I sessant'anni di Emmaus La solidarietà fatta azione

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
S_Daniele
00martedì 3 novembre 2009 07:11


Iniziative in Francia per celebrare il movimento fondato dall'abbé Pierre

I sessant'anni di Emmaus

La solidarietà fatta azione


Parigi, 2. Sono trascorsi sessant'anni da quando Henri-Antoine Grouès, meglio conosciuto come abbé Pierre, fondò la prima comunità di Emmaus in Francia, scegliendo come base una grande casa abbandonata a Neuilly-Plaisance (Seine-Saint-Denis) che divenne ostello per i giovani. Era il 1949 e il Paese subiva ancora le conseguenze degli anni della guerra. Il movimento, nato dall'incontro con Georges Legay, un ex ergastolano che l'abbé Pierre strappò al suicidio, si dedicò all'inizio proprio alla costruzione di alloggi di emergenza per venire incontro alla crisi abitativa. Emmaus France ed Emmaus International ricordano questi sessant'anni di storia con una serie di iniziative per far (ri)scoprire al grande pubblico il valore di una comunità che ha fatto della lotta alla miseria e all'esclusione sociale la sua missione quotidiana.
Il via alle celebrazioni è stato dato venerdì scorso a Parigi con un incontro al quale hanno partecipato quattromila aderenti al movimento che, dal 3 al 15 novembre, in tutta la Francia, aprirà le sue porte ai cittadini, invitati a condividere lo slogan della manifestazione:  "Emmaus 60 anni - Non subire, agire sempre". Per l'occasione sono state selezionate sessanta iniziative in corso, nazionali e internazionali, suddivise in dieci tematiche, per illustrare il dinamismo, la pluralità dei campi d'azione dove si concretizza la solidarietà di Emmaus. Dal cronico problema degli alloggi alla difesa ambientale, dall'assistenza sanitaria all'accesso alla cultura, dal reinserimento sociale degli ex detenuti all'aiuto economico e psicologico delle donne vittime di violenza, fino all'ascolto dei giovani che vivono nella precarietà e al sostegno dell'economia solidale attraverso, anche, il recupero e il riciclaggio dei materiali usati:  nel corso degli anni, Emmaus si è trasformato in un laboratorio poliedrico capace di adattarsi costantemente all'evoluzione e ai bisogni delle società, venendo in soccorso - come l'abbé Pierre fece nel secondo dopoguerra - dei più poveri, dei più emarginati (sono otto milioni, oggi, i francesi che vivono sotto la soglia di povertà).
"Rendere il movimento contagioso e determinato nei suoi impegni":  questo l'obiettivo per i prossimi anni, secondo Christophe Deltombe e Jean Rousseau, presidenti rispettivamente di Emmaus France ed Emmaus International. "All'individualismo - dicono - bisogna opporre la mutua assistenza e la condivisione, allo spirito di competizione l'azione collettiva, all'egoismo e alla paura di perdere la solidarietà e la sobrietà". La lotta è "sul terreno, nell'azione", contro "le cause della miseria e dell'esclusione", per "un vero modello di società fondato sulla dignità e la solidarietà".
Emmaus International, creata nel 1971, è presente in trentasei Paesi con 308 gruppi. In Francia, dove l'attività del movimento è capillare, dal 2003 la struttura è stata suddivisa in tre branche:  comunitaria (per la prima accoglienza degli emarginati); azione sociale e alloggi (per l'aiuto concreto delle persone in difficoltà, in particolare dei senzacasa); economia solidale e inclusione (per il recupero del materiale usato e il reinserimento sociale e professionale di detenuti e disoccupati).


(©L'Osservatore Romano - 2- novembre 2009)
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:17.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com