibile amare? E come coniugare l’amore con il dolore? Ma che bella la verginità se poi accade quanto è accaduto a lei! Dove ha trovato l’energia per obbedire a Giussani? Come ha fatto a dargli credito? Padre, ci parli dell’umanità di questo uomo che ha saputo condurla per mano in un modo così umano che sbalordisce e nello stesso tempo sentiamo che se non fosse così non varrebbe la pena credere in Cristo.
Le e-mail di questi giorni sono tutte un tentativo di rispondere a queste domande. C’è un vuoto affettivo, una paura d’amare e un’assenza di padri impressionante. Come non ricordare le code di ragazzi, ragazze, adulti che hanno fatto impazzire Miriam, la “hostess” del Meeting, per poter sentirsi dire che ciò che il cuore desidera è vero e può incontrare una risposta adeguata? Mi correvano dietro con il loro dramma perfino quando andavo al bagno. No, non è spento il cuore dell’uomo, il cuore del santo. Solamente, mi domando, dove siamo noi adulti? Sentiamo che il grido dell’uomo è sempre potente ed è un grido che ha bisogno non di telefonate, di consigli, ma di una compagnia? Vorrei mandarvi le e-mail che ricevo perché potessimo rendercene conto. I santi sono quelli che gridano, che vivono irrequieti, senza patria, mendicanti dell’Infinito.
Tornando a casa ho rivisto tutti i miei figli ed è stata una festa. Ma ho rivisto in particolare il piccolo Victor di un anno. Se non ve lo ricordate vi rimando la foto… però così come è ora.
Sono rimasto sconvolto appena l’ho visto. Gemeva, geme in continuazione… mmm, ah, ah, ah… e tende le braccia stringendo forte le manine a forma di pugno. La sua testa è enorme e come d’improvviso la parte inferiore è sprofondata lasciando una piccola fossa, lì dove non ha il cranio. Cos’è successo? D’improvviso, attraverso l’apparato messogli dai medici, è uscita tutta l’acqua della testa, quell’acqua che avvolgeva il suo piccolissimo cervello. Una immagine impressionante, dolorosissima. È come guardare un pallone da calcio bucato. Non bastasse questo, l’altro giorno gli è scappato l’occhio destro: è rimasta una cavità vuota che spurga di tutto. Abbiamo dovuto mettergli una garza. Lo guardo e non posso non andare con la mente al testo di Isaia, lì dove il profeta parla del servo sofferente, di Gesù, senza nessuna bellezza, distrutto fisicamente, gemente per l’atrocità del dolore. Victor, il mio bambino, non solo è un piccolo cadaverino che vive, ma è tutto deformato, lacerato, pieno di cannucce che entrano ed escono dal corpo.

Non mi resta che inginocchiarmi
Il mondo ha paura di lui, sente ribrezzo, non sopporta vedere questo piccolo ridotto ad un mostro. Il mondo dice: perché non lo lasciate morire? Ma voi siete inumani, non è giusto, eccetera… Io lo guardo, piango, soffro perché Victor è Gesù, il mio piccolo Gesù che agonizza, che soffre, che geme, che chiede un po’ di amore. Lo bacio, lo bacio sempre… i gemiti si calmano. Gli accarezzo la fronte… non più testa ormai, sgonfiata, con la pelle infossata, come un laghetto di montagna… e sento che accarezzo Gesù. Le domande mie sono tante e tutte rivolte a Gesù, e così pure le domande di chi ha il cuore di Cristo per vederlo, perché senza questo cuore posseduto da Cristo uno non ce la fa. Chiedo a Gesù di aiutarmi perché questa piccola ostia bianca, ridotta ad un “mostro” – così lo definirebbero quanti in Italia vogliono che Eluana muoia – cambi il cuore, lasciando a Gesù di possederlo, tenga desta in me quella drammaticità toccata con mano a Rimini. Mentre scrivo sento i suoi gemiti continui, come un sibilo che ti rompe il cuore… e non mi resta che inginocchiarmi davanti a Lui, Gesù che sta morendo sulla croce. Però Gesù aveva il Padre, la mamma ai suoi piedi; questo Gesù ha solo me, noi poveri uomini, e per di più non ha mai conosciuto il sorriso, né il pianto… ma solo un gemito che dura dalla nascita fino ad ora. Il suo corpicino deformato non ha più niente di sano, gli manca solo che si spappoli l’occhio sinistro poi tutto è consumato. Amici, quanto dolore nel mondo. E noi? Noi siamo grati a Gesù per quanto ci dà? Per me Rimini ha voluto dire la percezione che Gesù da quel momento in avanti mi avrebbe chiesto ancora di più sia come capacità di soffrire, sia come capacità di fare compagnia. E ne ho avuto subito l’esperienza appena tornato. Da subito, lontano da quel frastuono umano, mi sono trovato alle prese con la vita quotidiana.
Aiutatemi con la preghiera perché a chi molto è stato dato, molto è chiesto. Sono grato a Gesù perché non mi lascia tranquillo un secondo e così la vita diventa supplica.

