Il terremoto devasta L'Aquila e provincia

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Cattolico_Romano
00lunedì 6 aprile 2009 11:16
Il terremoto devasta L'Aquila e provincia:
16 morti, 30 dispersi, 10mila edifici lesionati


ROMA (6 aprile) - Una forte e lunga scossa di terremoto ha colpito l'Abruzzo, con effetti in tutta l'Italia centrale, alle 3,32. La magnitudo viene valutata dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia a 5,8 gradi della scala Richter. Secondo fonti degli istituti statunitensi la magnitudo è pari invece a 6,3 gradi Richter. L'epicentro è stato localizzato a una profondità di 5 chilometri, tra il capoluogo, Collimento e Villagrande. 

Ottavo-nono grado Mercalli. Il terremoto ha avuto in alcune zone un effetto pari all'ottavo-nono grado della scala Mercalli sugli edifici, provocando numerosi crolli: lo ha detto il portavoce della Protezione civile, Luca Spoletini, nella sede del dipartimento dove è riunito il comitato operativo. Il quadro, ha spiegato Spoletini, «è estremamente critico, ci sono stati diversi crolli».

Dopo circa un'ora è stata avvertita un altra scossa: secondo la Protezione civile la magnitudo è stata di 4,7 ed è avvenuta alle 4.37. Già ieri sera, intorno alle 23, una scossa di magnitudo 3,9 aveva creato allarme in Abruzzo. Molte le repliche, di varia intensità, che si sono susseguite.

Sedici vittime e decine di dispersi. Panico a L'Aquila e in tutta la provincia, dove la popolazione si è riversata in strada e dove si sono verificati molti crolli. Oltre ai tanti feriti, al momento si registrano nel capoluogo quattro bambini uccisi nel crollo della loro abitazione, per i quali i medici dell'ospedale San Salvatore nulla hanno potuto. Due le vittime nel paese di Fossa, un'anziana e una bambina. Un ponte nella zona di Fossa sarebbe crollato su una autovettura, non si sa se con persone dentro. Altre cinque vittime sono state estratte dalle macerie a Castelnuovo, piccola frazione di San Pio delle Camere, devastata dal sisma. Gli altri morti si sono avuti a Tornimparte e Poggio Picenze.

Otto dispersi. Nel paese di San Demetrio dei Vestini risultano disperse otto persone, secondo quanto riferito dai carabinieri.

Crollano gli edifici a L'Aquila. E' crollata completamente la cupola della chiesa delle Anime Sante, nel centro storico, e anche la Cattedrale ha subito danni strutturali. Crollata anche una parte della Casa dello Studente: alcuni studenti sarebbero intrappolati fra le macerie. Nel centro storico vengono segnalati altri crolli e altre persone rimaste sotto le macerie. Ci sono persone intrappolate in una casa crollata in via XX Settembre e i vigili del fuoco stanno scavando per tirarle fuori dalle macerie. La casa, totalmente rasa a suolo, è vicina al palazzo dell'Anas. A via Sallustio tutte le case sono lesionate anche se non crollate. Le suore dell'istituto religioso sono in strada e prestano aiuto ad anziani e persone con coperte e altri generi di conforto. Un centro di raccolta è stato organizzato in Piazza d'Armi. In Piazza Duomo, come in tutte le aree "aperte" della città, migliaia di persone sostano, alcune nelle macchine, sotto choc. Traffico in tilt, blocchi nelle reti telefoniche.

Evacuato l'ospedale San Salvatore. Nella prima mattinata è stata decisa l'evacuazione dell'ospedale San Salvatore, danneggiato dal sisma: i ricoverati saranno trasferiti ad Avezzano e in altre strutture. Un ospedale da campo sarà allestito in Piazza d'Armi.

Tendopoli in allestimento. Il sindaco Massimo Cialente ha annunciato l'allestimento di tendopoli per ospitare la popolazione della città, che si è riversata interamente in strada.

In tutto l'Abruzzo migliaia di persone in strada. Danni anche nell'Ascolano. Seri danni alle abitazioni sono stati segnalati dalla popolazione anche in diverse località della provincia, tra cui Paganica. Tetti crollati e case lesionate anche alle porte dell'Aquila, a Prata d'Ansidonia e Torninparte. A Rovere, sull'Altopiano delle Rocche, è crollato il campanile, mentre danni e case lesionate si riscontrano anche ad Avezzano con telefoni e elettricità in tilt. Danni a case si registrano anche nel Pescarese, tra Penne e Popoli, con lesioni a infrastrutture. Gente in strada a Sulmona e Teramo, con crolli di cornicioni e crepe nei muri. Nel resto della regione migliaia sono le persone in strada, da Pescara a Sulmona, da Teramo a Chieti. La Potezione Civile parla di almeno diecimila edifici lesionati nella provincia aquilana, numero che potrebbe anche salire. Rinforzi dei Vigili de Fuoco sono partiti da Teramo e da Roma in direzione dell'Aquila, e il traforo del Gran Sasso per ora è transitabile. Danni sono stati registrati anche nell'Ascolano.

15mila utenze senza elettricità nell'Aquilano. Sono quindicimila le utenze disalimentate nella provincia de l'Aquila in seguito al terremoto. Lo ha comunicato l'Enel alla Protezione civile.

Chiuse la Roma-L'Aquila e la Tiburtina. Per verifiche e controlli sui viadotti è stato chiuso il tratto autostradale della Roma-L'Aquila (A24) tra Valle del Salto e Assergi in entrambe le direzioni. L'autostrada è chiusa anche al traffico dei mezzi superiori alle 7,5 tonnellate nel tratto Roma-Tornimparte. Chiuso a scopo precauzionale anche un tratto della Tiburtina Valeria da Corfinio verso Roma per verificare alcune strutture.

Anche a Roma i palazzi hanno tremato a lungo e la gente è scesa in strada. Il capo del Dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso ha convocato il Comitato operativo e ha informato il presidente della Repubblica, Napolitano, e il premier Berlusconi, con i quali è in costante contatto per aggiornarli sulla situazione. Bertolaso ha anche parlato con il sindaco dell'Aquila, che ha confermato i crolli verificatisi in città. Nel frattempo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, è in costante contatto con la Protezione civile.

La Protezione civile: non mettetevi in viaggio, divieto di sorvolo su tutta l'area. Non risultano al momento danni alle linee ferroviarie e alle principali strade della zona colpita dal terremoto. La Protezione civile, tuttavia, invita a non mettersi in viaggio per non intralciare i soccorsi. Sulla zona dell'Aquila, inoltre, è stato emesso un Notam, un divieto di sorvolo in tutta l'area.

Due colonne partite dal Lazio. Due colonne mobili di aiuti del Dipartimento della Protezione civile della Regione Lazio sono partite verso le zone colpite dal sisma, con tende per sfollati e quant'altro necessario per prestare soccorso alla popolazione.

Intorno alle 22,20 una forte scossa di terremoto era stata avvertita in Emilia Romagna e nelle Marche. Il sisma ha avuto epicentro nell'Appennino tosco-emiliano, nel Forlivese.Sono in corso accertamenti per verificare danni eventuali a persone e cose. Il sisma è stato avvertito in particolare nel Pesarese, a Urbino e anche ad Ancona, oltreché nel Ferrarese e nel Bolognese, nel Cesenate e a Rimini. A Forlì e Cesena alcune persone sono scese in strada. Moltissime le chiamate ai centralini dei pompieri di Pesaro, Urbino, Ancona e Senigallia, dove il sisma è stato avvertito distintamente anche ai primi piani delle abitazioni.

Avvertito anche a Trieste. La scossa è stata sentita in varie zone di Trieste, a Muggia (Trieste), Grado (Gorizia) e Lignano (Udine), oltre che ai piani alti di varie località lungo la costa friulana e giuliana. Segnalazioni sono arrivate anche dalla Toscana e dal Veneto.

Magnitudo 4,6, profondità 28,2 km. Il
Dipartimento della Protezione Civile ha reso noto che il sisma ha avuto magnitudo 4.6, con epicentro tra i comuni di Forlì, Forlimpopoli e Castrocaro Terme, in provincia di Forlì, e di Faenza in provincia di Ravenna. Il dato tecnico è dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. L'ipocentro è stato individuato a grande profondità: 28,2 km. Proprio per la profondità del sisma, ha spiegato l'ing. Demetrio Egidi, responsabile della Protezione Civile dell'Emilia Romagna, l'area dove è stata avvertita la scossa è stata vasta. Le verifiche della protezione Civile, insieme con Vigili del Fuoco e Prefetture, non segnalano danni a persone o cose.  Nelle prossime ore saranno compiuti ulteriori accertamenti alla ricerca di eventuali danni.

Fonte: www.ilmessaggero.it
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00martedì 7 aprile 2009 08:21
Tragico terremoto in Abruzzo
Crolli e oltre cento morti


20.02 - 50mila dollari di aiuti dagli Usa.  Gli Stati Uniti hanno messo a disposizione del governo italiano 50 mila dollari di aiuti di emergenza dopo il terremoto di ieri notte in Abruzzo: lo ha annunciato il portavoce del Dipartimento di Stato Robert Wood. L'annuncio del terremoto ha aperto oggi il briefing del dipartimento di Stato con Wood, che ha offerto le condoglianze degli Stati Uniti alle famiglie delle vittime. "La nostra ambasciata a Roma fornirà 50 mila dollari di aiuti di emergenza. Il governo italiano ha detto che al momento non servono altri aiuti sul fronte dei soccorsi", ha detto il
portavoce. Wood ha aggiunto che al momento non si hanno notizie di vittime americane nel sisma.

19.55 - Crollato castello medievale di Ocre.  Il castello medioevale di  Ocre è crollato a seguito del sisma di oggi. Le pietre del complesso del 1200 - che sovrasta il paesino - sono rotolate persino dentro il centro abitato, schiacciando auto e danneggiando cose.

19.45 - Al via Consiglio dei ministri per fondi d'emergenza. Ha preso il via a Palazzo Chigi alle
19.35 il Consiglio dei ministri straordinario, convocato per stanziare i fondi necessari ad affrontare l'emergenza terremoto in Abruzzo.

19.40 - Evacuato ospedale de L'Aquila. L'ospedale civile dell'Aquila è stato evacuato, rimangono in degenza 20 malati che al momento non possono essere trasferiti per ragioni sanitarie. Lo ha confermato il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. La struttura ospedaliera ha registrato ingenti danni e comunque non è in grado di garantire l'assistenza necessaria.

19.30 - Napolitano: lo Stato al vostro fianco.  "Sono sicuro che le forze dello Stato e le istituzioni pubbliche centrali e locali sprigioneranno il massimo sforzo per fronteggiare l'emergenza e dare a voi tutti sicurezza per il futuro". È l'impegno che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano assume rivolgendosi agli abruzzesi colpiti dal terremoto di stanotte. Il capo dello Stato parla in una dichiarazione televisiva.

19.19 - Fonti ospedaliere: i morti sono 150. Secondo fonti ospedaliere, i morti accertati sarebbero oltre 150 e 1500 i feriti. Lo si è appreso all'ospedale dell'Aquila.

19.02 - Nuovo bilancio: 108 morti accertati.  È di 108 morti accertati il nuovo bilancio del terremoto in Abruzzo, secondo quanto riferiscono all'Ansa fonti dei soccorritori.

18.40 - Nuova forte scossa.  Una nuova, forte scossa di terremoto, di magnitudo 4.1, è stata avvertita pochi minuti fa all'Aquila: la terra ha tremato per circa tre secondi, proprio mentre era in corso la conferenza stampa della Commissione Grandi Rischi, che aveva sottolineato come sia impossibile prevedere i terremoti.

18.35 - Sei giovani estratti vivi da Casa dello Studente.  Tra le tante cattive notizie che arrivano da L'Aquila una almeno incoraggia i soccorritori e la Protezione civile: sei ragazzi sono stati estratti vivi dalle macerie della Casa dello studente collassata nel terremoto che ha colpito il capoluogo abruzzese la scorsa notte alle ore 3 e 32.

