Governo alla prova

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enricorns
00sabato 10 ottobre 2009 22:59

Gentile (...)
la Commissione Giustizia di Montecitorio ha dato il “via libera” al testo che inserisce l'omofobia tra le aggravanti di reato (per saperne di più si veda: Omofobia: Governo alla prova, in http://tinyurl.com/yjmgxrr ). L’8 ottobre è stato infatti approvato il mandato al relatore Paola Concia (Pd) di riferire in aula dove il testo approderà lunedì prossimo 12 ottobre. A favore ha votato solo il Pd, mentre Lega e Pdl si sono astenuti. L'Udc ha espresso voto contrario. Mentre l'Italia dei Valori era assente (APCOM).

Il 12 ottobre è proprio la Festa del SS. Nome di Maria.
Vi invitiamo a recitare il Santo Rosario perché, se questa legge passasse e fosse applicata in modo coerente, sarebbe impossibile, o quanto meno rischioso, criticare l’omosessualità e presentare la famiglia naturale come “superiore” alle unioni omosessuali. Un’istituzione ecclesiastica non potrebbe rifiutarsi di designare come suo rappresentante una persona che non faccia mistero delle sue tendenze omosessuali. Nessuno Stato, ma anche nessuna Chiesa, potrebbe rifiutare di celebrare un matrimonio di coppie dello stesso sesso. Catechismi e libri sacri che condannano l’omosessualità come peccato “contro-natura” potrebbero essere ritirati dal commercio.

Fattisentire.org

Per approfondire:
1) http://www.fattisentire.org/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=60
2)
Opuscolo di 60 pagine scaricabile gratuitamente cliccando qui: http://www.totustuustools.net/DICO.zip

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S_Daniele
00lunedì 12 ottobre 2009 06:39
La legge sull'omofobia è una minaccia alla libertà?

Parole profetiche del Cardinale Ratzinger su un'ideologia ostile alla libertà religiosa


di Antonio Gaspari


ROMA, domenica, 11 ottobre 2009 (ZENIT.org).-

Un'eventuale legge italiana contro l'omofobia, in recepimento di una risoluzione del Parlamento Europeo, potrebbe limitare fortemente la libertà delle persone e la libertà religiosa.

E' in discussione alla Camera dei Deputati la proposta di legge C-1658 contro l'omofobia, presentata dal Partito Democratico, a prima firma di Paola Concia. La proposta prevede l'inserimento nel Codice Penale di "reati commessi per finalità di discriminazione o di odio fondati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere".

L'iniziativa recepisce una risoluzione del Parlamento Europeo del 18 gennaio 2006 in cui l'omofobia è definita "una paura e un'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (GLBT), basata sul pregiudizio".

Come "pregiudizio" si intende ogni giudizio morale contrario all'omosessualità e alle deviazioni in campo sessuale. Quando esso si esprime in scritti o discorsi pubblici che non pongano su un piano di assoluta eguaglianza ogni tendenza e orientamento sessuale, può essere considerato come contrario al rispetto dei diritti dell'uomo ed essere oggetto di sanzioni penali. Lo stesso principio è enunciato dall'art. 21 della Carta fondamentale dei Diritti del cittadino di Nizza, resa giuridicamente vincolante dal Trattato europeo di Lisbona.

Nel commentare l'iniziativa, il professor Roberto De Mattei ha spiegato in un dettagliato articolo pubblicato su "Radici Cristiane" (n. 48 - Ottobre 2009) che "se questa legge passasse e fosse applicata in modo coerente, sarebbe impossibile, o quanto meno rischioso, criticare l'omosessualità e presentare la famiglia naturale come 'superiore' alle unioni omosessuali. Un'istituzione ecclesiastica non potrebbe rifiutarsi di designare come suo rappresentante una persona che non faccia mistero delle sue tendenze omosessuali. Nessuno Stato, ma anche nessuna Chiesa, potrebbe rifiutare di celebrare un matrimonio di coppie dello stesso sesso. Catechismi e libri sacri che condannano l'omosessualità come peccato 'contro-natura' potrebbero essere ritirati dal commercio".