Nota Bene: Come vorrei che questo scritto con la foto arrivasse a chi ha deciso che Eluana “deve” morire. No, non può morire se Dio non ha ancora deciso. La vita è sua, di Dio… se la uccidiamo saremo tutti più poveri e disgraziati.


P.S.
Mi dispiace che non son riuscito a inserire
le immagini di questo bambino deforme
Gabbianella1.
00sabato 5 dicembre 2009 19:00
Testimonianza bellissima.
Un abbraccio a qto bellissimo bimbo che geme e cerca amore.
Una preghiera a qto sacerdote per tutto il bene che sta facendo.
[SM=g7436]
Gabbianella1.
00martedì 22 dicembre 2009 15:25
Sai cosa mi viene in mente?
In zona dove abito io esiste il cottolengo...dove so che una volta mettevano i bambini deformi come qto bimbo.
Un pensiero soltanto.....qdo la gente vede qti bambini (se li vede ,perche' qti bimbi vengono nascosti.....per non urtare la sensibilita' della gente ,sai potrebbe essere un pugno allo stomaco ),io non credo alla loro sensibilita' qdo vanno a dire che poverino si vergogna e la mammma ,se ce l'ha, lo nasconde alla vista della gente perche' è deforme e la gente sarebbe curiosa.....morbosa .
Si ci sono qte persone ...ci sono.Da che mondo e mondo c'è gente curiosa ,morbosa che nn sa dare amore e si ferma alla superficie.


Ragazzi se qti bimbi vengono nascosti e' chiaro che suscitino interesse perche' la deformita' è diventato tabu'.....nn e' bella di per se'....nessuno augura qto al proprio bimbo....ma....prima che essere deforme,prima che essere disabile mentale ,fisico ect ect e' un BAMBIMO!!!!!!!


E... perche' nasconderlo allo sguardo degli altri?

Ricordo un episodio che mi racconto' mia madre....un monsignore (o vescovo o...comunque un sacerdote),nn ricordo chi,ma faro' ricerche e ve lo faro' sapere,incontro' per strada una ragazza in carrozzina e ne rimase colpito per la sua fede straordinaria ,la sua semplicita' e la sua gioia palpabile....nonostante quella ragazza avesse soltanto la testa .Il resto era un corpicino offeso ,"deforme" certo,piccolo ,atrofizzato,con arti piccoli .Ma era ed è una ragazza a tutti gli effetti,il sacerdote si era commosso.
Allora qta ragazza doveva nascondersi ,non vivere piu' tra la gente?
E io mi spiace a vedere una persona che accetta la propria croce con serenita' con coraggio con fede ....io mi inchino di fronte a lei e mi vergogno di come a volte mi lamento per sciocchezze.
Si vergogna qta ragazza ?NO!
NN si fa fare le foto?Certo che se le fa fare ,io ricordo di averle viste!!!!
E qdo ho visto la foto del bimbo ho provato tenerezza e ho pensato ai genitori .....quale gran coraggio permettere che il loro figlio venisse fotografato e andare contro corrente !!!!!!
Il bimbo non si vergognera' di se stesso perche' ha tanto amore intorno a se' e si sente degno di riceverlo!!!!!!
La sua deformita' non sara' per sempre ...quandoo risorgeremo tutti quanti son sicura ....Gesù lo trasformera'in un corpo glorioso che solo Lui,il Signore ,sapra' e noi non sapremo per ora.
Qto e' il mio modo di pensare.
penso che se vedessimo di piu' in giro qti bimbi ci sarebbe piu' educazione all'amore.

Solo una cosa contesterei a qto splendido padre sacerdote ....non lo chiamerei Gesù deforme!!!!!
Toglierei deforme!!!!
E' un bambino unico e degno di ogni amore e cura.
Ma penso l'abbia detto per provocare il perbenismo della gente!!!!
Tutto qua.
Gabbianella1.
00martedì 22 dicembre 2009 15:26
Mi viene un dubbio nn so se c'è ancora qto cottolengo ,ma una volta si.
Gabbianella1.
00mercoledì 23 dicembre 2009 10:15
Gabbianella1.
00mercoledì 23 dicembre 2009 10:25
Giovanni Pao­lo II qui (al Cottolengo)disse:
«Se non si comincia da questa accettazione dell’altro,
comun­que egli si presenti,
 in lui riconoscen­do un’immagine vera anche e offusca­ta di Cristo,
non si può dire di amare ve­ramente ».

