I movimenti sorti all'interno della Chiesa sono un bene o un male?

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S_Daniele
00lunedì 26 ottobre 2009 18:15
I movimenti sorti all'interno della Chiesa sono un bene o un male?
Questi movimenti hanno apportato in seno alla Chiesa vitalità o confusione, comunione o settarismo, ortodossia o eterodossia?
Sono una minaccia futura per l'unità della Chiesa o una risorsa anche a livello ecumenico?

Spero di aver fatto le domande giuste, a voi la parola, Dorotea inclusa! [SM=g6794]
enricorns
00lunedì 26 ottobre 2009 19:09

DISCORSO DEL SANTO PADRE
 GIOVANNI PAOLO II
AI MOVIMENTI ECCLESIALI E ALLE NUOVE COMUNITÀ

30 maggio 1998


(omissis)

4. Alla Chiesa che, secondo i Padri, è il luogo «dove fiorisce lo Spirito» (CCC 749), il Consolatore ha donato di recente con il Concilio Ecumenico Vaticano II una rinnovata Pentecoste, suscitando un dinamismo nuovo ed imprevisto.

Sempre, quando interviene, lo Spirito lascia stupefatti. Suscita eventi la cui novità sbalordisce; cambia radicalmente le persone e la storia. Questa è stata l'esperienza indimenticabile del Concilio Ecumenico Vaticano II, durante il quale, sotto la guida del medesimo Spirito, la Chiesa ha riscoperto come costitutiva di se stessa la dimensione carismatica: «Lo Spirito Santo non si limita a santificare e a guidare il popolo di Dio per mezzo dei sacramenti e dei ministeri, e ad adornarlo di virtù, ma "distribuendo a ciascuno i propri doni come piace a lui" (1 Cor 12, 11), dispensa pure tra i fedeli di ogni ordine grazie speciali... utili al rinnovamento e alla maggiore espansione della Chiesa» (Lumen gentium, 12).

L'aspetto istituzionale e quello carismatico sono quasi co-essenziali alla costituzione della Chiesa e concorrono, anche se in modo diverso, alla sua vita, al suo rinnovamento ed alla santificazione del Popolo di Dio. E' da questa provvidenziale riscoperta della dimensione carismatica della Chiesa che, prima e dopo il Concilio, si è affermata una singolare linea di sviluppo dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità.

5. Oggi la Chiesa gioisce nel constatare il rinnovato avverarsi delle parole del profeta Gioele, che poc'anzi abbiamo ascoltato: «Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona... » (At 2, 17). Voi qui presenti siete la prova tangibile di questa "effusione" dello Spirito. Ogni movimento differisce dall'altro, ma tutti sono uniti nella stessa comunione e per la stessa missione. Alcuni carismi suscitati dallo Spirito irrompono come vento impetuoso, che afferra e trascina le persone verso nuovi cammini di impegno missionario al servizio radicale del Vangelo, proclamando senza pausa le verità della fede, accogliendo come dono il flusso vivo della tradizione e suscitando in ciascuno l'ardente desiderio della santità.

Oggi, a tutti voi riuniti qui in Piazza San Pietro e a tutti i cristiani, voglio gridare: Apritevi con docilità ai doni dello Spirito! Accogliete con gratitudine e obbedienza i carismi che lo Spirito non cessa di elargire! Non dimenticate che ogni carisma è dato per il bene comune, cioè a beneficio di tutta la Chiesa!

6. Per loro natura, i carismi sono comunicativi e fanno nascere quell'«affinità spirituale tra le persone» (cfr Chistifideles laici, 24) e quell'amicizia in Cristo che dà origine ai "movimenti". Il passaggio dal carisma originario al movimento avviene per la misteriosa attrattiva esercitata dal Fondatore su quanti si lasciano coinvolgere nella sua esperienza spirituale. In tal modo i movimenti riconosciuti ufficialmente dall'autorità ecclesiastica si propongono come forme di auto-realizzazione e riflessi dell'unica Chiesa.

La loro nascita e diffusione ha recato nella vita della Chiesa una novità inattesa, e talora persino dirompente. Ciò non ha mancato di suscitare interrogativi, disagi e tensioni; talora ha comportato presunzioni ed intemperanze da un lato, e non pochi pregiudizi e riserve dall'altro. E' stato un periodo di prova per la loro fedeltà, un'occasione importante per verificare la genuinità dei loro carismi.

Oggi dinanzi a voi si apre una tappa nuova: quella della maturità ecclesiale. Ciò non vuol dire che tutti i problemi siano stati risolti. E', piuttosto, una sfida. Una via da percorrere. La Chiesa si aspetta da voi frutti "maturi" di comunione e di impegno.

7. Nel nostro mondo, spesso dominato da una cultura secolarizzata che fomenta e reclamizza modelli di vita senza Dio, la fede di tanti viene messa a dura prova e non di rado soffocata e spenta. Si avverte, quindi, con urgenza la necessità di un annuncio forte e di una solida ed approfondita formazione cristiana. Quale bisogno vi è oggi di personalità cristiane mature, consapevoli della propria identità battesimale, della propria vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo! Quale bisogno di comunità cristiane vive! Ed ecco, allora, i movimenti e le nuove comunità ecclesiali: essi sono la risposta, suscitata dallo Spirito Santo, a questa drammatica sfida di fine millennio.Voi siete questa risposta provvidenziale.

I veri carismi non possono che tendere all'incontro con Cristo nei Sacramenti. Le realtà ecclesiali cui aderite vi hanno aiutato a riscoprire la vocazione battesimale, a valorizzare i doni dello Spirito ricevuti nella Cresima, ad affidarvi alla misericordia di Dio nel Sacramento della Riconciliazione ed a riconoscere nell'Eucaristia la fonte e il culmine di tutta la vita cristiana. Come pure, grazie a tale forte esperienza ecclesiale, sono nate splendide famiglie cristiane aperte alla vita, vere "chiese domestiche", sono sbocciate molte vocazioni al sacerdozio ministeriale ed alla vita religiosa, nonché nuove forme di vita laicale ispirate ai consigli evangelici. Nei movimenti e nelle nuove comunità avete appreso che la fede non è discorso astratto, né vago sentimento religioso, ma vita nuova in Cristo suscitata dallo Spirito Santo.

8. Come custodire e garantire l'autenticità del carisma? E' fondamentale, al riguardo, che ogni movimento si sottoponga al discernimento dell'Autorità ecclesiastica competente. Per questo nessun carisma dispensa dal riferimento e dalla sottomissione ai Pastori della Chiesa. Con chiare parole il Concilio scrive: "Il giudizio sulla loro (dei carismi) genuinità e sul loro esercizio ordinato appartiene a quelli che presiedono nella Chiesa, ai quali spetta specialmente, non di estinguere lo Spirito, ma di esaminare tutto e ritenere ciò che è buono (cfr 1 Ts 5,12; 19-21)" (Lumen gentium, 12). Questa è la necessaria garanzia che la strada che percorrete è quella giusta!

Nella confusione che regna nel mondo d'oggi è così facile sbagliare, cedere alle illusioni. Nella formazione cristiana curata dai movimenti non manchi mai l'elemento di questa fiduciosa obbedienza ai Vescovi, successori degli Apostoli, in comunione con il Successore di Pietro! Conoscete i criteri di ecclesialità delle aggregazioni laicali, presenti nell'Esortazione apostolica Chistifideles laici (cfr n. 30). Vi chiedo di aderirvi sempre con generosità e umiltà inserendo le vostre esperienze nelle Chiese locali e nelle parrocchie, e sempre rimanendo in comunione con i Pastori ed attenti alle loro indicazioni.

(omissis)

enricorns
00lunedì 26 ottobre 2009 21:26

INCONTRO CON I MOVIMENTI ECCLESIALI E LE NUOVE COMUNITÀ

OMELIA DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI

Piazza San Pietro
Sabato, 3 giugno 2006

 

Cari fratelli e sorelle!

Siete venuti veramente numerosi questa sera in Piazza san Pietro per partecipare alla Veglia di Pentecoste. Vi ringrazio di cuore. Appartenenti a diversi popoli e culture, voi qui rappresentate tutti i membri dei Movimenti ecclesiali e delle nuove Comunità, spiritualmente raccolti attorno al Successore di Pietro, per proclamare la gioia di credere in Gesù Cristo, e rinnovare l'impegno di essergli fedeli discepoli in questo nostro tempo. Vi ringrazio per la vostra partecipazione e a ciascuno di voi rivolgo il mio cordiale saluto. Il mio pensiero affettuoso va, in primo luogo, ai Signori Cardinali, ai venerati Fratelli nell'episcopato e nel sacerdozio, ai religiosi e alle religiose. Saluto i responsabili delle vostre numerose realtà ecclesiali che mostrano quanto viva sia l'azione dello Spirito Santo nel Popolo di Dio. Saluto chi ha preparato questo evento straordinario, e in particolare quanti lavorano nel Pontificio Consiglio per i Laici con il Segretario, Mons. Josef Clemens, e il Presidente, Mons. Stanisław Ryłko, al quale sono grato anche per le cordiali espressioni che mi ha rivolto all'inizio della Liturgia dei Vespri. Riaffiora con commozione alla nostra memoria l'analogo incontro che ebbe luogo in questa stessa Piazza, il 30 maggio del 1998, con l'amato Papa Giovanni Paolo II. Grande evangelizzatore della nostra epoca, egli vi ha accompagnato e guidato durante l'intero suo Pontificato; più volte egli ha definito "provvidenziali" le vostre associazioni e comunità soprattutto perché lo Spirito santificatore si serve di esse per risvegliare la fede nei cuori di tanti cristiani e far loro riscoprire la vocazione ricevuta con il Battesimo, aiutandoli ad essere testimoni di speranza, ripieni di quel fuoco di amore che è dono appunto dello Spirito Santo.

(omissis)
Cari amici, i Movimenti sono nati proprio dalla sete della vita vera; sono Movimenti per la vita sotto ogni aspetto. Dove non scorre più la vera fonte della vita, dove soltanto ci si appropria della vita invece di donarla, là è poi in pericolo anche la vita degli altri; là si è disposti a escludere la vita inerme non ancora nata, perché sembra togliere spazio alla propria vita. Se vogliamo proteggere la vita, allora dobbiamo soprattutto ritrovare la fonte della vita; allora la vita stessa deve riemergere in tutta la sua bellezza e sublimità; allora dobbiamo lasciarci vivificare dallo Spirito Santo, la fonte creativa della vita. 
(omissis)
I Movimenti ecclesiali vogliono e devono essere scuole di libertà, di questa libertà vera. Lì vogliamo imparare questa vera libertà, non quella da schiavi che mira a tagliare per se stessa una fetta della torta di tutti, anche se poi questa manca all'altro. Noi desideriamo la libertà vera e grande, quella degli eredi, la libertà dei figli di Dio. In questo mondo, così pieno di libertà fittizie che distruggono l'ambiente e l'uomo, vogliamo, con la forza dello Spirito Santo, imparare insieme la libertà vera; costruire scuole di libertà; dimostrare agli altri con la vita che siamo liberi e quanto è bello essere veramente liberi nella vera libertà dei figli di Dio.

(omissis)
Preghiamo dunque Dio Padre, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, nella grazia dello Spirito Santo, affinché la celebrazione della solennità di Pentecoste sia come fuoco ardente e vento impetuoso per la vita cristiana e per la missione di tutta la Chiesa. Depongo le intenzioni dei vostri Movimenti e Comunità nel cuore della Santissima Vergine Maria, presente nel Cenacolo insieme agli Apostoli; sia Lei ad impetrarne la concreta attuazione. Su tutti voi invoco l'effusione dei doni dello Spirito, perché anche in questo nostro tempo possa aversi l'esperienza di una rinnovata Pentecoste. Amen!

