Frane e crolli nel Messinese, preghiamo per le famiglie delle vittime!

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Cattolico_Romano
00venerdì 2 ottobre 2009 16:39
bertolaso: «dissesto idrogeologico causato dall'abusivismo»

Frane e crolli nel Messinese, 14 morti
Il governo dichiara lo stato d'emergenza



Dieci i dispersi, i soccorritori scavano con le mani nel fango. Molte città isolate, interrotte strade e ferrovia 

MILANO - Sicilia orientale devastata da un violento nubifragio: quattordici vittime, una quarantina di feriti e dieci dispersi nella provincia di Messina. Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d'emergenza. La zona più colpita da frane e smottamenti è tra i comuni di Scaletta Marina, Giampilieri, Briga e Scaletta Zanchea: un'area di circa 3,5 chilometri. La situazione più grave a Giampilieri Superiore, frazione a circa 20 chilometri dal capoluogo, dove un costone roccioso ha travolto alcune palazzine. Qui due donne sono state estratte vive dalle macerie di due palazzine. Una in particolare aveva delle ferite alle gambe, ma non entrambe sarebbero in pericolo di vita. Le due ferite sono state portate in elicottero in ospedale. L'elicottero è per il momento l'unico mezzo in grado di raggiungere il piccolo centro, su cui peraltro sta nuovamente cadendo una pioggia battente. I soccorritori scavano con le mani nel fango e parlano di «una situazione tragica». A fare scattare l'allarme è stata la segnalazione di un'auto finita in mare. Ma quando i militari sono giunti sul posto lo spettacolo che si sono trovati davanti è stato ben peggiore. Le città sono isolate: le frane hanno interrotto l'autostrada A18 Messina-Catania, la strada statale 114 e il tratto ferroviario all'altezza di Giampilieri-Scaletta. «Fino ad ora abbiamo contato venti edifici crollati» afferma l'ingegnere Mario Arrigo, responsabile delle emergenze della Protezione civile regionale. «Gli sfollati, almeno fino a questo momento, sono 415 - aggiunge. Ma i numeri sono destinati a cambiare in peggio»


BERTOLASO
- «Eravamo in allerta meteorologica da giovedì mattina, più di questo non potevamo fare: o si fa una grande opera di messa in sicurezza di tutto il territorio nazionale o queste tragedie sono destinate a ripetersi - ha detto il capo dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, durante una conferenza stampa in Prefettura a Messina -. Non può essere la Protezione civile a risolvere i problemi di dissesto idrogeologico creati dall'abusivismo. È stato difficile raggiungere i luoghi della tragedia perché erano chiuse l'autostrada, la ferrovia e la strada statale e perché c'erano le strade dissestate tra le due vallate dove si trovano i comuni che sono stati maggiormente colpiti dal nubifragio. Stiamo facendo tutto il possibile per intervenire al più presto». Bertolaso ha spiegato che i soccorsi, pur se tempestivi, sono molto difficili: «Anche se la zona interessata da crolli è strettamente localizzata si tratta di un'area estremamente difficile da raggiungere. Sono due vallate strettissime, in cui i mezzi di soccorso non possono arrivare via terra perché le strade sono sbriciolate dal fango e gli elicotteri non possono atterrare». Il presidente Napolitano ha chiamato il prefetto Franco Alecci, chiedendo di essere aggiornato ed esprimendo il proprio cordoglio alle famiglie delle vittime, mentre il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo andrà a Messina per un sopralluogo tecnico.


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Cattolico_Romano
00venerdì 2 ottobre 2009 16:40

SINDACO - Il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca ha disposto che sabato le scuole di ogni ordine e grado di tutto il territorio comunale sospenderanno le attività scolastiche. «È una situazione critica, la macchina dei soccorsi è in azione anche se è difficile raggiungere le zone colpite dal disastro. Giampilieri è isolata; le squadre possono raggiungerla solo a piedi. Alcune persone sono state soccorse via mare dalla Guardia costiera» ha detto il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca. Il sindaco ha poi lanciato un appello: c'è bisogno di volontari, soprattutto medici e infermieri. «Siamo ancora isolati da Catania, i soccorsi sono venuti da Palermo e dalla Calabria - osserva Buzzanca -, ma sui posti dove l'emergenza è maggiore, come la zona sud della città, si arriva soltanto a piedi e il traffico è completamente paralizzato». Tanto che negli ospedali di Messina i feriti arrivano via mare. «I malati e i feriti delle zone periferiche li facciamo arrivare in un piccolo porticciolo e con mezzi navali sono trasportati nel porto di Messina e trasferiti negli ospedali» spiega Buzzanca.

VITTIME - Sette vittime sono state identificate: Pasquale Bruno, 40 anni, travolto e soffocato dal fango nella piazza di Giampilieri, e un pensionato di 70 anni, Francesco De Luca, annegato nello scantinato della sua casa in contrada Vallone. Un terzo cadavere è stato recuperato dentro un'auto travolta da un torrente in piena nei pressi di Scaletta Zanclea: è Roberto Carullo, sovrintendente della Polizia ferroviaria. La quarta e la quinta vittima sono un pensionato di ottant'anni, Martino Scibilia, e Salvatore Scionti, 64 anni, trovati nelle rispettive abitazioni a Scaletta. Onofrio Sturiale, di 26 anni, è stato travolto da una frana tra Giampilieri e Scaletta Zanclea. Il cadavere di una donna, Agnese Pellegrino di 44 anni, è stato recuperato a Briga Superiore. Un'enorme massa di fango e terra è precipitata sulla casa dove viveva con la famiglia: il casolare in contrada Iannazzo è stato travolto. La parete della cucina in cui la vittima si trovava coi familiari è venuta giù. Il marito e i ragazzi, dopo avere sentito il boato della frana, sono riusciti a rifugiarsi in un'altra stanza, mentre Agnese è rimasta intrappolata in cucina ed è stata travolta dalla parete crollata. Il marito e i figli sono stati tirati fuori dalle macerie dai vigili del fuoco.

SI SCAVA NEL FANGO - Le squadre di soccorritori stanno scavando nel fango, alto in alcuni punti più di un metro. «La situazione è drammatica. Si scava anche con le mani senza pausa e senza fermarsi mai tra i detriti e il fango per cercare i dispersi con l'aiuto dei cani» dice il capo del Protezione civile regionale Salvatore Cocina. Parecchie centinaia gli uomini in campo tra Protezione civile, forze dell'ordine, 118, vigili del fuoco e volontari, mentre sono mobilitate squadre da Pisa specializzate nella ricerca dei dispersi. «C'è la massima mobilitazione e il massimo sforzo da tutta la regione e non solo» conclude Cocina. Da Calabria e Campania sono arrivate squadre di vigili del fuoco, dalla Toscana nove unità dell'Usar, il nucleo specializzato in ricerche, con due cani.

TASK FORCE - In provincia di Messina è stata attivata una task force: le operazioni sono coordinate dallo stesso Cocina, attraverso l'Unità di crisi istituita nella Prefettura di Messina. Le squadre dei vigili del fuoco, della Protezione civile e dell'esercito sono coadiuvate da due elicotteri, uno della Marina militare e uno della Guardia costiera. Centinaia di persone - tra cui molti feriti - sono state portate in salvo dalle zone costiere con un pattugliatore d'altura della Guardia di Finanza, mobilitato insieme a quattro motovedette per portare soccorso nelle località non raggiungibili via terra. Altre unità navali delle Fiamme Gialle stanno trasportando gli evacuati, tra cui molti anziani, al porto di Messina. Nel Policlinico di Messina sono ricoverate 15 persone, due sono rimaste ustionate per lo scoppio di una bombola di gas dovuto a una frana a Scaletta. I soccorritori hanno allestito due posti medici avanzati, con brande, coperte e generi di prima necessità: uno nella palestra di Gravitelli a Messina, dove sono stati trasferiti 75 sfollati, il secondo a Roccalumera. Un altro presidio è stato istituito presso la Polstrada di Giardini Naxos. A Giampilieri la Protezione civile ha organizzato un centro di primo soccorso nella scuola elementare Da Vinci.

STRADE CHIUSE - Centinaia di persone sono rimaste bloccate dentro le auto e molte altre, a decine, si sono arrampicate sui tetti delle case per sfuggire alla piena: i soccorritori cercano di raggiungerli in elicottero. «I soccorsi, seppur attivati tempestivamente, stanno incontrando grandissime difficoltà - spiega il comandante dei Ris di Messina Sergio Schiavone -. La gente si è rifugiata nei balconi e sui tetti delle case per evitare il peggio». Allagamenti e case evacuate anche a Giardini Naxos: una trentina di famiglie ha trovato riparo nella caserma dei carabinieri. Sull'autostrada A18 Messina-Catania molti automobilisti sono rimasti bloccati e hanno passato la notte in auto, a causa delle frane: l'autostrada è chiusa da diverse ore in direzione Catania e viene consentito il transito solo ai mezzi di soccorso. La circolazione ferroviaria è sospesa da giovedì sera fra Messina e Santa Teresa Riva, sulla linea che collega Catania e Messina, spiega in una nota il gruppo Ferrovie dello Stato. La contemporanea chiusura dell'autostrada e della statale 114 non consente a Trenitalia di attivare il servizio di autobus sostitutivi per i treni regionali. Per i viaggiatori dei treni a lunga percorrenza il trasferimento viene effettuato con bus tra Catania e Termini Imerese (Palermo). La statale 114, che da Messina porta a Taormina è invasa da montagne di detriti, fango, fiumi di acqua. Le auto sono state sepolte dalla terra e l'acqua è entrata nei piani bassi delle abitazioni, negli scantinati e nei garage. I marciapiedi sono coperti da montagne di terra alte anche dieci metri. «Ogni anno appena dal cielo cade un po' di acqua in più avviene sempre la stessa tragedia» dice un anziano.

PALERMO E TRAPANI - Il maltempo ha colpito anche le province di Palermo e Trapani. Nel capoluogo i sommozzatori dei vigili del fuoco sono intervenuti per gli allagamenti nei sottopassi lungo la via Regione siciliana, l'asse che taglia la città e collega le autostrade Trapani-Palermo e Palermo-Messina. Un'impalcatura è crollata in piazza Santa Cecilia, molti automobilisti sono rimasti bloccati in via Oreto, in via Orsa Minore, in via Messina Marine, nelle borgate di Mondello e Partanna dove le strade sono diventate torrenti in piena. In via Ciaculli sono intervenuti i carabinieri per salvare un uomo in un'ambulanza in panne. Il nubifragio ha provocato anche il parziale allagamento del pronto soccorso dell'ospedale Buccheri La Ferla e di alcuni reparti dell'ospedale Civico. Nella borgata di Belmonte Chiavelli ci sono state delle frane e gli abitanti che erano tornati nelle proprie case dopo le piogge dei giorni scorsi sono di nuovo sfollati. Allagamenti e disagi anche a Trapani, Valderice e Mazara del Vallo.


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Cattolico_Romano
00venerdì 2 ottobre 2009 16:45
Una ruspa al lavoro a Giampilieri, una delle località più colpite dal nubifragio (Ansa)
Una ruspa al lavoro a Giampilieri, una delle località più colpite dal nubifragio (Ansa)

Militari dell'esercito con caschi di protezione e pale a Giampilieri (Ansa)
Militari dell'esercito con caschi di protezione e pale a Giampilieri (Ansa)

Giampilieri (Ansa)
Giampilieri (Ansa)

Una delle vittime a Giampilieri (Ansa)
Una delle vittime a Giampilieri (Ansa)


Giampilieri (Ansa)
Giampilieri (Ansa)

Giampilieri (Ansa)
Giampilieri (Ansa)

Una famiglia sfollata nella scuola di Giampilieri (Ansa)
Una famiglia sfollata nella scuola di Giampilieri (Ansa)

Una casa allagata nella periferia sud di Messina (Ansa)
Una casa allagata nella periferia sud di Messina (Ansa)

(Ap)
(Ap)

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Cattolico_Romano
00venerdì 2 ottobre 2009 16:48
(Ap)
(Ap)

Giampilieri (Ansa)
Giampilieri (Ansa)


Una villa su una collina a Giampilieri evacuata perché rischia di franare (Ansa)
Una villa su una collina a Giampilieri evacuata perché rischia di franare (Ansa)


Giampilieri (Emmevì)
Giampilieri (Emmevì)

Giampilieri (Emmevì)
Giampilieri (Emmevì)

Giampilieri (Emmevì)
Giampilieri (Emmevì)

Giampilieri (Emmevì)
Giampilieri (Emmevì)

Giampilieri (Emmevì)
Giampilieri (Emmevì)

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Cattolico_Romano
00venerdì 2 ottobre 2009 17:08
Come quasi tutti sapete io sono di Messina, Giampilieri è una fazione collinare nella periferia sud di Messina, io vivo in un altra fazione collinare di Messina sud, una fazione che è nelle medesime condizioni, case accatastate una sopra l'altra, molte di queste sono vecchie altre, e non poche, sono abusive e costruite in terreni non edificabili.
Giustamente Bertolaso dice: «dissesto idrogeologico causato dall'abusivismo»
Come non dargli ragione?
Ha ragione, ma solo in parte, è evidente che forse egli non conosce la situazione messinese, situazione dove per oltre tre anni non abbiamo avuto un sindaco a causa di una condanna di peculiato a quello che adesso è di nuovo sindaco!!!
Una città che non sente l'effetto della crisi, non perchè c'è lavoro, ma perchè non c'è MAI STATO!!!
L'evento avvenuto ieri, anche se di natura più lieve, si fa per dire poichè non c'erano morti, era avvenuto lo scorso Ottobre e l'Ottobre di due anni fa!
Cosa hanno fatto i nostri amministratori? Nulla!
Non hanno fatto nulla per le spiagge per ben 20 anni, solo adesso hanno attuato un progetto di ripascimento delle spiaggie, nel frattempo l'80% delle spiaggie son scomparse...
Abusi edilizi?
Eccome! Guardate questa casa:

Una villa su una collina a Giampilieri evacuata perché rischia di franare (Ansa) 

Chi gli ha dato l'autorizzazione a costruire sotto una collina, anzi nel fianco di una collina?
Credo nessuno, ma l'importante è poi fare un condono, prendere alcuni spiccioli e chi se ne frega del resto!
I controlli a Messina non esistono, stanno a zero.
Bertolaso forse non sà, se vuole lo informo io, che il problema idreologico sussiste anche nel centro cittadino da decenni, mica solo nei quartieri collinari, per non parlare delle reti fognare della città, ogni volta che piove la città si allaga e se la memoria non mi tradisce questo avviene da quando avevo cinque anni, cioè da venticinque anni!
Dove abito io, questa estate sono state costruite, ABUSIVAMENTE, dato che erano mancanti dei cartelli preposti che la Legge esige, e dato che sono state costruite in zone che è impossibile fossero edificabili, nessuno ha mai effettuato dei controlli, la Legge per essere rispettata esige che vi siano i tutori di essa, se questi mancano o se ne fregano, tanto lo stipendio è assicurato, chi dovrebbe rispettare questa Legge?
Invece di mettere decine di autovelox, che a loro non giovano per regolare il traffico, come dice la Legge, ma giovano per regolare la cassa comunale in profondo ROSSO, mettano gente in strada a vigilare l'abusivismo!!!

