I vescovi del Consiglio delle Conferenze episcopali europee ricevuti dal presidente Sarkozy all'Eliseo

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Cattolico_Romano
00sabato 3 ottobre 2009 19:00


I vescovi del Consiglio delle Conferenze episcopali europee ricevuti dal presidente Sarkozy all'Eliseo

La laicità dello Stato in Francia è aperta alla visione della Chiesa


Parigi, 3. "Una laicità alla francese" cioè aperta all'apporto che nella società viene dalla religione:  per il cardinale Péter Erdo, questo è stato il tema centrale dell'incontro di ieri pomeriggio all'Eliseo tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e i vescovi riuniti in questi giorni a Parigi per l'annuale assemblea del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee).
Il porporato ha riferito che, nel corso dell'incontro all'Eliseo, il presidente Sarkozy ha espresso il suo apprezzamento per l'apporto che la Chiesa dà alla società del suo Paese con il magistero sociale. Tuttavia, per Sarkozy è compito dello Stato garantire per ciascun cittadino la libertà di pensiero.
Per il cardinale Jean-Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux e vice presidente della Ccee, l'incontro con il presidente Sarkozy è stato "importante per i presidenti delle Conferenze episcopali d'Europa". Il cardinale Ricard ha aggiunto che il capo dello Stato francese "si è posto sul piano della dimensione sociale delle religioni, sviluppando nuovamente un punto a lui caro, ossia che le religioni hanno a che fare con il senso da dare alla vita anche nell'ambito della ricerca di un bene comune". L'arcivescovo di Bordeaux ha particolarmente apprezzato l'affermazione di Sarkozy, secondo cui "il ruolo dello Stato non è dare un senso alla vita, ma organizzarla".
Il giorno precedente, primo settembre, durante la conferenza stampa di presentazione dell'assemblea di Parigi, il cardinale Péter Erdo aveva risposto ad alcune domande poste dai rappresentanti dei media. Secondo il resoconto pubblicato dal quotidiano "La Croix", il porporato, rispondendo a una domanda sullo stato delle relazioni tra Chiesa e Stato in Francia, aveva sottolineato che gli attuali rapporti della Chiesa con le autorità di Parigi sono ottimi e possono essere considerati come un punto di riferimento per l'Europa.
Il cardinale Péter Erdo, arcivescovo di Esztergom-Budapest e primate d'Ungheria, aveva dichiarato che nel suo Paese, dove è attualmente in corso il dibattito sulla "legge fondamentale sui culti", la regolamentazione francese sui rapporti tra Chiesa e Stato potrebbe essere un modello a cui i suoi connazionali potrebbero ispirarsi.
Tuttavia il presidente della Ccee aveva sottolineato che in Europa "esiste una grande varietà di modelli nelle relazioni tra Chiesa e Stato". Per il porporato "sarebbe un grave errore limitarsi a un solo modello". Il cardinale aveva anche ribadito che "l'Unione Europea non ha nessun modello" circa le relazioni tra Chiesa e Stato essendo questo argomento di competenza dei singoli Paesi membri.
I lavori dell'annuale assemblea del Consiglio delle Conferenze episcopali europee sono proseguiti ieri con l'esposizione ai vescovi europei dei risultati registrati dall'indagine europea sul rapporto Chiesa e Stato.
L'indagine, commissionata a venti anni dalla caduta del muro di Berlino, ha fatto il punto sulle diverse modalità di riconoscimento giuridico che la Chiesa gode nei diversi Paesi europei e conclude che "anche là dove la Chiesa è riconosciuta, non sempre lo status che le viene attribuito è adeguato alla sua effettiva natura e a tutte le esigenze che ne derivano".
Gli autori dell'indagine hanno anche analizzato i diversi sistemi di finanziamento attivati dalle Chiese in Europa:  si va dalla "tassa ecclesiastica" attivata in alcuni Paesi, Germania e buona parte dei cantoni della Svizzera, al versamento da parte dello Stato di somme più o meno consistenti come in Croazia e in Slovacchia. L'Italia, la Spagna, l'Ungheria e la Lituania, invece, adottano il sistema che riconosce ai contribuenti la facoltà di destinare alla Chiesa una parte dell'imposta sul reddito dovuta allo Stato.
Lo studio, presentato ieri all'assemblea dei vescovi europei riuniti a Parigi, ha anche analizzato il grado di apprezzamento che si registra nei diversi Paesi europei circa gli interventi della Chiesa su materie "socialmente rilevanti". Le risposte raccolte dai ricercatori sono variegate:  in alcune nazioni europee gli interventi della Chiesa "vengono apprezzati o comunque tenuti in considerazione, come in Germania, Francia, Lituania, ma anche Albania e Grecia. In altri Stati, invece, non ottengono alcuna attenzione, come avviene in Bosnia e Slovenia; oppure quando contrastano con la mentalità dominante, suscitano decisa ostilità, come rivelano i vescovi austriaci e cechi.
Ci sono stati anche dei casi in cui gli interventi dell'episcopato su dei temi di grande interesse sono stati ridicolizzati da parte di alcuni mass media locali, come hanno sottolineato alcuni vescovi delle diocesi di alcuni cantoni svizzeri.
Una importante osservazione viene fatta nello studio da alcuni vescovi della Chiesa d'Inghilterra e del Galles, da diversi membri degli episcopati della Moldova, della Polonia, del Portogallo. I presuli rilevano che "mentre le dichiarazioni in tema di sessualità, famiglia, bioetica, quando non vengono del tutto ignorate, suscitano reazioni negative, quelle riguardanti problemi sociali come i diritti umani, la solidarietà, lo sviluppo della persona umana, sono apprezzate, valorizzate e ampiamente riportate dai media nazionali".
Nel resoconto sull'indagine europea sul rapporto tra Chiesa e Stato si sottolinea che in alcuni Paesi d'Europa molte persone sono contrarie agli interventi della Chiesa sui problemi che riguardano la coscienza della persona come il tema dell'inizio e della fine della vita umana. Questa tematica viene considerata intimamente collegata alla coscienza e ogni intervento della Chiesa è considerato una ingerenza.


(©L'Osservatore Romano - 4 ottobre 2009)
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:32.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com