Caterina63
00lunedì 26 ottobre 2009 21:38
Re:
S_Daniele, 26/10/2009 18.15:



Spero di aver fatto le domande giuste, a voi la parola, Dorotea inclusa! [SM=g6794]




[SM=g7515] speravo di esserne esclusa.....


La domanda può apparire banale perchè è scontato rispondere: NO, essi sono un bene per la Chiesa!
e non perchè lo dicono i Papi, ma proprio perchè la storia tutta della Chiesa si regge sui MOVIMENTI....ergo occorre capire che cosa è un MOVIMENTO nella Chiesa, a cosa serve e soprattutto come si muove...

Lo Spirito Santo è il motore...E' COLUI CHE MUOVE...ogni Movimento riconosciuto è dallo Spirito Santo SUSCITATO, MA NON TUTTI ATTENZIONE rispondono alla Voce dello Spirito Santo e NON tutti sono da Lui suscitati il perchè è semplice: anche Satana ha il potere di suscitare i movimenti, ossia i MOTI NELLA CHIESA, ossia il TENTARE...esso può perfino TRAVIARLI...

Come distinguerli è semplice:
- dal riconoscimento della Chiesa;
- DALL'OBBEDIENZA dei Fondatori e dei fedeli alla Chiesa....


Vogliamo fare un esempio?
I Valdesi.... [SM=g10765]
1173-Pietro Valdo si converte e fonda il movimento valdese
1176-Valdo inizia la sua predicazione in un primo momento riconosciuta buona dal vescovo
1179-Pietro Valdo viene invitato a Roma al 3° concilio lateranense
1184-al concilio di Verona però parte la prima scomunica al movimento valdese, Pietro Valdo si oppone
1215-al 4° concilio lateranense arriva la nuova e definitiva scomunica

Ci sono voluti QUARANT'ANNI per decretare definitivamente la non cattolicità del movimento in questione....QUARANT'ANNI....

Subito dopo, 1215 infatti vengono i Francescani....ed è per questo che la Chiesa NON avrà per essi una spinta di entusiasmo iniziale....ma san Francesco verrà subito riconosciuto, come mai? è evidente che la santità era visibile così come l'obbedienza...
San Francesco non si spoglia nudo nella piazza solo per una questione paterna umana, ma lasciandosi COPRIRE DAL MANTELLO DEL VESCOVO, ACCETTA CON QUESTO GESTO DI RIVESTIRSI DELLA CHIESA, ACCETTA LA CHIESA QUALE MADRE... [SM=g8864] (il vescovo in questione per altro sarà beatificato)....

I tempi sono cambiati, oggi la Chiesa, da dopo il Concilio tra l'altro, ha deciso di usare L'ARMA DELLA MISERICORDIA essa è dunque propensa a NON scomunicare quanto AD EDUCARE ALLA FEDE i neo-movimenti...


Lo stesso Pontefice diceva, nel testo portato sopra da enricorns:

La loro nascita e diffusione ha recato nella vita della Chiesa una novità inattesa, e talora persino dirompente. Ciò non ha mancato di suscitare interrogativi, disagi e tensioni; talora ha comportato presunzioni ed intemperanze da un lato, e non pochi pregiudizi e riserve dall'altro. E' stato un periodo di prova per la loro fedeltà, un'occasione importante per verificare la genuinità dei loro carismi.

Verificare dunque la GENUINITA' DEI LORO CARISMI....questo è il compito della Chiesa, ma attenzione anche un Papa PUO' ESSERE INGANNATO...anche un vescovo può "non vedere"... i motivi sono tanti dalla buona fede, al conflitto di interessi, alla politica corretta....fino alla speranza che usando la medicina della misericordia si ottenga di più che usare il bastone della scomunica... [SM=g8864] ergo da dopo il Concilio molti gruppi hanno agito in modo scorretto nella Chiesa alimentando FORME SETTARIE NELLE PARROCCHIE, ingannando i propri vescovi, pur senza mettere in dubbio una certa buona fede....
Ma la buona fede NON basta, così come non è sufficiente essere BUONI...


Spesso si ha l'impressione che questi Movimenti fungano da TAMPONE momentaneo all'emorragia che la Chiesa sta subendo da ben 50 anni con la sua scristianizzazione... . e che di conseguenza al Signore sia sufficiente anche una conversione superficiale, fatta di numeri(=aggregazioni)....per salvare i casi più disperati ma sostanzialmente dal cuore buono ....
Cosa non sarebbe in grado di sopportare il Buon Dio pur di poterci salvare?

Ma c'è un altro fenomeno da NON sottovalutare...si basa sulle statistiche....
il grande fermento "spiritualistico" c'è anche nel protestantesimo moderno che si chiamano PENTECOSTALI sono in frenetico aumento che spargono dottrine peggiori di quelle di Lutero e mietono vittime proprio fra i cattolici che spesso LASCIANDO QUESTI MOVIMENTI LAICALI per mille ragioni, finiscono per uscire dalla Chiesa e rifugiarsi da loro... negarlo non è da persone sagge...
Gesù dice che se non sono da Dio scompariranno così come sono venuti....cosa dovremo pensare? essi non solo non stanno scomparendo, ma ci stanno per superare e sono dottrinalmente ben peggiori dei Protestanti storici...e si rifocillano ANCHE ( HO DETTO ANCHE)DAI CATTOLICI CHE ESCONO DAI MOVIMENTI LAICALI...

come mai?

Un altro esempio?
i DUEMILIONI di giovani, aggregati ai vari Movimenti che andarono a Tor Vergata nel 2000, dove sono finiti? Secondo le stesse fonti del Pontificio Laici LA META' SONO "SCOMPARSI PERCHE' NON SONO RIUSCITI AD INTEGRARSI NELLE VARIE COMUNITA'"....io direi che facendo del Papa un idolo, seguirono le sue canzoni, ma non conoscevano I SUOI TESTI... [SM=g8863]

qualcuno ha detto: Giovanni Paolo II ebbe il compito di radunare i giovani per toglierli alle adunanze partitiche delle ideologie, far aprire ad essi il cuore; oggi a Benedetto XVI tocca riempire quei cuori...è un quadro che mi fa molto meditare....e confesso che mi piace.... [SM=g8468]

Ai Movimenti Laicali si attribuisce UN CONTRIBUTO (evitate di scattare dalle sedie e non sparate sulla tastierista, leggete sempre tutto nel contesto [SM=g8468] ) negativo verso la spoliazione LITURGICA DELLA MESSA....o peggio, alcuni hanno proprio modificato la TRADIZIONE LITURGICA INVENTANDO NUOVI MODI PER DIRE LA MESSA...

Un giorno un sacerdote di venerata e santa memoria, a proposito della Liturgia e dei nuovi Movimenti, mi disse:
" Il problema di oggi è che tutti vogliono fare COMUNIONE, ma la maggior parte dimentica un particolare importante e cioè, che per fare questa Comunione, occorre patire prima sulla Croce...e così hanno tolto la Croce e si sono tenuti la COMUNIONE, una forma protestante nascosta per dire: sola fede e non le opere, ossia solo fede nella comunità, non importa l'opera liturgica..."

chiaro no?

ma attenzione....il problema qui NON è del Movimento in quanto tale MA SPESSO E' DEI SINGOLI GRUPPI DI UN MOVIMENTO...i quali all'interno del proprio gruppo appunto, finiscono per fare la Messa come vogliono, seminano ciò che vogliono, e tutto si rapporta NON alla Chiesa MA AL GRUPPO...

Attenzione a quanto segue perchè NON ho intenzione ne di ripetermi nè di fare un processo a questo noto Cammino [SM=g8468]
lo cito solo come esempio e perchè di AVVERTIMENTI DEL PAPA CE NE SONO DIVERSI MA TUTTI INASCOLTATI:

Nel 1983 sempre Giovanni Paolo II, in un discorso ai neocatecumenali, aveva detto: «Celebrate l'Eucaristia e, soprattutto, la Pasqua, con vera pietà, con grande dignità, con amore per i riti liturgici della Chiesa, con esatta osservanza delle norme stabilite dalla competente autorità, con volontà di comunione con tutti i fratelli [...] Il ministero della riconciliazione [...] è affidato a voi, Sacerdoti. Siatene ministri sempre degni, pronti, zelanti, disponibili, pazienti, sereni, attenendovi con fedele diligenza alle norme stabilite in materia dall'Autorità ecclesiastica [...] in piena adesione al ministero e alla disciplina della Chiesa, con la confessione individuale, come ripetutamente raccomanda il nuovo Codice di Diritto Canonico [...] Non chiudetevi in voi stessi, isolandovi dalla vita della Comunità parrocchiale o diocesana [...] Pertanto le norme giuridiche, come anche quelle liturgiche, vanno osservate senza negligenze e senza omissioni»

Perchè il Papa fu costretto a ricorrere a ricordare il Diritto Canonico, le Norme Liturgiche e l'obbedienza E LA FEDELTA'? [SM=g10765]

Cosa è accaduto oggi? che le cose non sono cambiate, il CN continua a disobbedire....
nel 2005 Benedetto XVI ha fatto scrivere dalla Congregazione per il Culto una Lettera al CN, nel dicembre 2005 nella quale il card. Arinze diceva: VENGO A COMUNICARVI LE DECISIONI DEL SANTO PADRE....e al punto 5 leggiamo:

5. Sul modo di ricevere la Santa Comunione, si dà al Cammino Neocatecumenale un tempo di transizione (non più di due anni) per passare dal modo invalso nelle sue comunità di ricevere la Santa Comunione (seduti, uso di una mensa addobbata posta al centro della chiesa invece dell’altare dedicato in presbiterio) al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione. Ciò significa che il Cammino Neocatecumenale deve camminare verso il modo previsto nei libri liturgici per la distribuzione del Corpo e del Sangue di Cristo.

.................

P.S.
IL TERMINE "MENSA ADDOBBATA" STA PROPRIO NELLA LETTERA ORIGINALE... [SM=g7566]

leggendo attentamente le parti in neretto è chiaro:
il Papa Benedetto XVI ha chiesto al CN di eliminare QUEL MODO INVALSO NEL CN CON UNA MENSA ADDOBBATA posta al centro della chiesa invece dell’altare dedicato in presbiterio per ritornare ad una Messa COMUNE A TUTTA LA CHIESA...nel modo appunto di celebrare....raccomandando di seguire «i libri liturgici approvati, senza omettere né aggiungere nulla» lo hanno fatto? NO!
non solo....ma vanno ora dicendo che questa lettera NON ha mai avuto alcun valore e che sarebbe decaduta con l'approvazione degli Statuti... ...il chè è falso e lo spiega proprio Giovanni Paolo II:
Sono certo che i suoi membri non mancheranno di assecondare con generosa disponibilità le indicazioni che loro verranno da tali autorevoli Fonti.......

NON basta: il 12 gennaio 2006 Benedetto XVI avendo probabilmente ricevuto le lamentele del CN che già a gennaio diceva che quella lettera del card. NON aveva alcun valore....in Udienza generale, ergo pubblicamente, disse davanti a tutti al CN:

"Proprio per aiutare il Cammino Neocatecumenale a rendere ancor più incisiva la propria azione evangelizzatrice in comunione con tutto il Popolo di Dio, di recente la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti vi ha impartito a mio nome alcune norme concernenti la Celebrazione eucaristica, dopo il periodo di esperienza che aveva concesso il Servo di Dio Giovanni Paolo II. Sono certo che queste norme, che riprendono quanto è previsto nei libri liturgici approvati dalla Chiesa, saranno da voi attentamente osservate. Grazie all'adesione fedele ad ogni direttiva della Chiesa, voi renderete ancor più efficace il vostro apostolato in sintonia e comunione piena con il Papa e i Pastori di ogni Diocesi. E così facendo il Signore continuerà a benedirvi con abbondanti frutti pastorali."