18.15 - Pioggia ostacola i soccorsi. È arrivata anche la pioggia a complicare la macchina dei soccorsi a L'Aquila. Dalle 18, infatti, una leggera ma fastidiosa pioggia ha cominciato a scendere su tutta la città de L'Aquila rendendo più difficile le operazioni di soccorso delle squadre di vigili del fuoco e della Protezione civile concentrate prevalentemente sulle macerie di numerosi edifici distrutti dal terremoto.

16.30 - 92 le vittime, 70mila gli sfollati. Si continua a scavare senza sosta, anche con le mani per non rischiare di provocare ulteriori danni, a L'Aquila e nei comuni limitrofi colpiti dal sisma. Finora sono 92 le vittime accertate e 1500 le persone ferite nei crolli. Il numero degli sfollati nel frattempo dovrebbe aver superato quota 70 mila. Onna e Paganica centri ormai rasi al suolo. E proseguno le scosse di assestamento (questa mattina erano già oltre 200) che si verificano a intervalli di tre/cinque minuti. A l'Aquila, i soccorritori hanno recuperato dalle macerie della Casa dello Studente il cadavere di un giovane, mentre è stata fortunatamente estratta viva delle macerie di una palazzina a via XX Settembre, una ragazza di 24 anni, Francesca: si era riparata sotto un tavolo. In questo momento, come riferito dallo stesso presidente del Consiglio Berlusconi, sono impegnati nelle zone colpite circa quattromila soccorritori. I feriti già da alcune ore vengono trasportati in elicottero anche negli ospedali della Capitale e delle città vicine, perchè l'ospedale dell'Aquila è inagibile in molte parti. Alle 19 è prevista una riunione straordinaria del Consiglio dei Ministri.

15.50 - Solana: «Italia può contare su appoggio Ue».
"In questo momento l'Italia può contare sulla solidarietà dell'Unione europea". Ad affermarlo, è l'Alto Rappresentante per la politica estera e di Sicurezza comune dell'Ue, Javier Solana, in un messaggio inviato al premier Silvio Berlusconi per esprimere il suo rammarico dopo il terremoto in Abbruzzo. "Sono scioccato per la tragedia causata dal terremoto che si è verificato oggi nel tuo Paese", prosegue Solana, aggiungendo: "Voglio rivolgere al tuo governo e al popolo italiano il mio rammarico e le mie più profonde condoglianze".

15.40 - Presidente della Provincia Pezzo pane: «Allarme sciacalli».
"Ci sono degli sciacalli in giro: questa notte pochi minuti dopo la scossa erano già in circolazione". È la denuncia del presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane, secondo cui gli episodi di sciacallaggio si sono verificati sia nel centro dell'Aquila, che nei paesini della provincia. "Abbiamo immediatamente avvertito la polizia - ha aggiunto - e loro sono già a lavoro".

15.30 - Franceschini telefona a Berlusconi.
"Ho informato il presidente Berlusconi della disponibilità del Partito Democratico, con le sue strutture, la sua organizzazione e i suoi militanti, di collaborare in tutti i modi con le autorità competenti, a cominciare dalla Protezione civile, nelle forme e nelle modalità che esse riterranno utili, per fronteggiare l'emergenza e alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite. E gli ho augurato buon lavoro. Di fronte a questo dramma ogni polemica va accantonata". È quanto si legge in una nota del segretario del Partito Democratico, Dario Franceschini. Della telefonata di Franceschini ha riferito anche il premier Silvio Berlusconi durante la conferenza stampa da L'Aquila.

14.50 - Berlusconi: «Nessuno verrà lasciato solo».
"Una cosa fondamentale che voglio dire è che nessuno verrà lasciato da solo". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa, parlando della situazione in Abruzzo dopo il terremoto. Il premier ha anche assicurato che al più presto l'ospedale dell'Aquila, in condizioni precarie, sarà evacuato e che posti per gli sfollati verranno allestiti in ogni dove, a partire dagli alberghi della zona, che arriveranno ad ospitare fino a 4mila senzatetto e dalle tende da campo, che arriveranno a tenere ben 20mila posti. Berlusconi ha anche chiesto che la gente si allontani dalla case lesionate e ha assicurato che l'acqua è fruibile in tutta la zona, e che i cellulari sono funzionanti. Pessimismo sul numero delle vittime: anche secondo il presdiente del Consiglio sono destinate ad aumentare.    

14.16 - Berlusconi garantisce case per sfollati.  Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi garantisce che saranno messe subito a disposizione case per gli sfollati colpiti dal pesante terremoto di stanotte in Abruzzo. Parlando al Tg1 subito prima di partire per l'Aquila, dove a breve terrà una conferenza stampa, il presidente del Consiglio ha detto: "Lo Stato c'è e provvederà a dare gli aiuti, compresa la sistemazione immediata a chi ha perso la casa". Berlusconi ha anche auspicato che il numero delle vittime, stimato al momento in oltre 50 persone, non aumenti e ha detto che, pur non essendoci alcuna certezza, i tecnici hanno riferito che le scosse "si sono esaurite e non si ripeteranno".

14.02 - Recuperato corpo badessa Clarisse di Paganica. I Vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie il corpo di suor Gemma Antoniucci, 61 anni, nativa di Grecchio (Chieti), madre superiora del monastero di Santa Chiara di Paganica, popolosa frazione de L'Aquila. Alle 13,31 gli uomini della Protezione Civile hanno calato il cadavere da una finestra del primo piano, su cui è crollato il
tetto dell'edificio. Il monastero era abitato da una decina di clarisse oltre ad un numero imprecisato di novizie, che si sono salvate dal crollo. Solo due suore sono ricoverate in ospedale per le fratture riportate al torace. Il bilancio non è stato più pesante grazie all'intervento di alcuni vicini che, con l'ausilio di due scale, hanno aiutato ad uscire dalle finestre due suore intrappolate nelle stanze.

13.57 - Maroni: «Purtroppo numero vittime in crescita».

13.55 - Letta: Stato e governo al fianco della gente d'Abruzzo.
"Conosco la gente d'Abruzzo. In momenti come questi vale più che mai quella espressione antica e forse abusata, ma profondamente vera che vuole gli abruzzesi "forti e gentili". Lo ha detto il sottosegretario
alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, abruzzese di nascita. "Forti di fronte al dolore e alla sofferenza, gentili nella solidarietà e nello slancio verso chi ha bisogno. Lo Stato, il Governo, sarà al loro fianco - assicura - con tutte le strutture di cui dispone. Ma, soprattutto, con il cuore e l'impegno di tutti gli uomini delle Istituzioni".

13.50 - I morti sono oltre 70. Sono ormai una settantina le vittime del terremoto di stamane che ha devastato in particolare la città de l'Aquila e le frazioni limitrofe. Centinaia i feriti. Il ministro dell'Interno, Maroni, all'uscita dalla scuola della Guardia di Finanza di Coppito (L'Aquila), ha detto di temere che il numero dei morti alla fine sarà tra le 100-150 persone. Ma l'importante - continua - è continuare a scavare, scavare, scavare".

13.07 - Crollati pezzi della cattedrale dell'Aquila.

13.05 - Le condoglianze di Obama.
Il presidente Barack Obama ha inviato le sue condoglianze alle famiglie italiane colpite dal terremoto.

13.00 - Operativi quattro punti di soccorso. Sono operativi nella zona colpita dal terremoto quattro posti medici locali. Si tratta di punti di primo soccorso dove è possibile recarsi per ricevere
prime prestazioni sanitarie. Si trovano a Paganica, Arischia, San Gregorio e a piazza d'armi. La Protezione civile oggi, alle 14.30, distribuirà 6mila pasti alla popolazione colpita dal terremoto nei quattro centri di raccolta a L'Aquila. Si tratta dello stadio Tommaso Fattori, del campo sportivo Acquasanta, del Parco del sole e di Piazza d'Armi

12.50 - In arrivo 1500 vigili del fuoco. Sono in arrivo all'Aquila 1500 vigili del fuoco, 100 poliziotti e 100 carabinieri da varie parti d'Italia per aiutare i soccorsi in provincia dell'Aquila.  Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, al termine di un incontro con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso. Il ministro, accompagnato dal capo della polizia, Antonio Manganelli e dal vicecapo vicario Nicola Izzo, si è recato all'Aquila per vedere quello che resta dell'edificio dove era la questura.
.
12.40 - Sono 50 i morti accertati. Sono saliti a 50 i morti fin qui accertati per il sisma di stanotte nell'aquilano. Non sono stati diffusi i dati sui feriti e sui dispersi, mentre migliaia sono gli sfollati.

11.48 - 26 i comuni colpiti duramente. Sono almeno 26 i comuni interessati in modo "serio" dal terremoto, e i danni riscontrati, i crolli di case vecchie ma abitate e addirittura di almeno quattro palazzi, letteralmente implosi all'Aquila, fanno temere che il numero delle vittime sia destinato a salire e che sia possibile determinarlo  solo tra molto tempo. In molti paesi come Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant'Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio nè Vestini e i centri dell'Altopiano delle Rocche, sono distrutte moltissime abitazioni del centro storico, mentre
presentano danni costruzioni più recenti e anche in cemento armato. La situazione più drammatica è nel capoluogo e in alcune delle sue frazioni come Onna, quasi rasa completamente al suolo, e Paganica dove sono già state registrate numerose vittime. Nel centro storico dell'Aquila vi sono numerosi crolli, moltissimi edifici lesionati e alcuni palazzi non antichi crollati completamente.
 
11.46 - I morti saliti a 40. Sono saliti a 40 i morti fin qui accertati per il sisma di stanotte nell'aquilano. In particolare, di questi: sei sono i morti a Paganica e 5 a Poggio Picenze. Ma il tragico conto è destinato salire viste le drammatiche condizioni dei centri storici colpiti dal sisma.

11.44 - Bimba estratta viva dalle macerie, morta la madre. Dalle macerie di un'abitazione crollata in località San Gregorio (L'Aquila) è stata estratta viva una bambina di 2 anni mentre la mamma è morta nel tentativo di fare scudo con il proprio corpo alla piccola. Lo hanno riferito fonti dei vigili del fuoco.I vigili del fuoco hanno organizzato il trasferimento della bambina in elicottero verso il primo ospedale disponibile. Tecnici dei vigili del fuoco si stanno recando in questa ore all'Aquila per
effettuare una serie di verifiche di stabilità agli edifici
.

11.37 - Anche la badessa delel Clarisse tra le vittime.
Tra le vittime del terremoto in Abruzzo potrebbe esserci anche suor Gemma Antonucci, badessa delle suore Clarisse del convento di Santa Chiara di Paganica, e un'altra suora sarebbe ancora intrappolata sotto le macerie. Lo ha riferito al Servizio di Informazione Religiosa della Cei don Dionisio Umberto Rodriguez Cuartas, parroco dei 5000 abitanti di Paganica e direttore dellaCaritas dell'Aquila. "Ci sono almeno tre morti in parrocchia, ma temo aumenteranno perchè la parte vecchia è tutta fatiscente - racconta don Rodriguez -. Nella chiesa grande non sono riuscito ad entrare e non so cosa sia successo, ma le altre cinque chiese sono state tutte danneggiate. È crollato il tetto del convento delle suore clarisse. E un'altra suora non riescono a tirarla fuori dalle macerie".

11.28 - Cinque morti a Poggio Picenze. Sono cinque, tre bambini e due mamme, le vittime del terremoto a Poggio Picenze, uno dei comuni dell'aquilano colpiti dal sisma della notte scorsa. I danni più seri si sono verificati nel centro storico del paese con il crollo di edifici più vecchi in gran parte occupati dalla comunità slava, assai presente nella zona. Due dei bambini infatti, di età intorno ai dieci anni, sono di origine slava così come una delle madri. Una comunità che negli ultimi anni, raccontano in paese, aveva acquistato e ristrutturato gli edifici più antichi del centro di Poggio Picenze per poter avere delle abitazioni economiche.