Scusate lo sfogo, ma non ne posso più di questo cexxo di città e di chi la governa!

Cattolico_Romano
00sabato 3 ottobre 2009 08:01
Le vittime secondo le ultime stime sono 18 e 35 dispersi, qui il servizio del TG5.

Preghiamo per queste famiglie!
Cattolico_Romano
00sabato 3 ottobre 2009 11:41
gli sfollati sono oltre 400. IL premier: «Ci saranno 50 morti»


Messinese, si scava tra i sepolti nel fango


Atteso in giornata l'arrivo di Berlusconi. Identificate 13 delle 19 vittime, 35 i dispersi, oltre 400 gli sfollati

MILANO - Briga Marina, Giampilieri, Molino e Scaletta Marea. Queste le zone del messinese più colpite dal nubifragio che si è abbattuto giovedì sulla Sicilia orientale causando frane e smottamenti. A quasi 40 ore dall'alluvione si continua a lavorare, a scavare nel fango alla ricerca dei dispersi. Sono salite a 19, con il ritrovamento del corpo di una donna a Giampilieri nella mattinata di sabato, le vittime finora accertate. Un'ottantina i feriti e oltre 400 gli sfollati. Un bilancio che sembra purtroppo destinato a salire considerevolmente.


LE VITTIME - Durante la notte sono state identificate altre vittime, oltre alle 7 di ieri. Fra loro Simone Neri, un ragazzo di 28 anni che prima di essere travolto dal fango a Giampilieri aveva tratto in salvo numerosi familiari. E poi Letterio Maugeri, 60 anni, e Giuseppe Tonante, 76 anni, anche loro uccisi dalla frana che ha devastato la borgata; Concetta Cannistraci, 71 anni, rimasta sepolta nel crollo di una palazzina a Scaletta Zanclea così come Santa Torcino, 42 anni; e infine Carmela Oliveri, 47 anni, il cui cadavere è stato recuperato in mare, nei pressi di Roccalumera, da una motovedetta dei vigili del fuoco. Risulta invece ancora dispersa Ketty De Francesco, 30 anni, il cui nome era stato inserito ieri tra le vittime.


BERLUSCONI IN ARRIVO - In giornata è atteso a Messina l'arrivo del premier Silvio Berlusconi. Ieri sera da Milano, dove ha assistito alla «prima» del film «Barbarossa», Berlusconi ha detto: «Io volevo andare oggi, ma davo più fastidio che altro. Probabilmente vado giù domani a vedere e a parlare con la gente. I danni sono ingenti, ma più dei danni ci sono quasi 50 morti, una cifra importante». La cifra è una somma approssimativa dei morti e dei dispersi. «È una situazione molto grave, anche se limitata a due valli», ha aggiunto Berlusconi, spiegando che la Protezione civile sta lavorando, che con gli elicotteri dell'esercito vengono trasportate le persone e che sono stati sospesi però i lavori dei vigili del fuoco «perché con le frane e le colate di fango si metteva a rischio la loro vita».

L'EVACUAZIONE - A Giampilieri, intanto, è stata completata l'evacuazione e 435 persone sono state trasferite in alcuni alberghi di Messina, dopo essersi rifugiati nella scuola elementare del paese. Altra zona colpita e devastata nella quasi totalità è Scaletta Zanclea dove sono sei i cadaveri che sono già stati estratti dalle case. Secondo il sindaco Mario Briguglio, sotto le macerie del paese ci sarebbero 6 persone, tutti cittadini abitanti che si trovavano in casa quando è arrivata l'ondata di fango. Una riunione per fare il punto sulla situazione, è in programma all'unità di crisi allestita in prefettura a Messina.

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Cattolico_Romano
00sabato 3 ottobre 2009 18:03
Cattolico_Romano
00sabato 3 ottobre 2009 18:11



Questo video testimonia che già due anni fa ci fu lo stesso problema ad Alì Terme, comune che confina con Scaletta dove è crollata la palazziana due giorni fa.
Sia i comuni, sia la provincia e la regione in questi due anni non hanno fatto nulla pur sapendo che l'evento si sarebbe ripetuto.
Cattolico_Romano
00sabato 3 ottobre 2009 18:15
Alluvione Messina, 21 vittime accertate, 100 feriti e 500 sfollati. Evacuazioni a rilento a Molino e Altolia. Domani Berlusconi e Matteoli

17.55 Quattrocento scienziati a Palermo studiano il nubifragio - Sara' l'analisi del disastro di Messina ad aprire il convegno "Environment including global change" in programma a Palermo dal 5 al 9 ottobre. L'ordine dei lavori e' stato modificato dopo gli eventi delle ultime ore. All'iniziativa che avra' il via lunedi' alle 15 a Palazzo Steri, saranno presenti i massimi esperti italiani in fatto di ambiente e dei servizi metereologici italiani, in tutto 400 scienziati ambientali ed esperti di meteorologia di tutta Italia. Tra gli altri Antonio Speranza, presidente del Cinfai e co-estensore della legge nazionale per la difesa del suolo; Franco Einaudi direttore di tutte le Earth Sciences della Nasa, ovvero le osservazioni áda satellite; e il professore Giovanni Perona del Politecnico di Torino che ha sviluppato le tecnologie radar in banda X per l'osservazione di eventi locali di precipitazione. La cinque giorni e' organizzata dall'Associazione Demetra con il contributo dei maggiori enti di ricerca italiani del settore ambientale e si propone di fare il punto sulle ricerche della comunita' accademico-scientifica italiana legate all'ambiente, al territorio e ai cambiamenti climatici e per facilitare il dialogo tra il settore scientifico, la politica, le forze sociali e imprenditoriali del Paese.

17.10 - 100 feriti e 500 sfollati - Cinquecento sfollati e 100 feriti tra Giampilieri, Briga Superiore, Molino e Altolia. E' l'ultimo bilancio dell'alluvione che l'altroieri ha colpito il Comune di Messina fatto da Daniele Traviglia, responsabile di turno dell'Unita' di crisi locale della Protezione civile allestita a Giampilieri Marina. Gli sfollati sono stati sistemati nell'albergo Capo Peloro e negli hotel Europa, Le Dune e Le Palme di Messina. Ad Altolia il dei soccorritori e' ostacolato dal crollo di un ponte.

17.00 Il sindaco di Scaletta: "Nessun finanziamento dopo l'alluvione 2007" - ''Basta con questa storia della speculazione edilizia. Voglio dire al sindaco di Messina e a Bertolaso che, a Scaletta, sono crollate case nel centro storico perfettamente a norma. La verita' e' che i soldi che erano stati stanziati per i lavori di consolidamento del territorio non ci sono mai arrivati''. Lo ha detto Mario Briguglio, sindaco di Scaletta Zanclea, uno dei comuni del messinese devastati dal nubifragio. ''Dopo l'alluvione del 2007 - ha aggiunto - avevo presentato una relazione in cui si faceva una stima dei danni. Avevo chiesto 20 milioni di euro. Me ne hanno assegnati 500mila. Poi la conferenza di servizi Comune-Protezione Civile ha approvato i progetti esecutivi dei lavori di risanamento del territorio. E a quel punto tutto si e' fermato. Non e' mai stata fatta una gara, perche' si sono accorti che i soldi non c'erano piu'''. ''Le uniche risorse che ho avuto - ha proseguito - sono state quelle spese per pagare le ditte che ripulirono il paese dalla frana''. ''L'anno scorso - ha concluso - il paese e' rimasto isolato 42 giorni per una frana. Ho fatto un progetto per la realizzazione di una galleria che ancora giace sul tavolo del presidente Lombardo e della Protezione Civile''
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16.45 Evacuazione Altolia, in salvo 40 persone - E' iniziata l'evacuazione con gli elicotteri degli abitanti delle frazioni di Altolia e Molino. Finora sono una quarantina le persone giunte nel centro di soccorso aereo situato a Santa Margherita. La popolazione complessiva delle due frazioni, che si trovano sopra Giampilieri e sono attualmente isolate per la frana della strada provinciale, raggiunge le 500 unita'. In mattinata il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca ha emesso un'ordinanza per la evacuazione temporanea (sette giorni) dei due centri.

16.25 Anche il Ministro Matteoli a Messina con Berlusconi - ll ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, sara' nella mattinata di domani 4 ottobre a Messina per un sorvolo sui centri colpiti dall'alluvione. Subito dopo si rechera' in Prefettura. Lo comunica in una nota l'Ufficio stampa del Dicastero. Oggi il Ministro ha parlato del Ponte come un'opera indispensabile.

16.20 A rilento le operazioni di evacuazione di Altolia e Molino - La Protezione Civile e gli elicotteri dell'areonautica stanno procedendo all'evacuazione delle frazioni di Molino ed Altolia. Le operazioni stanno andando a rilento anche per la difficoltà di trasporto dei numerosi feriti che si trovano nelle due frazioni.

16.00 Bertolaso: "Per la sicurezza nazionale servono 25 miliardi" - Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha tirato le somme dopo la sciagura, parlando di quanto è necessario per le zone critiche del Paese. "Serve un piano complessivo di messa in sicurezza di tutto il territorio nazionale - spiega -. E per farlo occorrono 20-25 miliardi. A sindaci e ad amministratori dico: servono meno fiere e propaganda e finanziare la sicurezza del territorio. Meno sagre della salsiccia e più fondi per la sicurezza".

15.25 Quasi evacuata la frazione di Molino - La frazione di Molino, rimasta a lungo isolata, sta per essere evacuata: alcuni abitanti sono gia' stati prelevati da un elicottero del Corpo forestale dello Stato in grado di atterrare anche nelle aree piu' impervie. L'elicottero 'Eagle 11', grazie alle sue caratteristiche tecniche ed alle sue piccole dimensioni, riesce ad operare in zone dove altri mezzi aerei non riescono ad andare. Per questo e' stato subito impiegato per fare la spola tra il campo sportivo di Briga Marina, centro di coordinamento dei soccorsi, e i paesi rimasti isolati, come Altolia e Molino.

15.20 Situazione tranquilla al Capo Peloro Resort - Una quiete quasi irreale quella che si respira al Capo Peloro Resort dove sono ospitati oltre cento sfollati. C'è chi chiede la Bibbia, c'è chi invece cerca un prete per la messa di domani. Una situazione composta, ben organizzata. Senza lacrime né allarmismi. Si attende l'arrivo di altre 80 persone che saranno accolte nell'hotel di Capo Peloro, la struttura ricettiva che accoglie il maggior numero di sfollati. A Le Dune si raccolgono pannolini e biancheria. La risposta della gente c'è stata, ma c'è bisogno di altro aiuto.

15.15 A Giampilieri all'appello mancano 11 persone - Guido Bersolato chiarisce in conferenza stampa che, dopo il ritrovamento del corpo di un uomo a Giampilieri, nella piccola frazione di Messina restano ancora 11 dispersi.

15.10 Identificata un'altra vittima - L'ultima persona identificata è una badante di quarantotto anni, Monica Barascuia, il cui cadavere è stato trovato a Scaletta.

14.50 A18 riaperta entro oggi - La A18 sarà riaperta in entrambi i sensi di marcia, ma solo una corsia. Lo ha comunicato Bertolaso in conferenza stampa.

14.40 Sale il bilancio delle vittime accertate in Prefettura - Con il ritrovamento del cadavere di un uomo, da parte dei Vigili del Fuoco, a Scaletta, il numero delle vittime accertate in Prefettura sale a 21. La scarsa coordinazione tra le Forze dell'Ordine intervenute rende complicato il calcolo totale dei morti tra le frazioni della zona colpita dall'alluvione.

14.35 Buzzanca: "Colpa della mancanza di risorse" - ''L'inchiesta della Procura? E' opportuna. Se ci sono responsabilita' e' giusto perseguirle. In ogni caso questo e' il momento del soccorso e non delle polemiche''. Lo ha detto il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, che stamani ha accompagnato il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, in un sopralluogo nelle zone colpite. ''Due anni fa - ha aggiunto il sindaco - si verifico' lo stesso problema, allora senza danni alle persone. Bisogna approfondire''. ''Comprendiamo - ha sostenuto Buzzanca - la paura di queste persone. La competenza sugli interventi in materia ambientale e' demandata alla Regione. Ci siamo fatti sentire tante volte, ma il problema e' la mancanza di risorse''.