(Udienza del 12.1.2006)

tre dunque sono le cose che si aspetta il Papa dal CN da quel 12 gennaio 2006:

1) APPLICARE LA LETTERA DEL CARD. ARINZE, dice infatti:
]Proprio per aiutare il Cammino Neocatecumenale a rendere ancor più incisiva la propria azione evangelizzatrice in comunione con tutto il Popolo di Dio, di recente la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti vi ha impartito a mio nome alcune norme concernenti la Celebrazione eucaristica, dopo il periodo di esperienza che aveva concesso il Servo di Dio Giovanni Paolo II.
- notate che cosa ha detto Benedetto XVI: DOPO IL PERIODO DI ESPERIENZA CONCESSO...dal suo predecessore... ergo questa Lettera di Arinze ha proprio un valore DEFINITIVO....

2) L'OBBEDIENZA, dice il Papa: Sono certo che queste norme, che riprendono quanto è previsto nei libri liturgici approvati dalla Chiesa, saranno da voi attentamente osservate.

3) COMUNIONE, dice il Papa: in sintonia e comunione piena con il Papa e i Pastori di ogni Diocesi.

*********************

il CN si sta attenendo a questo? NO!
e ancora, nella Lettera del card. Arinze è stato chiesto anche questo:

1. La Domenica è il “Dies Domini”, come ha voluto illustrare il Servo di Dio, il Papa Giovanni Paolo II, nella Lettera Apostolica sul Giorno del Signore. Perciò il Cammino Neocatecumenale deve entrare in dialogo con il Vescovo diocesano affinché traspaia anche nel contesto delle celebrazioni liturgiche la testimonianza dell’inserimento nella parrocchia delle comunità del Cammino Neocatecumenale. Almeno una domenica al mese le comunità del Cammino Neocatecumenale devono perciò partecipare alla Santa Messa della comunità parrocchiale.

Lo stanno facendo? NO!

C'è altro da aggiungere?

Bè sono stati approvati...si è vero...così come sono stati approvati gli anglicani tradizionalisti i quali però, se fra di loro vescovi con moglie, DOVRANNO RINUNCIARE ad essere vescovi... [SM=g10765] mentre verrà accolto il clero sposato che dovrà comunque essere riodrinato sacerdote... e dopo questa ondata i futuri seminaristi DOVRANNO ACCOGLIERE IL CELIBATO...

Cosa voglio dimostrare?
Che la Chiesa non lesina a nessuno di entrare a far parte di questa Comunione, ma ci sono delle regole da far rispettare solo che la Chiesa oggi, invece di usare il bastone come faceva una volta, ha deciso di usare LA PAZIENZA...e questo vale per tutti, sia per gli Ordini religiosi quanto per i Movimenti laicali...

Disse così il cardinale Arinze a Radio Vaticana:

D. – Eminenza da quali esigenze è scaturita questa lettera?

R. – È scaturita da ciò che emergeva dall’esame di questa Congregazione di come il Cammino Neocatecumenale celebra la Santa Messa da molti anni, perché dopo l’approvazione dei loro statuti per un periodo di cinque anni da parte del Pontificio Consiglio per i laici, rimanevano per gli altri Dicasteri le approvazioni di loro competenza: per la nostra Congregazione, il campo della liturgia. Per l’esame di questo abbiamo avuto una commissione mista tra persone nominate dal Cammino Neocatecumenale e persone nominate dalla nostra Congregazione. Nelle discussione sono emerse tante pratiche che loro fanno durante la Messa, le quali sono state esaminate e molte di loro emergevano che non erano secondo i libri approvati. Questo è il “background”. Il tutto è stato esaminato in molte sessioni dalla commissione mista per un periodo di due anni o più. E c’è stata anche una discussione tra sette cardinali della Curia romana per volere del Santo Padre, i quali hanno esaminato il tutto. Dunque, questa lettera è la conclusione di tutto.

RADIOVATICANA - RADIOGIORNALE
Anno L n. 46 - Testo della trasmissione di mercoledì 15 febbraio 2006
Il Cammino Neocatecumenale e le norme liturgiche sulla celebrazione dell’Eucaristia: ne parliamo con il cardinale Francis Arinze


Ma per il CN questa Lettera NON VALE NULLA...ma avete notato come sia sparito Kiko dal sagrato di san Pietro? [SM=g10770]

E avete notato si o no che il Santo Padre HA MODIFICATO I MODI DI DIRE LA MESSA RITORNANDO AD UNA SACRILITA' CHE SI ERA PERDUTA?

E questo non vi dice nulla su cosa vuole il Santo Padre senza per questo nulla togliere ai Movimenti?

I Movimenti ALLARGANO LA CHIESA, le danno moto, MA NON SONO LA CHIESA, è la Chiesa che FORMA I MOVIMENTI ATTRAVERSO I SACRAMENTI...
Benedetto XVI nella Sacramentum Caritatis:
LA CHIESA SI RICEVE E INSIEME SI ESPRIME NEI SETTE SACRAMENTI (nn. 10-11)
basta il venir meno di uno dei Sette e già non si è più cattolici.....


.... [SM=g10765]

Il popolo cristiano va messo in guardia e difeso da colui che di fatto semina l’errore, senza che per questo si cessi di cercare il suo vero bene e pur senza giudicare la responsabilità soggettiva di nessuno, che è nota solo a Dio.
Gesù a questo proposito ha dato ai capi della Chiesa una direttiva precisa: colui che scandalizza col suo comportamento e con la sua dottrina, e non si lascia persuadere né dalle ammonizioni personali, né dalla più solenne riprovazione della ecclesìa, “sia per te come un pagano e un pubblicano” (cfr. Matteo 18,17); prevedendo e prescrivendo così l’istituto della scomunica.

card. G. Biffi


P.S.
Vi prego...NON SMEMBRATEMI questo contributo.. [SM=g7270] .PRENDETELO NELL'INSIEME perchè esso non è un attacco ai Movimenti, ma è un contributo appunto ad affrontare i problemi che ci sono...

Buona meditazione....


[SM=g7427]
Caterina63
00lunedì 26 ottobre 2009 22:02
[SM=g7329] P.S.
non ho analizzato la questione ecumenica e la questione dell'ortodossia nei Movimenti, lo farò più avanti è meglio procedere per gradi anche per, ripeto, comprendere che questo NON è un attacco ai Movimenti...

[SM=g7427]


enricorns
00lunedì 26 ottobre 2009 22:25
I Movimenti ALLARGANO LA CHIESA, le danno moto, MA NON SONO LA CHIESA

Non sono la Chiesa, non sono un'altra Chiesa, ma sono Chiesa, scusate se faccio sempre riferimento al RnS ma a questo so riferirmi, non possoparlare di realtà che conosco poco o affatto, ma credo possa andare bene per qualsiasi realtà il Santo Padre possa rivolgersi.

“Sì! Il Rinnovamento nello Spirito Santo può considerarsi un dono speciale dello Spirito Santo alla Chiesa in questo nostro tempo. Nato nella Chiesa e per la Chiesa, il vostro è un movimento nel quale, alla luce del Vangelo, si fa esperienza dell’incontro vivo con Gesù, di fedeltà a Dio nella preghiera personale e comunitaria, di ascolto fiducioso della Parola, di riscoperta vitale dei Sacramenti, ma anche di coraggio nelle prove e di speranza nelle tribolazioni”. (Giovanni  Paolo II; Città del Vaticano, 14 marzo 2002. Udienza privata ai responsabili del RnS per il XXX anniversario della nascita del Rinnovamento in Italia, nel giorno dell’approvazione definitiva dello Statuto da parte della CEI).

Nell'anno 1998, dedicato allo Spirito Santo, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha riservato una speciale attenzione al Rinnovamento, offrendo 4 memorabili discorsi nei quali si può riscontrare un denominatore comune, un motivo conduttore che sempre ritorna. Si tratta, per l'appunto, del concetto di formazione.

«Uno dei compiti più urgenti della Chiesa è quello della formazione dei fedeli laici... Ha come obiettivo fondamentale la scoperta sempre più chiara della propria vocazione e la disponibilità sempre più grande a viverla nel compimento della propria missione. Questa deve pertanto essere una delle vostre priorità... è un compito più urgente che mai... So che il RnS si prodiga per rispondere a questa necessità, cercando forme e modalità sempre nuove e più adatte all'uomo di oggi. Vi ringrazio per quello che fate e vi chiedo di perseverare nel vostro impegno» (Udienza al RnS, Città del Vaticano, 4 aprile 1998). «Nel nostro mondo, si avverte con urgenza la necessità di un annuncio forte e di una solida e approfondita formazione cristiana. Quale bisogno vi è oggi di personalità cristiane mature, consapevoli della propria identità battesimale, della propria vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo! Nella formazione cristiana curata dai movimenti non manchi mai l'elemento di questa fiduciosa obbedienza ai Vescovi, in comunione con il Successore di Pietro! Inserite le vostre esperienze nelle chiese locali e nelle parrocchie, rimanendo sempre in comunione con i Pastori e attenti alle loro indicazioni» (Vigilia di Pentecoste con i Movimenti, Piazza San Pietro, 30 maggio 1998). «Appartenete a un movimento ecclesiale. La parola "ecclesiale" è più che semplicemente decorativa. Essa implica un compito preciso di formazione cristiana e una profonda convergenza tra fede e vita. La fede entusiastica che anima le vostre comunità è un grande arricchimento, ma non è sufficiente. Deve essere accompagnata da una formazione cristiana che sia solida, ampia e fedele al magistero della Chiesa» (Discorso del Papa alla Fraternità Carismatica Cattolica Internazionale, Città del Vaticano, 1 giugno1998). «Da una solida formazione deriverà una spiritualità profondamente radicata nelle fonti della vita cristiana e in grado di rispondere alle domande cruciali poste dalla cultura di oggi» (Discorso del Papa ai leader internazionali del Rinnovamento, Aula Paolo VI, 30 Ottobre 1998).

Aggiungo, se me lo permettete (ma ormai l'ho già fatto), il commento dell'allora coordinatore alle parole del santo Padre


Intervento del Coordinatore nazionale a conclusione

della XXIV Conferenza Animatori del RnS

e del triennio pastorale 1997-2000

Rimini, 1 novembre 2000

A conclusione del triennio di servizio pastorale sentiamo la necessità di riaffermare la verità sul cammino ormai trentennale del RnS, al fine di fugare possibili difficoltà interpretative: questo è già procedere tra memoria e profezia. Entriamo, allora, in una prospettiva d’amore nel considerare le cose che seguiranno; in special modo nel dare il giusto significato e la giusta collocazione a tre espressioni che concorrono a definire il RnS: corrente di grazia, movimento ecclesiale, associazione privata di fedeli.

Perché il RnS è un movimento?

Nella parola “movimento” c’è sempre una nozione carismatica: negli altri movimenti lo Spirito suscita nel cuore di un uomo o di una donna, denominati fondatori, un carisma specifico. Esso è un dono per tutta la Chiesa; da esso scaturisce una missione che si esprime mediante la comune testimonianza di alcuni credenti che scelgono di aderire vitalmente a quel carisma specifico. Nel Rinnovamento la realtà è diversa, ma uguale è la “fonte” e lo “sbocco”: la fonte è lo Spirito, lo sbocco la Chiesa.

Perché allora l’esperienza è diversa, così che la denominazione “movimento” può apparirci atipica, per così dire, sui generis? Non abbiamo un fondatore umano a cui lo Spirito assegni una specifica missione, in forza di un carisma ricevuto e condiviso con altri: nel Rinnovamento, lo Spirito ridesta nel cuore dei credenti, spontaneamente – siano essi laici, sacerdoti, vescovi – l’adesione alla spiritualità carismatica, più che a uno specifico carisma.