11.23 - Unità di crisi al ministero del Welfare.
 È stata convocata presso la sede del Ministero del Welfare di Lungotevere Ripa l'Unità di crisi che sarà presieduta dal Ministro Maurizio Sacconi. È quanto informa un comunicato.

11.08 - All'ospedale dell'Aquila, 16 vittime - I cadaveri di sedici delle vittime del terremoto si trovano all'obitorio dell'ospedale Civile dell'Aquila dove sono state assistite e ricoverate alcune centinaia di persone rimaste ferite in seguito al sisma. I feriti più gravi, si apprende da fonti sanitarie, sono stati trasferiti con elicotteri in altre Regioni. Grosse difficoltà anche per i medici che stanno lavorando senza sosta dalla scorsa notte: le due sale operatorie principali sono fuori uso e si sta operando in una sala allestita al'interno del reparto di Ginecologia. Sono stati inoltre evacuati i reparti di Geriatria, Dermatologia e Medicina generale.

11.00 - Sono al momento 31 le vittime ufficiali del sisma che stamane ha devastato la città de L'Aquila e del suo hinterland. Numero che, purtroppo, sarebbe ancora destinato a crescere. Tutte le forze dell'ordine, esercito compreso, sono mobilitate a scavare fra le macerie delle numerose abitazioni completamente rase al suolo. Molti gli edifici pubblici danneggiati in città. All'ospedale de
L'Aquila, intanto, l'andirivieni di ambulanze di tutte le sigle prosegue incessante. Ha reso parzialmente inagibile, il nosocomio del capoluogo di regione che ospita all'esterno dei suoi piazzali moltissimi degenti soprattutto anziani e politraumatizzati. A ritmi ininterrotti il lavoro che sta portando avanti il pronto soccorso. La scena che appare a chi ha la possibilità di entrare al San Salvatore è quella di un ospedale da campo post bellum.

10.20 - Berlusconi tra qualche ora in Abruzzo. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sarà tra qualche ora in Abruzzo per fare un  sopralluogo nelle aree colpite dai terremoti. Il premier sta partendo da Milano per recarsi a Roma dove, in elicottero, raggiungerà l'Abruzzo.

9.40 - Vittime accertate 27. Il numero dei morti, secondo fonti ospedaliere, è salito a 27. È l'ultimo bilancio del terremoto che la scorsa notte ha colpito L'Aquila. E proprio la situazione all'ospedale dell'Aquila, fortemente danneggiato dalle scosse e senza acqua potabile, diventa sempre più drammatica di minuto in minuto. Ci sono intere zone dove si stanno effettuando i primi interventi che sono in reale pericolo di inagibilità, tanto che numerosi medici medicano i feriti all'aperto di fronte alla entrata principale del pronto soccorso. Continuano ad arrivate feriti sia con ambulanze che con auto private e di tanto in tanto sfilano barelle con i morti che vengono accompagnati al vicino obitorio. Nella città abruzzese la situazione più critica è quella che riguarda la zona compresa tra via XX Settembre e via Campo di Fossa. In quest' ultimo caso si registra il crollo di un condominio di cinque piani sotto il quale è molto probabile che siano intrappolate intere famiglie.


Il riepilogo. Un forte terremoto ha scosso stanotte l'Abruzzo, provocando la morte di oltre 50 persone, diversi feriti e dispersi, migliaia di sfollati e il crollo di alcuni edifici all'Aquila e provincia. Lo ha riferito il ministro dell'Interno Roberto Maroni parlando dal capoluogo abruzzese, aggiungendo che il bilancio delle vittime provocate dalla scossa di 5.8 gradi sulla scala Richter -- che ha colpito intorno alle 3:30 di stanotte con epicentro a un km dall'Aquila ed è stata sentita in diverse regioni -- è destinato a salire. Maroni ha aggiunto che secondo il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso "si tratta di un terremoto dalle grandi dimensioni, come forse non se ne ricordano negli ultimi decenni".
Il presidente della Camera Gianfranco Fini, parlando alla Camera, ha precisato che sono "numerosissimi gli edifici crollati e che alcuni paesi della zona sono stati distrutti pressoché totalmente".

All'Aquila sono crollati diversi palazzi, tra cui parte della Casa dello Studente -- dove i soccorritori stanno tentando di estrarre dalle macerie tre persone -- oltre al campanile di una chiesa nel centro cittadino. Molti crolli ed edifici lesionati si sono registrati in circa 26 paesini della provincia e gli sfollati risultano essere intorno ai 45-50.000, mentre si stanno individuando luoghi lontano dalle abitazioni dove accoglierli. Solo nella cittadina di Onna, 10 persone sono morte, secondo quanto riferito da un fotografo Reuters che ha visto una mamma e la sua bambina portate via nella stessa bara.

"Peggior tragedia di inizio millennio". "È la peggiore tragedia di questo inizio millennio", ha detto stamani Bertolaso, sottolineando che l'intensità del sisma -- considerato non prevedibile -- è paragonabile se non superiore al terremoto che ha colpito l'Umbria e le Marche nel 1997, che provocò danni molto ingenti e 11 morti. Bertolaso -- che ha invitato a non mettersi in viaggio nelle zone colpite e a non intasare le linee telefoniche per consentire ai soccorritori di operare al meglio -- è stato nominato commissario straordinario con un decreto per lo stato di emergenza firmato stamani dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
" (Il decreto) mette a disposizione tutto ciò che è necessario per rimediare a quello che è successo, lui (Bertolaso) può decidere le spese che sono opportune sostenere", ha detto il premier intervendo telefonicamente a Skytg24, sottolineando però che è ancora presto per fare stime.
Nelle prossime ore "si potrà valutare l'entità (dei danni), speriamo che sia finita con i numeri che conosciamo", ha aggiunto Berlusconi, che ha deciso di rinviare la missione in Russia prevista per oggi e di recarsi all'Aquila.
Una nota informa che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, "profondamente colpito" dalle notizie che arrivano dalle zona del terremoto, è in stretto contatto con il capo della Protezione civile. Anche il Papa ha detto di stare pregando per le vittime.

Strade e linee ferroviarie chiuse. Enel ha riferito che la situazione elettrica nelle zone colpite dal sisma è sotto controllo e che le uniche utenze non alimentate sono quelle degli edifici gravemente danneggiati o crollati, mentre la rete gas nelle aree colpite del comune dell'Aquila è stata disalimentata su richiesta dei vigili del fuoco. L'autostrada A24 Roma-L'Aquila, nel tratto compreso tra Tornimparte e Assergi, è invece stata chiusa per verifiche in entrambe le direzioni, così come l'A25 Roma-Pescara, tra Pratola e Bussi- Popoli.
Autostrade per l'Italia ha aggiunto che per agevolare i soccorsi è stato istituito il divieto di transito per i mezzi pesanti e ha invitato a non mettersi in viaggio sull'A24 in direzione dell'Aquila e di lasciare le aree di servizio a disposizione della Protezione Civile per l'accumulo dei mezzi di soccorso.
Le Ferrovie dello Stato hanno invece reso noto che il sisma ha danneggiato l'edificio dove ha sede l'impianto di telecomando delle stazioni della linea Terni Sulmona e che sono chiuse per accertamenti le linee regionali Sulmona- Tivoli e Sulmona-Carpinone.
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00martedì 7 aprile 2009 08:21
Tragico terremoto in Abruzzo
Crolli e oltre cento morti


20.02 - 50mila dollari di aiuti dagli Usa.  Gli Stati Uniti hanno messo a disposizione del governo italiano 50 mila dollari di aiuti di emergenza dopo il terremoto di ieri notte in Abruzzo: lo ha annunciato il portavoce del Dipartimento di Stato Robert Wood. L'annuncio del terremoto ha aperto oggi il briefing del dipartimento di Stato con Wood, che ha offerto le condoglianze degli Stati Uniti alle famiglie delle vittime. "La nostra ambasciata a Roma fornirà 50 mila dollari di aiuti di emergenza. Il governo italiano ha detto che al momento non servono altri aiuti sul fronte dei soccorsi", ha detto il
portavoce. Wood ha aggiunto che al momento non si hanno notizie di vittime americane nel sisma.

19.55 - Crollato castello medievale di Ocre.  Il castello medioevale di  Ocre è crollato a seguito del sisma di oggi. Le pietre del complesso del 1200 - che sovrasta il paesino - sono rotolate persino dentro il centro abitato, schiacciando auto e danneggiando cose.

19.45 - Al via Consiglio dei ministri per fondi d'emergenza. Ha preso il via a Palazzo Chigi alle
19.35 il Consiglio dei ministri straordinario, convocato per stanziare i fondi necessari ad affrontare l'emergenza terremoto in Abruzzo.

19.40 - Evacuato ospedale de L'Aquila. L'ospedale civile dell'Aquila è stato evacuato, rimangono in degenza 20 malati che al momento non possono essere trasferiti per ragioni sanitarie. Lo ha confermato il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. La struttura ospedaliera ha registrato ingenti danni e comunque non è in grado di garantire l'assistenza necessaria.

19.30 - Napolitano: lo Stato al vostro fianco.  "Sono sicuro che le forze dello Stato e le istituzioni pubbliche centrali e locali sprigioneranno il massimo sforzo per fronteggiare l'emergenza e dare a voi tutti sicurezza per il futuro". È l'impegno che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano assume rivolgendosi agli abruzzesi colpiti dal terremoto di stanotte. Il capo dello Stato parla in una dichiarazione televisiva.

19.19 - Fonti ospedaliere: i morti sono 150. Secondo fonti ospedaliere, i morti accertati sarebbero oltre 150 e 1500 i feriti. Lo si è appreso all'ospedale dell'Aquila.

19.02 - Nuovo bilancio: 108 morti accertati.  È di 108 morti accertati il nuovo bilancio del terremoto in Abruzzo, secondo quanto riferiscono all'Ansa fonti dei soccorritori.

18.40 - Nuova forte scossa.  Una nuova, forte scossa di terremoto, di magnitudo 4.1, è stata avvertita pochi minuti fa all'Aquila: la terra ha tremato per circa tre secondi, proprio mentre era in corso la conferenza stampa della Commissione Grandi Rischi, che aveva sottolineato come sia impossibile prevedere i terremoti.

18.35 - Sei giovani estratti vivi da Casa dello Studente.  Tra le tante cattive notizie che arrivano da L'Aquila una almeno incoraggia i soccorritori e la Protezione civile: sei ragazzi sono stati estratti vivi dalle macerie della Casa dello studente collassata nel terremoto che ha colpito il capoluogo abruzzese la scorsa notte alle ore 3 e 32.

18.15 - Pioggia ostacola i soccorsi. È arrivata anche la pioggia a complicare la macchina dei soccorsi a L'Aquila. Dalle 18, infatti, una leggera ma fastidiosa pioggia ha cominciato a scendere su tutta la città de L'Aquila rendendo più difficile le operazioni di soccorso delle squadre di vigili del fuoco e della Protezione civile concentrate prevalentemente sulle macerie di numerosi edifici distrutti dal terremoto.

16.30 - 92 le vittime, 70mila gli sfollati. Si continua a scavare senza sosta, anche con le mani per non rischiare di provocare ulteriori danni, a L'Aquila e nei comuni limitrofi colpiti dal sisma. Finora sono 92 le vittime accertate e 1500 le persone ferite nei crolli. Il numero degli sfollati nel frattempo dovrebbe aver superato quota 70 mila. Onna e Paganica centri ormai rasi al suolo. E proseguno le scosse di assestamento (questa mattina erano già oltre 200) che si verificano a intervalli di tre/cinque minuti. A l'Aquila, i soccorritori hanno recuperato dalle macerie della Casa dello Studente il cadavere di un giovane, mentre è stata fortunatamente estratta viva delle macerie di una palazzina a via XX Settembre, una ragazza di 24 anni, Francesca: si era riparata sotto un tavolo. In questo momento, come riferito dallo stesso presidente del Consiglio Berlusconi, sono impegnati nelle zone colpite circa quattromila soccorritori. I feriti già da alcune ore vengono trasportati in elicottero anche negli ospedali della Capitale e delle città vicine, perchè l'ospedale dell'Aquila è inagibile in molte parti. Alle 19 è prevista una riunione straordinaria del Consiglio dei Ministri.