In merito alla possibilità di una legge europea che avrebbe impedito il rifiuto della pratica omosessuale, il 1° aprile 2005 l'allora Cardinale Joseph Ratzinger, in occasione della consegna del "Premio San Benedetto per la promozione della vita e della famiglia in Europa", conferitogli dalla Fondazione Sublacense Vita e Famiglia, ebbe a dire: "Il concetto di discriminazione viene sempre più allargato, e così il divieto di discriminazione può trasformarsi sempre di più in una limitazione della libertà di opinione e della libertà religiosa. Ben presto non si potrà più affermare che l'omosessualità, come insegna la Chiesa cattolica, costituisce un obiettivo disordine nello strutturarsi dell'esistenza umana".

"È evidente - spiegava il Cardinale - che questo canone della cultura illuminista, tutt'altro che definitivo, contiene valori importanti dei quali noi, proprio come cristiani, non vogliamo e non possiamo fare a meno; ma è altrettanto evidente che la concezione mal definita o non definita affatto di libertà, che sta alla base di questa cultura, inevitabilmente comporta contraddizioni; ed è evidente che proprio per via del suo uso (un uso che sembra radicale) comporta limitazioni della libertà che una generazione fa non riuscivamo neanche ad immaginarci. Una confusa ideologia della libertà conduce ad un dogmatismo che si sta rivelando sempre più ostile verso la libertà".

Il prof. De Mattei ha ricordato che nelle parole del Catechismo di San Pio X l'omosessualità è un peccato che "grida vendetta al cospetto di Dio" e la Sacra Scrittura e i Padri della Chiesa hanno bollato l'omosessualità come un "abominio" (Levitico, 20,13).

Secondo il prof. De Mattei, la moda, la televisione, il cinema e la politica stanno diventando ambiti sociali privilegiati della lobby omosessuale. All'ultimo Festival di Venezia, conclusosi lo scorso 12 settembre, il tema ricorrente dei film in rassegna è stato l'omosessualità. Prima della proiezione del film A single man di Tom Ford, che si è aggiudicato il Queer Lion attribuito dalla comunità gay alla migliore opera omo, lesbica o trans, il presidente onorario dell'Arcigay Franco Grillini e alcuni esponenti politici di sinistra hanno tenuto un sit-in contro l'omofobia.

Il 29 giugno 2009 il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha ricevuto alla Casa Bianca circa 250 leader e attivisti delle principali organizzazioni gay, lesbiche e transgender in occasione dei 40 anni della nascita del movimento per la difesa dei diritti omosessuali.

Lo stesso Obama, in un'intervista pubblicata il 3 luglio da "Avvenire", ha affermato che la comunità gay-lesbica degli Stati Uniti viene "ferita da alcuni insegnamenti della Chiesa cattolica e della dottrina cristiana in generale".

Per questi motivi, il prof. De Mattei ha concluso ha affermato che "se il reato contro l'omofobia fosse varato così com'è, sarebbe uno scandalo e un'occasione di profonda riflessione per l'elettorato cattolico, continuamente tradito dai propri rappresentanti in nome dell'aberrante principio del "politicamente corretto".
S_Daniele
00mercoledì 14 ottobre 2009 06:00
Omofobia, la Camera "stronca" la legge Nel Pd è caso Binetti

Roma - L’Aula della Camera ha "affossato" il testo Concia in materia di omofobia. L’Assemblea di Montecitorio ha infatti approvato la questione pregiudiziale avanzata dall’Udc (che ha ritirato l’iniziale richiesta di voto segreto) anche con i voti del Pdl e della Lega. Pd e Idv hanno votato contro.

Approvata con 285 voti a favore La questione pregiudiziale dell’Udc è stata approvata con 285 voti a favore, 222 contrari e 13 astensioni. L’Udc aveva inizialmente chiesto il voto segreto, ma la richiesta è stata ritirata "per coerenza" dal capogruppo Pier Ferdinando Casini dopo che Italo Bocchino del Pdl ha spiegato le ragioni per cui il suo gruppo aveva votato contro il rinvio del testo in commissione. "Questo testo - aveva spiegato Bocchino - rientra tra quelli inseriti all’ordine del giorno dell’Aula in quota all’opposizione; non era giusto che noi con i nostri voti ne determinassimo il ritorno in commissione, visto che l’opposizione stessa non era d’accordo sul mantenimento del testo. Che diritto abbiamo noi di coartare la volontà dell’opposizione". "Se la proposta di legge salta, il governo presenti presto in materia di lotta all’omofobia un testo adeguato a quanto è prescritto in materia dal trattato di Lisbona", ha concluso.

