GHEDDAFI E LE 300 RAGAZZE BEDUINE: MALEDETTI GENITORI!

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S_Daniele
00mercoledì 18 novembre 2009 08:19

GHEDDAFI E LE 300 RAGAZZE BEDUINE: MALEDETTI GENITORI!


di Francesco Colafemmina


Ce lo dice lui sprofondato sui miliardi di gas e petrolio che noi iloti italiani paghiamo profumatamente per arricchire una misera congrega di gente affamata di potere. Gheddafi è un beduino, vive in tenda, magari mangia anche con le mani, oltre ad avere un nutritissimo harem.
E' la reincarnazione di quei volgari e rozzi sultani ottomani che nei loro serragli si dilettavano in mille passatempi opulenti e satrapici, per evitare che il tempo gli venisse a noia.

E' un esponente della subcultura petrolifera, di una cultura evidentemente inferiore e sgradevole, anzi di una non cultura, della cultura del nulla, della materialità santificata attraverso il potere. Una subcultura che nulla ha a che vedere con quella del suo popolo, con quella dei tanti semplici afflitti dalla sua tirannide plutocratica.

Ma questo genere di subcultura arabo islamica è vincente. Non va accusato di anticristianesimo il povero Gheddafi, se ci viene a raccontare che Cristo aveva un sosia crocifisso in Sua vece. Non va accusato di proselitismo islamico se raduna 300 sgualdrinelle per indrottinarle sull'Islam.

No, la colpa è nostra, è colpa della subcultura occidentale dominata da sesso, soldi e potere che ha già segnato la nostra fine. Se 300 ragazze italiane si vestono di tutto punto con tanto di tacchi a spillo ed abitini provocanti e si beano di partecipare ad un incontro con un tiranno depravato che le induce a convertirsi all'Islam, con chi dovremmo prendercela?
Mi domando come sia stato possibile che neppure una di queste papere di periferia abbia avuto il coraggio di gridare la propria indignazione dinanzi alla volgare offesa alla nostra fede ed alla nostra cultura, pronunciata dal proktostomo Gheddafi!
E al solo pensiero che neppure una di queste signorine si è indignata per una simile avventura a pagamento, mi vengono i brividi. Penso infatti alla depravazione morale, sociale, culturale che ormai imperversa.

Penso a questi maledetti genitori che non hanno lasciato proprio nulla ai propri figli se non la deregulation del libertinismo, l'ambizione al controllo del denaro e del potere. Forse finiremo per diventare simili agli abitanti di quei paesi dell'Est distrutti dal comunismo, prostrati al più rapace materialismo, dove ciascuno venderebbe la propria madre oltre al proprio pudore ed alla dignità, pur di raggranellare quattro denari.
E in questo caso la propria dignità queste 300 ragazze l'hanno scambiata per quanto? Per 50 euro! Cinquanta euro: tanto vale la propria fede, la propria cultura, la propria dignità di donne. Vale 50 euro sentirsi dire che l'Islam rispetta le donne quando è a tutti evidente che accade l'esatto contrario laddove le donne sono infibulate e impacchettate con i burqa.
Vale 50 euro sentire un pagliaccio vestito come un sosia degenere del Mago Otelma discettare di Cristo e del Cristianesimo!
Vale 50 euro farsi invitare a cambiare fede e convertisti all'Islam.
Vale 50 euro un'occasione per apparire, per poter raccontare "io c'ero", per farsi fotografare con il "glorioso corano" in bella mostra.

Questa Italietta mignottocratica (per usare la splendida espressione di Paolo Guzzanti) è ormai al capolinea. Ma è inutile indignarsi, prendersela con tizio e caio. Il problema è essenzialmente educativo ed identitario. Non sappiamo più chi siamo, non sappiamo da dove veniamo, sappiamo soltanto che per esistere dobbiamo apparire. E per apparire ogni occasione è buona, anzi sacrosanta! I genitori stessi hanno inculcato nelle proprie figlie che questo è il metodo più indolore e agevole per fare carriera. Magari gongolano perchè le proprie figlie hanno partecipato al raduno del cammelliere di Tripoli. E magari dicono alle proprie figlie: "convertiti, che te ne frega, tanto quello è miliardario, non ti far scappare un'occasione simile!".

A questo punto un consiglio alle 300 signorine e alle loro famiglie: convertitevi in massa all'Islam! Gente vigliacca, indegna ed impudica, incapace di difendere le proprie radici e di rispettare se stessa merita proprio di stare nel serraglio di qualche beduino sessuomane!

Fides et Forma
Gabbianella1.
00mercoledì 18 novembre 2009 08:41
Direi un messaggio molto forte.
Mi ha indignato che il nostro CRisto Gesù sia stato insultato .
Al di la' dello sdegno condivisibilissimo di Colafemmina,io vorrei solo fare un piccolo appunto....nn e' detto che i genitori di qte ragazze siano d'accordo con quello che hanno fatto.Inoltre qte ragazze bisogna vedere se sono mai state cristiane cattoliche propriamente dette ,magari per loro Cristo Gesù morto e risorto e' solo una favola ,niente piu'.
Io nn mi sento di chiamare "maledetti genitori",la mamma e il papa' di qte ragazze.
Tutto qua.
Cmq SI RACCOGLIE QUEL CHE SI SEMINA.
Gabbianella1.
00mercoledì 18 novembre 2009 08:43
50 euro????????
S_Daniele
00mercoledì 18 novembre 2009 14:00
Re:
Gabbianella1., 18/11/2009 8.41:

Direi un messaggio molto forte.
Mi ha indignato che il nostro CRisto Gesù sia stato insultato .
Al di la' dello sdegno condivisibilissimo di Colafemmina,io vorrei solo fare un piccolo appunto....nn e' detto che i genitori di qte ragazze siano d'accordo con quello che hanno fatto.Inoltre qte ragazze bisogna vedere se sono mai state cristiane cattoliche propriamente dette ,magari per loro Cristo Gesù morto e risorto e' solo una favola ,niente piu'.
Io nn mi sento di chiamare "maledetti genitori",la mamma e il papa' di qte ragazze.
Tutto qua.
Cmq SI RACCOGLIE QUEL CHE SI SEMINA.




Beh, è inutile dire che questo è il linguaggio un pò colorito del dott. Colafemmina, sicuramente usato anche per enfatizzare un pò il problema palesato nell'articolo.
Detto questo, la mia opinione è che siamo in un paese allo sfascio culturale e identitario a tutti i livelli, e che quel buffone libico solo qui in Italia si può permettere tali, scusate il termine, stronzate.
Il Governo italiano prima difende il crocifisso e poi permette a un tiranno di venire in Italia a Roma, capitale del cristianesimo, ad insultare Cristo, il cristianesimo e il Papa, e che fanno i nostri politici? Corrono ad abbracciarlo quando mezzo Occidente nemmeno lo caga, riscusatemi il termine ma è la pura verità!
S_Daniele
00mercoledì 18 novembre 2009 14:00
Re:
Gabbianella1., 18/11/2009 8.43:

50 euro????????




Si 50 sporchi euro!
Gabbianella1.
00venerdì 20 novembre 2009 10:10
Gheddafi e Gesù    
Scritto da Gianpaolo BARRA   
16-11-2009 - Il leader libico Mu'ammar Gheddafi, giunto domenica 15 novembre in Italia per partecipare al vertice mondiale della Fao che si sta svolgendo a Roma, ha incontrato giovani e avvenenti ragazze italiane per impartire loro una non richiesta lezione sull’Islam, invitandole poi espressamente a convertirsi alla religione maomettana. Invito corroborato dal dono a ciascuna delle partecipanti di una copia del Corano e di un altro libro, scritto dal relatore.

Nel suo discorso, il neo-predicatore islamico ha sostenuto, tra altre cose, che Gesù di Nazareth non sarebbe morto in croce: «Voi – ha detto – credete che Gesù è stato crocifisso ma non lo è stato, lo ha preso Dio in cielo. Hanno crocefisso uno che assomigliava a lui».

Questa affermazione ha la sua radice nel Corano, che al versetto 157 della Sura 4, accusando i giudei di avere deviato dalla via indicata da Dio, mette loro in bocca queste parole: «Abbiamo ucciso il Cristo, Gesù figlio di Maria, Messaggero di Dio» e le commenta denunciandone l’infondatezza: «… mentre né lo uccisero né lo crocifissero, bensì qualcuno fu reso ai loro occhi simile a Lui».

Ora, è sufficiente dimostrare – come è stato abbondantemente fatto – che Gesù Cristo fu realmente crocifisso «sotto Ponzio Pilato» per documentare l’inconsistenza della credibilità storica del Corano. Almeno su questo punto. Che è decisivo per l’attendibilità dell’intera religione islamica.

Tuttavia, volendo dare per assodata l’affermazione del Corano, se ne dovrebbe dedurre una serie davvero improbabile di concomitanze.

La prima: l’ingenuità dei Romani che, dominatori del mondo grazie ad una civiltà, cultura, organizzazione militare e giurisprudenza impareggiabili a quel tempo, si sarebbero fatti beffare non si sa bene da chi (da Dio?) crocifiggendo un sosia al posto di Gesù.

La seconda: la sprovvedutezza dei notabili Giudei e di gran parte del popolo di Gerusalemme, che dopo aver brigato in tutti i modi per far condannare a morte il Cristo, che ben conoscevano anche di vista, se lo sarebbero lasciato sfuggire, facendosi gabellare da un suo sosia.

La terza: l’incomprensibile, autolesionistico comportamento degli amici di Cristo, i quali, a breve, sarebbero andati incontro al martirio per imitarlo, senza accorgersi che inchiodato alla Croce non c’era finito il loro Messia, ma un altro uomo.

La quarta: l’onniscienza di Maometto, il quale, ben sei secoli dopo i fatti accaduti sul Calvario, sarebbe stato il solo a conoscere come era andata, realmente, la vicenda.

Pare doveroso, dunque, se si vuole prestar fede al Corano su questo punto e dare ragione al leader libico, ammettere una serie di coincidenze del tutto inverosimili.

Forse, è più ragionevole pensare che, almeno qui, il testo sacro “dettato” a Maometto abbia preso un colossale abbaglio. Al quale crede, purtroppo, oltre un miliardo di uomini.



http://www.iltimone.org/index.php/component/content/article/1-ultime/3018-gheddafi-e-gesu

 

 

Ultimo aggiornamento Giovedì 19 Novembre 2009 00:02   da Il Timone
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