15.50 - Solana: «Italia può contare su appoggio Ue».
"In questo momento l'Italia può contare sulla solidarietà dell'Unione europea". Ad affermarlo, è l'Alto Rappresentante per la politica estera e di Sicurezza comune dell'Ue, Javier Solana, in un messaggio inviato al premier Silvio Berlusconi per esprimere il suo rammarico dopo il terremoto in Abbruzzo. "Sono scioccato per la tragedia causata dal terremoto che si è verificato oggi nel tuo Paese", prosegue Solana, aggiungendo: "Voglio rivolgere al tuo governo e al popolo italiano il mio rammarico e le mie più profonde condoglianze".

15.40 - Presidente della Provincia Pezzo pane: «Allarme sciacalli».
"Ci sono degli sciacalli in giro: questa notte pochi minuti dopo la scossa erano già in circolazione". È la denuncia del presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane, secondo cui gli episodi di sciacallaggio si sono verificati sia nel centro dell'Aquila, che nei paesini della provincia. "Abbiamo immediatamente avvertito la polizia - ha aggiunto - e loro sono già a lavoro".

15.30 - Franceschini telefona a Berlusconi.
"Ho informato il presidente Berlusconi della disponibilità del Partito Democratico, con le sue strutture, la sua organizzazione e i suoi militanti, di collaborare in tutti i modi con le autorità competenti, a cominciare dalla Protezione civile, nelle forme e nelle modalità che esse riterranno utili, per fronteggiare l'emergenza e alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite. E gli ho augurato buon lavoro. Di fronte a questo dramma ogni polemica va accantonata". È quanto si legge in una nota del segretario del Partito Democratico, Dario Franceschini. Della telefonata di Franceschini ha riferito anche il premier Silvio Berlusconi durante la conferenza stampa da L'Aquila.

14.50 - Berlusconi: «Nessuno verrà lasciato solo».
"Una cosa fondamentale che voglio dire è che nessuno verrà lasciato da solo". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa, parlando della situazione in Abruzzo dopo il terremoto. Il premier ha anche assicurato che al più presto l'ospedale dell'Aquila, in condizioni precarie, sarà evacuato e che posti per gli sfollati verranno allestiti in ogni dove, a partire dagli alberghi della zona, che arriveranno ad ospitare fino a 4mila senzatetto e dalle tende da campo, che arriveranno a tenere ben 20mila posti. Berlusconi ha anche chiesto che la gente si allontani dalla case lesionate e ha assicurato che l'acqua è fruibile in tutta la zona, e che i cellulari sono funzionanti. Pessimismo sul numero delle vittime: anche secondo il presdiente del Consiglio sono destinate ad aumentare.    

14.16 - Berlusconi garantisce case per sfollati.  Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi garantisce che saranno messe subito a disposizione case per gli sfollati colpiti dal pesante terremoto di stanotte in Abruzzo. Parlando al Tg1 subito prima di partire per l'Aquila, dove a breve terrà una conferenza stampa, il presidente del Consiglio ha detto: "Lo Stato c'è e provvederà a dare gli aiuti, compresa la sistemazione immediata a chi ha perso la casa". Berlusconi ha anche auspicato che il numero delle vittime, stimato al momento in oltre 50 persone, non aumenti e ha detto che, pur non essendoci alcuna certezza, i tecnici hanno riferito che le scosse "si sono esaurite e non si ripeteranno".

14.02 - Recuperato corpo badessa Clarisse di Paganica. I Vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie il corpo di suor Gemma Antoniucci, 61 anni, nativa di Grecchio (Chieti), madre superiora del monastero di Santa Chiara di Paganica, popolosa frazione de L'Aquila. Alle 13,31 gli uomini della Protezione Civile hanno calato il cadavere da una finestra del primo piano, su cui è crollato il
tetto dell'edificio. Il monastero era abitato da una decina di clarisse oltre ad un numero imprecisato di novizie, che si sono salvate dal crollo. Solo due suore sono ricoverate in ospedale per le fratture riportate al torace. Il bilancio non è stato più pesante grazie all'intervento di alcuni vicini che, con l'ausilio di due scale, hanno aiutato ad uscire dalle finestre due suore intrappolate nelle stanze.

13.57 - Maroni: «Purtroppo numero vittime in crescita».

13.55 - Letta: Stato e governo al fianco della gente d'Abruzzo.
"Conosco la gente d'Abruzzo. In momenti come questi vale più che mai quella espressione antica e forse abusata, ma profondamente vera che vuole gli abruzzesi "forti e gentili". Lo ha detto il sottosegretario
alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, abruzzese di nascita. "Forti di fronte al dolore e alla sofferenza, gentili nella solidarietà e nello slancio verso chi ha bisogno. Lo Stato, il Governo, sarà al loro fianco - assicura - con tutte le strutture di cui dispone. Ma, soprattutto, con il cuore e l'impegno di tutti gli uomini delle Istituzioni".

13.50 - I morti sono oltre 70. Sono ormai una settantina le vittime del terremoto di stamane che ha devastato in particolare la città de l'Aquila e le frazioni limitrofe. Centinaia i feriti. Il ministro dell'Interno, Maroni, all'uscita dalla scuola della Guardia di Finanza di Coppito (L'Aquila), ha detto di temere che il numero dei morti alla fine sarà tra le 100-150 persone. Ma l'importante - continua - è continuare a scavare, scavare, scavare".

13.07 - Crollati pezzi della cattedrale dell'Aquila.

13.05 - Le condoglianze di Obama.
Il presidente Barack Obama ha inviato le sue condoglianze alle famiglie italiane colpite dal terremoto.

13.00 - Operativi quattro punti di soccorso. Sono operativi nella zona colpita dal terremoto quattro posti medici locali. Si tratta di punti di primo soccorso dove è possibile recarsi per ricevere
prime prestazioni sanitarie. Si trovano a Paganica, Arischia, San Gregorio e a piazza d'armi. La Protezione civile oggi, alle 14.30, distribuirà 6mila pasti alla popolazione colpita dal terremoto nei quattro centri di raccolta a L'Aquila. Si tratta dello stadio Tommaso Fattori, del campo sportivo Acquasanta, del Parco del sole e di Piazza d'Armi

12.50 - In arrivo 1500 vigili del fuoco. Sono in arrivo all'Aquila 1500 vigili del fuoco, 100 poliziotti e 100 carabinieri da varie parti d'Italia per aiutare i soccorsi in provincia dell'Aquila.  Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, al termine di un incontro con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso. Il ministro, accompagnato dal capo della polizia, Antonio Manganelli e dal vicecapo vicario Nicola Izzo, si è recato all'Aquila per vedere quello che resta dell'edificio dove era la questura.
.
12.40 - Sono 50 i morti accertati. Sono saliti a 50 i morti fin qui accertati per il sisma di stanotte nell'aquilano. Non sono stati diffusi i dati sui feriti e sui dispersi, mentre migliaia sono gli sfollati.

11.48 - 26 i comuni colpiti duramente. Sono almeno 26 i comuni interessati in modo "serio" dal terremoto, e i danni riscontrati, i crolli di case vecchie ma abitate e addirittura di almeno quattro palazzi, letteralmente implosi all'Aquila, fanno temere che il numero delle vittime sia destinato a salire e che sia possibile determinarlo  solo tra molto tempo. In molti paesi come Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant'Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio nè Vestini e i centri dell'Altopiano delle Rocche, sono distrutte moltissime abitazioni del centro storico, mentre
presentano danni costruzioni più recenti e anche in cemento armato. La situazione più drammatica è nel capoluogo e in alcune delle sue frazioni come Onna, quasi rasa completamente al suolo, e Paganica dove sono già state registrate numerose vittime. Nel centro storico dell'Aquila vi sono numerosi crolli, moltissimi edifici lesionati e alcuni palazzi non antichi crollati completamente.
 
11.46 - I morti saliti a 40. Sono saliti a 40 i morti fin qui accertati per il sisma di stanotte nell'aquilano. In particolare, di questi: sei sono i morti a Paganica e 5 a Poggio Picenze. Ma il tragico conto è destinato salire viste le drammatiche condizioni dei centri storici colpiti dal sisma.

11.44 - Bimba estratta viva dalle macerie, morta la madre. Dalle macerie di un'abitazione crollata in località San Gregorio (L'Aquila) è stata estratta viva una bambina di 2 anni mentre la mamma è morta nel tentativo di fare scudo con il proprio corpo alla piccola. Lo hanno riferito fonti dei vigili del fuoco.I vigili del fuoco hanno organizzato il trasferimento della bambina in elicottero verso il primo ospedale disponibile. Tecnici dei vigili del fuoco si stanno recando in questa ore all'Aquila per
effettuare una serie di verifiche di stabilità agli edifici
.

11.37 - Anche la badessa delel Clarisse tra le vittime.
Tra le vittime del terremoto in Abruzzo potrebbe esserci anche suor Gemma Antonucci, badessa delle suore Clarisse del convento di Santa Chiara di Paganica, e un'altra suora sarebbe ancora intrappolata sotto le macerie. Lo ha riferito al Servizio di Informazione Religiosa della Cei don Dionisio Umberto Rodriguez Cuartas, parroco dei 5000 abitanti di Paganica e direttore dellaCaritas dell'Aquila. "Ci sono almeno tre morti in parrocchia, ma temo aumenteranno perchè la parte vecchia è tutta fatiscente - racconta don Rodriguez -. Nella chiesa grande non sono riuscito ad entrare e non so cosa sia successo, ma le altre cinque chiese sono state tutte danneggiate. È crollato il tetto del convento delle suore clarisse. E un'altra suora non riescono a tirarla fuori dalle macerie".

11.28 - Cinque morti a Poggio Picenze. Sono cinque, tre bambini e due mamme, le vittime del terremoto a Poggio Picenze, uno dei comuni dell'aquilano colpiti dal sisma della notte scorsa. I danni più seri si sono verificati nel centro storico del paese con il crollo di edifici più vecchi in gran parte occupati dalla comunità slava, assai presente nella zona. Due dei bambini infatti, di età intorno ai dieci anni, sono di origine slava così come una delle madri. Una comunità che negli ultimi anni, raccontano in paese, aveva acquistato e ristrutturato gli edifici più antichi del centro di Poggio Picenze per poter avere delle abitazioni economiche.

11.23 - Unità di crisi al ministero del Welfare.
 È stata convocata presso la sede del Ministero del Welfare di Lungotevere Ripa l'Unità di crisi che sarà presieduta dal Ministro Maurizio Sacconi. È quanto informa un comunicato.

11.08 - All'ospedale dell'Aquila, 16 vittime - I cadaveri di sedici delle vittime del terremoto si trovano all'obitorio dell'ospedale Civile dell'Aquila dove sono state assistite e ricoverate alcune centinaia di persone rimaste ferite in seguito al sisma. I feriti più gravi, si apprende da fonti sanitarie, sono stati trasferiti con elicotteri in altre Regioni. Grosse difficoltà anche per i medici che stanno lavorando senza sosta dalla scorsa notte: le due sale operatorie principali sono fuori uso e si sta operando in una sala allestita al'interno del reparto di Ginecologia. Sono stati inoltre evacuati i reparti di Geriatria, Dermatologia e Medicina generale.