14.22 Il trasferimento degli sfollati - I feriti del nubifragio, che ha colpito alcuni villaggi della zona sud di Messina, sono stati trasportati all'ospedale Papardo, al Piemonte o ricoverati al Policlinico, mentre sono oltre 400 gli abitanti delle zone colpite che sono stati ospitati, già da ieri, in alberghi di Messina. Oltre 90 alloggiano all'Hotel Europa di Pistunina; 144 alle Dune Sport Village e 63 al Grand Hotel Lido di Mortelle; 162 al Capo Peloro Resort. Con l'ordinanza di evacuazione che il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, ha firmato stamani altri sfollati potrebbero essere ospitati in strutture alberghiere ed il Comune ha già avuto la disponibilità di 30 posti al residence Margi, di Faro; all'albergo Donato di Ganzirri, 8; al Parco degli Ulivi di Villafranca Tirrena, 20; all'hotel Lanterna di Rometta, 25; e al De Rerum Natura, azienda agrituristica situata ad Ortoliuzzo, 16. In città le possibili sistemazioni sono state trovate all'hotel Europa di Tremestieri, 80; all'albergo Excelsior 30; all'hotel S. Elia, 40; all'hotel Cairoli, 45; al Jolly Hotel, 50, ed all'Hotel Paradis, 30.

14.20 Smette di piovere su Giampilieri - Ha smesso da poco di piovere su Giampilieri Superiore e Scaletta Zanclea, le frazioni di Messina piu' colpite dall'alluvione, e un raggio si sole restituisce la speranza a quanti nella tragedia hanno perso tutto. Alcuni hanno ancora i propri cari dispersi e si aggirano tra le macerie per cercare di avere notizie ed essere di aiuto ai soccorritori. Le ruspe hanno seguitato a scavare nonostante la pioggia battente, che pero' ha reso le operazioni piu' difficili e trasformato in fango l'ammasso di terra e detriti arrivati a valle, rallentando ulteriormente le operazioni di scavo. I lavori al momento si concentrano su tre fronti: lo sgombero dalle macerie della statale 114 nel tratto che attraversa il centro di Scaletta Zanclea, dove ancora ci sono almeno due metri di fango; sotto il ponte di Giampilieri Superiore, dove i detriti in mattinata avevano quasi raggiunto la campata e bloccato il greto di un torrente; sulla ferrovia a un centinaio di metri dalla stazione di Scaletta, dove un'abitazione e' crollata e risultano dispersi due anziani coniugi; i binari della linea Catania-Messina nel tratto tra Giampilieri e Scaletta, bloccati dai grandi massi portati a valle dalla furia dell'acqua insieme a tronchi d'albero, detriti e fango. Il centro di Scaletta Zanclea al momento e' isolato: il manto stradale si trova tre metri al di sotto di una massa di terra che ha raggiunto i primi piani delle abitazioni. L'unico modo per attraversare questo tratto della frazione e' passare dalla spiaggia, dove fanno la spola decine persone per vare notizie dei superstiti e aiutare gli sfollati a recuperare dalle case qualche indumento e gli oggetti piu' cari.

14.10 Bertolaso: "Sui dispersi numeri ballerini" - I numeri dei dispersi dopo il violento nubifragio che ha colpito Messina causando 21 morti e decine di dispersi e feriti "sono un po' ballerini". Lo ha detto il sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso, ai microfoni del Tg1. Bertolaso ha spiegato che in molte zone i cellulari non sono raggiungibili, mentre alcune persone potrebbero aver trovato rifugio presso amici. "La situazione -ha spiegato- e' ancora difficile e la viabilita' e' complessa e lo rimarra' ancora per diverso tempo". Intanto due frazioni rimangono ancora isolate. Ad Altolia un elicottero leggero ha portato i primi generi di conforto agli abitanti ancora bloccati nella frazione.

14.00 Prestigiacomo: "Berlusconi verrà domani" - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sara' domattina nelle zone di Messina colpite dal maltempo dei giorni scorsi. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che stamattina e' arrivata a Giampilieri per un sopralluogo sulla zona e per incontrare gli sfollati. ''Il presidente del Consiglio - ha detto il ministro - incontrera' gli sfollati per manifestare la vicinanza del Governo e per far capire che non ci sono due Italie e che gli interventi si faranno''.

13.55 Berlusconi non viene per non "intralciare i soccorsi" - A sconsigliare il sopralluogo in primo luogo la volontà di non intralciare i soccorsi e le ricerche, ancora in corso, dei dispersi. In secondo luogo le difficoltà logistiche e organizzative, visto che in molte zone il fango impedisce gli spostamenti.

13.50 Arrivano i primi soccorsi ad Altolia - Un elicottero leggero dell'esercito ha da poco raggiunto Altolia, l'unica delle frazioni colpite dall'alluvione nel messinese ad essere ancora quasi totalmente isolata. "Ce' bisogno soprattutto di insulina e generi di prima necessita', tra cui anche latte in polvere", ha riferito il tenente colonnello dell'esercito Gennaro Scotto di Santolo. "Al momento Altolia e' ancora isolata; la rete telefonica e' saltata e comunichiamo solo con la radio militare con un capitano che ieri e' riuscito a raggiungere la frazione a piedi attraverso un varco nella frana caduta sopra Giampilieri". Dalle prime notizie arrivate a valle, i circa trecento abitanti della frazione al momento si rifiutano di lasciare le loro case. La situazione e' "leggermente migliore" nella vicina Molino", un paio di chilometri piu' a valle verso Giampilieri, ha aggiunto il tenente colonnello. Qui esercito e carabinieri stanno avviando il censimento "finalizzato a definire anche le esigenze del personale che puo' e deve rimanere". Al momento, ha concluso il militare, "si parla di un possibile sgombero di un'ottantina di persone, ma e' solo una previsione perche' i collegamenti sono davvero difficili".

13.40 Trovato cadavere di donna, si cercano i due piccoli figli - E' della donna dispersa insieme ai due figli il cadavere recuperato stamane a Giampilieri Superiore. Secondo quanto hanno riferito i soccorritori, la donna non era incinta e sarebbe stata poi identificata come la moglie di Antonio Lonia, scomparsa giovedi' sera insieme ai due figli, Lorenzo, di due anni e mezzo, e Francesco, di sei. Dopo il ritrovamento del cadavere le ricerche dei vigili del fuoco proseguono nello stesso punto per verificare se vi possano essere anche i corpi dei bambini.

13.35 Gianfranco Scoglio: "Solo colpa di una modifica morfologica" - Arrivano le dichiarazioni di un altro membro dell'Amministrazione Comunale, Gianfranco Scoglio, assessore a Sviluppo Economico e Lavori Pubblici: "Il dissesto è dato da una modifica morfologica del territorio: i lavori fin qui effettuati erano stati predisposti per il dissesto idrogeologico, non per lo stato delle colline. Si è verificata una modifica morfologica in colline una volta terrazzate a coltivazione e in cui poi si è costruito". Scoglio contesta fortemente Bertolaso: "C'è solo una casa abusiva. Con i mutui accesi dal Comune il Comune ha provveduto a sistemare i torrenti".

13.30 Isolata la frazione di Guidomandri - C'e' una frazione del comune di Scaletta Zanclea, Guidomandri, dove vive un centinaio di persone, che e' completamente isolata e non raggiungibile con alcun mezzo. Il paesino e' coperto dal fango che in alcuni punti raggiunge anche l'altezza di un piano. La furia del torrente ha anche sventrato i muri del frantoio, creando un vero e proprio tunnel. Intanto, piu' a valle, nella frazione di Briga, alcuni movimenti franosi preoccupano gli abitanti di via Nazionale, le cui case corrono parallele alla linea ferroviaria nei paraggi della stazione del metro-ferrovia, inaugurata appena tre mesi fa e bloccata dal fango arrivato sui binari.

13.25 Bilancio ufficiale delle vittime dalla Guardia di Finanza - Sale a 21 il bilancio delle vittime finora accertate dell'alluvione nel messinese: lo si apprende dal comando generale della Guardia di Finanza. Le Fiamme gialle sono state impegnate fin dalla notte scorsa nel dare assistenza alle persone, soprattutto anziane, rimaste intrappolate nelle case sommerse dal fango o invase dai detriti e trasportandole nei centri di prima assistenza: ieri sono state complessivamente impegnate 18 pattuglie, con 84 militari. La Gdf ha anche garantito il dispositivo di soccorso in mare con un pattugliatore d'altura del Gruppo aeronavale di Messina e due vedette del Reparto operativo aeronavale di Palermo, e l'impiego congiunto di altri 48 militari e 7 mezzi. Le Fiamme Gialle hanno contribuito al recupero di 21 salme e soccorso oltre 95 feriti, tre dei quali in gravi condizioni. Nel pomeriggio e' previsto l'arrivo di un contingente di finanzieri Antiterrorismo e pronto impiego (i cosiddetti ''Baschi Verdi'') provenienti dal Comando provinciale di Reggio Calabria, che verranno impiegati soprattutto in attivita' di antisciacallaggio.

13.23 Evacuata anche Briga Superiore - Anche per l'abitato di Briga Superiore è stata firmata l'ordinanza di evacuazione disposta dal sindaco che interesserà per sette giorni, abitazioni ed edifici di comune uso personale, familiare o di lavoro ricadenti nell'area interessata. Come per Giampilieri saranno sgomberati gli abitanti in un'area di pericolo per la pubblica incolumità, che per Briga Superiore comprende l'abitato del paese e tutte le case lungo la vallata che congiunge il centro collinare con la SS 114.

13.20 Sospese attività pubbliche e sportive fino a domani- Sino a domani domenica 4 ottobre, sono sospese tutte le manifestazioni pubbliche e sportive in programma nel Comune di Messina e nei centri del territorio provinciale. Lo ha disposto il Prefetto, Francesco Alecci, a seguito degli ingenti e diffusi danni causati dagli eventi alluvionali.

13.17 Se l'Italia chiede, l'Ue interverrà - La Commissione Ue e' pronta a intervenire per aiutare economicamente Messina a far fronte ai danni dell'alluvione nel momento in cui l'Italia ne fara' richiesta. Lo ha detto il portavoce di Jose Manuel Barroso, Michele Cercone. "Come e' gia' successo per la tragedia del terremoto a L'Aquila, se l'Italia fara' richiesta del fondo di solidarieta' allora la Commissione prendera' in considerazione il caso e valutera' la possibilita' di un intervento". Per l'Aquila e i comuni del cratere la Commissione ha gia' messo a disposizione oltre 493 milioni di euro del Fondo di solidarieta' europa. L'iter per l'assegnazione dei fondi e' iniziato a luglio e lo scorso 2 settembre la Commissione Bilancio Ue ha confermato lo stanziamento di 493.771.159 euro. Il voto definitivo per l'assegnazione e' atteso per il prossimo 7 ottobre.

13.15 Berlusconi rimanda visita - Alla luce degli sviluppi relativi alle condizioni meteo il premier Silvio Berlusconi ha deciso, per il momento, di soprassedere alla visita a Messina ch aveva preannunciato ieri sera.

12.50 Aperte H24 le farmacie rurali - Le farmacie rurali di Mili Marina (Caminiti in via Nazionale 282); di Galati Marina (Freni in via Nazionale 157/C ) e di S. Margherita (Scoglio a piazza Chiesa 13) sono state autorizzate ad effettuare l'orario di apertura continuata h 24. La disposizione del sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, nell'ambito degli interventi per le emergenze determinatesi con gli eventi alluvionali di questi giorni. Il provvedimento, si legge in una nota del Comune, concordato con l'Ordine dei Farmacisti, permettera' di fare fronte alle emergenze sanitarie degli abitanti delle zone colpite.

12.47 Il racconto di un superstite - 'Mio figlio ancora non sa niente. Non ho avuto la forza di dirglielo. Qualcuno dovra' informarlo''. Giuseppe De Luca, di 51 anni, ha gli occhi rossi e piange a dirotto mentre guarda e riguarda sul telefonino le foto della moglie e della figlia di cinque anni, disperse nella frana di Giampilieri da giovedi' sera. Nonostante le ricerche, di Teresa Macina, di 40 anni, polacca, e della figlia Ilaria non ci sono tracce. Giuseppe si e' salvato insieme al figlio di otto anni, Anselmo, perche' nel momento della frana si trovava nel bar del paese. Oggi e' tornato a Giampilieri per seguire da vicino le operazioni di scavo. Il dolore non lo abbandona un attimo, piange e continua a guardare le foto della moglie e della figlia che, ormai, neanche lui crede sia possibile che siano trovare in vita. Il bambino adesso e' a casa di alcuni conoscenti. Di quello che e' successo alla mamma e alla sorellina non sa niente. Anzi, gli e' stato detto che stanno bene. ''Non ho avuto la forza di dirglielo - dice Giuseppe -, ci vuole qualcuno che glielo dica''. Il pensiero dell'uomo corre poi a quella maledetta sera. ''Ero al bar con Anselmo - racconta - quando Teresa e' scesa con Ilaria per portarmi un giubbottino per il piccolo. Ci vediamo tra poco, le ho detto, ma poi l'ho vista sparire. Ho visto la frana venire giu'. Prima scendeva acqua pulita, poi sempre piu' sporca ed infine c'e' stato un boato e la montagna ha ceduto. Mia moglie e la mia bambina sono state travolte. E' successo tutto in un attimo''. La frana ha distrutto anche l'abitazione di Giuseppe e gli ha ucciso la madre, Giuseppa Calogero, di 82 anni, anche lei tra i dispersi. ''Io e Anselmo - racconta Giuseppe - ci siamo salvati perche' eravamo nel bar, al centro del paese. Quando ho visto la frana venire giu', abbiamo cominciato a salire di piano in piano. Ogni volta che il fango riempiva un locale, salivamo sempre piu' su. Alla fine siamo entrati in un altro appartamento passando da una finestra sul tetto''. Mentre parla, Giuseppe singhiozza. Un amico gli sta vicino e lo stringe forte. Giuseppe, tra le lacrime, prende in mano il cellulare e mostra anche all'amico le foto della moglie e della figlia, disperse ormai da troppo tempo perche' si possa sperare che siano ancora vive.