[SM=g7436]



Ecco la benedizione del nostro caro Papa che giunge attraverso queste sue parole!!!!![SM=g7542]
Riconosciamo le nostre paure di fronte a queste realta' e lasciamoci guarire da Gesù
affinche' possiamo riconoscerlo e amarlo
in questi piccoli nostri fratelli e piccole nostre sorelle
afflitte dalla loro croce.
Preghiamo per loro e per noi ,affinche' il nosro
cuore non diventi arido e non consideri la loro
vita non degna di essere vissuta.
[SM=g7182]

Gabbianella1.
00giovedì 24 dicembre 2009 23:35
Buon Natale a tutti i bambini amati dalle loro mamme e dai loro papa'
che non guardano le loro "deformita'" piccole o grandi che siano ,visibili o invisibili che siano,ma li amano!!!!!
Grazie Gesù per il dono della loro vita.
Ti sei fatto Bambino per ciascuno di noi e per ciascun bambino.
Gabbianella1.
00domenica 27 dicembre 2009 13:25

Sono grato a Gesù perché non mi lascia tranquillo un secondo e così la vita diventa supplica.
(Padre Aldo)


Bello questo ringraziamento!
Non c'è come l'indifferenza che fa morire la speranza che è in noi.
Anche quella velata da falso pietismo
che affligge chi incosciamente teme questa deformita'
e vorrebbe che sia nascosta adducendo alla morbosita' della gente.
E chi non la teme?
La vita magari fosse fatta
solo di cose belle!!!!!
Ma perche' nascondere le sofferenze e in particolare le deformita'?
Se è come è vero che la sofferenza fortifica e l'amore diventa ancora piu' profondo....


Gesù ci ha donato una piccola donna, Madre Teresa di Calcutta,
 la quale ci ha illuminato con le sue parole
quando dice che noi siamo le mani e i piedi di Dio.

La carezza che diamo a questi bambini "deformi"!(che brutta parola)
e' una carezza che Dio ci chiede , e' una carezza che guarisce prima di tutto noi stessi
timorosi del male ,che ci fa soffrire,
ma soprattutto fa sentire in modo tangibile il nostro amore di cui hanno bisogno qti bambini .  
L'amore ha bisogno di carezze,di fisicita' ,qdi  di abbracci
quando si è bambini.....( ma non solo quando si è bambini,no?)
Lo vedo coi miei bambini ...
una volta fatto il pieno di abbracci e carezze,
si sentono piu' sicuri ,amati.
Naturalmente seguiti con l' educazione ,l'attenzione , le cure ....non solo affettivita' quindi
....Katietta ne sa meglio di me,essendo educatrice che sta con i giovani,
ma mi potra' confermare che gli abbracci da soli non bastano
 ma ci vuole l'ascolto ,la parola  "NO" al momento che occorre.....

Quindi credo di capire quello che vuol dire il padre Aldo
con la sua testimonianza forte ,direi,
Padre Aldo di fronte ad un bambino cosi' si sente grato a Dio
per avergli donato quei sentimenti
che lo fa commuovere e gli fa capire che siamo tutti fratelli ,
e gli fa intuire che in quel bimbo
(bellissimo)
c'è il volto di Gesù che vuole essere abbracciato ,
amato.

Ultima cosa nel mio lavoro
ho assistito ad anziani.....che affetti da demenza ,
il loro carattere ,
la loro personalita'
veniva modificata fino ad assumere quella "deformita'" che tanto ci spaventa.
Ricordo in particolare una signora.....
la sua demenza senile l'aveva trasformata ,
l'aveva abbrutita ,
ed era in tutto per tutto
 dipendente dall'assistenza.
Stava sola sulla sua carrozzina ,
chiusa nel suo mondo
vuoto,
ma qdo aveva sete diceva come svegliata dal suo torpore,
"Ho sete!".


Quante volte guardandola provavo
pieta' e dentro di me pensavo
a qto mi spaventava invecchiare cosi'...
quante carezze donate ,
all 'apparenza non percepite da lei ,che sembrava non accorgersene,
eppure vicino a lei si provava un istinto di protezione ,di cura.
Ora non c'è piu' la mia nonnina ,
e' in Cielo .

All'inizio tanti anni fa le prime volte che vedevo qte realta'
 tornavo a casa dal lavoro
turbata e ne parlavo in casa.
A modo mio cercavo di metabolizzare quel piccolo dolore .
Non riuscivo ad accettare quella realta' ...provavo un dolore qdo nella loro stanza di cura vedevo le loro foto
in cui venivano ritratte nei momenti felici ,
col sorriso ,
magari abbracciando il loro marito o
 tenendo per mano la manina del nipotino.
Foto sbiadite dal tempo,
foto che raccontavano 
sprazzi della loro vita.

Ora son passati tanti anni,
ne ho viste di deformita' ...
nn sui bambini,
ma sugli anziani ,
il che e' quasi lo stesso,
e non provo piu' quelle paure e se le ho le supero,
con l'immagine nelcuore  di Gesu'
che guarisce i lebbrosi e i malati.
[SM=g7436]

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