11.00 - Sono al momento 31 le vittime ufficiali del sisma che stamane ha devastato la città de L'Aquila e del suo hinterland. Numero che, purtroppo, sarebbe ancora destinato a crescere. Tutte le forze dell'ordine, esercito compreso, sono mobilitate a scavare fra le macerie delle numerose abitazioni completamente rase al suolo. Molti gli edifici pubblici danneggiati in città. All'ospedale de
L'Aquila, intanto, l'andirivieni di ambulanze di tutte le sigle prosegue incessante. Ha reso parzialmente inagibile, il nosocomio del capoluogo di regione che ospita all'esterno dei suoi piazzali moltissimi degenti soprattutto anziani e politraumatizzati. A ritmi ininterrotti il lavoro che sta portando avanti il pronto soccorso. La scena che appare a chi ha la possibilità di entrare al San Salvatore è quella di un ospedale da campo post bellum.

10.20 - Berlusconi tra qualche ora in Abruzzo. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sarà tra qualche ora in Abruzzo per fare un  sopralluogo nelle aree colpite dai terremoti. Il premier sta partendo da Milano per recarsi a Roma dove, in elicottero, raggiungerà l'Abruzzo.

9.40 - Vittime accertate 27. Il numero dei morti, secondo fonti ospedaliere, è salito a 27. È l'ultimo bilancio del terremoto che la scorsa notte ha colpito L'Aquila. E proprio la situazione all'ospedale dell'Aquila, fortemente danneggiato dalle scosse e senza acqua potabile, diventa sempre più drammatica di minuto in minuto. Ci sono intere zone dove si stanno effettuando i primi interventi che sono in reale pericolo di inagibilità, tanto che numerosi medici medicano i feriti all'aperto di fronte alla entrata principale del pronto soccorso. Continuano ad arrivate feriti sia con ambulanze che con auto private e di tanto in tanto sfilano barelle con i morti che vengono accompagnati al vicino obitorio. Nella città abruzzese la situazione più critica è quella che riguarda la zona compresa tra via XX Settembre e via Campo di Fossa. In quest' ultimo caso si registra il crollo di un condominio di cinque piani sotto il quale è molto probabile che siano intrappolate intere famiglie.


Il riepilogo. Un forte terremoto ha scosso stanotte l'Abruzzo, provocando la morte di oltre 50 persone, diversi feriti e dispersi, migliaia di sfollati e il crollo di alcuni edifici all'Aquila e provincia. Lo ha riferito il ministro dell'Interno Roberto Maroni parlando dal capoluogo abruzzese, aggiungendo che il bilancio delle vittime provocate dalla scossa di 5.8 gradi sulla scala Richter -- che ha colpito intorno alle 3:30 di stanotte con epicentro a un km dall'Aquila ed è stata sentita in diverse regioni -- è destinato a salire. Maroni ha aggiunto che secondo il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso "si tratta di un terremoto dalle grandi dimensioni, come forse non se ne ricordano negli ultimi decenni".
Il presidente della Camera Gianfranco Fini, parlando alla Camera, ha precisato che sono "numerosissimi gli edifici crollati e che alcuni paesi della zona sono stati distrutti pressoché totalmente".

All'Aquila sono crollati diversi palazzi, tra cui parte della Casa dello Studente -- dove i soccorritori stanno tentando di estrarre dalle macerie tre persone -- oltre al campanile di una chiesa nel centro cittadino. Molti crolli ed edifici lesionati si sono registrati in circa 26 paesini della provincia e gli sfollati risultano essere intorno ai 45-50.000, mentre si stanno individuando luoghi lontano dalle abitazioni dove accoglierli. Solo nella cittadina di Onna, 10 persone sono morte, secondo quanto riferito da un fotografo Reuters che ha visto una mamma e la sua bambina portate via nella stessa bara.

"Peggior tragedia di inizio millennio". "È la peggiore tragedia di questo inizio millennio", ha detto stamani Bertolaso, sottolineando che l'intensità del sisma -- considerato non prevedibile -- è paragonabile se non superiore al terremoto che ha colpito l'Umbria e le Marche nel 1997, che provocò danni molto ingenti e 11 morti. Bertolaso -- che ha invitato a non mettersi in viaggio nelle zone colpite e a non intasare le linee telefoniche per consentire ai soccorritori di operare al meglio -- è stato nominato commissario straordinario con un decreto per lo stato di emergenza firmato stamani dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
" (Il decreto) mette a disposizione tutto ciò che è necessario per rimediare a quello che è successo, lui (Bertolaso) può decidere le spese che sono opportune sostenere", ha detto il premier intervendo telefonicamente a Skytg24, sottolineando però che è ancora presto per fare stime.
Nelle prossime ore "si potrà valutare l'entità (dei danni), speriamo che sia finita con i numeri che conosciamo", ha aggiunto Berlusconi, che ha deciso di rinviare la missione in Russia prevista per oggi e di recarsi all'Aquila.
Una nota informa che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, "profondamente colpito" dalle notizie che arrivano dalle zona del terremoto, è in stretto contatto con il capo della Protezione civile. Anche il Papa ha detto di stare pregando per le vittime.

Strade e linee ferroviarie chiuse. Enel ha riferito che la situazione elettrica nelle zone colpite dal sisma è sotto controllo e che le uniche utenze non alimentate sono quelle degli edifici gravemente danneggiati o crollati, mentre la rete gas nelle aree colpite del comune dell'Aquila è stata disalimentata su richiesta dei vigili del fuoco. L'autostrada A24 Roma-L'Aquila, nel tratto compreso tra Tornimparte e Assergi, è invece stata chiusa per verifiche in entrambe le direzioni, così come l'A25 Roma-Pescara, tra Pratola e Bussi- Popoli.
Autostrade per l'Italia ha aggiunto che per agevolare i soccorsi è stato istituito il divieto di transito per i mezzi pesanti e ha invitato a non mettersi in viaggio sull'A24 in direzione dell'Aquila e di lasciare le aree di servizio a disposizione della Protezione Civile per l'accumulo dei mezzi di soccorso.
Le Ferrovie dello Stato hanno invece reso noto che il sisma ha danneggiato l'edificio dove ha sede l'impianto di telecomando delle stazioni della linea Terni Sulmona e che sono chiuse per accertamenti le linee regionali Sulmona- Tivoli e Sulmona-Carpinone.


www.avvenire.it
Cattolico_Romano
00martedì 7 aprile 2009 08:48
Di solito nel nostro paese non si parla d'altro dei gesti indecorosi di alcuni personaggi influenzando così l'opinione pubblica che vede nell'Italia una società malata, ieri mi sono emozionato nel vedere e sentire le migliaia di persone che volontariamente si sono offerti per aiutare quella povera gente, questa è la vera Italia, piena di solidarietà e compassione.

Preghiamo per questa povera gente che ha tanto bisogno di aiuto.

Dio li benedica e li aiuta!
Cattolico_Romano
00venerdì 10 aprile 2009 06:13
Continuano le operazioni di ricerca dei dispersi nonostante altre forti scosse nella notte

La visita di Napolitano fra i terremotati
mentre il sisma non dà tregua


L'Aquila, 9. "Ha ragione chi dice:  nessuno è senza colpa", perché la responsabilità della costruzione degli edifici - anche nuovi - crollati a seguito del terremoto "è di molti". Non si tratta però di un'assoluzione, perché ogni responsabilità va affrontata, così come vanno elaborate nuove norme antisismiche. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, recatosi questa mattina a L'Aquila in visita alle popolazioni colpite dal sisma, ha sintetizzato così le sue valutazioni su quanto accaduto nel capoluogo abruzzese. Il capo dello Stato - che ha subito reso omaggio alle vittime, recandosi nell'hangar della Scuola sottoufficiali della Guardia di finanza, dove sono raccolte le salme - ha spiegato di essere rimasto impressionato dalla dignità mostrata dalla popolazione colpita dal terremoto. Alla quale ha corrisposto una risposta encomiabile da parte delle istituzioni e di quanti sono arrivati in soccorso. "Ho apprezzato le decisioni del Governo", ha detto il capo dello Stato, "e la sinergia fra le istituzioni". L'assistenza prestata agli sfollati - ha aggiunto - deve inorgoglire gli italiani, per qualità e sollecitudine. A quanti hanno perso la loro casa, oltre che i propri cari, Napolitano ha assicurato il suo personale impegno affinché non vengano lasciati soli:  "Non dimenticherò mai Onna", ha aggiunto riferendosi al paesino quasi completamente raso al suolo dal sisma. Il capo dello Stato ha incontrato il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, il presidente della Regione, Giovanni Chiodi, il sindaco di L'Aquila, Massimo Cialente, e l'arcivescovo Giuseppe Molinari. Ha poi attraversato il centro storico della città sostando davanti ai luoghi simbolo del sisma, fra i quali la Casa dello studente, e si è recato appunto a Onna. Quindi la visita a San Demetrio, dove si trova una delle tendopoli costruite per accogliere gli sfollati. A fine mattina Napolitano è tornato nella Scuola della Guardia di finanza, alle porte de L'Aquila, per incontrare i volontari e gli operatori della Protezione civile e i vigili del fuoco. Erano presenti anche i sindaci dei Comuni colpiti. "Sono qui per dovere, per sentimento e per ringraziarvi per tutto quello che state facendo", ha detto Napolitano, salutando alcuni soccorritori. "Uno sforzo - ha aggiunto - di efficienza e di generosità straordinari nell'ambito di organizzazioni dello Stato e della mobilitazione dei cittadini".
Nella zona si è vissuta un'altra notte di angoscia. Forti scosse di terremoto si sono ripetute fra mercoledì e giovedì con magnitudo fino a 5.2 della scala Richter ed epicentro fra L'Aquila, Pizzoli e Barete. Il fronte del terremoto si sta quindi spostando più a nord e i geologi stanno ora cercando di interpretare questo fenomeno e di capirne la portata. Le ultime scosse hanno causato comunque soltanto ulteriori crolli nelle zone più colpite, ma non si hanno segnalazioni di persone coinvolte. Anche perché, ormai, le case sono tutte abbandonate e le persone hanno trovato sistemazione nelle tendopoli o negli alberghi lungo la costa.
Intanto è salito a 279 il numero delle vittime accertate, di cui otto ancora da identificare. Poco dopo la mezzanotte di ieri, infatti, sono stati recuperati i corpi di due dei quattro giovani che risultavano tra i dispersi nel crollo della Casa dello studente a L'Aquila.
La Chiesa, attraverso la Caritas, è attiva in ogni momento per dare conforto e sostegno agli abruzzesi. Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), farà visita martedì ai terremotati, mentre il segretario generale della Cei, il vescovo Mariano Crociata, concelebra venerdì i funerali delle vittime e tornerà in Abruzzo per la celebrazione della Pasqua. Anche le altre confessioni religiose si stanno mobilitando per aiutare le popolazioni colpite dal sisma. La chiesa ortodossa romena in Italia destinerà ai terremotati il ricavato delle collette effettuate in occasione delle messe del 12 aprile. Lo ha reso noto il patriarca Daniel, capo della chiesa ortodossa di Romania, che ha anche inviato un messaggio di condoglianze al presidente della Repubblica.



(©L'Osservatore Romano - 10 aprile 2009)
Cattolico_Romano
00venerdì 10 aprile 2009 06:18
Sarà presente il segretario particolare del Papa

Il cardinale Bertone in Abruzzo
per i funerali delle vittime


Benedetto XVI, accogliendo le istanze delle autorità civili e religiose, ha incaricato il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, a presiedere venerdì 10 aprile il rito di suffragio per le vittime del terremoto che ha colpito il capoluogo abruzzese e le zone circostanti.
In considerazione dell'eccezionalità dell'evento la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha concesso l'indulto per la celebrazione di una messa di suffragio, nonostante, di norma, la liturgia del Venerdì Santo non preveda altri riti, eccetto quelli In Passione Domini.
Quale segno di personale vicinanza del Papa a quanti soffrono a causa del terremoto, alle esequie parteciperà anche il segretario particolare monsignor Georg Gänswein.