12.45 Anche lunedì scuole chiuse - E' stata prorogata anche per lunedì 5 la sospensione delle attività didattiche nelle scuole che con ordinanza del sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, era stata disposta per oggi sabato 3. Le scuole di ogni ordine e grado di tutto il territorio comunale, sospenderanno quindi l'attività anche nella giornata di lunedì 5, per superare soprattutto le difficoltà nei collegamenti viari e ferroviari che insegnanti ed alunni avrebbero potuto incontrare.

12.40 Per Matteoli è indispensabile il Ponte sullo Stretto - "Io sono convinto che realizzare il Ponte sullo Stretto, voglia dire, a cascata, realizzare anche Infrastrutture indispensabili per la Calabria e la Sicilia". Cosi' il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, a Genova per l'inaugurazione del Salone Nautico Internazionale, ha risposto a chi gli domandava se la tragedia avvenuta a Messina potesse determinare una svolta nella realizzazione di grandi infrastrutture. "Comunque - ha aggiunto il ministro Matteoli - il ponte non si fa con soldi pubblici ma con soldi privati e attraverso il project e quindi non sono dirottabili per realizzare opere di altro tipo. Bisogna stare con i piedi per terra, nonostante mi renda perfettamente conto di questo momento emotivo anche perche' ci sono dei morti. La realta', pero', e' questa e io ho il dovere di fare i conti con la realta'.

12.35 Per 7 giorni evacuazione generale a Giampilieri - Saranno sgomberati tutti gli abitanti di Giampilieri, nell'area abitata a monte della ferrovia nella cosiddetta sinistra idraulica del torrente Giampilieri, a Nord del corso d'acqua. L'evacuazione e' stata disposta dal sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, per le conseguenze dell'alluvione e avra' una durata di sette giorni. L'ordinanza riguarda abitazioni ed edifici di comune uso personale, familiare o di lavoro ricadenti nell'area interessata.

12.20 Pioggia fortissima complica i soccorsi - Un nuovo violento nubifragio si e' abbattuto poco fa su Giampileiri Superiore e Scaletta Zanclea, i centri piu' colpiti dall'alluvione di Messina. La pioggia fortissima sta complicando l'opera dei soccorritori.

12.15 Il punto della situazione in Prefettura alle 13.30 - La Prefettura comunica che alle 13 e 30 si terrà una conferenza stampa con Guido Bertolaso, Capo della Protezione Civile, Stefania Prestigiacomo, Ministro dell'Ambiente, Gaetano Armao, Assessore alla Protezione Civile, Salvatore Cocina, dirigente della Protezione Civile, e il Prefetto Alecci.

12.03 Ponte ostruito a Giampilieri - Una ruspa e' al lavoro per cercare di liberare dai detriti il greto del torrente che passa sotto il ponte di Giampilieri. Gia' ieri sera i tecnici della Protezione civile avevano segnalato il pericolo di ostruzione del ponte e stamani il livello dell'acqua e' arrivato quasi a sfiorare la campata. L'escavatore e' stato inviato principalmente perche' in caso di esondazione acqua e fango cadrebbero proprio sulla scuola elementare della frazione alluvionata da ieri centro di prima emergenza. Al momento nella struttura si trovano alcuni soccorritori e qualche decina di sfollati tornata in paese per recuperare indumenti e generi di prima necessita' dalle case evacuate.

12.00 Anas: SS114 riapre entro domani - Gli interventi dell'Anas per liberare dal fango e dai detriti la strada statale 114 'Orientale Sicula' nel messinese sono continuati tutta la notte, in particolare nella zona di Scaletta Zanclea, grazie anche a un gruppo elettrogeno e con grossi rallentamenti dovuti al perseverare del maltempo, in stretta collaborazione con la Protezione civile, l'Esercito, i vigili del fuoco, la polstrada e i carabinieri. Ieri sera la viabilita' ordinaria e' stata ripristinata, anche se esclusivamente per i residenti e per i soccorsi, con la sola interruzione a Scaletta Zanclea. Si prevede di riaprire la statale alla circolazione entro domani. Anche stamani l'Anas sta operando sul territorio di Scaletta Zanclea (al km 17,300 circa) con circa 40 uomini e quattro imprese private che hanno fornito i loro mezzi. Sono presenti circa 20 mezzi fra escavatori, camion, ruspe e bobcat. Attualmente, fa sapere l'Anas, sono in corso le operazioni di ripristino delle calate di scolo naturali, dalla montagna al mare, per consentire il deflusso dell'acqua e accelerare lo sgombro del fango. Il cantiere e' impiantato sulla spiaggia.

11.35 Aiuti dal 118 di Reggio Calabria - Il responsabile del 118 reggino, Gabriele Napolitano, ha inviato a Messina un automezzo e relativo equipaggio per contribuire alle esigenze del territorio messinese colpito dall'alluvione. La disponibilità era stata già data nella giornata di ieri, ma solo stamane, dopo la riapertura di alcune strade, la "missione" è diventata operativa.

11.25 - Bertolaso e Prestigiacomo a Giampilieri - Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, e' tornato stamani a Giampilieri. Dopo aver seguito sino a tarda sera le operazioni di evacuazione degli sfollati, Bertolaso e' tornato stamani per verificare nuovamente la situazione e sta facendo una serie di sopralluoghi nelle zone piu' colpite dalla frana. Anche il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo tornerà nei luoghi colpiti dall'alluvione. Prima svolgera' un sopralluogo nelle frazioni piu' gravemente danneggiate, e successivamente partecipera' a una riunione operativa in Prefettura.

11.09 - Da 36 ore cerca moglie e figlio di 4 anni - ''Cerco notizie della mia compagna e di mio figlio Salvatore, di 4 anni. Ho girato tutti gli ospedali: sono 30 ore che li cerco e non riesco a sapere nulla. Spero solo che siano vivi''. Tra le lacrime Enzo Coco, 25 anni, manovale di Giampilieri, la frazione del comune di Messina devastata dal nubifragio, racconta il suo peregrinare tra i nosocomi in cerca dei familiari. ''Sono qui in attesa di notizie dall'unita' di crisi - prosegue - Non so piu' nulla neppure della mia casa''

11.07 Segnalata la presenza di sciacalli, organizzate ronde - La presenza di sciacalli nelle case abbandonate di Scaletta Zanclea e' stata segnalata alle forze dell'ordine. I carabinieri hanno organizzato delle ronde lungo la strada ferrata e stanno identificando alcune persone. In zona sono stati visti giovani con precedenti penali specifici che non abitano nel comune semidistrutto dall'alluvione.

11.05 Sommozzatori cercano morti in mare - Due motovedette della Guardia costiera in appoggio a una squadra dei sommozzatori continuano le ricerche in mare di vittime dell'alluvione di Messina. Sulla costa tra Giampilieri e Scaletta Zanclea varie automobili sono state trascinate in mare dalla piena di fango e i soccorritori stanno cercando di recuperarle per verificare se all'interno vi siamo morti, o anche documnti che possano contribuire a fare sulla sorte dei dispersi.

11.03 A Scaletta si scava con le mani per cercare due anziani - Si scava con le mani a Scaletta Zanclea per tirare fuori dalle macerie della loro casa incvestita dall'alluvione due anziani coniugi. "La casa si e' sgretolata e al momento e' sotto tre metri di fango", ha spiegato Daniele Stante, a capo delle due squadre di vigili del fuoco di Catania e di Siracusa assegnate a questa zona. "Stiamo aspettando -ha aggiunto- che la ruspa piu' grande rimuova almeno un metro di fango e detriti per permettere il passaggio delle pale piu' piccole, le uniche in grado di scavare sotto le macerie di una casa evitando che le abitazioni accanto cedano". A pochi metri da dove si scava la figlia dei due anziani aspetta in lacrime di avere notizie, anche se i soccorritori le hanno gia' prospettato il peggio. La casa crollata e le due al suo fianco, al momento pericolanti, sono state travolte dall'ondata di acqua, fango e detriti scesa dalla collina. Le costruzione poggiano sul canalone naturale di scorrimento dell'acqua piovana.

11.00 - Alle 11.30 probabile punto della situazione del Prefetto Alecci - Il Prefetto si incontrerà con i giornalisti per una conferenza stampa che faccia il punto della situazione sui soccorsi e gli interventi.

10.58 Alcuni sfollati a Le Dune di Mortelle - Circa trecento sfollati saranno accompagnati all'Hotel di Mortelle dove saranno ospitati. Altri sfollati saranno trasferiti all'Hotel Europa.

10.55 Incognita Berlusconi - In Prefettura il giallo Berlusconi. Ancora non è sicuro che il Premier giunga a Messina per una visita nella zona Sud.

10.50 Buzzanca con un'ordinanza chiede aiuto agli esperti - Con un'ordinanza in sindaco di Messina invita geometri, geologi ed ingegneri a recarsi sul luogo del disastro per verificare i danni e pianificare gli interventi.

10.45 Notte tranquilla, nessuna frana - Nessun momento critico nella notte sul posto del disastro, nessuna frana. La notte per chi è rimasto sul posto è trascorsa tranquilla.

10.40 A breve la Giunta di Lombardo - Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, che ieri sera e' stato sui luoghi colpiti dall'alluvione di Messina per un esame della situazione e valutare le misure da adottare, ha convocato per oggi alle 13,30 la giunta di governo. Saranno decisi, informa una nota, "i primi interventi necessari per alleviare le sofferenze delle popolazioni cosi' duramente colpite e programmare una serie di provvedimenti di breve e medio periodo per tutto il territorio siciliano volti ad evitare che simili catastrofi possano ripetersi in futuro". Dopo il disastro di Messina, precisa ancora la nota, "si e' convenuto, unitamente alla Fondazione Italianieuropei, di annullare la manifestazione in programma oggi alle ore 16 a Palazzo dei Normanni".

10.35 Trovati i cadaveri di una madre e due bambini - Sale il numero delle vittime del violento nubifragio abbattutosi due giorni fa nel messinese. Secondo quanto riferisce la sala operativa della Protezione civile siciliana i cadaveri finora recuperati sono 21. Poco fa i corpi senza vita di una donna e di due bambin sono stati estratti dal fango in via Rizzo a Giampilieri. Trentacinque attualmente risultano ancora dispersi, mentre i feriti sono 84, cinque meno gravi si trovano ricoverati presso la scuola 'De Amicis' a San Filippo, piccolo centro vicino alla zona colpita dal nubifragio. Restano invece ancora isolate le frazioni di Molise e Altolia dove le ruspe sono in azione per liberare la strada dal fango e dai detriti. Dalla Protezione civile siciliana, comunque, assicurano che a piedi sono arrivati nelle due localita' i volontari per portare cibo e acqua alle circa 200 persone che vivono li'.

10.30 - La Procura nomina medico legale per autopsie - La Procura della Repubblica di Messina, che ha aperto un'inchiesta sull'alluvione per l'ipotesi di disastro colposo, ha nominato il perito che eseguira' le autopsie sui corpi delle vittime. Sara' il medico legale Fabrizio Perri compiere l'esame. L'incarico gli e' stato affidato dal sostituto procuratore Francesca Ciranna, titolare del fascicolo, che ha disposto solo l'esame autoptico sulle salme recuperate. Il consulente della Procura iniziera' immediatamente il suo compito. Le salme recuperate a Giamplieri sono nelle camere mortuarie del Policlinico mentre quelle ritrovate a Scaletta sono state composte all'ospedale "Papardo".

10.15 Altolia ancora isolata raggiunta dalla Protezione Civile - Anche Altolia, l'ultima delle frazioni di Messina ancora isolata dopo l'alluvione, e' stata raggiunta nella notte dai soccorritori che dopo un durissimo lavoro sono riusciti ad aprire un varco nella frana staccatasi sopra Giampilieri. Nella tarda serata di ieri Protezione civile, Croce Rossa e vigili del fuoco erano gia' arrivati a Molino e consegnato acqua e medicine agli abitanti. Ad Altolia vivono circa 200 persone che non avevano potuto lasciare il borgo per il crollo del ponte che rappresentava l'unica via di accesso.

10.10 - Ruspe ancora al lavoro sulla statale 114 - che collega Messina alla frazioni alluvionata di Giampilieri Superiore e a Scaletta Zanclea - Il transito e' bloccato a Santo Stefano Briga, circa sei chilometri prima di Scaletta. Passano solo mezzi di soccorso e abitanti. Quasi davanti a ogni casa la gente con le pale scava nel fango per ripulire le cantine e i marciapiedi davanti a negozi e abitazioni. All'altezza di Briga Marina le macchine parcheggiate sono ancora immerse in diversi centimetri di fango. Pale meccaniche in azione che sulla linea ferroviaria Messina-Catania, dove tra Briga e Giampilieri sono caduti dalla collina diversi macigni e la furia dell'acqua ha trascinato pezzi d'albero e detriti. Il transito dei treni resta dunque interrotto. A margine dei binari a Scaletta i vigili del fuoco stanno mettendo in sicurezza un edificio che ha ceduto il peso dell'onda di fango e minaccia di crollare. Gli abitanti sono stati allontanati, dopo aver raccolto in fretta il necessario nelle loro case.

10.10 Trovato un altro cadavere a Giampilieri - Il cadavere di una persona e' stato individuato dai vigili del fuoco a Giampilieri superiore, la frazione di Messina colpita violentemente dal nubifragio di due giorni fa. I vigili del fuoco hanno individuato il corpo, grazie alle unita' cinofile, in via Rizzo, e stanno in questi momenti provvedendo ad estrarlo dal fango. Dalle prime informazioni potrebbe trattarsi di una giovane donna che lavora nella farmacia della frazione.

