GIORNATA DELLA SHOAH

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Gabbianella1.
00mercoledì 27 gennaio 2010 09:04

"La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati."
(Parlamento Italiano, Legge 20 luglio 2000, n. 211)

FURONO UCCISI QUASI 6 000 000 DI EBREI!

La Giornata della Memoria  o della Shoah (dall'ebraico distruzione,catastrofe)
è una giornata  dedicata al ricordo di quello che accadde alla fine dalla meta'
degli anni 30 al 1945 ,in particolar modo negli ultimi 4 anni ,agli Ebrei
nei lager nazisti su un progetto di sistematica uccisione del popolo ebraico ad opera del Terzo Reich con la collaborazione parziale o totale di altri Stati .
Progetto interrotto con la vittoria dell'Alleanza degli stati antifascisti e dei movimenti della Resistenza.La giornata viene celebrata in tutta Europa per non dimenticare le vittime della Shoah e per rigettare qualsiasi sentimento antisemita e di conseguenza in generale razzista.
Il luogo simbolo della Giornata della Memoria, Auschwitz-Birkenau, liberato dalle truppe sovietiche il 27 gennaio del 1945 è oggi un monumento considerato il più grande cimitero ebraico del mondo .


Se questo è un uomo

di Primo Levi


Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi, alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi





Gabbianella1.
00mercoledì 27 gennaio 2010 09:10

Auschwitz

di Francesco Guccini


Son morto ch'ero bambino
son morto con altri cento
passato per un camino
e ora sono nel vento
Ad Auschwitz c'era la neve
il fumo saliva lento
nei campi tante persone
che ora sono nel vento
Nei campi tante persone
ma un solo grande silenzio
che strano, non ho imparato
a sorridere qui nel vento.
Io chiedo come puo` un uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento.
Ancora tuona il cannone
ancora non e` contenta
di sangue la bestia umana
e ancora ci porta il vento.
Io chiedo quando sara`
che un uomo potra` imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento si posera`.


Gabbianella1.
00mercoledì 27 gennaio 2010 09:22





Gabbianella1.
00mercoledì 27 gennaio 2010 09:23
Gabbianella1.
00mercoledì 27 gennaio 2010 09:24
                      


                      MAI PIU'!!!!!!
Gabbianella1.
00mercoledì 27 gennaio 2010 14:49

Shoah, "il passato non si ripeta"

Napolitano nel Giorno della Memoria

L'Italia intera celebra oggi con preghiere, mostre, spettacoli, le vittime dell'Olocausto nel Giorno della Memoria. "Ciò che è stato non abbia mai più a ripetersi", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della posa della prima pietra del memoriale della Shoah alla stazione Centrale di Milano. Oggi è l'anniversario della liberazione di Auschwitz, che risale esattamente a 65 anni fa.

Sulla tragica ricorrenza è intervenuto anche il presidente della Camera Gianfranco Fini sottolineando che "ricordare l'orrore della Shoah è un dovere di tutte le istituzioni e di ogni cittadino".

Napolitano: l'insegnamento della Shoah
La Shoah è "una tragica esperienza carica di insegnamenti e di valori". Così Napolitano ha ricordato al Quirinale il massacro di milioni di ebrei. Questa pagina di storia "é ancora piena di insegnamenti", ha detto il presidente rivolgendosi in modo particolare ai giovani presenti all'iniziativa e dicendo di essere "confortato dall'aver ascoltato le riflessioni degli studenti sulla Shoah". Il capo dello Stato ha poi detto che i diritti dei popoli sono inalienabili e, tra questi, ci sono quelli del popolo ebraico e dello Stato di Israele a vivere in sicurezza. Napolitano ha anche fatto riferimento all'attualità e al difficile cammino verso la pace in Medio Oriente. Rivolgendosi poi al presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, Napolitano ha parlato della condivisione di "ideali comuni come la lotta per la libertà e per il pieno riconoscimento dei diritti dei popoli e in modo specifico del popolo ebraico e dello Stato di Israele a vivere in sicurezza". "Non chiediamo di meglio che trasmettere il testimone ai giovani a nome dello Stato", ha poi detto, con la voce rotta dall'emozione, rivolgendosi agli studenti presenti nel salone dei Corazzieri del Quirinale, teatro anche della cerimonia di consegna delle medaglie ai cittadini italiani deportati e internati nei laber nazisti.

Il Papa: inaudita efferatezza della Germania nazista
Benedetto XVI, al termine dell'udienza generale, ha voluto ricordare la celebrazione odierna del Giorno della Memoria parlando della "inaudita efferatezza della Germania nazista". Il Pontefice ha rievocato la liberazione del campo di Auschwitz e ha affermato: "Tale evento e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono al mondo l'orrore dei crimini di inaudita efferatezza, commessi nei campi di sterminio creati dalla Germania nazista". "Si celebra - ha proseguito il Papa - il Giorno della Memoria in ricordo di tutte le vittime di quei crimini, specialmente dell'annientamento pianificato degli ebrei, e in onore di quanti, a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati, opponendosi alla follia omicida". "Con animo commosso - ha detto ancora Benedetto XVI - pensiamo alle innumerevoli vittime di un cieco odio razziale e religioso, che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte in quei luoghi disumani. La memoria di tali fatti, in particolare del dramma della Shoah che ha colpito il popolo ebraico, susciti un sempre più convinto rispetto della dignità di ogni persona, perché tutti gli uomini si percepiscano una sola grande famiglia. Dio onnipotente illumini i cuori e le menti, affinché non si ripetano più tali tragedie".