Lo Spirito risveglia la fisiologia propria della Chiesa, che è un’esistenza nello Spirito Santo, così che chi si apre al Rinnovamento si apre al movimento dello Spirito nella Chiesa, secondo le ispirazioni e le mozioni che egli mette nel cuore dei credenti. È per questo che il Rinnovamento, se è davvero guidato dallo Spirito, non può che essere ecclesiale, profondamente ecclesiale, per vivere nel cuore della Chiesa.

L’espressione “movimento ecclesiale”, allora, non snatura la realtà spirituale diffusasi negli anni trascorsi, anzi qualifica l’identità spirituale del Rinnovamento nello Spirito. Non c’è altro sbocco per la nostra corrente di grazia se non la Chiesa, come già si affermava alle origini del Rinnovamento: rinnovare la Chiesa, dall’interno, fino a scomparire. Ecco perché il nostro movimento spirituale-carismatico viene oggi definito dai nostri vescovi, in primis da Giovanni Paolo II, un “movimento ecclesiale”. Il Rinnovamento è allora uno specifico movimento dello Spirito nella Chiesa, una corrente di grazia che rinnova la Chiesa dall’interno ed è disponibile, con la Chiesa, a nome della Chiesa, a rinnovare il mondo.

“Siete”... “appartenete” a un movimento ecclesiale (Giovanni Paolo II)

Il Papa, nel 1998, anno dedicato allo Spirito Santo, ha usato due definizioni all’indirizzo del Rinnovamento nello Spirito: “siete” un movimento ecclesiale e “appartenete” a un movimento ecclesiale. Non bisogna avvertire in queste due definizioni, che riguardano il Magistero della Chiesa sul RnS, un discernimento poco felice, forse ingabbiante, destinato a far perdere al Rinnovamento spontaneità e libertà nell’uso dei carismi. È assolutamente il contrario!

Quando il Papa dice: “siete” un movimento ecclesiale, si riferisce alla nostra identità; quando afferma: “appartenete” a un movimento ecclesiale, indica invece la modalità attraverso cui si deve esprimere la nostra identità, il nostro specifico cammino.

“Siete” un movimento ecclesiale significa: muovetevi con la Chiesa, aiutate la Chiesa a muoversi nella docilità allo Spirito; pregate, evangelizzate, testimoniate che Gesù è vivo a nome della Chiesa. “Siete” un movimento ecclesiale: esprime una realtà in essere e al contempo in divenire verso la sua identità più profonda. Una realtà di cui essere sempre più consapevoli per non far mancare alla Chiesa ciò che essa è, anche attraverso la nostra testimonianza carismatica. Noi siamo ciò che la Chiesa, guidata dallo Spirito, già è e pure deve divenire.

“Appartenete” a un movimento ecclesiale significa: “siete parte”, cioè partecipate di un cammino che vi vede impegnati, spesso con fatica, insieme a molti altri fratelli. In altre parole: non sono solo, non vivo per me stesso, il mio gruppo non è tutto, la mia regione non è tutto; il Rinnovamento è parte di un corpo, la Chiesa, i cui confini sono assegnati dallo Spirito, non da noi. “Appartenete” a un movimento ecclesiale significa, infine: “vivete in comunione”, con strutture diverse, carismi diversi, organi pastorali con diverse funzioni e livelli, sotto l’unico nome di “Rinnovamento nello Spirito”, per realizzare quella “unità nella diversità” che sola testimonia della presenza dello Spirito.


enricorns
00lunedì 26 ottobre 2009 22:29
Re:
Caterina63, 26/10/2009 22.02:

[SM=g7329] P.S. non ho analizzato la questione ecumenica e la questione dell'ortodossia nei Movimenti, lo farò più avanti è meglio procedere per gradi anche per, ripeto, comprendere che questo NON è un attacco ai Movimenti... [SM=g7427]



Nessuno parla di attacchi ma confronti, certo il tuo più autorevole, il mio meno ma forse, ribadisco forse, più esperienziale.

Spero comunque entrambe utili alla comprensione
Caterina63
00martedì 27 ottobre 2009 00:09
[SM=g7329] mmmmm un ricco contributo enricorns....

Ha ragione quanto dice il coordinatore....

Non solo nel Rinnovamento, ma ogni Movimento ha una realtà diversa, questo viene dalla ricchezza del Carisma che giustamente deve essere diverso dagli altri Movimenti... [SM=g8468]

Cosa significa Movimento ECCLESIALE?
tu stesso riporti le parole di Giovanni Paolo II che lo spiegano:

La fede entusiastica che anima le vostre comunità è un grande arricchimento, ma non è sufficiente. Deve essere accompagnata da una formazione cristiana che sia solida, ampia e fedele al magistero della Chiesa» (Discorso del Papa alla Fraternità Carismatica Cattolica Internazionale, Città del Vaticano, 1 giugno1998).
«Da una solida formazione deriverà una spiritualità profondamente radicata nelle fonti della vita cristiana e in grado di rispondere alle domande cruciali poste dalla cultura di oggi» (Discorso del Papa ai leader internazionali del Rinnovamento, Aula Paolo VI, 30 Ottobre 1998).

Dunque dice il Papa:
LA FEDE NON BASTA...IL CARISMA NON BASTA, NON E' SUFFICIENTE...è necessaria la formazione AMPIA E FEDELE AL MAGISTERO DELLA CHIESA... [SM=g10770]
AMPIA E FEDELE...il Magistero è dunque necessario per:
rispondere alle domande cruciali poste dalla cultura di oggi

Perchè gli ultimi due Pontefici insistono in ogni discorso a parlare di FEDELTA' AL MAGISTERO? [SM=g7427]
c'è carenza di obbedienza e fedeltà ad esso?

Dice il Coordinatore da te riportato infatti:

In altre parole: non sono solo, non vivo per me stesso, il mio gruppo non è tutto, la mia regione non è tutto; il Rinnovamento è parte di un corpo, la Chiesa, i cui confini sono assegnati dallo Spirito, non da noi.

ma davvero nelle parrocchie è così per tutti i gruppi? [SM=g7427]

Ricordo negli anni '80 che ci fu il boom dei Movimenti....una euforia aveva invaso la Chiesa, ricordiamo tutti le adunanze oceaniche in cui però si sacrificò la Liturgia in nome del carisma dei Movimenti...si arrivò a confondere l'incontro PASTORALE DALL'INCONTRO LITURGICO infatti cosa ha fatto Benedetto XVI?
Ha separato gli incontri: i giovani e i Movimenti li incontra TUTTI INSIEME NON PIU' SEPARATAMENTE COME AVVENIVA PRIMA e non più nella Liturgia ma o prima o dopo...e durante la Messa a partire da piazza san Pietro ha fatto togliere gli striscioni, essi escono ora fuori dopo la Messa...per favorire un clima ECCLESIALE, COMUNITARIO E NON DI GRUPPI... [SM=g8864]

E non è forse vero che molti fedeli laici appartenenti ai gruppi di questi Movimenti RIMPIANGONO il Papa precedente perchè LI LASCIAVA LIBERI DI FARE QUELLO CHE VOLEVANO?
Ma questo non è vero, i testi di Giovanni Paolo II parlano chiaro...eppure ho sentito con le mie orecchie gente di Movimenti lamentarsi OGGI di Benedetto XVI accusandolo di non alimentare questi carismi... [SM=g7497]

Un esempio lo abbiamo avuto appena si è parlato DELLA SOLA EVENTUALITA' di eliminare dalle Messe cattoliche le chitarre e i canti moderni....ci si è subito scandalizzati... [SM=g8468]

E quanti di questi fedeli dei Movimenti laicali stanno appoggiando il Motu Proprio del Papa Summorum Pontificum nel quale il Papa invita a riscoprire la Messa antica INVITANDO PROPRIO I GIOVANI DEI MOVIMENTI LAICALI A CONOSCERLA?

Davvero si fa quello che dice il Papa oppure si accetta il Papa per stare nella Chiesa e avanzare dentro di Essa imponendo il personale Carisma?

[SM=g7427]

NON sono accuse attenzione, ma constatazioni di fatto e domande che nascono legittime, perchè il Papa ha chiesto qualcosa, ma non si capisce più chi gli obbedisce davvero...
(Teofilo)
00martedì 27 ottobre 2009 10:06

La fede entusiastica che anima le vostre comunità è un grande arricchimento, ma non è sufficiente. Deve essere accompagnata da una formazione cristiana che sia solida, ampia e fedele al magistero della Chiesa» (Discorso del Papa alla Fraternità Carismatica Cattolica Internazionale, Città del Vaticano, 1 giugno1998).
«Da una solida formazione deriverà una spiritualità profondamente radicata nelle fonti della vita cristiana e in grado di rispondere alle domande cruciali poste dalla cultura di oggi» (Discorso del Papa ai leader internazionali del Rinnovamento, Aula Paolo VI, 30 Ottobre 1998).

Dunque dice il Papa:
LA FEDE NON BASTA...IL CARISMA NON BASTA, NON E' SUFFICIENTE...è necessaria la formazione AMPIA E FEDELE AL MAGISTERO DELLA CHIESA...
AMPIA E FEDELE...il Magistero è dunque necessario per:
rispondere alle domande cruciali poste dalla cultura di oggi

__________________________________________


mi riallaccio a questo opportuno richiamo del Papa ai movimenti, sottolineato da Caterina, per dire quanto sia necessario che nei movimenti si faccia FORMAZIONE e non ci si limiti alla sola emotività generata dallo stare insieme come fratelli, e/o da una esperienza epidermica dello spirituale, che può essere certamente bello ma non è sufficiente per maturare nella consapevolezza di appartenere alla Chiesa universale.

Il RnS, a cui appartengo da tanti anni ormai e che mi ha anche affidato dei compiti, ha fatto proprie quelle indicazioni del Papa e già da un paio di anni ha dato disposizione a tutti i gruppi di seguire un percorso FORMATIVO basato sulla BIBBIA, sul MAGISTERO e sulla TRADIZIONE.
Questo dovrebbe contribuire a rimanere nell'obbedienza ai legittimi Pastori, a farci crescere e maturare e quindi a ridurre il rischio di andare fuori strada.

RISCHI però ce ne sono sempre, e ci sarà sempre bisogno di essere richiamati; non per niente ci sarà sempre bisogno della guida della CHiesa preposta proprio a questo compito da Cristo stesso.

Ci si chiede nel topic se i movimenti sono un bene o un male.

L'obbedienza alla Chiesa è un elemento primario, e se questa dovesse mancare allora non vi è dubbio che si sta costruendo sulla sabbia e non possono esserci frutti buoni (a volte il Signore sa mietere anche dove non è stato seminato, ma questo non lo possiamo sempre pretendere).

Non sarei rimasto nel RnS se non vi fosse questa piena e incondizionata disponibilità al Magistero, che però ho sempre potuto constatare nelle intenzioni sincere dei nostri responsabili e nelle decisioni pratiche che ne conseguono.

Personalmente NEL Rns ho imparato ad apprezzare tutte quelle cose che la Chiesa GIA' insegna da sempre, NON perchè SOLO in esso vi sia questa possibilità, o perchè solo in esso ci sia stata la riscoperta di alcunchè, ma semplicemente perchè in esso ho fatto un cammino e qui mi sono state offerte delle sottolineature o messe in evidenza alcuni particolari che forse avrei potuto scoprire anche in altro modo, ma che la provvidenza mi ha fatto trovare lì.

Sinceramente mi chiedo: se non avessi incontrato il RnS CATTOLICO, sarei nella Chiesa o fuori della Chiesa, magari in qualche chiesa pentecostale? Non lo escludo, dal momento che all'inizio del mio cammino di fede vi è stato un contatto con i pentecostali del mio paese da cui mi sono allontanato solo perchè un amico cattolico che conosceva il RnS mi ha fatto notare cose che io non riuscivo a vedere nella mia parrocchia.

Penso che i movimenti cattolici hanno quantomeno arginato l'emorragia di tanti fedeli verso altre forme di aggregazioni non cattoliche, dovute a volte alla scarsa capacità aggregativa di molte parrocchie, e a ridare entusiasmo laddove vi erano solo celebrazioni asfittiche.