10.05 Testimonianze dal Policlinico - ''Ho perso la casa, non ho piu' niente quando usciro' di qui non so proprio dove andro'''. A dirlo e' Maria Curro' 69 anni ricoverata in Chirurgia generale al Policlinico di Messina dopo essere stata travolta ieri a Scalatta Zanclea (Me) dal fango che ha invaso la sua abitazione. ''Mi trovavo in casa con mio figlio - racconta - e stavamo parlando quando a un certo punto un'ondata di fango di una forza impressionante ha buttato giu' la porta della nostra casa in via Roma. Anche il tronco di un albero e' entrato all'interno dell'abitazione e ha distrutto tutti i mobili che sono andati in mille pezzi, fortunatamente noi non siamo stati colpiti da nessuna scheggia''. A ricordare quelle drammatiche ore anche il figlio Giovanni Luna ricoverato nello stesso reparto per una ferita alla gamba. ''Appena mi sono reso conto della situazione - ha detto - ho cercato di aiutare mia madre e di scappare, il fango ci arrivava fin quasi al mento. Siamo riusciti ad entrare nella casa di un vicino dove oltre al piano terra c'era un piano superiore per ripararci dal nubifragio, ma anche li' il fango ci ha raggiunto. Allora siamo riusciti ad entrare nella casa di un altro vicino e a metterci in salvo''. ''Mio fratello che sta bene ed e' a Scaletta quando ha capito che eravamo in pericolo si e' gettato da una finestra di un'altra casa per venirci a soccorrere. - ha raccontato - Siamo stati poi portati in salvo dai carabinieri fino al mare e li' con un gommone a Messina, per poi essere trasportati in ospedale. E' stata una cosa sconvolgente, abbiamo perso tutto e speriamo che qualcuno ci dia una mano''.

9.55 Fascismo e Libertà raccoglie generi di prima necessità - Il MFL di Messina si mobilita per una raccolta di generi di prima necessità che come punto di raccolta avrà luogo a partire da subito in Via ss 114 Km 9 Mili Marina, 98131 Messina, numero di telefono 340.2722150.

9.50 Servizio di trasporto pullman dalla Regione - L'assessore regionale ai Trasporti, Nino Strano, ha comunicato al presidente Lombardo la disponibilità sia del presidente dell'Azienda siciliana Trasporti, Dario Lo Bosco, che del presidente dell'Anav Antonio Graffagnini di mettere a disposizione i pullman delle aziende per il traposrto degli sfollati e di quant'altro dovesse essere necessario in questo momento di emergenza.

8.55 - Identificate altre vittime - Sono stati identificati in nottata i cadaveri di alcune delle 18 vittime del nubifragio che ha colpito la provincia di Messina, recuperati fino ad ora dai soccorritori. Si tratta di Simone Neri, 28 anni, che prima di essere travolto dal fango a Giampilieri aveva tratto in salvo numerosi familiari; Letterio Maugeri, 60 anni, e Giuseppe Tonante, 76 anni, anche loro uccisi dalla frana che ha devastato la borgata; Concetta Cannistraci, 71 anni, rimasta sepolta nel crollo di una palazzina a Scaletta Zanclea cosi' come Santa Porcino, 42 anni; e infine Carmela Oliveri, 47 anni, il cui cadavere e' stato recuperato in mare, nei pressi di Roccalumera, da una motovedetta dei vigili del fuoco. Risulta invece ancora dispersa Ketty De Francesco, 30 anni, il cui nome era stato inserito ieri tra le vittime.

8.45 - 35 dispersi, si continua a scavare - Si continua a scavare nel fango a Giampilieri Superiore e Scaletta Zanclea, a pochi chilometri da Messina, dove si cercano ancora 35 dispersi nell'alluvione che ha spazzato le due vallate. Secondo il Premier Silvio Berlusconi le vittime saranno oltre 50. Col passare delle ore diminuiscono le possibilita' di ritrovare persone ancora in vita. I soccorritori hanno lavorato, per quanto possibile anche durante la notte in condizioni di estrema difficolta'. I circa 400 sfollati hanno trascorso la notte negli alberghi dove sono stati ospitati dalla Protezione Civile.

8.35 Prestigiacomo: "Niente soldi per il suolo" - "Per quest'anno per la difesa del suolo abbiamo 50 milioni. Per il 2010 sapete quanto c'e'? Zero''. E' la denuncia che arriva dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo che, in un'intervista alla Stampa, si dice ''addoloratissima'' per le vittime del violento nubifragio di Messina. ''Le risorse del ministero - spiega - sono del tutto insufficienti ma sono aggiuntive a quelle delle Regioni che dispongono di importanti fondi e hanno la competenza e che dovrebbero fare i Pai, i piani per l'assetto idrogeologico. In Sicilia, non era approvato da due anni''. ''La verita' - aggiunge - e' che in tutto il Paese ognuno va per i fatti suoi, accontentando un anno un Comune, un anno un altro''. Per quanto riguarda i fondi del suo ministero, Prestigiacomo spiega che ''il fondo nazionale e' stato tagliato dell'80 per cento. Per il 2009 ci sono 50 milioni per la difesa del suolo, per il 2010 non c'e' nulla. Bisogna rendersi conto - esorta - che la politica di tutela del territorio va fatta sempre, con finanziamenti continui e costanti''. Sul da farsi immediato, la titolare dell'Ambiente annuncia che dei fondi ''chiaramente dobbiamo parlare adesso in sede di Finanziaria''. ''Dei 50 milioni che abbiamo - aggiunge - alla Sicilia andranno 15 milioni e certo terremo conto dell'emergenza di Messina''.

8.10 - Vertice in Prefettura - Una riunione per fare il punto sulla situazione e' in programma all'unita' di crisi allestita in prefettura a Messina dopo l'alluvione che ha colpito la provincia provocando 18 morti e un'ottantina di feriti. Intanto su Messina continua a piovere: secondo le previsioni meteo, per tutta la mattina si alterneranno rovesci e temporali a schiarite, mentre un lieve miglioramento e' previsto a partire dal pomeriggio.

7.45 Giampilieri completamente evacuata - A 36 ore dall'alluvione che ha investito Messina portando distruzione e morte si continua a lavorare nelle zone colpite, una fascia di 3 km e mezzo che comprende Briga Marina, Giampilieri, Molino e Scaletta Marea, alla ricerca dei dispersi. Nella notte e' stata completata l'evacuazione di Giampilieri: 435 persone che si erano rifugiate nella scuola elementare del paese sono state trasferite con degli autobus in alcuni alberghi a Messina dopo che i mezzi di soccorso sono riusciti a liberare la strada che collega la piccola frazione con la provinciale 114. Alle prime luci dell'alba si e' inoltre ripreso a scavare nel fango, perche' nel paese vi sarebbero almeno altre due persone, due fratelli, che risultano dispersi. Si scava ancora a Scaletta Zanclea, il comune completamente devastato dalla massa di fango venuto giu' dalle colline. Secondo il sindaco Mario Briguglio, vi sarebbero ancora sotto le macerie del paese sei persone, tutti cittadini abitanti che si trovavano in casa quando e' arrivata l'ondata di fango, mentre sono sei i cadaveri che sono gia' stati estratti dalle case.

7.35. Berlusconi atteso per oggi - ''Una situazione molto problematica'': lo ha detto il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi definendo le condizioni dell'area di Messina messa in ginocchio dal maltempo. ''Avrei voluto andare oggi (ha detto riferendosi a ieri, ndA) probabilmente andro' domani (cioe' oggi, ndA)''', ha detto ai giornalisti sottolineando la gravita' della situazione.

Fonte
Cattolico_Romano
00sabato 3 ottobre 2009 18:26

Bilancio delle vittime: il giallo dei 5 morti di Altolia ed i conti che non tornano





Sono 26. Ventisei morti, le vittime dell'alluvione che ha colpito la zona Sud, fin qui (3 ottobre, alle 17) conteggiate, come fossero figurine. Difficili da contare, da riconoscere, da non confondere. Il bilancio continua a crescere e non sembra destinato a fermarsi, alimentato dal trascorrere del tempo e da un'ancora lunga lista di dispersi. Eppure non c'è chiarezza, non quanta si renderebbe necessaria quando come, in questi casi, si parla di vite umane, non di calciatori in fototessera adesiva.

Ieri il concitato gonfiarsi di un elenco teneva il triste conto: 2, 4, e ancora, a piccoli passi, fino a giungere alla cifra di 21, quella diramata ufficialmente dalla Protezione Civile nella conferenza stampa tenuta da Guido  Bertolaso, alle 13 e 30 di oggi. Ma alle 13 e 30 di oggi i morti sono di più. E non fanno parte di quella quarantina di dispersi citata da Bertolaso. Sono di più già da ieri.

Delle 12 e 02 di ieri è la comunicazione, che arriva dalla Regione, di 5 morti nella frazione di Altolia, isolata fino a questa mattina. Così recita il comunicato stampa: "La guardia forestale e gli addetti dell’antincendio della Regione siciliana, intervenendo tempestivamente nella zona colpita dalla frana, hanno raggiunto a piedi la zona di Altolia (Messina), e hanno estratto dalle macerie una persona ancora viva e recuperato tre dei cinque cadaveri". Comunicazione confermata, questa mattina, proprio dagli uomini della Forestale.

Cinque cadaveri di cui la Protezione Civile non tiene conto nel suo bilancio ufficiale. Perchè recuperati dalla Guardia Forestale. Un problema di competenze o di semplice conteggio. Ma a confermarlo è proprio l'addetto stampa della Protezione Civile, Marco Piras, che dichiara questo pomeriggio: "Nei 21 morti ufficiali sono compresi il giovane deceduto dopo il ricovero in ospedale, nel primo pomeriggio di ieri, investito dall'onda d'urto dell'esplosione di una bombola Gpl, ed i due cadaveri recuperati in mare dalla Guardia Costiera nel tardo pomeriggio di ieri. Dei 5 morti di Altolia abbiamo conferma, ma non sono stati ancora inseriti nell'elenco ufficiale".

Le cifre ufficiali della Protezione Civile sono quelle che rimbalzano di tg in tg, quelle che danno mostra di sè nelle prime pagine di tutti i giornali. Ma non sono esatte. Per mancanza di comunicazione tra Forze dell'Ordine, soccorritori e grandi enti. C'è confusione di competenze nonostante che si parli di vite umane. E per avere un bilancio preciso tocca ancora far di conto da soli, in attesa che gli addetti ai lavori comunichino fra loro. C'è poca chiarezza, poca precisione, poco rispetto, infine, per chi piange i suoi morti senza sapere ancora se sperare in un miracolo.

www.98cento.it

Cattolico_Romano
00sabato 3 ottobre 2009 18:34

Nubifragio Messina. Sulla tragedia le accuse forti dell'ingegnere capo del Genio Civile

Volano accuse pesanti sulla tragedia che ha devastato la zona Sud della città di Messina. A lanciare la "bomba" è stato ieri l'ingegnere Capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca, che ha rilasciato un'intervista ad una giornalista de Il Manifesto. Dichiarazioni forti che Sciacca ha poi confermato anche telefonicamente alla nostra redazione.

"A seguito dell'alluvione del 2007 negli stessi luoghi in cui si è registrata oggi la tragedia - ha raccontanto l'ingegnere capo - fui incaricato dal Prefetto di redigere un piano di interventi che desse soluzione al dissesto idrogeologico della zona, piano che presentai tra novembre e dicembre dello stesso anno dopo aver ascoltato i sindaci, aver monitorato il territorio ed inserito tra gli interventi urgenti proprio le. Da allora non ebbi più notizie nonostante le frequenti sollecitazioni che feci al responsabile, Salvatore Cocina - denuncia Sciacca - L'ignavia di certe persone ha responsabilità gravissime nel disastro.

Nell'area colpita dalle "bombe d'acqua" si è arrivati a 230 mm in 2 ore, 110 millimetri in un'ora, invece, nel 2007. Anche allora, spiega Sciacca, ci furono danni ingenti anche allora, ma non ci scappò il morto. La natura, oggi, ha fatto il suo corso.

A seguito del disinteresse mostrato dalla Protezione Civile regionale, Sciacca ha poi deciso di rivolgersi alla Magistratura e ha presentato un esposto in Procura nel quale rendeva noto il grave dissesto dell'intera provincia messinese.

Le responsabilità della Protezione Civile, Cocina risponde all'ingegnere Capo del Genio Civile

Una significativa occhiata scambiata con Bertolaso, poi la cauta, e soffocata risposta alla domanda, che non si aspettava, di una giornalista. Gaetano Cocina, Capo della Protezione civile regionale, oggi in conferenza stampa, ha dovuto rispondere a chi gli chiedeva cosa ne avesse fatto, il suo dipartimento, del piano di interventi redatto a fine 2007, proprio  per la zona distrutta dall’alluvione, dall’ingegnere capo del Genio Civile di Messina, Gaetano Sciacca

"Abbiamo effettuato lavori per sanare il dissesto idrogeolico della fascia compresa tra Taormina e Messina. Costo dei lavori 3 milioni di euro”. Queste le parole, appena sussurrate, di un dirigente tenuto, per competenza, a dare soluzioni ai problemi non ad avviare parziali interventi la cui cifra, (esigua: con 3 milioni si comprano due ville di lusso, non si ripara un dissesto idrogeologico di 50 chilometri) già la dice lunga sulla bontà della missione della protezione civile regionale.

Ma così è e le parole, peraltro sussurrate, non aggiungono niente a quanto già è dato sapere: A Messina si è consumata l’ennesima vergogna.

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Cattolico_Romano
00sabato 3 ottobre 2009 18:38

Alluvione. Il Presidente dei Geologi: "Le chiamiamo frane assassine ma erano prevedibili"





Frane come quelle che si sono abbattute nel messinese ''le chiamiamo frane assassine'', ma in Italia le carte che delimitano le aree pericolose ''ci sono''. A parlare e' il presidente del Consiglio nazionale dei geologi, Pietro Antonio De Paola, secondo il quale quella di Messina ''e' sicuramente una tragedia annunciata, motivo che ci tiene in particolare apprensione''.