(©L'Osservatore Romano - 10 aprile 2009)
Cattolico_Romano
00venerdì 10 aprile 2009 10:04
Il Papa: «Carissimi, presto sarò tra voi»

Sono «con voi», e «appena possibile spe­ro di venire a trovarvi». Parole sempli­ci e commosse quelle con le quali, ie­ri mattina, Benedetto XVI ha annunciato in prima persona la propria intenzione di re­carsi «appena possibile» in visita alla popo­lazione vittima del terremoto che ha colpi­to la provincia dell’Aquila. Una visita che av­verrà «presto» ma, come precisato dal por­tavoce vaticano padre Federico Lombardi subito dopo l’annuncio, «non imminente»; anche perché prima ci si dovrà accordare con la Protezione civile italiana, che presu­mibilmente, a quanto si apprende, darà il 'via libera' non appena la fase della prima emergenza sarà conclusa.

La notizia è arrivata ieri al termine dell’u­dienza generale, quando Papa Ratzinger, pri­ma dei saluti finali, ha voluto rinnovare la propria vicinanza spirituale alla «cara co­munità dell’Aquila e degli altri paesi» colpi­ti dal sisma. «Ancora una volta – ha quindi detto il Pontefice – desidero dire a quelle ca­re popolazioni che il Papa condivide la loro pena e le loro preoccupazioni. Carissimi, ap­pena possibile spero di venire a trovarvi. Sap­piate che il Papa prega per tutti, imploran­do la misericordia del Signore per i defunti, e per i familiari e i superstiti il conforto ma­terno di Maria e il sostegno della speranza cristiana». «La sollecitudine con cui auto­rità, forze dell’ordine, volontari e altri ope­ratori stanno soccorrendo questi nostri fra­telli – ha aggiunto ancora – dimostra quan­to sia importante la solidarietà per supera­re insieme prove così dolorose».

Più tardi, verso le 12.30, il Papa ha telefona­to all’arcivescovo dell’Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, al quale ha espresso tut­to il suo dolore per l’accaduto e la vicinan­za nella preghiera per tutti i fedeli della dio­cesi colpiti dal sisma, confermando la sua presenza tra i terremotati appena sarà pos­sibile. Circa il quando, «saranno tempi bevi ma non imminenti», e «non è stata ancora fissata una data», ha precisato padre Lom­bardi, mentre in un comunicato Molinari ha ringraziato «il Santo Padre per la visita che farà alla nostra città e a tutti i terremotati. È un dono grande, perché ci da speranza e for­za per affrontare l’attuale situazione così drammatica e il futuro così difficile». Domani, a presiedere alle 11 i funerali di Sta­to per le vittime del terremoto, che si ter­ranno nella caserma della Guardia di finan­za dell’Aquila, sarà il cardinale segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone.

Ad annun­ciarlo è stato ancora padre Lombardi, il qua­le ha anche spiegato che le esequie si svol­geranno con anche la celebrazione eucari­stica, in quanto è stato infatti concesso un indulto speciale per derogare alla norma che stabilisce che il venerdì santo i cattolici non celebrino l’eucaristia. A concelebrare il rito ci saranno anche Molinari e il segretario ge­nerale della Conferenza episcopale italiana monsignor Mariano Crociata, il quale sarà nel capoluogo abruzzese anche domenica prossima per la messa di Pasqua, che verrà presieduta all’aperto da monsignor Molina­ri, con tutto il clero aquilano. Martedì 14 sarà invece il cardinale presidente della Cei, Angelo Bagnasco, a recarsi in visi­ta nei luoghi colpiti dal sisma, come an­nunciato da un comunicato della Confe­renza episcopale, le cui iniziative, dai tre mi­lioni di euro già stanziati a quanto verrà rac­colto nella speciale colletta indetta in tutte le parrocchie per la domenica dopo Pasqua, saranno tutte focalizzate alle esigenze esi­genze immediate delle persone per rispon­dere all’emergenza. Secondo fonti della stes­sa Cei è invece prematura pensare ora a u­no stanziamento di fondi per la ricostruzio­ne delle chiese e delle altre strutture eccle­siastiche distrutte o danneggiate dal sisma.


Salvatore Mazza

www.avvenire.it
Cattolico_Romano
00venerdì 10 aprile 2009 10:09
Il giorno del dolore

9.40 - Card. Bertone visiterà tendopoli prima di messa. La visita all'ospedale da campo poi alla tendopoli di Collemaggio e un passaggio all'esterno del Duomo dell'Aquila, infine una preghiera davanti alla Casa dello Studente, uno dei luoghi diventati simbolo del terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Sono le tappe che il segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone, farà prima di raggiungere la Scuola Ispettori della Guardia di Finanza all'Aquila per presiedere i funerali solenni delle vittime del sisma.

9.20 - Nuova scossa di magnitudo 3. Nell'ambito dello sciame sismico in corso in provincia dell'Aquila, una nuova scossa è stata avvertita dalla popolazione. Le località prossime all'epicentro sono Campotosto, Capitignano, Montereale. Lo riferisce la Protezione civile. Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle 8.41 con
magnitudo 3.0 .

9.12 - Già migliaia arrivati per i funerali. Mancano ancora due ore, ma sono già migliaia le persone accorse alla caserma della Guardia di Finanza di Coppito, a un passo dall'Aquila, per i funerali solenni delle vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Mentre una lunga fila di macchine si incolonna verso l'enorme cortile dove ci celebreranno le esequie, nella caserma tutto è pronto: circa 200 bare allineate (le restanti 80 vittime identificate avranno funerali altrove), installato
l'altare, pronte le postazioni di soccorso medico, disposte le 1600 sedie nelle prime file su cui siederanno i parenti delle vittime, 8 per ciascuna salma.

Il punto alle 9.00. La paura prima delle lacrime e del dolore, con la terra che è tornata a tremare in attesa dei funerali di Stato di questa mattina. Se n'è andata così la notte all'Aquila, la quarta dal terremoto che l'ha distrutta causando 287 morti, uno dei quali ancora da identificare. È questo l'ultimo dato fornito dai soccorritori, che per qualche ora hanno smesso di scavare tra le macerie per trasformare il piazzale della Caserma della Guardia di Finanza, a Coppito, in una chiesa a cielo aperto.

Tra poche ore, alle 11, il segretario di Stato vaticano, monsignor Tarcisio Bertone, officerà i funerali solenni, di fronte ad almeno 150 bare e ad una folla di amici e parenti in lutto. Sotto le macerie delle loro case, nella notte tra domenica e lunedì, se ne sono andate intere famiglie: genitori e figli, neonati ed anziani, amici di sempre e vicini di casa, tutti accomunati dalla stessa drammatica fine.

La disposizione delle bare, davanti all'altare allestito sulla scalinata che conduce al Palazzetto dello Sport, è iniziata nella notte. Un lento e silenzioso rituale, mentre nelle tendopoli gli sfollati battevano i denti dal freddo - il termometro si è fermato a 3 gradi - e dalla paura di nuovi scossoni.

Alle 21:40 di ieri sera la terra ha tremato di nuovo, facendo impennare i sismografi con una potenza di 4.9 gradi della scala Richter. E un altro palazzo è crollato nel centro dell'Aquila, ridotto ormai allo spettro della città universitaria, allegra e vivace, che era fino a qualche giorno fa. Dove un tempo si sentivano fino a tardi le risate degli studenti, tra le vie che conducono alla storica piazza del Duomo, il silenzio era spezzato soltanto dal suono di qualche allarme. E le luci della notte non erano più quelle dei locali, ma dei lampeggianti dei mezzi di soccorso e di qualche lampione intermittente.

L'ultima scossa è stata avvertita poco prima delle 5:30 (magnitudo 3.7): davvero un brusco risveglio nel Venerdì Santo. Per consentire lo svolgimento dei funerali, nel giorno in cui la Chiesa ricorda la crocefissione di Gesù, è arrivata la dispensa straordinaria del Papa.

La cerimonia - a cui parteciperanno il premier Silvio Berlusconi e il presidente della Repubblica Napolitano - sarà concelebrata dall'Arcivescovo metropolita dell'Aquila, monsignor Giuseppe Molinari e da tutti i vescovi dell'Abruzzo e del Molise. Il Papa, che visiterà le zone terremotate subito dopo Pasqua, ha delegato a partecipare anche il suo segretario personale, monsignor Georg Gaenswein, e il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata.

Per l'occasione è stato proclamato anche il lutto nazionale: a piangere i caduti dell'Aquila sarà tutta l'Italia.
 

www.avvenire.it
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00sabato 11 aprile 2009 13:18
Il messaggio di Benedetto XVI in occasione delle esequie delle vittime del sisma

Per tutti è l'ora
della solidarietà e dell'impegno


Il rito presieduto dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato

"Sono certo che con l'impegno di tutti si può far fronte alle necessità più impellenti". Lo scrive Benedetto XVI in un messaggio in occasione dei funerali delle vittime del sisma, presieduti all'Aquila dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, nella mattina di venerdì 10 aprile. Il messaggio è stato letto all'inizio del rito liturgico dal segretario particolare del Papa, monsignor Georg Gänswein.

Al Carissimo Arcivescovo Giuseppe Molinari
e a tutti voi,
carissimi fratelli e sorelle nel Signore,

In queste ore drammatiche in cui un'immane tragedia si è riversata su codesta terra, mi sento spiritualmente presente in mezzo a voi per condividere la vostra angoscia, implorare da Dio il riposo eterno per le vittime, la pronta ripresa per i feriti, per tutti il coraggio di continuare a sperare senza cedere allo sconforto. Ho chiesto al mio Segretario di Stato di venire a presiedere questa celebrazione liturgica straordinaria in cui la comunità cristiana si stringerà intorno ai propri defunti per dare loro l'estremo saluto. Affido a lui, e al mio segretario particolare, il compito di recarvi di persona l'espressione della mia accorata partecipazione al lutto di quanti piangono i loro cari travolti dalla sciagura.
In momenti come questi, fonte di luce e di speranza resta la fede, che proprio in questi giorni ci parla della sofferenza del Figlio di Dio fattosi uomo per noi:  la sua passione, la sua morte e la sua risurrezione siano per tutti sorgente di conforto ed aprano il cuore di ciascuno alla contemplazione di quella vita in cui "non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate" (Ap 21, 4).
Sono certo che con l'impegno di tutti si può far fronte alle necessità più impellenti. La violenza del sisma ha creato situazioni di singolare difficoltà. Ho seguito gli sviluppi del devastante fenomeno tellurico dalla prima scossa di terremoto, che si è avvertita anche in Vaticano, ed ho notato con favore il manifestarsi di una crescente onda di solidarietà, grazie alla quale si sono venuti organizzando i primi soccorsi, in vista di un'azione sempre più incisiva sia dello Stato che delle istituzioni ecclesiali, come anche dei privati.
La Santa Sede intende fare la sua parte, unitamente alle parrocchie, agli istituti religiosi e alle aggregazioni laicali. Questo è il momento dell'impegno, in sintonia con gli organismi dello Stato, che già stanno lodevolmente operando. Solo la solidarietà può consentire di superare prove così dolorose.
Affido alla Vergine Santa persone e famiglie coinvolte in questa tragedia e, attraverso la sua materna intercessione, chiedo al Signore di asciugare ogni lacrima e di lenire ogni ferita, mentre invio a ciascuno una speciale, confortatrice Benedizione Apostolica.
   Dal Vaticano, 9 aprile 2009

BENEDETTO PP. XVI


 

Monsignor Gänswein, dopo aver letto il messaggio del Papa, ha aggiunto:  "Oltre agli Oli santi, benedetti durante la Messa crismale di ieri mattina nella basilica di San Pietro, il Santo Padre ha donato il calice per questa Celebrazione in segno di omaggio alla comunità cristiana e di spirituale partecipazione al dolore dei familiari delle vittime del terremoto".