QUESTO NON BASTA E' EVIDENTE, ma la Chiesa sa PAZIENTARE di fronte agli eccessi e ai difetti dei movimenti, così come deve saper pazientare di fronte ad eccessi e difetti di tutti i suoi figli, parrocchiani in generale, parroci e perfino vescovi. Altrimenti non sarebbe madre. E quindi continua la sua missione di confermare i fratelli nella fede, richiamando, ammonendo e indicando la via migliore a chi rischia di andare fuori strada.

Con affetto

enricorns
00martedì 27 ottobre 2009 10:41

Tanto per la cronaca le schede che mando in "se vi va" sono appunto un esempio della risposta data da RnS alla richiesta del Santo Padre alla formazione, e nello statuto stesso, nella sua ultima revisione è chiaramente indicata


Art. 2

Finalità
L’Associazione persegue le seguenti finalità:
a) l’aiuto ad accogliere una rinnovata effusione dello Spirito Santo, la sua guida, i suoi doni e carismi;
b) la riscoperta della grazia battesimale e dell’identità cristiana;
c) l’esperienza, la conoscenza e la pratica dei carismi elargiti dallo Spirito Santo, in gioiosa
e piena adesione alla vita sacramentale ed ecclesiale;
d) la santità di vita attraverso l’adesione al Vangelo e la conversione permanente;
e) la formazione al servizio ministeriale nella Chiesa e nella società quale frutto della vita nuova nello Spirito;
f) la diffusione della grazia del Rinnovamento;
g) la costituzione e la formazione di gruppi e comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo.


 

Art. 3
Attività
L’Associazione svolge tutte le attività necessarie al raggiungimento delle finalità espresse dall’art. 2.
A tale scopo:
a) promuove un cammino di fede tra gli aderenti riuniti in gruppi e comunità, attraverso la preghiera comunitaria e la formazione umana, spirituale ed ecclesiale;
b) promuove i ministeri di fatto sia internamente all’Associazione, sia nel mondo ecclesiale e civile;
c) promuove e organizza ritiri, convegni, seminari di formazione, uffici, progetti, eventi ecclesiali e civili;
d) partecipa alla missione evangelizzatrice della Chiesa, per una presenza incisiva nei campi della cultura, della carità e dell’impegno sociale, con specifica attenzione ai giovani e alla famiglia.

Art. 6
Realtà locali
§ 1. L’Associazione si articola localmente in Gruppi e Comunità, uniti tra loro a livello diocesano, regionale e nazionale.
§ 2. Il Gruppo è formato dagli aderenti che si incontrano settimanalmente per la preghiera comunitaria carismatica e condividono la vita nuova nello Spirito; essi si impegnano in un cammino comune di crescita spirituale e di formazione permanente.


Art. 21
Il Consigliere spirituale nazionale
§ 1. Spetta al Consigliere spirituale nazionale:
a) vigilare sull’ortodossia e sull’ecclesialità dell’Associazione;
b) assicurare l’adeguato sostegno alla vita spirituale di tutta l’Associazione e alla formazione degli aderenti;
c) presiedere la Fraternità Sacerdotale, disciplinata dal Regolamento interno dell’Associazione;
d) coadiuvare il Presidente nei rapporti ecclesiali.

enricorns
00martedì 27 ottobre 2009 10:51
La fede entusiastica che anima le vostre comunità è un grande arricchimento, ma non è sufficiente.

La fede entusiastica si esprime anche con i gesti e gli atteggiamenti e a questo non mi risulta sia mai stato detto di rinunciare

sempre nello statuto, riportato in altro thread si legge

Art. 21
Il Consigliere spirituale nazionale
§ 1. Spetta al Consigliere spirituale nazionale:
a) vigilare sull’ortodossia e sull’ecclesialità dell’Associazione

Domenica il Consigliere Spirituale è stato alla Convocazione regionale Dei Gruppi e le comunità del RnS, insieme col Presidente Nazionale e non ha fatto nessu appello alla mancata ortodossia esercitata sia nei gesti, sia nei canti e negli strumenti
enricorns
00martedì 27 ottobre 2009 10:58
o perchè solo in esso ci sia stata la riscoperta di alcunchè, ma semplicemente perchè in esso ho fatto un cammino

Entrambe le cose

Art. 2

Finalità
L’Associazione persegue le seguenti finalità:
a) l’aiuto ad accogliere una rinnovata effusione dello Spirito Santo, la sua guida, i suoi doni e carismi;
b) la riscoperta della grazia battesimale e dell’identità cristiana;

Art. 3
Attività
L’Associazione svolge tutte le attività necessarie al raggiungimento delle finalità espresse dall’art. 2.
A tale scopo:
a) promuove un cammino di fede tra gli aderenti riuniti in gruppi e comunità, attraverso la preghiera comunitaria e la formazione umana, spirituale ed ecclesiale;

Caterina63
00martedì 27 ottobre 2009 11:15
A quanto detto da Teofilo che condivido in totos....non va dimenticato infatti che la crisi attuale nella Chiesa che naturalmente coinvolge i gruppi dei Movimenti....ha coinvolto anche gli ORDINI RELIGIOSI.... [SM=g7497]

Vi è spesso una sproporzione infatti nel criticare i Movimenti laicali e nel tacere invece sui problemi che animano molte comunità Religiose....

Questo non significa semplicemente criticare, ma guardare in faccia la realtà delle cose per comprendere che non solo nel mondo, ma anche dentro la Chiesa è in atto una grave apostasia...e questo lo disse Paolo VI, lo disse Giovanni Paolo II parlando di una "apostasia silenziosa fatta di disobbedienze e di quel procedere con la fede del fai da te"....lo disse Benedetto XVI appena eletto Pontefice quando parlò di una "grave perdita di identità CATTOLICA a vantaggio spesse volte di una identità di gruppo che NON favorisce l'ecclesialità e la comunione nella Chiesa"....

Nel mondo c'è la scristianizzazione o peggio la cristofobia...ma nella Chiesa c'è una crisi di identità, c'è la perdita della cattolicità correttamente intesa la cui perdita favorisce la divisione seppur si è dentro la Chiesa...

Per fare un esempio...quando qualcuno mi dice: "ah! sei domenicana! complimenti! Hai visto che stanno combinando i tuoi domenicani in Olanda? hai visto quel domenicano che ha detto? hai visto quei domenicani che hanno fatto?"
La mia reazione NON è trincerarmi nella difesa dell'Ordine, esso è già posto sotto il manto di Maria come la tradizione del mio Ordine mi insegna, ma reagisco confermando che i problemi ci sono eccome...NON LI NASCONDO...cerco di affrontarli e di comprendere cosa si sta facendo...vado a cercare IL BENE denunciando ciò che è male anche nell'Ordine al quale appartengo...

Al contrario se a qualcuno si fa notare gli sbagli che avvengono nella loro comunità, c'è una alzata di scudi atta a far passare te che denunci per bugiardo...e ciò che è un male viene fatto passare come un male minore, o peggio, come una buona fede...

Quando Messori denunciò lo scempio che avvenne in Assisi durante un incontro interreligioso, nessuno voleva crederci: i frati avevano permesso che si sacrificasse un pollo su un altare dedicato a santa Chiara...e quando una statua di budda fu messa sull'altare dedicato nella cripta di san Francesco, anche qui, molti lo definirono come un gesto squisitamente ecumenico...una sorta di OSPITALITA' ECUMENICA...
Ragionare così è anticattolico, è folle, è da apostasia...
E Benedetto XVI appena eletto Papa, quale primo atto ufficiale con un MP ha rimesso le cose a posto...
Nessuno si è mai sognato di bollare TUTTO l'Ordine francescano di eresia...
Le cose sono migliorate, MA QUANTI ERRORI SONO STATI SEMINATI DI CUI OGGI E' DIFFICILE PURIFICARCI?

Quando ci fu il primo incontro ad Assisi di livello ecumenico con il Papa...l'allora cardinale Ratzinger NON volle andarci, e non ci andò..
spiegando al Pontefice che era necessario prima chiarire che cosa è La Chiesa per evitare il sincretismo religioso...nasce così la Dominus Jesus...
Un Documento eccezionale che tuttavia venne apertamente contestato da molti vescovi... perfino alcuni portavoce dei Movimenti dissero: IL DOCUMENTO NON CI RIGUARDA... [SM=g8862]
e a chi deve riguardare?

C'è tendenza che se il Papa parlando NON nomina uno specifico gruppo, quel gruppo dice apertamente: IL PAPA NON HA PARLATO DI NOI...
questo è un altro sbaglio enorme che si sta facendo...
Quando il Papa parla, specialmente nelle Catechesi e negli Angelus, nelle Omelie pubbliche, sta parlando ATUTTA LA CATTOLICITA' E NON...parla a tutti...anzi principalmente parla sapendo, almeno teoricamente, CHE I SUOI, LO COMPRENDERANNO...poi naturalmente si augura di essere ascoltato anche dai non credenti o non cattolici...

C'è una bellissima testimonianza di un giovane frate dell'Immacolata di padre Kolbe...nel raccontare la sua esperienza racconta questo:
"...avevo militato in lotta continua per anni, mi ritenevo da sempre un ateo seppur non dicevo che Dio non esiste, ma dicevo che se Dio esiste questo non era certo cattolico...Sono sempre stato un anticlericale di famiglia seppur avevo ricevuto il Battesimo e la Prima Comunione stroncando poi con gli altri sacramenti...Con Giovanni Paolo II mi ero da una parte affascinato della forza della predicazione, ma dall'altra avevo in orrore il culto che si faceva della persona del Papa aumentando in me l'anticlericalismo...
La mia conversione è stata IMMEDIATA E DI COLPO...
Stavo seguendo la prima Messa di Benedetto XVI che iniziava il suo mandato petrino, mi fermai ad ascoltare l'omelia perchè sapevo che questo cardinale, chiamato spesso panzer-cardinal, era uno tosto che chiamavano anche l'inquisitore, mi incuriosii allora per vedere cosa avrebbe detto di così importante..fu una specie di sfida!
Il primo crollo alle mie idee fu quando spiegò i segni del pallio, dell'anello, del suo mandato...forse fu la semplicità con cui raccontò le responsabilità che si stava assumendo, che di colpo vidi davanti a me un Uomo dolcissimo che mi stava confidando la sua croce...
Poi sul finale, quando parlò del deserto che avanzava nell'Occidente, in Italia, in Europa ma senza accusare alcun uomo, piuttosto offrendo l'opportunità a chi lo ascoltava di aprire gli occhi, mettersi in guardia dai falsi traguardi...
Non so cosa mi sia accaduto, di colpo è come se un velo fosse caduto dai miei occhi e dal mio cuore, di colpo ho capito tutti i miei sbagli ideali, tutte le mie battaglie politiche erano nulla al confronto della battaglia che si stava combattendo fra il cielo e la terra, fra le tenebre e la LUCE...
Non persi un minuto e andai ad acquistarmi vari libri di Ratzinger...acquistai anche il Catechismo ma ancora più importante avvertii la necessità di trovare un frate vero che mi seguisse...che mi confessasse, che potesse darmi i Sacramenti che mi mancavano...
Ma non ero soddisfatto neppure della piega modernista di una parte della Chiesa. I Movimenti laicali continuavano a non rendermi sicuro, volevo LA RADICALITA'...e scoprii così padre Massimiliano Kolbe e la Fondazione dell'Immacolata...
Oggi mi sento l'uomo più appagato della terra, amo davvero tutti, comprendo quei Movimenti che prima non mi piacevano, amo il Pontefice in quanto Pietro, aspetto il trionfo del Cuore Immacolato di Maria nel cuore di ogni Uomo...."