Scritte antisemite a Roma
Scritte antisemite sono state trovate a Roma, in alcune vie della città. Sul muro del museo della Liberazione in via Tasso si legge la scritta "Olocausto propaganda sionista", mentre in via Cavour una certa "Militia" firma il proclama "Pacifici porco giudeo". Il riferimento è al presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici. Non si sono fatte attendere le reazioni di molti politici. Il primo a intervenire è stato il sindaco Gianni Alemanno: "Le scritte costituiscono un atto gravissimo, un'offesa senza pari al rispetto della persona umana". Guarda le foto

Wiesel: crimine contro l'umanità gli attentati del fanatismo religioso
Gli attentati prodotti dal fanatismo religioso sono "un crimine contro l'umanità" e serve una legge che lo riconosca. Lo scrittore e premio Nobel per la pace Elie Wiesel ha lanciato la proposta nell'aula della Camera riunita, davanti al presidente della Repubblica. "Lancio un appello al presidente Fini e al presidente Berlusconi perchè proprio l'Italia potrebbe essere il primo paese a fare una legge del genere - ha detto Wiesel -. Succede che alcuni giovani abbraccino il fanatismo religioso, gli attentati assassini sono un crimine contro l'umanità e come tali vanno riconosciuti. Questo non fermerà gli assassini ma può fermare i complici". ''Come si può trattare con il presidente di una nazione, Ahmadinejad, che per primo vuole negare l'Olocausto e vuole distruggere uno stato membro delle Nazioni unite. Come osa?'', ha chiesto il nobel per la pace Elie Wiesel nel suo intervento a Montecitorio. Anche il presidente della Camera Gianfranco Fini nel suo discorso aveva fatto riferimento implicitamente al presidente dell'Iran parlando di ''una troppo flebile protesta della Comunita' internazionale'' per le sue posizioni.

Ali Khamenei invoca la "scomparsa di Israele"
E' intervenuto anche Ali Khamenei nel giorno dedicato al ricordo dell'Olocausto. La Guida suprema dell'Iran ha di nuovo invocato la scomparsa di Israele. "Di sicuro", ha detto accogliendo il presidente della Mauritania, Mohammed Ould Abdel Aziz, "verrà il giorno in cui le nazioni della regione vedranno la distruzione del regiime sionista. I tempi dipendono dal modo in cui le nazioni islamiche affronteranno il tema". Le frasi di Khamenei, che rilanciano l'appello del presidente Mahmoud Ahmadinejad a "cancellare Israele dalla mappa del mondo" e a interpretare l'Olocausto come un "mito", sono riportate sul sito Web dello stesso Khamenei, impegnato con il presidente iraniano a compattare la Repubblica islamica contro il nemico storico anche per superare le difficoltà politiche interne. Khamenei ha invitato la Mauritania a troncare definitivamente le relazioni con Israele; una strada che Nouakchott aveva già cominciato a percorrere nel gennaio del 2009 con la sospensione delle relazioni diplomatiche.

Renzo Gattegna: non perdere il senso di questa celebrazione
"Da allora - spiega il leader degli ebrei italiani, Renzo Gattegna - l'ebraismo italiano si è a più riprese interrogato sul modo di proporre una riflessione che non fosse svuotata dei suoi significati più profondi, riducendosi a semplice celebrazione. Al di là delle giuste, necessarie parole su Shoah e Memoria, crediamo infatti che occorra cercare di perpetuare il senso vero di questo giorno".

Le celebrazioni della giornata
Il calendario completo delle cerimonie previste nella giornata di oggi è pubblicato sul sito dell'Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane). Fra gli eventi clou, al Quirinale c'è stata la premiazione delle classi vincitrici del concorso "I giovani ricordano la Shoah". E alla sala del cenacolo di Palazzo Valdina il Comitato "Memoria, Dialogo, Pace" ha organizzato un Dies Memoriae a cui partecipano monsignor Rino Fisichella, il rabbino capo di Roma Riccardo di Segni, l'ambasciatore d'Israele Ghideon Meir e il ministro della Gioventù Giorgia Meloni. Infine a Montecitorio, la giornata viene celebrata in forma solenne alla presenza di Napolitano, Fini, Gattegna e del Premio Nobel per la pace Eliezer Wiesel. Mentre il Presidente del Senato celebrerà l'evento alle risiere di San Sabba. In serata, alle 20,30 alla sinagoga di Roma, i sopravvissuti ebrei ai lager incontrano insieme la comunità ebraica di Roma con il loro presidente Riccardo Pacific e il rabbino Di Segni.

Treno della memoria, ritorno fra i disagi
Si sta concludendo il difficile viaggio di ritorno degli studenti, lavoratori e sindacati guidati da Cgil e Cisl della Lombardia dai campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau. Dopo una notte passata stipati nelle uniche sei vetture riscaldate, di un treno da 11 carrozze di cui cinque senza riscaldamento, i 650 "pellegrini della memoria" sono arrivati in mattinata nella stazione austriaca di Villach al confine con l'Italia. Il treno sarà spinto fino a Tarvisio dove ad attenderlo c'è il locomotore italiano con due carrozze calde pronte da agganciare al convoglio.

Partito lunedì alle 18 da Cracovia il treno ha accusato subito i primi guasti alle carrozze: inizialmente quelle senza riscaldamento erano due, poi diventate cinque. I 650 studenti, lavoratori e pensionati hanno attraversato parte del territorio polacco, della Repubblica Ceca e della Slovacchia. A bordo con loro una delegazione di 52 studenti portati dai sindacati francesi della Regione Rodano-Alpi. Già nel viaggio di andata c'erano stati disagi nel convoglio messo a disposizione da Trenitalia, ma la situazione del ritorno è stata decisamente peggiore.




da Tgcom
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