Il rapporto annuale della Fao e del Programma alimentare mondiale Nel mondo aumentano gli affamati e diminuiscono gli aiuti
Roma, 14. Un mondo con oltre un miliardo di affamati, con un aumento del 9 per cento del loro numero nell'ultimo anno, viene descritto nel rapporto annuale sullo stato dell'alimentazione (Sofi) pubblicato oggi congiuntamente dalla Fao e dal Programma alimentare mondiale (Pam) dell'Onu, in concomitanza con la Giornata mondiale dell'alimentazione che si celebra venerdì 16. La quasi totalità degli affamati - 1.020.000.000, secondo il Sofi 2009 - vivono nei Paesi in via di sviluppo: in Asia e nel Pacifico 642 milioni; nell'Africa subsahariana 265 milioni; in America latina e Caraibi 53 milioni; nel Vicino Oriente e in nord Africa 42 milioni. Il numero degli affamati è però aumentato anche nei Paesi sviluppati, dove sono 15 milioni.
Il rapporto Sofi 2009 conferma quanto già anticipato nei giorni scorsi e riferito dal nostro giornale e cioè che il prezzo maggiore della crisi finanziaria in atto ricade sui Paesi poveri, ma sottolinea che l'aumento degli affamati non è riconducibile, se non nella sua accelerazione, solo a tale crisi. Il numero delle persone sottonutrite è infatti aumentato, aumentato in modo lento, ma costante, in tutto l'ultimo decennio, sia nei periodi di prosperità economica sia in quelli di recessione.
A giudizio della Fao e del Pam, questo mostra l'estrema debolezza del sistema mondiale di governance della sicurezza alimentare. Josette Sheeran, direttore esecutivo del Pam, ha sottolineato che proprio nel momento in cui il numero delle persone che soffrono la fame ha raggiunto un picco storico, vi è il più basso livello di aiuti alimentari mai registrato.
Né ciò può essere attribuito a mancanza di risorse. Il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, ha ricordato che la comunità internazionale ha i mezzi economici e tecnici per far sì che questa piaga sia eliminata: di conseguenza, quello che manca è la volontà politica di sradicare la fame. "I leader mondiali - ha detto Diouf - hanno reagito con determinazione alla crisi economica e finanziaria e sono stati in grado di mobilitare miliardi di dollari in un lasso di tempo molto breve. La stessa azione decisa è adesso necessaria per combattere fame e povertà". Secondo il direttore generale della Fao, investire nel settore agricolo dei Paesi in via di sviluppo è essenziale non solo per questo scopo, ma più in generale per assicurare una complessiva crescita economica per tutti i Paesi e di conseguenza per favorire la pace e la stabilità nel mondo.
(©L'Osservatore Romano - 15 ottobre 2009)