Oggi questa persona è consacrata a Dio per sempre, è frate dell'Immacolata ed è diventato sacerdote, celebra con il rito antico ed è missionario della Parola...e del Cuore Immacolato di Maria...

Le vie del Signore sono INFINITE, lo diciamo spesso, ma esse devono condurre ALLA CHIESA E AL PAPA...
Lo Spirito Santo soffia dove e come vuole, lo diciamo spesso, ma attenzione, lo Spirito Santo che è Terza Persona della Trinità - disse il Papa ai giovani nella GMG in Australia, parlando a braccio ai giovani che stavano per ricevere da lui la Cresima - NON AGISCE DA SCHIZZOFRENICO CONTRO LA CHIESA E NON MINA L'UNITA' DELLA CHIESA, al contrario, lo Spirito Santo che rende DOCILI i cuori di chi lo ascolta, conduce tutti NELL'UNICO OVILE COSTITUITO DA CRISTO...ma poi - spiega ancora il Papa - tocca agli uomini, a voi giovani, RESTARE FEDELI ALLA CHIAMATA, RESTARE FEDELI AI VESCOVI, FEDELI AL PAPA....senza unità, dice Gesù, COME PUO' IL MONDO CREDERE ?

Liti e discussioni, ci rammenta san Paolo, già erano presenti fin dai suoi tempi fra le giovani comunità da lui fondate...la reazione di Paolo NON è quella di chiudere queste comunità [SM=g7566] egli interpella anche Pietro (cfr Galati) e lo riprende pure... perchè, parafrasando una bellissima espressione del card. Biffi:

"La prima misericordia di cui abbiamo bisogno è la luce impietosa della Verità...." (card. Giacomo Biffi nel libro Pecore e Pastori che vi invitiamo a leggere)

Chiunque che voglia dirsi Cattolico, a partire dal Papa e finire all'ultimo fedele, non ponesse avanti LA VERITA', cadrebbe inesorabilmente in forme settarie di presunte comunioni e comunità che avrebbero una sorta di effetto PLACEBO sui fedeli, ma che non produrrebbe QUELL'EFFETTO PER IL QUALE DICE GESU': SE AVRESTE FEDE SPOSTERESTE LE MONTAGNE...
Non spostiamo le montagne perchè spesse volte la nostra fede è assoggettata DAI FAVORITISMI di gruppo, dalla priorità del gruppo...per altro è proprio la correzione che fa il coordinatore del RnS nelle parole sopra riportate da emricorns e risottolineate da me...laddove dice:

In altre parole: non sono solo, non vivo per me stesso, il mio gruppo non è tutto, la mia regione non è tutto; il Rinnovamento è parte di un corpo, la Chiesa, i cui confini sono assegnati dallo Spirito, non da noi.


Credo che TUTTI, chi più e chi meno, ma tutti NOI dobbiamo ogni giorno riscoprire l'importanza e il significato di che cosa è l'ECCLESIALITA'...e laddove manca l'ecclesialità, fateci caso, si alimentano DIVISIONI, contese ed incomprensioni...

riporta infatti enricorns:

Art. 21
Il Consigliere spirituale nazionale
§ 1. Spetta al Consigliere spirituale nazionale:
a) vigilare sull’ortodossia e sull’ecclesialità dell’Associazione;
b) assicurare l’adeguato sostegno alla vita spirituale di tutta l’Associazione e alla formazione degli aderenti;
c) presiedere la Fraternità Sacerdotale, disciplinata dal Regolamento interno dell’Associazione;
d) coadiuvare il Presidente nei rapporti ecclesiali.

[SM=g7427]


enricorns
00martedì 27 ottobre 2009 11:32
Comunque mi piacerebbe che anche altri, che appartengono, aderiscono ai movimenti o semplicemente simpatizzano (mi viene in mente Zac, ecco che ne ho coinvolto un altro, potrei dire anche Gabbianella, ma torneremmo a parlare di RnS) possano dare la loro testimonianza
Caterina63
00martedì 27 ottobre 2009 11:36
Re:
enricorns, 27/10/2009 11.32:

Comunque mi piacerebbe che anche altri, che appartengono, aderiscono ai movimenti o semplicemente simpatizzano (mi viene in mente Zac, ecco che ne ho coinvolto un altro, potrei dire anche Gabbianella, ma torneremmo a parlare di RnS) possano dare la loro testimonianza



[SM=g7348] ottimo invito....
raccontiamoci le nostre esperienze che da un evento SINGOLARE che ci ha coinvolti personalmente, ci ha condotti ALL'ECCLESIALITA'...

aiutiamo a dipanare le matasse anche a vantaggio di chi legge e cerca tante spiegazioni....
Certo non possiamo rispondere a tutto, ma sono sicura che potremo dare un ottimo contributo...
[SM=g7372]





S_Daniele
00martedì 27 ottobre 2009 14:21
Ma guarda un pò!
Son mancato una nottato e mi ritrovo indietro come se fossi mancato dei giorni!

Sarebbe bello che intervenisse Ghergon, ma poi ve la vedete voi eh!

Ahahah, scherzo ovviamente!
enricorns
00martedì 27 ottobre 2009 14:31
Ghergon ha esperienza di movimenti?

Si? Allora bene!

No? Allora egualmente bene!
enricorns
00martedì 27 ottobre 2009 14:34
Eppoi tiri i sassi (fai le domande)e te ne vai in giro la notte
Gabbianella1.
00martedì 27 ottobre 2009 15:26

Ghergon con i suoi interventi ha dato un bel contributo ad una discussione che nn puo' che far del bene a tutti noi lettori perche' induce a riflessioni e quesiti che magari si rintanavano nel cantuccio del nostro quieto vivere.Grazie ,Ghergon!!!!
La dialettica aiuta a crescere. E andare a verificare le proprie conoscenze nn puo' che accrescere noi come persone.Qto vale per tutti ,nessuno escluso.E' bello imparare avendo l'umilta' di riconoscere i nostri limiti ,solo cosi' si progredisce nella conoscenza.
Per qto riguarda le problematiche che coinvolgono la nostra Ecclesia io devo ringraziare Tea , Teofilo , Enrico e hhhh e...Dani( nn sia mai che dimentico il tuo nome)... e Zaccc e chi vorra' contribuire che mi ampliano la visuale sulla realta' Chiesa Cattolica.Ma soprattutto una lode al Signore che ci sono ancora tanti cristiani che vivificano la nostra Chiesa e ci tengono a preservare quel patrimonio divino che è la Chiesa di Cristo con il suo Magistero ,la sua Traditio e in primis il suo evangelo.

Personalmente stimo e amo qto Papa che fa scelte coraggiose e paradossalmente controtendenti .Poi alla luce di alcuni fatti ,ad es.il riaccoglimento nel proprio seno degli anglicani,nn posso che notare una grande umanita' e desiderio di portare tutti a Cristo senza rinunciare ad essere se stessi cioe' cristiani cattolici .Insomma si propone e nn si impone.Ma preghiamo per lui!!!!


Tutto qto preambolo lunghissimo per dire che io ho frequentato per un certo periodo di tempo il RnS e ho ricevuto l'Effusione nello Spirito Santo. Ilmovimento con tutti i fratelli e le sorelle che ho conosciuto mi hanno dato tantissimo ...In pratica ero una pecorella smarrita ,lontana dalla Chiesa e tuttavia nn ero protestante ,nel senso che nn protestavo .Sapevo che la Chiesa diceva cose giuste,erano dentro me i suoi comandamenti e insegnamenti ricevuti durante il catechismo in preparazione alla  Santa Comunione e alla Cresima .Tuttavia non ero una gran frequentatrice della parrocchia ma avevo modo di conoscere persone( con le quali ho  ancora un rapporto di affetto) che pur bazzicando l'oratorio magari nn credevano nel Sacramento della Riconciliazione,dubitavano della reale transustanziazione dell'Eucaristia...persone che animavano la parrocchia dichiaratesi nel tempo cattocomuniste fiere e poi sic successivamente uscite dalla parrocchia e mi domandavo in quel periodo, nella mia ignoranza digiuna da ogni ammaestramento cristiano, perche' mai frequentavano la Chiesa se il loro credo nn era coerente con quello cattolico.E.... sapevo che sbagliavano di grosso ...il mio spirito si ribellava alle loro ...."eresie".
Ma ero debole e nn una forte credente,direi tiepida.

Si lo ammetto il RnS ha ravvivato la mia fede ,mi ha inculcato l'amore per la Chiesa cattolica romana,mi ha dato quel gusto di andare a comperare ad es il libro del catechismo della Chiesa cattolica,mi son lasciata coinvolgere da Gesù stesso col Suo Santo Spirito perche' a livello epidermico ,scusate non ridete,ho si sperimentato nel cuore, si proprio nel cuore ,un calore dolcissimo del Suo amore durante l'adorazione alla Santissima Eucaristia.Solo un attimo.All'inizio ne ero sorpresa e un po' inquieta.Poi ho sentito dentro me una gioia incontenibile perche' sapevo ,sentivo che Gesù esisteva ,esiste e sempre esistera' nella mia vita.
Poi ho smesso di frequentare il RnS perche' mi son sposata ,ho avuto figli ,ect ect ma provo gratitudine a qto movimento che secondo me ha riportato all'ovile tante pecorelle smarrite.
Ma nn voglio dire che un movimento sia migliore dell'altro e concordo totalmente con Tea qto dice a proposito dell'Obbedienza totale alla Chiesa cattolica di Cristo. Ma mi pare che il RnS finora lo abbia dimostrato con i suoi sforzi di essere conforme al magistero della Chiesa.
E cmq ora io frequento l'oratorio ,partecipo alla vita di comunita' del mio paese ,sto imparando ad amare i fratelli e le sorelle della mia parrocchia ( a volte e' facile ,a volte no) e vado a Messa e soprattutto nn mi vergogno di essere cristiana cattolica.
Ma cosa piu' importante amo e so di essere riamata da Gesù!
Cosi' ...semplicemente.
Ultima cosa ....ci tengo a trasmettere ai miei figli la mia fede ,la nostra fede...se solo riuscissi a trasmettere loro l'amore di Gesù per ciascuno di noi ,per me è una grandissima ricompensa.

enricorns
00martedì 27 ottobre 2009 15:36
POi ho smesso di frequentareR nS perche' mi son sposata ,ho avuto figli ,ect ect ma provo gratitudine a qto movimento che secondo me ha riportato all'ovile tante pecorelle smarrite.

Cri detta così sembra che la adesione al RnS precluda alla vita matrimoniale e viceversa.

Apprezzo l'apprezzamento (te che gioco di parole) dei contributi di Ghergon ma forse dovevi farlo in altri trhead, quì non ne vedo
Gabbianella1.
00martedì 27 ottobre 2009 15:46
Ops.... no ,no ,che c'entra il RnS col matrimonio?Anche se grazie ad esso ho capito l'importanza del Sacramento Matrimonio. Rileggo qdo saro' piu' presente con la testa (sono in arretrato sonno) ...cmq avevo un vago sentore di andare un po' off topic con i ringraziamenti a Ghergon ( ma ci metto pure tutti gli altri) , ma la gratitudine nn e' mai ....ehheh...off topic!!!!!! Ciao Buon pomeriggio!!!!!


Mi son salvata col gioco di perole???[SM=g8468]
Gabbianella1.
00martedì 27 ottobre 2009 15:48
Perole?????Paroleee!!!!
enricorns
00martedì 27 ottobre 2009 15:56
spostato in altro trhead
(Teofilo)
00martedì 27 ottobre 2009 20:49
Questo video propone un momento del Conv.reg.del RnS a Vasto (CH) avvenuto il 25/10/09 e presieduto dal presidente Mario Landi che spiega il peculiare contributo dei movimenti nella Chiesa

Gabbianella1.
00martedì 27 ottobre 2009 21:33
Grazie!
Ghergon
00martedì 27 ottobre 2009 21:57
Rns ha dei pro e dei contro magari ne parliamo brevemente, il problema maggiore però è questo:
anche se gli statuti sono stati approvati siamo molto lontani per tutto il resto.