''A breve - annuncia De Paola - invieremo un documento alle istituzioni in cui chiediamo di attivare un sistema di vigilanza e controllo da parte dei sindaci, piu' fondi per la messa in sicurezza del territorio ma soprattutto che questi fondi siano realmente utilizzati per i progetti ai quali sono destinati''. Poche richieste ma concise alla luce del fatto che, sottolinea De Paola, ''le mappe del rischio di aree particolarmente pericolose ci sono e non c'e' niente da scoprire''.

''Noi come geologi - prosegue l'esperto - siamo gli specialisti della Terra e siamo in grado di prevedere per predisporre interventi conoscitivi''. Quindi la tragedia di Messina. ''La realta' dei fenomeni e' davanti agli occhi di tutti. In 5 ore sono caduti 250 millimetri di pioggia. Tutta quest'acqua - spiega il geologo - trova un territorio fragile e abbandonato dove insistono edifici costruiti su luoghi pericolosi, con interi fabbricati edificati in piene fiumare''.

De Paola punta quindi il dito contro l'incuria: ''Non c'e' controllo soprattutto da parte dei sindaci. L'abusivismo dilaga. Vengono rilasciate autorizzazioni a costruire su aree a rischio''. Quindi un ''passo importantissimo'', sottolinea ancora l'esperto, e' l'azione dei sindaci. Da un punto di vista tecnico, a Messina, riferisce ancora De Paola, e' accaduto quello che e' successo a Sarno. Calate detritiche rapide causate da un terreno che ''perde resistenza, si scioglie e diventa fango con una velocita' di spostamento tipica dei mezzi fluidi, fino a 70 metri al minuto, a volte anche di piu', a seconda della pendenza''. Queste calate ''hanno una forza distruttiva immane''.

''Noi le chiamiamo frane assassine. Sono immediate e - spiega il geologo - in pochi minuti da monte arrivano a valle''. In alcune aree c'e' la certezza che queste calate rapide possano accadere. Come conciliare dunque grandi opere e territorio fragile? ''Le grandi opere - risponde De Paola - sono necessarie e significative. Per lo sviluppo sono processi inarrestabili e sono compatibili con la messa in sicurezza del territorio in quanto sono opere con scopi diversi''.

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Cattolico_Romano
00sabato 3 ottobre 2009 18:44


Nel Messinese un violento nubifragio provoca ventuno morti, decine di dispersi e oltre 400 sfollati

Vittime del dissesto


Roma, 3. Città isolate, edifici distrutti, strade e ferrovie interrotte. Le ultime stime parlano di ventuno morti, decine di dispersi e quattrocento sfollati. Ma il bilancio è destinato a salire. Nel Messinese, 36 ore dopo il violento nubifragio che ha provocato frane e crolli, si continua a scavare nel fango. Il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza. "Serve un piano serio sulla sicurezza, invece di opere faraoniche", ha affermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lanciando una dura condanna al dissesto idrogeologico causato dall'abusivismo. "È una situazione molto grave - ha commentato il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi - alla fine ci saranno almeno cinquanta morti". Il premier si recherà domani nel Messinese per visitare le aree disastrate.

La zona più colpita dall'ondata di fango comprende Briga Marina, Giampilieri, Molino e Scaletta Marea. Novantacinque, in tutto, i feriti portati negli ospedali di Messina, tre dei quali in gravi condizioni. Nella notte è stata completata l'evacuazione di Giampilieri:  435 persone che si erano rifugiate nella scuola elementare sono state trasferite in alcuni alberghi allestiti dalla Protezione civile. Le ricerche sono riprese alle prime luci dell'alba perché - sostengono le autorità locali - vi sarebbero almeno altre due persone, due fratelli, che risultano dispersi. Si continua a scavare anche a Scaletta Zanclea:  secondo il sindaco, Mario Briguglio, sotto le macerie vi sarebbero sei persone, tutti cittadini abitanti che si trovavano in casa quando è arrivata l'ondata di fango. E intanto la pioggia non accenna a diminuire:  gli esperti dicono che nelle prossime ore si alterneranno temporali e schiarite, mentre un lieve miglioramento è previsto a partire dal pomeriggio.

Sul piano dell'organizzazione dei soccorsi, stamane l'unità di crisi allestita in Prefettura a Messina ha fatto il punto della situazione. In tutto, finora, sono state identificate 15 vittime. "Manca la prevenzione e non c'è rispetto per il territorio", ha dichiarato ieri il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. La procura della Repubblica di Messina ha aperto un'inchiesta. L'ipotesi di reato è disastro colposo. Sempre oggi, il presidente Napolitano ha dichiarato che "le celebrazioni del centocinquantenario dell'unità d'Italia hanno senso perché il Paese ha bisogno di una nuova e più forte coscienza unitaria". L'unità d'Italia, ha aggiunto, "è un valore attuale che va ribadito".


(©L'Osservatore Romano - 4 ottobre 2009)
(Teofilo)
00sabato 3 ottobre 2009 21:06
Caro Cattolico, sto seguendo anche in televisione la vicenda che ha colpito la tua città e tutta la zona circostante.
In qualità di abruzzese, anche se non ho vissuto direttamente ma solo indirettamente, il dramma che ha colpito l'abruzzo, mi rendo conto del dramma che sta vivendo la Sicilia in questo momento, soprattutto guardando le immagini che si susseguono incessantemente sugli schermi di tutti noi.
Per ora esprimo la mia solidarietà e vicinanza a questa tragedia, e certamente partecipando successivamente a quelle iniziative pratiche che verranno messe in atto a vari livelli, istituzionali e associazionistiche.

L'evento catastrofico che si è verificato, mi fa pensare all'avvertimento che Gesù ha fatto nel discorso "della montagna":
Se uno costruisce sulla sabbia " o su un terreno inadatto (che è la stessa cosa) adotta una misura stolta che produce un risultato negativo liberamente accettato e anche prevedibile.
Anche in questo caso non si può imputare che alla stoltezza ( o al tornaconto) di chi amministra i danni materiali ma soprattutto umanitari che si sono prodotti.
Preghiamo in ogni caso che il Signore allevi in questo momento la popolazione colpita attraverso quelle forze ancora sane della società che per grazia di Dio ci sono ancora.
Con affetto
Gabbianella1.
00sabato 3 ottobre 2009 21:07
Sono indignata.
Gabbianella1.
00sabato 3 ottobre 2009 21:10
Mi unisco alle preghiere...
S_Daniele
00domenica 4 ottobre 2009 08:58
Grazie per la vostra solidarietà.
Ancora non ho la certezza ma credo che siano morti almeno tre persone di mia conoscenza, per ora sono solo voci, anche se non infondate dato che queste persone fino a questo momento sono irreperibili.

Dio abbi misericordia di tutti noi!
S_Daniele
00domenica 4 ottobre 2009 09:05

Alluvione Messina, salgono a 22 le vittime accertate. Berlusconi in città. Lombardo: "Colpa dell'abusivismo"



9.00 Trovato cadavere nella notte, 22 vittime accertate - Ventidue morti e circa 35 dispersi: e' questo il bilancio provvisorio dell'alluvione che ha colpito tre giorni fa il Messinese, diffuso alle otto di stamani dall'unita' di crisi istituita nella Prefettura. L'ultimo cadavere e' stato estratto dal fango in nottata. Le persone ancora ricoverate in ospedale sono 29 (15 al Policlinico, 5 all'ospedale Piemonte, 7 al Papardo e una trasferita al centro ustionati del Cannizzaro di Catania). Gli sfollati sono 564, e si trovano alloggiati in diverse strutture alberghiere della Provincia.

8.55 Lombardo punta il dito contro l'abusivismo - ''I soldi che avevamo li abbiamo spesi per tutta la Sicilia, non solo per qua. Trovare i capri espiatori e' sempre facile, dopo. La gente si deve anche rendere conto che finche' ci sara' abusivismo, nessuno potra' risolvere i problemi''. Sulla tragedia nel messinese il governatore siciliano Raffaele Lombardo non accetta processi negando che si possa parlare di morti annunciate: ''E' impensabile immaginare in anticipo - dice in un'intervista sulla Stampa - che si stacchi un pezzo di montagna''. Il problema, insiste Lombardo, e' l'abusivismo: ''Non c'e' dubbio che si e' tollerato fin troppo. E se i cittadini non prenderanno consapevolezza che le case non si possono costruire nelle fiumare o a ridosso delle montagne, sara' una battaglia persa. Ed e' un discorso che vale anche per tutta la costa, dove l'abusivismo - sottolinea il governatore siciliano - ha raggiunto livelli impensabili''. Lombardo replica al ministro dell'Ambiente sulla mancanza di piano idrogeologico e investimenti: ''La Regione i soldi che ha, li spende. Forse male, con un piano, senza piano... Ma non m'interessa entrare in polemica con il ministro Prestigiacomo. Ieri abbiamo deliberato 20 milioni di euro - puntualizza il leader dell'Mpa - e soprattutto una svolta profonda nell'approccio al territorio. Vogliamo lasciarci alle spalle l'abusivismo, rimboschire, non premiare piu' con i condoni le case abusive. Abbiamo anche deciso una verifica amministrativa su tutto cio' che si e' fatto in questi anni, individuare i responsabili e agire di conseguenza''.

8.30 Berlusconi a Messina - Il premier Silvio Berlusconi giungerà a Messina domattina alle 11.30. Insieme al capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, sorvolerà le aree colpite dal disastro dell'alluvione, quindi farà il punto in una conferenza stampa che si svolgerà in Prefettura alle 13.30 circa. Dovrebbe essere dunque confermata la presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri in città dopo la fuga di notizie di ieri sera che aveva messo in dubbio il suo arrivo a Messina.

8.10 Servono urgentemente beni di prima necessità - Palazzo Zanca invita a fare pervenire beni alimentari di prima necessità, quali: acqua, latte, biscotti, cibi in scatola e inoltre capi di abbigliamento per uomo, donna e bambino al punto di raccolta della Protezione Civile di Messina di via Acireale (ex centrale del latte). Rec. Tel. 090 2286611.

8.00 L'Università si Mobilità - Il rettore Tomasello ha convocato per lunedì Senato Accademico e Consiglio d'Amministrazione per prendere provvedimenti in favore degli studenti colpiti dall'alluvione di giovedì scorso.

Fonte
S_Daniele
00domenica 4 ottobre 2009 14:41
Il Santo Padre nell'Angelus di oggi ha manifestato la sua solidarietà e la sua preghiera verso le famiglie messinesi coinvolte in questa tragedia:
Penso, inoltre, a quanti soffrono a causa delle inondazioni in Sicilia, specialmente nella zona di Messina. Invito tutti ad unirsi a me nella preghiera per le vittime e i loro cari. Sono spiritualmente vicino agli sfollati e a tutte le persone provate, implorando da Dio sollievo nella loro pena. Faccio appello perché non manchi a questi fratelli e sorelle la nostra solidarietà e il sostegno della Comunità Internazionale.


Grazie Santo Padre!

S_Daniele
00domenica 4 ottobre 2009 14:42
Messina/ Sindaco: grazie a Santo Padre per la sua preghiera

Papa: Penso a quanti soffrono in Sicilia e specialmente a Messina

Le parole del Pontefice Benedetto XVI, stamani dopo la preghiera dell'Angelus, hanno indirizzato un pensiero per le popolazioni del Pacifico e del Sud Est asiatico, colpite negli ultimi giorni da violente calamità naturali, ed anche per la comunità di Messina. "Queste catastrofi - ha detto il Santo Padre - hanno causato gravi perdite in vite umane, numerosi dispersi e senzatetto e ingenti danni materiali. Penso a quanti soffrono a causa delle inondazioni in Sicilia, specialmente nella zona di Messina. Invito tutti ad unirsi a me nella preghiera per le vittime ed i loro cari. Sono spiritualmente vicino agli sfollati e a tutte le persone provate, implorando da Dio sollievo nella loro pena. Faccio appello perché non manchi a questi fratelli e sorelle la nostra solidarietà e il sostegno della Comunità Internazionale". Il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, ha espresso il ringraziamento più profondo della città per la preghiera del Santo Padre per le vittime dell'alluvione e per l'incoraggiamento e l'esortazione che ha voluto rivolgere agli sfollati.

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S_Daniele
00lunedì 5 ottobre 2009 07:05
Si scava nel fango, decine di dispersi

Il bilancio provvisorio è di 24 morti.
La gente non vuole lasciare le case,
carabinieri al lavoro contro sciacalli
MESSINA
Cade o non cade? Alle 17 e 15 sulla collina che delimita l’ingresso di Giampilieri Superiore, un gruppetto di abitanti guarda quello che a distanza sembra un obelisco e che invece è ciò che resta di una vecchia costruzione, quasi un simbolo di questa frazione ora massacrata dal disastro provocato dal nubifragio. La Protezione civile ha deciso di abbattere quel frammento di rudere che la popolazione ha battezzato «U brigghiu», il birillo, per evitare altri rischi: sotto, infatti, passa la via di accesso al paesino. Alle 17 e 15 quel pezzo di muro si sbriciola e rotola giù. «Ci hanno tolto anche questo», dice uno degli abitanti.

A Giampilieri Superiore nel pomeriggio hanno estratto dalle macerie Teresa Macina, 40 anni, polacca. Era in casa con la figlioletta Ilaria, che risulta dispersa, mentre il marito Giuseppe De Luca e l’altro figlio di sette anni, Anselmo, si erano salvati. Da quattro giorni Giuseppe vagava da un posto all’altro senza sosta, chiedendo ai soccorritori se avevano visto la sua donna e la bambina. Oggi sono finite le sue speranze. Il corpo della ventiquattresima vittima è stato invece recuperato a Scaletta. Si tratta di Elena De Luca, un’anziana che è rimasta vittima della tremenda alluvione che ha sconvolto la frazione. Era già stato recuperato il cadavere del marito della donna, Letterio Laganà, di 70 anni.