(©L'Osservatore Romano - 11 aprile 2009)
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00sabato 11 aprile 2009 13:20
L'omelia del segretario di Stato alle esequie per le vittime del terremoto in Abruzzo

Dalle macerie rinascerà un popolo
tante volte provato nella storia


Pubblichiamo il testo dell'omelia pronunciata dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, nel corso delle esequie per  le vittime  del terremoto in Abruzzo celebrate a L'Aquila nella mattina di venerdì 10.

"Stavano sotto la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Cleopa e Maria di Magdala...". Queste parole dell'evangelista Giovanni, testimone addolorato della crocifissione di Cristo, sembrano ritrarre lo stato d'animo che riviviamo questa mattina anche noi. Con immensa pietà ci siamo stretti idealmente attorno alle tante vittime non solo della città, della provincia, ma anche di tante altre parti, e anche di altre nazioni, vittime strappate immaturamente ai loro familiari da una morte crudele. E ci siamo stretti alle tante famiglie rimaste senza casa, prive delle cose più care. Ci ritroviamo qui per un atto di omaggio e di compianto, ma soprattutto per una celebrazione di preghiera. È il mistero della morte che ci riunisce, che ci fa inginocchiare davanti a Dio, ci fa adorare la sua volontà, ma che ci immerge nel suo amore eterno nella prospettiva dell'immortalità. Siamo qui per pregare l'Autore della vita, sorretti dalla certezza, come afferma la Parola di Dio, che le anime dei giusti sono nelle mani di Dio buono e misericordioso.
"Stavano sotto la croce"... Accanto a queste bare, come accanto alla croce di Gesù, stanno afflitti e sgomenti i parenti, gli amici, i conoscenti. A testimoniare la solidale presenza dell'intero popolo italiano ci sono le molte autorità civili e militari a cominciare dal signor Presidente della Repubblica, dai presidenti delle Camere, dalle altre autorità istituzionali, con il Capo del Governo. Ci sono, vorrei dire specialmente, i responsabili di questa regione, provincia e città, alcuni dei quali piangono i loro parenti e congiunti in queste bare; ci sono i volontari di tante associazioni venuti da ogni parte d'Italia, uomini e donne dell'esercito, della Protezione Civile, della Croce Rossa, i Vigili del fuoco. Come non ricordare uno di loro, Marco Cavagna, il pompiere-papà di Treviolo, venuto da Bergamo e qui colpito da infarto mentre cercava di salvare tante vite! C'è il Pastore di questa Chiesa e i suoi sacerdoti, che condividono assieme a voi l'esperienza di essere stati spogliati di tutto. Ci sono tanti Pastori delle Chiese vicine. In questa vostra città e nei paesi che hanno conosciuto momenti difficili nella loro storia, si raccoglie oggi idealmente l'Italia intera, che ha dimostrato, anche in questa difficile prova, quanto siano saldi i valori della solidarietà e della fraternità che caratterizzano la nostra Italia. Accanto a voi, cari fratelli e sorelle, c'è il Santo Padre Benedetto XVI che sin dai primi momenti non ha smesso di pregare per voi, e che oggi ha voluto farsi particolarmente vicino, oltre che con la presenza mia e del suo segretario particolare, anche con il messaggio che abbiamo ascoltato.
Ci inchiniamo dinanzi all'enigma indecifrabile della morte che però è anche un'occasione preziosa per capire quale sia il valore e il senso vero della vita. La morte ci fa toccare con mano che tutto in un attimo può cessare - cose, progetti. Tutto finisce; solo resta l'amore, come mi diceva un'anziana professoressa stamattina nell'ospedale da campo. Solo resta l'amore e tutto supera l'amore. Resta solo Dio che è amore. In quest'ora di dolore e di smarrimento, è la Parola di Dio a sostenerci e a confortarci, assicurandoci che nulla può cancellare la forza dell'amore. Nulla può contro l'amore. A tenerci uniti nel nostro cammino verso l'Eternità è la consolazione che ci viene dalla fede, il dolce sollievo che ci può procurare l'incontro con l'Uomo della Croce, quella vicinanza amorevole con tutti i crocifissi della storia che stanno attendendo l'inaugurazione della Gerusalemme Celeste dove tutte le cose ritrovano la loro bellezza originaria e dove le lacrime verranno asciugate e "non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno perché le cose di prima sono passate" (cfr. Apocalisse, 21). Penso a tutto questo e sento rinascere la speranza nel cuore perché s'avverte già nell'aria che sotto le macerie c'è la voglia di ripartire, di ricostruire, di tornare a progettare e a sognare. Scriveva il profeta Isaia (61,4):  un giorno "ricostruiranno le vecchie rovine, rialzeranno gli antichi ruderi, restaureranno le città desolate" - la città de L'Aquila, come la città di Avezzano, come gli altri paesi. E si tornerà con più forza, con più coraggio a ridare vita a questi luoghi; con la forza e la dignità d'animo che vi contraddistingue.
Quest'oggi, Venerdì Santo, tutta la Chiesa piange il suo Re Crocifisso. Dopo quell'urlo sulla croce - "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato" (Marco, 15, 34) - rimase il silenzio. Un silenzio lungo e faticoso, pieno di dubbi e d'angoscia. Il silenzio dell'uomo invaso dal dolore di fronte al silenzio di Dio. Dio può sembrare assente e il dolore può apparire una forza bruta e senza senso, le tenebre degli occhi pieni di lacrime possono oscurare anche i più timidi raggi di sole e di primavera. Eppure è proprio mentre si fa provocatrice la domanda:  "dov'è il tuo Dio?" (Salmi, 42, 4) che sentiamo emergere dal profondo la certezza dell'intervento amorevole di Dio che si fa cuore, mani, aiuto. Aiuto costante, aiuto presente. Il nostro è un Dio che ha passione per l'uomo; un Dio che soffre con noi e per noi; un Dio che sceglie il silenzio per accasarsi tra le braccia di chi, soffrendo, si sforza di tenere accesa la fiaccola della speranza.
Cari fratelli e sorelle, dopo il silenzio di questo Triduo che tanto c'interroga, dopodomani celebreremo la Pasqua. Sarà la vostra Pasqua, una Pasqua indimenticabile, ma una Pasqua che rinascerà ancora una volta dalle macerie di un popolo tante volte provato nella sua storia. E sarà come nascere una seconda volta, all'ascolto delle parole dell'Angelo pasquale:  "Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto" (Matteo, 28, 5).
Riprendiamo dunque il cammino, fratelli e sorelle, insieme a Maria, portando insieme il dolore dell'incolmabile assenza dei defunti, con una presenza più assidua, fraterna e amichevole presso le loro famiglie, ancor più autenticamente diventate le nostre famiglie, nella grande famiglia dei figli di Dio. Grazie all'aiuto materno della Madonna cercheremo di trarre dalla morte una lezione di vita autenticamente cristiana. E sorretti dalla sua intercessione non temeremo le difficoltà che pure sono davanti a noi. Ci aiuti Lei, la Stella della Speranza, a conservare salda la fiducia in Dio e in noi stessi, certi che un giorno rivedremo anche questi nostri cari defunti che ci hanno preceduti nella corsa verso il Cielo. Per essi ripetiamo la preghiera che tante volte abbiamo recitato:  "L'eterno riposo dona loro, o Signore. E splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen".



(©L'Osservatore Romano - 11 aprile 2009)
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00sabato 11 aprile 2009 13:21
Migliaia di persone hanno partecipato ai funerali mentre le scosse di terremoto continuano

Il giorno del dolore fra lacrime e paura


L'Aquila, 10. Tutta l'Italia piange le vittime del terremoto. Sin dalle prime ore della giornata - nonostante le scosse che sono continuate nella mattinata - migliaia di persone hanno raggiunto la caserma della Guardia di finanza di Coppito, a un passo dal capoluogo, per assistere ai funerali solenni presieduti dal segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, che all'Aquila, prima  della  celebrazione, ha visitato l'ospedale da campo, Santa Maria di Collemaggio - la basilica che ospitava le spoglie di Celestino v - e la Chiesa delle anime sante, entrambe gravemente colpite dal sisma.
Nella piazza d'armi della caserma dove si sono celebrati i funerali le bare erano duecentocinque - per le altre vittime le esequie si celebreranno altrove - allineate fra l'altare e le 1.600 sedie dove erano seduti i parenti, otto per ciascuna salma. Vicino a loro, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, i presidenti del Senato, Renato Schifani, e della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, il ministro dell'Interno Roberto Maroni e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Con loro numerosi rappresentanti dei partiti politici.
Oggi, giornata di lutto nazionale, è stato dunque il giorno del dolore. Ma anche di speranza, una speranza che tuttavia attende risposte. L'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari, ha rivolto nel corso del rito funebre, dopo l'omelia del cardinale Bertone - che pubblichiamo a pagina 7 - un'invocazione a Dio perché "da questa insopportabile e assurda storia di morte nasca una nuova e luminosa storia di vita e di speranza". Parole che la folla ha accolto con un applauso.
Dopo la benedizione delle salme, fatta dal cardinale Bertone e dall'arcivescovo Molinari, Muhammad Nour, presidente dell'Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia, ha letto un messaggio ricordando le vittime di religione islamica:  "Nel nome dell'unico Dio", l'imam ha espresso "un grandissimo dolore per i fratelli e le sorelle, i giovani e i bambini rimasti vittime del terremoto. Tutta la nostra solidarietà - ha detto - a sostegno dei parenti e dei sopravvissuti, ci stringiamo a loro in un unico abbraccio, uniti come cittadini e religiosi con valori e ideali comuni". Infine, la benedizione affinché "il Signore altissimo porti l'Abruzzo a essere di nuovo fiorente e vivo, con tutti i profumi e i colori dei suoi abitanti".
Mentre stavano per iniziare i funerali, in via Roma, nel centro dell'Aquila sono stati estratti dalle macerie altri due corpi:  si tratta di una donna di 53 anni e di sua figlia di 18 anni. Il numero delle vittime del sisma sale così a 289.
Oltre al calice donato dal Papa insieme a una somma per le necessità più urgenti, il segretario di Stato ha offerto all'arcivescovo dell'Aquila la casula con cui ha celebrato. E al presule aquilano monsignor Gänswein ha regalato in segno di vicinanza il suo orologio. Ai bambini ospitati nelle tendopoli, infine, arriveranno un gran numero di uova di cioccolato come espressione dell'affetto di Benedetto XVI.



(©L'Osservatore Romano - 11 aprile 2009)
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00domenica 12 aprile 2009 06:42
La preghiera di Benedetto XVI per le popolazioni abruzzesi al termine della Via Crucis al Colosseo

Appaia la stella della speranza
nella notte oscura dei terremotati


È stato per le popolazioni terremotate d'Abruzzo il pensiero con il quale Benedetto XVI ha concluso la tradizionale pia pratica della Via Crucis al Colosseo, nella notte del Venerdì santo. Il Papa ha seguito lo svolgimento dell'itinerario della passione restando in ginocchio sul Colle Palatino.