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8804500


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La seguente pubblicazione, elaborata qualche anno fa dal passionista-teologo Padre Enrico ZOFFOLI dopo l’analisi dei testi riservati del Movimento Neocatecumenale, ha ancora oggi tutta la sua validità di discernimento dei metodi e degli obiettivi del citato Movimento.

 

 

 

 

I NEOCATECUMENALI

CHI SONO

QUALE IL LORO "CREDO"

COSA PENSARNE

 

 

* * *

 

I - CHI SONO

 

— Sono fedeli che intendono ricondurre la società contemporanea al Cristianesimo compiendo e indicando un Cammino di fede volto a riscoprire il senso e il valore del Battesimo.

— Pur non formando un Istituto religioso né avendo delle Regole, i Neocatecumenali compongono piccole "comunità" particolarmente attive, inserite nelle parrocchie di molte diocesi del mondo cattolico.

— Innegabile la sincerità ed il fervore di molti di loro, alcuni dei quali convertiti dal peccato ad una esemplare vita cristiana.

— Sapiente l'ideale di un cammino che, alla luce di una maggiore comprensione del rito battesimale, stimola a vivere il dogma centrale del Cristianesimo nella partecipazione alla morte e risurrezione di Cristo.

— Lo si deve - quanto alla sua organizzazione - a Kiko Argüello, che ha ripreso un motivo di fede ed un metodo di vita derivati dalla millenaria tradizione della spiritualità paolina, ben nota - anche se sotto altre forme e nomenclature - a tutti i Santi e le istituzioni religiose del passato.

— Ciò spiega il favore di cui il Movimento Neocatecumenale gode presso la Gerarchia, in contrasto con la diffidenza, i sospetti e l'aperta accusa di eresia lanciata da alcuni, informati dei presupposti dottrinali del cammino.

— Tale opposizione non riguarda quei fedeli che, nella migliore buona fede, hanno aderito all'iniziativa attribuendo ad essa il proprio ravvedimento. Non mancano però molti che, durante il cammino, sono rimasti duramente scossi dalla penosa esperienza di alcuni modi di pensare e di agire osservati nel Movimento, incompatibili con le convinzioni dovute all'educazione cristiana ereditata dalla famiglia e ricevuta in parrocchia.

— Esperienze di questo genere - a noi confidate - ci hanno indotto ad un attento studio delle "catechesi" attribuite a Kiko, diligentemente registrate, trascritte e adottate - nel più geloso riserbo - come testo formativo dei Catechisti, unici maestri e responsabili del cammino.

— I risultati del loro esame critico hanno confermato la fondatezza delle accuse accennate, le quali ricadono principalmente su Kiko, i Catechisti e quanti condividono e propagano gli errori contenuti nei copiosi dattiloscritti delle catechesi.

— Di questi errori la stragrande maggioranza dei Neocatecumenali non sembra consapevole, traendo dal cammino soltanto il bene depurato dalla scoria di evidenti e gravi aberrazioni dogmatiche.

— Ciò tuttavia non dispensa dal dovere di informare di tutto il grande pubblico per impedire un'ulteriore diffusione dell'eresia e di una mentalità che insensibilmente dispone ingenui ed ignari ad accettarla.

 

II - ERRATI PRESUPPOSTI DOTTRINALI

Abbiamo potuto individuarli nei testi dattiloscritti suddetti riservati ai Catechisti e tenuti segreti non solo al pubblico, ma anche ai fedeli impegnati nel cammino.

Si tratta di idee che possono non essere condivise da molti Neocatecumenali e sembrano del tutto ignorate specialmente da coloro che, digiuni di teologia, non sono in grado di giudicarne l'ortodossia con la necessaria competenza.

L'accusa di eresia colpisce le posizioni dottrinali, non le persone, che riteniamo sempre degne di rispetto, potendo essere animate dalle migliori intenzioni.

* * *

1 - Il peccato: l'uomo non può non commetterlo, come non può compiere il bene né acquistarsi dei meriti;

— la conversione è possibile soltanto come riconoscimento, da parte di ciascuno, della propria miseria morale, non come decisa volontà di emendarsi che tenda a realizzare la santità;

— il peccato non può offendere Dio, e l'uomo non contrae il dovere di espiarlo soddisfacendo le esigenze della sua giustizia.

2 - La Redenzione: Gesù non l'ha operata riscattando l'uomo dalle sue colpe e riconciliandolo con Dio;

— la passione e morte di Cristo non è stata un vero sacrificio offerto al Padre per riparare il peccato e redimere l'uomo;

— Gesù ha salvato il mondo in virtù della sua Risurrezione: per godere i frutti della sua opera basta riconoscersi peccatori e credere nella potenza del Cristo risorto.

3 - La Chiesa non è stata fondata da Cristo come suo unico Ovile: anche seguendo altre religioni è possibile salvarsi;

— la Chiesa non è una società giuridica e gerarchica, ma spirituale, carismatica;

— in essa non si dà un sacerdozio derivato dal sacramento dell'Ordine, bastando il Battesimo che, incorporando tutti i fedeli nel Cristo, li rende partecipi della sua dignità sacerdotale.

4 - La Messa non è un "sacrificio": la Chiesa, all'altare, non offre a Dio alcuna Vittima;

— in luogo dell'altare, non c'è che la mensa, che nell'Eucaristia consente di celebrare un convito di festa fra fratelli uniti dalla medesima fede nella Risurrezione;

— il pane e il vino consacrati sono soltanto il simbolo della presenza del Cristo risorto che unisce i commensali comunicando loro il proprio spirito, sì da renderli partecipi del suo trionfo sulla morte;

— la Messa, così concepita, non è celebrata dal sacerdote, ma dall'Assemblea, da cui "sgorga l'Eucaristia".

5 - Il culto eucaristico non ha senso, negata la vera, reale e sostanziale presenza di Cristo sotto le specie sacramentali. Non si giustificano quindi atti di fede come: genuflessioni davanti al Tabernacolo, Comunioni frequenti, ore di adorazione, benedizioni, processioni, congressi, ecc.

6 - La Penitenza si riduce al sacramento del Battesimo: la loro distinzione non risale alla Chiesa primitiva:

— La Chiesa "gesta e conduce alla conversione". "L'importante non è l'assoluzione" del sacerdote, perché il valore della penitenza è essenzialmente comunitario ed ecclesiale;

— nei "passaggi" e negli "scrutini" l'accusa delle colpe anche gravi è pubblica, come può esserlo pure durante la "redditio".

7 - La vita cristiana, come volontario sforzo di autodisciplina, e quindi esercizio e progresso nella virtù, è un'illusione;

— ciascuno resta intrinsecamente peccatore, incapace di conseguire la vera giustizia come perfezione dell'amore di Dio e del prossimo;

— d'altra parte, Gesù non si è presentato a nessuno come "modello" da imitarsi;

— Egli ha comandato di odiare realmente genitori, fratelli, parenti, ecc., non solo, se necessario, di essere disposti a preferirlo ai medesimi;

— per seguire Cristo, bisogna vendere i propri beni; ma, una volta compiuta tale rinunzia, è lecito acquistarne altri e godersi tutte le soddisfazioni della vita. La "povertà" - compresa quella di S. Francesco - è ispirata alla " religione naturale", e fu praticata anche dai pagani: non è una virtù cristiana;

— Gesù, avendo sofferto per noi, ha reso superflue le nostre sofferenze, quindi non giustificabili le austerità degli asceti, il lento martirio dei Santi e la stessa vita religiosa implicante la pratica effettiva dei consigli evangelici;

— la salvezza eterna è a tutti offerta gratuitamente dalla misericordia di Dio, che perdona tutto. L'inferno non dovrebbe esistere, né si parla di Purgatorio, di suffragi e d'indulgenze per i defunti.

8 - La storia della vera Chiesa fondata da Cristo si chiude con la Pace costantiniana e riprende il suo corso non prima del secolo XX col Concilio Vaticano II, restando bloccata per la durata di circa 1600 anni...,

— in questo lungo intervallo, l'esercizio del triplice potere della Chiesa gerarchica (magistero, santificazione, governo) sarebbe stato abusivo, illegittimo...; e specialmente il Concilio di Trento sarebbe responsabile della paralisi della Chiesa, ostinata nel fissare formule di fede, riti liturgici, norme disciplinari...;

— l'interpretazione della Parola di Dio non è riservata alla Gerarchia, essendo possibile a tutti i fedeli: "la Bibbia s’interpreta da se stessa". Questa libertà di esame nell'esegesi prescinde dal Magistero ecclesiastico, dalla tradizione dei Padri, dalla dottrina dei teologi.

 

III - RILIEVI

— La S. Sede non ha mai approvato canonicamente il Movimento Neocatecumenale, anche se Giovanni Paolo Il si è degnato di scrivere a mons. J.P. Cordes una lettera privata di encomio e incoraggiamento, fondata sopra la documentazione di alcuni risultati positivi del cammino presentata dal destinatario. "La Mente del santo Padre - leggiamo in una nota pubblicata su Acta Apostolicae Sedis -, nel riconoscere il Cammino Neocatecumenale come valido itinerario di formazione cattolica, non è di dare indicazioni vincolanti agli Ordinari del luogo, ma soltanto di incoraggiarli a considerare con attenzione le Comunità Neocatecumenali, lasciando tuttavia al giudizio degli stessi Ordinari di agire secondo le esigenze pastorali delle singole diocesi".

Abbiamo tutte le ragioni di credere che il Papa non è stato informato degli errori contenuti nelle "catechesi" di Kiko...; oppure, intervenendo, teme di danneggiare spiritualmente molti fedeli in buona fede.

— Sono numerosi e gravi i punti di coincidenza della dottrina di Kiko con la teologia protestante, in antitesi col magistero del Concilio di Trento e la precedente unanime Tradizione cattolica.

— La dottrina sottesa al cammino, le singolarità della prassi liturgica, la legge del segreto e la severa disciplina imposta ai fedeli hanno motivato l'accusa che i Neocatecumenali ritengono che la propria Chiesa sia parallela ed anche superiore a quella Cattolica, sollevando malumori, contese e aperti conflitti, ben noti specialmente a vescovi e parroci.

— L'accentuato proselitismo e forme intimidatorie usate dai Catechisti perché i fedeli non abbandonino il cammino hanno indotto a supporre erroneamente che questo apra l'unica possibile via della salvezza.

— Le cerimonie spettacolari, l'entusiasmo sollevato attraverso la stampa, la radio, la televisione e l'atteggiamento favorevole di membri del Clero, ecc. vanno facendo credere falsamente che nella Chiesa Cattolica non ci siano altre istituzioni, iniziative, forme e metodi di vita e di apostolato altamente benemerite nella difesa della fede e nella propagazione del messaggio evangelico.

— Livellato il sacerdozio dei "presbiteri" a quello dei fedeli semplicemente battezzati, i Catechisti - in pratica - si attribuiscono un'autorità pari e superiore a quella propria dei membri della Gerarchia, scompaginando la struttura della Chiesa Cattolica.

— La pratica della pubblica accusa dei peccati gravi, oltre a ripugnare al naturale istinto del pudore e al diritto di salvare la propria fama, provoca rancori e pettegolezzi, disgregando le famiglie e mettendo in subbuglio le comunità parrocchiali.

— L'autorità che i Catechisti si arrogano nel commentare la Bibbia e dirigere le coscienze, creando un vero clima di terrore, demolisce la già fragile personalità di alcuni fedeli e provoca reazioni che talvolta spingono fino all'apostasia dalla fede.

— L'obbligo di vendere i propri beni e di versare la "decima" procura l'accumulo di ingenti somme di denaro, la cui amministrazione è affidata in modo incontrollabile ai Catechisti, come non si verifica in nessuna associazione sapientemente ordinata.