A Giampilieri mancano all’appello 18 persone, circa la metà del totale dei dispersi, e nessuno si fa più illusioni di trovare qualcuno in vita. Davanti alla scuola elementare, adibita a centro di soccorso, le ruspe continuano a scavare in un vicolo dove un cane annusa qualcosa, ma la ricerca non porta a nulla. Lungo la strada principale, all’altezza del primo ponte sul torrente, dalla finestra di quello che era un bar si affaccia una colata di fango. Sui detriti «galleggia» un espositore di patatine e sul muro rimangono soltanto due foto che ritraggono Alberto Sordi.

I soccorritori devono anche pensare ad allontanare gli sciacalli che si aggirano per il paesino. Un carabiniere la mette così: «Sono personaggi che conosciamo, è meglio che non stiano qui». Mario Crottognini, consigliere di quartiere, va su tutte le furie: «Ci mancano solo questi». E poi racconta che appena venti giorni fa si è incatenato durante una seduta del Consiglio di circoscrizione: «Chiedo da anni - dice - che qualcuno intervenga per ripulire i torrenti, per regimentare le acque. E invece eccoci qua, davanti al disastro».

Un po' più a valle una serie di costruzioni a schiera si chiama «Giardino dei limoni», ma non c’è un solo albero davanti a quei muri rosa. Sono le case più nuove, realizzate quattro anni fa da cooperative che hanno avuto assegnati i terreni dal Comune: «Non siamo stati noi a decidere l’ubicazione - dice una signora, che con un gesto misura la distanza che ha salvato la sua casa dall’alluvione -, questo ci hanno dato e questo abbiamo preso. Quelli del Comune dovrebbero sapere dove è possibile costruire». Un tassista, arrivato dopo vari tentativi fino a Giampilieri Superiore, chiede ai primi che incontra se hanno notizie di tre suoi parenti che non sente da giorni. C’è chi scuote la testa e chi lo guarda con compassione, ma nessuno tira fuori una sillaba.

Più su, nella frazione di Altolia, dove dalle 11 di questa mattina possono arrivare i mezzi meccanici dopo tre giorni di isolamento, continua il paesaggio di devastazione. Lì ci sono circa 600 persone che non hanno nessuna voglia di muoversi dal Paese, spaccato in due da una valanga di fango alta otto metri che per fortuna si è subito riversata nel torrente, limitando i danni. L’unico disperso di Altolia si chiama Nuccio Scilibetti: cercava la moglie per il paese, durante il nubifragio, perchè aveva percepito il pericolo. Lei si è salvata, di lui non si sa più nulla.

Nell’altro luogo simbolo della tragedia, Scaletta Zanclea, stanno abbattendo il palazzo di quattro piani, spaccato dall’alluvione. A disastro accaduto sembra impossibile che il paese possa essersi sviluppato tra la ferrovia e l’autostrada, incastrato tra binari e viadotti senza respiro nè verso il mare nè verso la collina.

Intanto non è stata ancora decisa la data dei funerali, anche se sembra che stia maturando l’ipotesi di svolgere le esequie delle vittime finora recuperate martedì prossimo. Oggi alcuni parenti hanno chiesto con una certa veemenza la restituzione dei corpi, che si trovano nella camera mortuaria del Policlinico di Messina. Gli è stato spiegato che non c’è ancora il nulla osta, considerato anche che è stata aperta un’inchiesta della magistratura.


www.lastampa.it
S_Daniele
00lunedì 5 ottobre 2009 07:08
Berlusconi: "Un disastro previsto, presto nuove case come in Abruzzo"


Il premier dagli sfollati di Messina:
«Abbiamo dato l'allarme, ma poi
la pioggia è stata troppo intensa».
L'impegno del governo: «Stanziato
un miliardo per il rischio alluvioni»
MESSINA
Il disastro «era stato previsto» dagli esperti che avevano dato l’allarme «per tempo», anche se poi si è verificato qualcosa di «veramente eccezionale, con precipitazioni più intense del previsto, che hanno fatto sì che accadesse oggi quello che avrebbe sempre potuto accadere» e che ha cambiato per sempre l’aspetto di borghi, montagne e costa. Dunque, dice Silvio Berlusconi, i villaggi distrutti dal fango alle porte di Messina non saranno ricostruiti, perchè farlo «costa troppo e non è sicuro», ma gli abitanti che hanno perso tutto avranno una nuova casa, completamente arredata e dotata delle più moderne tecnologie, come quelle in cui stanno entrando i terremotati dell’Aquila.

Meno di una settimana fa, consegnando le prime abitazioni antisismiche in Abruzzo, il presidente del Consiglio aveva annunciato che quello era il modello da esportare nelle province italiane per dare una casa ai giovani e oggi, dopo aver sorvolato le zone colpite dall’alluvione di giovedì scorso, ha utilizzato la carta delle new-town per ridare speranza agli sfollati di Messina. Promettendo, anche, il blocco delle tasse e dei mutui per tutti i cittadini che sono stati colpiti. Quanto all’impegno del governo, Giulio Tremonti e bilancio permettendo, sarà stanziato un miliardo di euro per affrontare le situazioni più a rischio su tutto il territorio italiano dal punto di vista idrogeolocico. Esattamente la stessa cifra messa in campo dopo il terremoto del 6 aprile per gli interventi urgenti sugli edifici strategici a rischio sismico.

Il presidente del Consiglio arriva in prefettura a Messina dopo aver visto il disastro provocato dal nubifragio e dall’incuria dell’uomo soltanto dall’elicottero. Un modo per non intralciare le operazioni di soccorso tuttora in corso. Passa da un ingresso secondario per evitare i contestatori che lo attendevano. E durante la riunione operativa con Guido Bertolaso e gli amministratori locali, mette in chiaro la strategia per i prossimi mesi: fondi subito, così come immediata deve essere la ricostruzione, sul modello di quella aquilana, anche utilizzando quelle aziende «che meglio hanno operato in Abruzzo». Concetti che ribadisce subito dopo in una conferenza stampa.

«Vi saremo vicini con tutti i mezzi - dice - e faremo come a L’Aquila, costruendo nuovi quartieri con strutture abitative e giardini ma anche negozi, per far ripartire il piccolo commercio». I soldi «non sono un problema», quello che è importante è che gli enti locali individuino le aree dove edificare. E che si faccia presto. «Nel tempo necessario - promette ai messinesi - vi daremo le case». Abitazioni «di soli tre piani, vivibili - ripete il Cavaliere - con giardini, piante, fiori». E dentro ogni casa, «arredata, ci sarà tutto quello che serve per vivere, dai piatti ai frigoriferi. Entrando si potrà stare una settimana senza neanche fare la spesa». Il «miracolo» è fare tutto ciò «in pochissimo tempo». Quanto all’utilizzo del miliardo che verrà stanziato per il rischio idrogeologico, che si aggiungerà ai 20 milioni che «il prossimo Cdm» metterà a disposizione per gli interventi urgenti, è ovvio che si partirà proprio dal messinese «dove - sottolinea il premier - il 63% del territorio è a rischio».

A Berlusconi risponde Ermete Realacci del Pd, sottolineando che «farebbe piuttosto bene a ripensare le scelte politiche in tema di ambiente e territorio da lui compiute» che hanno «azzerato i fondi per la difesa del suolo». Duro l’Idv, che con Leoluca Orlando attacca il premier, che «come un avvoltoio si è precipitato in Sicilia per sfruttare mediaticamente questo lutto», e si chiede: «se l’esecutivo aveva previsto il disastro, perchè allora ci sono tanti morti e dispersi?». Positivo, invece, il commento dell’Udc: «I primi passi del Governo per rispondere all’emergenza tragica di Messina vanno nella giusta direzione», dice Luca Volontè. «Ora è necessario condividere un impegno comune tra gli schieramenti, un Piano decennale di sicurezza abitativa e ambientale». Intanto, però, ad occuparsi della ricostruzione saranno gli enti locali, con il governatore Raffaele Lombardo che sarà il commissario straordinario. «Abbiamo davanti una grandissima responsabilità - dice lui - e faremo fino in fondo la nostra parte. Qui bisogna rinaturalizzare il territorio, non alzare muri di cemento».

Berlusconi annuisce e ripete che lo Stato «non lascerà soli» i messinesi, così come è stato per gli aquilani. E non apre nessun fronte polemico: l’abusivismo, osserva, è, purtroppo, un problema «che ho visto in tutta Italia», il Ponte sullo stretto neanche lo nomina. Quanto agli altri temi di attualità, dalla sentenza Cir e al Lodo Alfano, «questo è un punto stampa, per le domande la prossima volta», dice ai giornalisti.

www.lastampa.it
S_Daniele
00lunedì 5 ottobre 2009 07:11

Gli sfollati: "Non ci abbandonate"


Il dramma di chi è sopravvissuto al disastro: "Abbiamo
perso tutto"
MESSINA
Parla con dolorosa e composta frustrazione Antonio, nipote di Concettina Cannistraci, 65 anni, travolta dal fango nella sua casa di Scaletta. La donna era vedova e madre di due figli; con lei è morta la badante romena Monica Barascuia, 48 anni. «Erano in casa una sera come tutte le altre ed è iniziato a piovere, erano da sole su una stanza al pian terreno, all’improvviso sono state travolte dall’acqua, non hanno avuto il tempo di scappare». «Le nipotine che erano nella stanza si sono salvate» conclude Antonio. Ma lo strazio non basta. «Concettina è già composta nella bara e sto aspettando l’autorizzazione del magistrato per riavere il corpo».

Questa è una delle tante storie che arrivano da Messina. Gli sfollati sono centinaia. Molti di loro hanno perso la casa, altri le persone più care. Insieme ad Antonio anche Emilio Guadagni, pensionato 71enne, racconta la sua tragedia «Siamo vivi per miracolo. Eravamo in un bar con degli amici quando è scoppiato il nubifragio: l’acqua ha invaso il locale raggiungendo subito l’altezza di un metro, siamo fuggiti e ci siamo rifugiati in una casa. Sono state cinque ore di acqua incredibile, mai vista. È stato terribile. Adesso non ci vengano a dire che si è trattato di una fatalità: questa è una tragedia annunciata. Dopo il nubifragio di due anni fa è stata solo messa in sicurezza la collina e le gabbie che reggevano le pietre sono cedute subito. La collina si è portata via le nostre case. La colpa è di chi non ha fatto i lavori prima e si muove solo adesso che ci sono stati i morti»

Tra i 196 superstiti accolti al villaggio turistico Le Dune di Mordella spicca anche la storia di Maria Grazia D’Urso «Qui la sistemazione è buona», racconta davanti al centro di distribuzione di vestiti «ma abbiamo i telefonini scarichi perchè nelle fretta di uscire da casa abbiamo lasciato anche i carica-batterie e non possiamo contattare amici e parenti. Abbiamo problemi con le taglie dei vestiti, non sono riuscita a trovare qualcosa da mettere, sono ancora con gli stessi vestiti che indossavo quando sono fuggita. Non abbiamo più nulla, non sappiamo se riusciremo a tornare nelle nostre case. È una tragedia che poteva e doveva essere evitata». Alcuni contestatori hanno invece protestato sotto la Prefettura di Messina "inneggiano" contro il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Si tratta di una cinquantina di persone che hanno apostrofato in "malo modo" prima il governatore siciliano Raffaele Lombardo e poi al suo arrivo anche il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli. Tra loro sia sfollati che esponenti del gruppo "No Ponte". Fra di loro ci sono state anche animate discussioni perchè i motivi delle loro proteste non coincidono.

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S_Daniele
00lunedì 5 ottobre 2009 07:28
Il paese dimenticato

"Senza cibo né acqua per due giorni".
Poi arrivano gli aiuti con un ordine:
via tutti

PAOLO COLONNELLO
INVIATO AD ALTOLIA
Sull’unico muro rimasto intatto sopra Molino qualcuno ha scritto con la vernice: «Ti amo, vita mia!». Ma qui la vita è scomparsa. Si respira solo odore di fango, di gas, di putrefazione. «Unne sono? Unne sono i soccorsi?», grida un vecchio con le lacrime agli occhi mentre in ginocchio riempie un secchio con le mani per togliere il fango dalla cucina: «Qui sta mia moglie, la mia Franca. Qui sotto. Lo vede?». Nelle frazioni della valle franata, ci si arriva solo a piedi, solo nel fango, soli e basta. Perché a oltre 48 ore dal disastro ancora nessuno si è fatto vivo. «Lo può scrivere? Ci mandassero una ruspa, una almeno, che il resto ce lo facciamo da noi».

Invece di pomeriggio arriveranno con gli elicotteri. Ma per portarli via tutti, tra l’ira e la disperazione di chi sa che forse non tornerà mai più. Con Pippo Fileti, l’uomo che ci ha ospitato per la notte, si era deciso alle 2 del mattino guardando il fiume di Giampilieri, sempre più nero: «Qualcuno ci deve pure andare da quei poveri cristi». Perché se Giampilieri è sepolta, di Molino e Altolia, le due frazioni in cima alla montagna di Fiumara Storta, da due giorni non si sapeva più nulla. Anzi, qualcosa sì, perché il cadavere di Luccio, un quarantenne padre di due bambini, lo avevano ripescato vicino al ponte in fondo alla valle, e tutti avevano capito che anche lassù era arrivata l’Apocalisse. Così partiamo, gambe in spalla e ombrello in mano, con le scarpe «da inverno» prestate da don Pippo che vorrebbe sapere «del cognato» e di quelle 600 anime sparse tra le montagne, rimaste isolate da due giorni.