Franceschini: "Dovrebbero vergognarsi" "È una vergogna. Dopo che tanti esponenti della destra si erano detti disponibili a varare norme contro l’omofobia, un tema che non dovrebbe subire l’influenza del diverso colore politico, hanno votato insieme all’Udc per bloccare la legge". Così Dario Franceschini commenta l’atteggiamento in Aula del centrodestra sulla legge contro l’omofobia. "La risposta all’elenco di inqualificabili aggressioni agli omosessuali - ha aggiunto il segretario del Pd - è stata che non si fa la legge. Dovrebbero vergognarsi".

E la Binetti vota contro il Pd
Paola Binetti, unica nel Pd, ha votato contro l’indicazione del suo gruppo parlamentare nell’esame in Aula della legge sull’omofobia. Era in corso il voto sulla richiesta di rinvio in Commissione e sulle pregiudiziali di costituzionalità, il cui accoglimento comporta che il testo sia affossato e non più riproponibile. In tutti e due i casi la "teodem" ha votato diversamente dal suo gruppo. "La formulazione dell’emendamento era ambigua. Il mio voto è in continuità con quello che avevo espresso due anni fa in Senato sullo stesso argomento". Così la deputata del Pd Paola Binetti, risponde ai cronisti in Transatlantico che gli chiedono un commento alla dichiarazioni del segretario del Pd Dario Franceschini che ha giudicato come "un problema" il suo voto.

I dissenzienti del Pdl
Anche nel Pdl ci sono stati voti dissenzienti, in 9 hanno votato contro le pregiudiziali: Bocchino, Urso, Briguglio, Moroni, Perina, Calderisi, Della Vedova, Tortori e Pepe. In 10 si sono astenuti, tra di loro Bongiorno, Vito e Rotondi. Nell’Udc si è astenuto Mantini. Il deputato del Pdl Benedetto Della Vedova spiega di aver votato contro la pregiudiziale di costituzionalità al ddl sull’omofobia, un testo che "andava corretto non affossato", sostiene. "Il fatto che il Pd si sia impuntato - osserva - opponendosi al rinvio in Commissione del disegno di legge sulla cosiddetta omofobia ha reso più semplice l`affossamento del provvedimento. La gestione del Pd è stata demenziale".

Malumori fra i deputati del Pdl La bocciatura della proposta di legge agita le acque nel Popolo della Libertà. Il Pdl infatti ha concorso ad "affossare" il provvedimento votando a favore della pregiudiziale di costituzionalità presentata dell'Udc, ma all’interno del gruppo non è sfuggita la decisione di alcuni deputati "finiani", tra cui il vicecapogruppo Italo Bocchino, di votare con l’opposizione. Un atteggiamento, quello di Bocchino, che ha scatenato i mal di pancia di diversi deputati, che invece hanno votato contro il provvedimento non perchè fossero contrari al testo tout court, spiegano ai cronisti in Transatlantico, ma rispettando l’indicazione di voto data dal gruppo. Critiche a cui Bocchino replica a stretto giro: "Non me ne occupo, io mi occupo di politica". Ma è proprio l’invito a votare, arrivato via sms dal presidente Fabrizio Cicchitto, che i deputati citano contro l’atteggiamento dei colleghi che invece hanno deciso di votare con Pd e Idv. Come è consuetudine, dicono diversi esponenti del Pdl, ogni volta che c’è una votazione arrivano le indicazioni di voto del gruppo. Ma se a votare in maniera difforme è il vice presidente questo assume un peso ben diverso rispetto al singolo deputato. Ad irritare una parte dei deputati è poi il fatto che Bocchino abbia parlato a nome del gruppo in Aula votando però alla fine con l’opposizione. La richiesta dei deputati che non hanno gradito il comportamento di Bocchino è di un maggiore confronto nel gruppo sui temi più sensibili, che possono determinare una diversità di opinioni.

L'ira della Concia
"Mi vergogno di far parte di questo Parlamento". Anna Paola Concia esce furibonda dall’aula della Camera, che ha appena bocciato per incostituzionalità la proposta di legge sull’omofobia di cui la deputata Pd era relatrice. Concia ne ha per tutti: il Pdl, che "ha detto bugie"; ma anche per il suo gruppo, che "senza avvertirmi ha cambiato idea e ha votato contro la possibilità di tenere in vita questa legge con il suo ritorno in commissione".

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