— Sostenere che l'uomo non può fare il bene e non gli è possibile evitare il male significa negare la libertà umana e la potenza redentrice della Grazia, rendendo impossibile una vera "conversione" e giustificando ogni licenza morale.

— Se, nella conversione del peccatore, la grazia non rigenera l'anima, sì da trasformarla radicalmente rendendola partecipe della natura e della vita di Dio, non si comprende in qual senso Maria Ss.ma sia proclamata dalla Chiesa universale come "la piena di grazia". Quale culto potrebbe meritare se, soprattutto Lei, non fosse stata elevata ad un livello altissimo di amicizia (= affinità) con Dio, sì da poterne diventare la "MADRE " generando Gesù?...

— Per la medesima ragione, non si spiega come anche i Santi possano essere venerati e invocati, se non sono stati profondamente pervasi dalla grazia, e al punto da celebrare - proprio per essa - l'unione trasformante con Dio.

— Rifiutare il Sacrificio eucaristico significa negare alla Chiesa il dovere del supremo atto di culto, quindi sopprimerla come Società eminentemente religiosa.

— Respingere la transustanziazione equivale sottrarre ai fedeli "il Pane vivo disceso dal cielo"; negar loro il conforto e la gioia dell’Amico assolutamente ideale, il più necessario "viatico" per l'eternità; nascondere alla Chiesa l'unico Sole che la riscalda, creando il clima indispensabile per la sua vita.

— La Messa, declassata a semplice "banchetto", espone il Santissimo alle inevitabili profanazioni dovute alla noncuranza dei frammenti del "pane consacrato" e dei suoi avanzi(*). Purtroppo, anche all'abusiva prassi liturgica dei Neocatecumenali deve attribuirsi la responsabilità della "comunione sulla mano", la cui concessione è stata come estorta alla S. Sede, perché contraria alla volontà di Paolo VI, che ne aveva previsto e deplorato le inevitabili conseguenze, negative sotto ogni aspetto.

— Se, oltre alla Chiesa, altre religioni aprissero alle anime vie ordinarie e oggettivamente valide per salvarsi, le Missioni Cattoliche non sarebbero affatto necessarie né meriterebbero la collaborazione spesso eroica dei fedeli.

— L'attività dei Neocatecumenali itineranti, per quanto possa sembrare lodevole, non è neppure paragonabile all'opera dei missionari cattolici che da secoli, avendo rinunziato a tutto, si dedicano all'evangelizzazione del mondo; mentre i discepoli di Kiko si recano all'estero non solo ben provvisti dalle comunità d'origine, ma anche sostenuti dall'amore e dal conforto morale delle rispettive famiglie, contro l'esempio degli Apostoli, che abbandonarono parenti, averi, comodi, ecc., seguendo il Maestro fino al martirio.

— L'erezione di Seminari, ove si preparano candidati al sacerdozio educati secondo gli errori dottrinali di Kiko, potrebbe essere una delle peggiori minacce per la Chiesa di domani.

 

(*)

Ancora una volta, recentissimamente, nella basilica di S. Giovanni in Laterano, cattedrale del Papa, la sera del 21 ottrobre ’92, durante il rito dell’ordinazione di alcuni diaconi, i Neocatecumenali hanno dimostrato di non curarsi dei frammenti del «pane consacrato» lasciati sparsi sul tavolo, facendo logicamente supporre di non credere nella «presenza reale» di Cristo derivata dalla «presenza reale» di Cristo derivata dalla «transustanziazione».

 

Conclusione

Sono "eretici" i Neocatecumenali? — Lo sono soltanto coloro che sanno di esserlo e si ostinano a sostenere gli errori sopra elencati. Ma siccome identificarli singolarmente sfugge ad ogni nostra verifica, resta da riprovare soltanto l’eresia in sé quale risulta dalle "catechesi" di Kiko. In concreto, essa costituisce una delle più temibili insidie per la fede, data la potenza organizzativa ed economica del Movimento.

Spetta alla Chiesa il delicato e arduo compito di discernere il "buon grano" dalla "zizzania"; e ciò non solo encomiando il fervore di alcuni, ma altresì liberando l'essenza del "cammino" da tutto l'ingombrante fardello dei pregiudizi d'indole biblica e teologica, storica e liturgica, impliciti nel "cammino" qual è proposto da Kiko e collaboratori.

L'operazione "chirurgica" è necessaria ed urgente perché la Chiesa conservi la propria credibilità e impedisca il moltiplicarsi dei casi di apostasia di quanti, - anche traumatizzati dalla condotta di certi responsabili del Movimento - attendono con impazienza un autorevole intervento della S. Sede.

Ciò è particolarmente necessario per difendere la dignità del Papa, a cui i Neocatecumenali - in buona o cattiva fede - attribuiscono le proprie idee, peggiorando la posizione della Chiesa davanti al mondo.

 

Per ampliare l'orizzonte, si consiglia di consultare:

E. ZOFFOLI, Eresie del movimento neocatecumenale, V ed. migliorata e arricchita di sconcertanti testimonianze, Saggio critico, Ed. Segno, Udine, 1992, pp. 168;

ID., Magistero del Papa e catechesi di Kiko. Confronto a proposito del "Cammino neocatecumenale", Ed. Segno, Udine, 1992, pp. 150;

ID., Catechesi neocatecumenale e ortodossia del Papa, Ed. Segno, Udine, 1995, pp. 80;

ID., Verità sul Cammino neocatecumenaleDocumenti e testimonianze di presbiteri e laici, Ed. Segno, Udine, 1996, pp. 424;

 

* * *

I CATTOLICI ESIGONO CHE I NEOCATECUMENALI, ROMPENDO IL LORO SILENZIO, DICHIARINO ESPRESSAMENTE E INEQUIVOCABILMENTE DI:

credere nella Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, non solo carismatica, ma anche gerarchica. Chiesa dei Papi succedutisi da Pietro a Giovanni Paolo Il, e dei Concili ecumenici celebrati, da quello di Nicea al Vaticano Il, rimasto fedele al magistero infallibile del grande Concilio di Trento;

credere che in essa il potere - e quindi la gerarchia - si fonda sull'Ordine sacro, che conferisce il sacerdozio ministeriale, essenzialmente distinto da quello comune a tutti i battezzati;

credere che il supremo atto del sacerdozio gerarchico è l'offerta del Sacrificio eucaristico, ossia del " Sacrificio del Calvario reso sacramentalmente presente sui nostri altari " (PAOLO VI, Prof. di fede);

credere che il Sacrificio eucaristico è condizionato essenzialmente alla transustanziazione, che rende veramente, realmente e sostanzialmente presente Cristo sotto le apparenze del pane e del vino, distintamente consacrati;

credere che Gesù s'immola sulla croce e sull'altare per soddisfare la giustizia di Dio, offeso dai nostri peccati, e così redimere il mondo da ogni male, temporale ed eterno;

credere che la grazia da Lui meritata rigenera realmente le anime e, mediante l'esercizio delle virtù morali e teologali, dispone alla santità e alla salvezza eterna;

credere che la rigenerazione delle anime dipende non soltanto dal battesimo, ma anche dal sacramento della penitenza, nel quale il Sacerdote-Confessore, "nella persona e nel nome di Cristo", rimette i peccati, previa la sincera contrizione del penitente, che promette - e si sforzerà - di emendarsi nella partecipazione alla morte espiatrice e redentrice del Salvatore;

credere nell'esistenza del Purgatorio quale condizione necessaria per le anime dei fedeli morti in stato di grazia, ma non ancora pienamente purificati...; e nell'eterna realtà dell'Inferno, morti nell'impenitenza finale.

La misericordia di Dio non esclude, ma suppone il rispetto dell'ordine richiesto dalla sua giustizia.

 

I NEOCATECUMENALI POSSONO RITENERSI MEMBRI DELLA CHIESA CATTOLICA SOLO A CONDIZIONE DI CONDIVIDERE LA SUA FEDE IN TUTTE E SINGOLE LE VERITÀ ELENCATE; ALTRIMENTI DEVONO RASSEGNARSI AD ESSERNE RESPINTI COME ERETICI, PARTICOLARMENTE PERICOLOSI PERCHÉ SCALTRAMENTE INSERITI E NASCOSTI NEL SUO SENO.

 

"LO SPIRITO DICHIARA APERTAMENTE CHE NEGLI ULTIMI TEMPI ALCUNI SI ALLONTANERANNO DALLA FEDE, DANDO RETTA A SPIRITI MENZOGNERI E DOTTRINE DIABOLICHE, SEDOTTI DALL'IPOCRISIA DI IMPOSTORI, GIÀ BOLLATI A FUOCO NELLA LORO COSCIENZA..." (1Tm 4, 1-2).

 

1
S_Daniele
00martedì 27 ottobre 2009 22:56
Tutti voi conoscete la mia idea negativa sui neocatecumenati tanto che lo scorso anno quando la Santa Sede approvò il loro statuto fui accusato di mancaza d'obbedianza al magistero, tempo fa ad un mio amico che ne fa parte ho citato la critica di padre Zoffoli sugli insegnamenti di questo movimento, mi ha risposto, anche se poi non ho avuto modo di verificarlo perchè non ho più incontrato questo amico, che aveva letto le obiezioni di padre Zoffoli e li aveva confrontate con i testi che Zoffoli attaccava e dice che Zoffoli ha estrapolato ampiamente citazioni da quei testi togliendoli da un contesto più ampio che faceva comprendere che quei testi parlavano d'altro, ora non saprei se ciò è vero, conoscendo la fama e la serietà di padre Zoffoli ne dubito e d'altronde se fosse così non si spiega come mai non esistono libri che confutano le tesi del Zoffoli se egli ha palesemente compreso male il pensiero del NC.
enricorns
00martedì 27 ottobre 2009 23:20
Rns ha dei pro e dei contro magari ne parliamo brevemente, il problema maggiore però è questo:
anche se gli statuti sono stati approvati siamo molto lontani per tutto il resto.

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8804500

Non è che stiamo facendo confusione?

Accenni ai pro e contro del RnS; e chi non ne ha? Poi posti un articolo sui Neocatecomenali e dai addirittura un link che sviluppa questo tema.
enricorns
00martedì 27 ottobre 2009 23:24
Ma io avevo chiesto di dare testimonianza e non critica ai movimenti
Caterina63
00mercoledì 28 ottobre 2009 00:39
[SM=g7427] Ghergon sfonda una porta aperta....quella del CN ma è un discorso complesso che spero di poter riepilogare più avanti e brevemente...dal canto mio ho fatto già ampi accenni sulla disobbedienza di questo Cammino alle direttive emanate dalla Chiesa...

E non è il caso del RnS come ho potuto spiegare più volte....

Sarebbe un peccato trascurare la testimonianza di Gabbianella [SM=g7427] domani la riprendo....

suggerisco ad enricorns però....di non pensare ad accuse o attacchi ai Movimenti...ci sono dei problemi, ci sono delle differenze delle volte indolori altre volte più dolorose...se per dire la verità bisogna essere accusati di accusare, bè allora sarà difficile capire dove stanno i problemi... [SM=g7515]
l'importante è che svolgiamo il tutto con serenità senza giudicare ma solo sottolineando gli aspetti per altro denunciati dal Pontefice come ho dimostrato nei messaggi precedenti...
sono aspetti e situazioni, a volte, che NON coinvolgono tutto il Movimento, ma solo una parte o solo piccoli gruppi a livello regionale...

Ho fatto l'esempio di quando si accusa anche l'Ordine Domenicano...bè io non me la prendo perchè è la verità...in Olanda appunto ci sono gruppi di domenicani che agiscono in discordanza...dovrei offendermi per questo? no...certo che ci soffro, ma essendo la verità non me la posso prendere...anche se la mia esperienza è positiva...

mo buona notte!
[SM=g7367]
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