Cari fratelli e sorelle!
Al termine del drammatico racconto della Passione, l'evangelista san Marco annota:  "Il centurione, che si trovava di fronte a lui avendolo visto spirare in quel modo disse:  "Davvero quest'uomo era Figlio di Dio !" (Mc 15, 39). Non può non sorprenderci la professione di fede di questo soldato romano, che aveva assistito al succedersi delle varie fasi della crocifissione. Quando le tenebre della notte si apprestavano a scendere su quel Venerdì unico nella storia, quando ormai il sacrificio della Croce si era consumato e i presenti si affrettavano per poter celebrare regolarmente la Pasqua ebraica, le poche parole, carpite dalle labbra di un anonimo comandante della truppa romana, risuonarono nel silenzio dinanzi a quella morte molto singolare. Questo ufficiale della truppa romana, che aveva assistito all'esecuzione di uno dei tanti condannati alla pena capitale, seppe riconoscere in quell'Uomo crocifisso il Figlio di Dio, spirato nel più umiliante abbandono. La sua fine ignominiosa avrebbe dovuto segnare il trionfo definitivo dell'odio e della morte sull'amore e sulla vita. Ma così non fu! Sul Golgota si ergeva la Croce da cui pendeva un uomo ormai morto, ma quell'Uomo era il "Figlio di Dio", come ebbe a confessare il centurione - "vedendolo morire così", precisa l'evangelista.
La professione di fede di questo soldato ci viene riproposta ogni volta che riascoltiamo il racconto della Passione secondo san Marco. Questa sera anche noi, come lui, ci soffermiamo a fissare il volto esanime del Crocifisso, al termine di questa tradizionale Via Crucis, che ha riunito, grazie ai collegamenti radiotelevisivi, molta gente da ogni parte del mondo. Abbiamo rivissuto la vicenda tragica di un Uomo unico nella storia di tutti i tempi, che ha cambiato il mondo non uccidendo gli altri, ma lasciandosi uccidere appeso ad una croce. Quest'Uomo, apparentemente uno di noi, che mentre viene ucciso perdona i suoi carnefici, è il "Figlio di Dio", che - come ci ricorda l'apostolo Paolo - "non ritenne un privilegio l'essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo... umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce" (Fil 2, 6-8).
La dolorosa passione del Signore Gesù non può non muovere a pietà anche i cuori più duri, poiché costituisce l'apice della rivelazione dell'amore di Dio per ciascuno di noi. Osserva san Giovanni:  "Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna" (Gv 3, 16). È per amore nostro che Cristo muore in croce! Lungo il corso dei millenni, schiere di uomini e donne si sono lasciati affascinare da questo mistero e hanno seguito Lui, facendo a loro volta, come Lui e grazie al suo aiuto, della propria vita un dono ai fratelli. Sono i santi ed i martiri, molti dei quali restano a noi sconosciuti. Anche in questo nostro tempo, quante persone, nel silenzio della loro quotidiana esistenza, uniscono i loro patimenti a quelli del Crocifisso e diventano apostoli di un vero rinnovamento spirituale e sociale! Cosa sarebbe l'uomo senza Cristo? Osserva sant'Agostino:  "Ti saresti trovato sempre in uno stato di miseria, se Lui non ti avesse usato misericordia. Non saresti ritornato a vivere, se Lui non avesse condiviso la tua morte. Saresti venuto meno, se Lui non fosse venuto in tuo aiuto. Ti saresti perduto, se Lui non fosse arrivato" (Discorso 185, 1). Perché allora non accoglierLo nella nostra vita?
Fermiamoci questa sera a contemplare il Suo volto sfigurato:  è il volto dell'Uomo dei dolori, che si è fatto carico di tutte le nostre angosce mortali. Il suo volto si riflette in quello di ogni persona umiliata ed offesa, ammalata e sofferente, sola, abbandonata e disprezzata. Versando il suo sangue, Egli ci ha riscattati dalla schiavitù della morte, ha spezzato la solitudine delle nostre lacrime, è entrato in ogni nostra pena ed in ogni nostro affanno.
Fratelli e sorelle! Mentre svetta la Croce sul Golgota, lo sguardo della nostra fede si proietta verso l'alba del Giorno nuovo ed assaporiamo già la gioia e il fulgore della Pasqua. "Se siamo morti con Cristo, - scrive san Paolo - crediamo che anche vivremo con Lui" (Rm 6, 8). Con questa certezza, continuiamo il nostro cammino. Domani, Sabato Santo, veglieremo in preghiera. Ma fin d'ora preghiamo insieme con Maria, la Vergine Addolorata, preghiamo con tutti gli addolorati, preghiamo soprattutto con tutti i sofferenti della zona terremotata dell'Aquila:  preghiamo perché anche a loro in questa notte oscura appaia la stella della speranza, la luce del Signore risorto.
Fin d'ora auguro a tutti:  Buona Pasqua  nella  luce  del  Signore  risorto!


(©L'Osservatore Romano - 12 aprile 2009)
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00domenica 12 aprile 2009 06:55
Le vittime accertate sono salite a 291

Il sisma in Abruzzo concede una breve tregua


L'Aquila, 11. Una piccola tregua per i diciottomila sfollati dell'Aquila:  durante la notte fra venerdì e sabato non si sono avvertite scosse di terremoto rilevanti. Lo sciame sismico non è terminato; continuerà probabilmente, secondo quanto affermano gli esperti, per qualche mese. Ma si è potuto finalmente dormire con un po' di tranquillità in più. Poi, la mattina, il terremoto ha ripreso a tormentare la popolazione:  alle 7.40 una scossa di magnitudo 3.3 è stata avvertita nettamente dalla popolazione fino alla costa abruzzese. Altre scosse di intensità simile  si  sono  susseguite  nella  mattinata.
Anche il numero dei morti accertati, con il passare dei giorni sale con maggiore lentezza. Questa mattina il corpo di una donna è stato recuperato nei pressi della Casa dello studente, portando il bilancio delle vittime a 291. Si è continuato a scavare per tutta la notte anche tra le macerie di via Gabriele D'Annunzio, all'Aquila, dove un ticchettio rilevato dai geomicrofoni ha fatto credere alla possibilità di trovare qualcuno ancora in vita. Le speranze di poter trovare persone ancora in vita si riducono sempre più, tenuto conto sia delle ulteriori scosse che si sono susseguite sia del freddo, ancora intenso nelle ore notturne.
Da questa mattina intanto sono cominciati i preparativi per la celebrazione della Pasqua nelle trentadue tendopoli che ospitano gli sfollati. Sotto il coordinamento della curia arcivescovile dell'Aquila e con l'aiuto degli uomini e dei volontari della protezione civile, si sono allestiti piccoli altari per consentire la celebrazione della messa. Sono oltre cento i sacerdoti mobilitati dalla diocesi.
Da Chiavari sono giunte circa diecimila ostie e il vino per la celebrazione dell'eucarestia. La donazione è della libreria San Paolo e di Teleradiopace Chiavari, l'emittente televisiva diocesana. Promotore dell'iniziativa è stato don Mauro Orrù, sacerdote originario di Casarza Ligure che presta servizio nella parrocchia di Sant'Elia, alle porte dell'Aquila, una delle zone tra le più colpite dal sisma.
L'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari, celebra, soprattutto per i soccorritori al lavoro nelle zone terremotate, la messa di Pasqua nella caserma della Guardia di Finanza, dove venerdì scorso si sono celebrati i funerali di 205 vittime del sisma.



(©L'Osservatore Romano - 12 aprile 2009)
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00mercoledì 15 aprile 2009 10:04
Il cardinale Bagnasco in visita all'Aquila

Dalla Chiesa in Italia
altri due milioni di euro
per i terremotati in Abruzzo


L'Aquila, 14. In Abruzzo si lavora affinché entro l'inizio dell'inverno non ci sia più nessuno in tenda. "Entro ottobre, novembre - ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi - dovremo avere delle costruzioni per coloro che non potranno rientrare nelle case". "L'obiettivo - ha precisato - è quello di spostare prima dell'inverno le persone dalle tende e dagli alberghi per farli stare in una situazione più confortevole". Si potrebbe dunque fare ricorso ai prefabbricati che hanno dato buoni risultati in altre situazioni post terremoto. La ricostruzione del centro storico, sarà invece la terza fase dell'intervento. Una serie di misure riguarderanno poi "le prospettive future dell'Aquila a partire dall'università a nuove iniziative industriali, al commercio".
Intanto il terremoto continua a farsi sentire. Nella tarda serata di ieri, lunedì, si è registrata una scossa di magnitudo 4.9 e altre scosse di minore entità si sono registrate questa mattina. Oggi è in visita all'Aquila il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), che ha annunciato lo stanziamento di altri due milioni di euro per l'emergenza, che si aggiungono ai tre già elargiti nei giorni scorsi e al ricavato della prossima colletta nazionale che si terrà domenica. Nel corso della visita il porporato ha visitato l'ospedale da campo allestito nel capoluogo. "Vedo tra il popolo aquilano tanta gente che ha la voglia, la forza e la determinazione di ricominciare", ha detto il cardinale al termine della sua visita. "Ho notato - ha aggiunto - oltre alla grande efficienza di questa struttura provvisoria, dovuta al lavoro e all'abnegazione della protezione civile, dei volontari e del personale ospedaliero, soprattutto, tra la gente e tra i malati, la grande forza aquilana di resistere e di superare questo tragico momento. Una volontà all'insegna di un'energia interiore e anche di una grande ispirazione di fede, di religiosità che sprigiona dalle loro parole e dai loro volti".
Dopo un incontro con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, il cardinale Bagnasco ha celebrato messa nella tendopoli di Piazza d'Armi e ha visitato la sede della Caritas, presso la parrocchia di Pettino. Da qui sono partiti beni di prima necessità, distribuiti in questi giorni in particolare ad ammalati, disabili, anziani e bambini. Fra questi, oltre una tonnellata di beni alimentari, acqua, pannolini, coperte, vestiti e tende.
Intanto si stanno effettuando le verifiche sugli edifici colpiti dal terremoto. Una casa su tre è finora risultata inagibile. Contestualmente va avanti l'inchiesta che mira ad appurare se la costruzione degli edifici poi crollati o seriamente lesionati sia stata condotta secondo le norme di legge. Chiodi ha spiegato che, qualora emergessero responsabilità, la Regione si costituirà parte civile in un eventuale processo, per ottenere il risarcimento dei danni subiti.



(©L'Osservatore Romano - 14-15 aprile 2009)
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00sabato 18 aprile 2009 08:00
Terremoto: Colletta nazionale il 19 aprile 2009

per le popolazioni dell'Abruzzo

Domenica 19 aprile si terrà in tutte le chiese d’Italia la colletta straordinaria indetta dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo.

Le offerte raccolte dovranno essere integralmente inviate con sollecitudine a Caritas Italiana, Via Aurelia 796 - 00165 Roma, utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o mediante bonifico bancario su Unicredit Banca di Roma SpA, IBAN IT38 K030 0205 2060 0040 1120 727, specificando nella causale “colletta terremoto Abruzzo”.

Per altre offerte, è anche possibile utilizzare i seguenti canali:
  • Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma - IBAN IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012
  • Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma - IBAN IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097
  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma - IBAN IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113
  • CartaSi e Diners, telefonando a Caritas Italiana tel. 06.66177001, in orario d’ufficio.


Roma, 15 aprile 2009

fonte: Conferenza Episcopale Italiana
Cattolico_Romano
00domenica 19 aprile 2009 06:32

Il 28 aprile Benedetto XVI

tra i terremotati dell'Abruzzo


L'incontro con le popolazioni colpite per portare conforto e speranza; il sorvolo in elicottero per vedere dall'alto i danni provocati dal sisma:  martedì prossimo, 28 aprile, Benedetto XVI si recherà in Abruzzo secondo il proposito già manifestato all'udienza generale dello scorso 8 aprile, poche ore dopo il terribile terremoto che ha sconvolto la regione. Nell'occasione il Papa intende rinnovare la propria vicinanza spirituale alla comunità dell'Aquila e degli altri paesi duramente provati dalle violente scosse che hanno provocato finora 296 vittime, tanti feriti e ingenti danni materiali.
Stamane il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha confermato la notizia indicando la data e ulteriori dettagli sul programma. La visita durerà tre ore:  dalle 9.30 del mattino, quando il Pontefice raggiungerà la tendopoli di Onna, fino alle 12.30. Tappa obbligata L'Aquila, dove Benedetto XVI sosterà presso la Casa dello Studente e la Basilica di Collemaggio. Infine, presso la Caserma della Guardia di Finanza l'incontro con rappresentanze della popolazione e delle persone impegnate nelle operazioni di soccorso. Durante gli spostamenti in elicottero il Papa sorvolerà alcune delle località più colpite.



(©L'Osservatore Romano - 19 aprile 2009)
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