Donne, bambini, anziani e disabili separati dal mondo da più di 48 ore. Solo un elicottero privato, noleggiato da Sky, era riuscito ad atterrare l’altro ieri sul tetto della piccola scuola e a portare i primi aiuti. Ma poi nessuno si era più azzardato: «Troppo pericoloso». Giusto quattro volontari della protezione civile si sono arrischiati con l’elicottero. Poi basta. Piove ancora alle 7 del mattino e la strada è scomparsa, sostituita dal fango, dalle frane dei mille torrenti che si sono formati come d’incanto e rendono il cammino difficile. Subito dopo Giampilieri una diga mostruosa di auto e detriti blocca qualsiasi mezzo. Ma si può scavalcare. E poi si sale, con le orecchie tese, a cogliere ogni rumore, ogni rombo sordo che annunci una frana, un muro che crolla. Sono appena 8 chilometri, ma ci vogliono più di due ore per superare il fango, aprire varchi tra gli alberi sradicati, e saltare tra le voragini che si sono mangiate l’asfalto.

Le prime persone s’incontrano dopo quattro chilometri, a Molino, dove la montagna ha aperto in due il paese e seppellito la donna che il marito e un nipote, da soli stanno cercando. Poi si sale ancora, con il cielo che tuona e le rocce che ballano sulla montagna. Finché, superata l’ultima curva, a chiudere una valle scoscesa e strettissima, ecco la solitudine di Altolia, i suoi vicoli stretti, la sua chiesa del ’400, i volti dei suoi abitanti impastati di fango e lacrime. «Ca’ quale abusivismo? Le nostre case sono qui da centinaia di anni!» Qualche anziano vaga sconvolto, un sacchetto di plastica in mano. Il grande buco Il centro di Altolia è una piazza diventata voragine, crollata a strapiombo sull’orrido del torrente Vallone, 20 metri più in basso. La valanga si è portata via case e auto, limonaie e uliveti. E Luccio, con i suoi 40 anni, trascinato fin quasi al mare, dove lo hanno trovato l’altra sera. Forse. «Tutto il paese è uscito a cercarlo, perfino i bambini», racconta la moglie Concetta, 37 anni e due figli di 16 e 12 anni. Francesca Sciliberto, la sorella, piange e abbraccia Biagio, 9 anni: «Diccelo Biagio che cosa hai fatto». «Niente ho fatto. Ho visto il fango che entrava nel bagno e ho urlato. Ho pensato che era l’ultimo giorno della mia vita... E quando ho capito che invece ero ancora vivo, sono uscito e mi sono messo a cercare Luccio. Niente ho fatto...» Un uomo chiede «se si può far arrivare un tubo di 150 metri per allacciarsi all’acqua della fonte».

Un altro vorrebbe «degli aghi per l’insulina». Una donna implora i medicinali per la tiroide, una mamma spiega «che mio figlio ha quattro mesi e ha bisogno degli omogeneizzati, perché è da ieri che non mangia». Un bambino in carrozzella vorrebbe le pile per il suo Nintendo: «Che non posso fare nient’altro...». C’è rabbia per i soccorsi che ancora non sono arrivati: «E quelli che sono arrivati se ne sono andati. Avevano paura...». Gli occhi rivolti al cielo inquadrano 4, 5 elicotteri. «Ma che ci portano lì sopra? Quelli della tivù?». Verso le 11 arriva una pattuglia di militari del 24° Reggimento di Messina: una decina di ragazzi guidati dal capitano Massimo Rinaldo: non hanno pale, non hanno niente. «Siamo qui per vedere e riferire». Poi il capitano abbassa la voce: «È una situazione pericolosa, credo che andranno evacuati». Se ne vanno in 10 minuti. La gente li guarda attonita. Qualcuno inizia a capire: «Eccu pecchè nun ci portano i viveri. Ci vogliono fare andar via. Ma noi qui vogliamo stare».

Gli unici che si azzardano ad atterrare sono Andrea e Lorenzo, due spericolati piloti privati che compaiono in mezzo alle case e fanno segno con le mani di tagliare il cavo della corrente che penzola pericolosamente sopra lo strapiombo. Gli uomini a terra eseguono e finalmente l’elicottero scende proprio sul ciglio della piazza: sono gli ultimi viveri, gli ultimi aiuti. Nel pomeriggio anche altri elicotteri eseguiranno la stessa manovra: ma sarà solo per sgomberare il paese. Qui, non torneranno mai più.


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S_Daniele
00lunedì 5 ottobre 2009 08:18
Lombardo 'Vittime Messina per Lega Calcio non italiane'

Il presidente della Regione Sicilia Raffele Lombardo, che oggi e' stato nominato dal premier Berlusconi commissario per l'emergenza a Messina, polemizza con la decisione della Lega Calcio di far osservare un minuto di silenzio solo alle squadre siciliane.''Oggi la Lega Calcio fa osservare un minuto di silenzio solo alle squadre siciliane e loro concorrenti, come se le vittime di Giampilieri e Scaletta Zanclea non fossero italiani a pieno titolo''. "Come si vede - prosegue Lombardo - in questo Paese che si accinge a celebrare la solenne ricorrenza del 150esimo anniversario della sua unita' non sono certo i siciliani a pronunziare la 'bestemmia separatista' che ieri il presidente Napolitano ha ricordato''.


Che dire, la Lega Calcio dovrebbe vergognarsi di questo gesto!

[SM=g7362]
Gabbianella1.
00lunedì 5 ottobre 2009 09:24
Infatti!!!!!
Ma perche' l'ha fatto?
S_Daniele
00lunedì 5 ottobre 2009 09:36
Re:
Gabbianella1., 05/10/2009 9.24:

Infatti!!!!!
Ma perche' l'ha fatto?




Perchè, evidentemente non siamo molto considerati.
S_Daniele
00martedì 6 ottobre 2009 11:10
Gli scomparsi nel fango

Dispersi sotto le rovine: bambini, genitori, amici inghiottiti dal nulla
FABIO ALBANESE
Giampilieri (MESSINA)

Ilaria, Francesco, Lorenzo, Luccio, Salvatore, Maria, Giuseppa, Alessandro. Nell’elenco dei dispersi - non si sa neppure con esattezza quanti sono: 37 per la sala operativa di Messina, non più di 9 per Bertolaso - questi nomi non sono stati ancora cancellati. Ma nessuno si fa illusioni, prima o poi li troveranno, troveranno i loro corpi, perché a ritrovare qualcuno vivo nessuno pensa più da giorni, ormai.

A Giampilieri come ad Altolia, a Scaletta come a Molino, scavano ancora, con le ruspe e i badili e, quando serve, anche con le mani. Ora che è tornato il sole, il fango molle si è trasformato in una roccia polverosa. Lì sotto devono esserci tutti quelli che mancano all’appello, o forse il mare ne restituirà qualcuno di quelli trascinati via con le auto, prima o poi.

In via Rizzo, a Giampilieri, Antonio Lonia da quattro giorni non fa che andare avanti e indietro, spronando i soccorritori a cercare lì dove, sabato, è stato trovato il cadavere della moglie Maria Letizia Scionti e, poco più in là, quello del suocero Salvatore Scionti. Non si trovano ancora i loro due bambini, Francesco, due anni e mezzo, e Lorenzo, 6 anni. «Cercateli, devono essere qui, vicino alla loro mamma», ripete. Abitavano in via Puntale, la strada cancellata dalla più mortale delle cinque frane di Giampilieri. Lui si è salvato perché, camionista, era al lavoro. «Maria Letizia al telefono era spaventata - racconta la sorella Francesca - mi diceva, qui crolla tutto, che aveva chiamato i pompieri; le ho detto di stare tranquilla ma il telefono è diventato muto».

Era al telefono anche una parente di Maria Letizia Scionti, Maria Restuccia, che era a casa con il marito, Giuseppe Tonante. Dall’altro lato del filo c’era la figlia: «Erano spaventati - dice il genero Domenico De Luca - ci dicevano che stava crollando tutto, poi il silenzio». Il cadavere dell’uomo è stato trovato, quello della moglie ancora no. Giuseppe De Luca ha perso la moglie Teresa, il suo corpo è stato recuperato seicento metri più giù della loro casa, ma aspetta ancora di avere notizie di Ilaria, la loro bambina di 5 anni. Agli amici che cercano di consolarlo e di fargli da scudo chiede che qualcuno dica ad Anselmo, il loro bambino di otto anni, che la mamma e la sorellina non ci sono più, lui non ne ha la forza: «Ero al bar con il bambino - ha raccontato Giuseppe - Quando ha cominciato a piovere, mia moglie ci ha raggiunti per pochi minuti con la bambina per portare un giubbottino ad Anselmo. Poi la montagna è venuta giù, le ho viste inghiottire dal fango». Non c’è più nemmeno la nonna di Ilaria, Giuseppa Calogero, che era in casa di un’amica, Maria Li Causi, la sera del disastro, per farsi compagnia e scacciare insieme la paura. Tutte e due trascinate via dalla furia della montagna e non ancora ritrovate.

Come la compagna di Enzo Coco e il loro figlio Salvatore di 4 anni; lui continua a sperare: «Magari sono stati portati in un residence e non me l’hanno detto - dice, mentendo a se stesso - ho girato tutti gli ospedali, aspetto notizie dall’unità di crisi, non so più nulla nemmeno della mia casa». A trovare morto Onofrio Sturiale, a Scaletta Zanclea, sono stati i suoi familiari; era ancora nel furgone che stava guidando quella maledetta sera. Accanto aveva, avrebbe dovuto avere, il fratello Alessandro, entrambi facevano i meccanici. Di Alessandro non c’è più traccia. «Ha solo 22 anni - ripete disperata Maria Ardì, la cognata di Onofrio - cercatelo, aiutateci». Un amico, Francesco Piazza, indica un punto sotto un balcone: «Deve essere lì, dove c’è quel pezzo di parafango, che era del loro furgone».

Nell’inferno di Altolia vigili del fuoco, forestali e mezzo paese cercano ancora il corpo di Bartolo Sciliberto, da tutti conosciuto come Luccio, commerciante a Giampilieri Marina. Quella sera era in piazza Ponte, che oggi è invece una grande voragine. E’ stato visto rifugiarsi in un portone: «Era sceso in piazza per mettere al sicuro l’auto - racconta la sorella Caterina - ha cominciato ad aiutare la gente a scappare. Era con un cugino quando è arrivata la frana, si sono infilati nel portone di casa della madre del parente ma Luccio è rimasto travolto dal fango». Da giorni la moglie Cettina vaga per la vallata, dice che non si darà pace fino a quando non riporterà a casa il padre dei suoi due figli.

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S_Daniele
00mercoledì 7 ottobre 2009 20:10
Messina, sabato sarà lutto nazionale

La delibera, che arriverà nel Cdm di venerdì, mette fine alle polemiche sollevate dal sindaco Buzzanca che aveva parlato di «vittime di serie B»
ROMA
Lutto nazionale con esposizione a mezz'asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici di tutta Italia sabato prossimo, giorno dei funerali delle vittime dell’alluvione nel messinese. Lo proclamerà la riunione del Consiglio dei Ministri, in programma venerdì prossimo. Palazzo Chigi spiega che si tratta di un «doveroso omaggio alle vittime» da parte di Governo, Istituzioni, Paese.

Ieri il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca era intervenuto per sollevare il problema: «In questa fase non vogliamo fare polemiche e vogliamo guardare avanti, ma in questa vicenda c’è qualcosa che mi sfugge. Perchè non è stato proclamato il lutto nazionale per i funerali delle vittime dell’alluvione? Noi siciliani, noi di Messina, siamo forse figli di un Dio minore?». «Qualcuno parla di abusi edilizi, ma in questa tragedia - ha spiegato - l’abusivismo edilizio non c’entra nulla. C’è un tentativo maldestro di voler a tutti i costi incolpare qualcuno. Se ci sono delle responsabilità verranno accertate dalla magistratura, ma andare a dire che è colpa dell’abusivismo edilizio equivale a dire: è colpa vostra, vedetevela voi». «A Giampilieri - ha concluso il primo cittadino di Messina - case abusive non ce ne sono. Se vogliamo possiamo parlare di alcune scelte scellerate, perchè andava sicuramente evitato di realizzare abitazioni vicino al torrente o sotto la montagna».

Il bilancio è fermo a 25 morti e 10 dispersi, 35 persone in tutto che «verosimilmente», ormai sono da considerare vittime del nubifragio di Messina, 728 sono gli sfollati ospitati in 8 alberghi, mentre per quanto riguarda i danni materiali una stima si avrà per la fine di ottobre. Lo ha spiegato il capo della Protezione civile Guido Bertolaso questa mattina durante l’informativa alla Camera. «La verifica dei danni e gli interventi per la messa in sicurezza sono già stati avviati, compresi gli interventi per la verifica del rischio residuo, che riguardano la possibilità che ci siano altri crolli o frane», ha sottolineato Bertolaso, aggiungendo: «Contiamo di avere una stima dei danni probabilmente prima della fine del mese di ottobre e per lo stesso tempo uno studio analitico sugli interventi necessari di messa in sicurezza».

Il capo della Protezione civile ha anche illustrato il quadro dei soccorsi messi in campo. Nel messinese sono stati impiegati per affrontare l’emergenza, fin dalle prime ore, dell’emergenza 2386 componenti del sistema della protezione civile, per la maggior parte vigili del fuoco ma anche forze dell’ordine, polizia e carabinieri, forestale, guardia di finanza, esercito e aeronautica militare, marina militare e capitaneria di porto che stanno ancora cercando in mare con i loro sommozzatori eventuali dispersi, la regione Sicilia, la provincia e il comune di Messina con i loro uomini e la polizia municipale, il sistema del 118 anche con elicotteri e posti medici avanzati, Anas, Ferrovie, Enel. I mezzi usati in vari interventi e lavori sono stati 567, gli elicotteri hanno volato più di 100 ore, con oltre 150 sortite per raggiungere le frazioni isolate, distribuire acqua, viveri e medicinali e portare via le persone. Al momento nessuna frazione è più isolata e tutte le strade sono state riaperte.

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