In manette un ricercatore del Cern

Parigi, 10. È un ricercatore del Centro europeo di ricerca nucleare (Cern) di Ginevra e progettava di compiere un attentato il giovane arrestato in Francia, assieme al fratello, per presunti legami con Al Qaeda. Lo hanno rivelato fonti vicine all'inchiesta a Parigi, ma il Cern - riferisce l'agenzia Ansa - ha escluso che l'uomo abbia potuto sfruttare per fini terroristici la ricerca svolta a Ginevra.
I due, 32 e 35 anni, che - secondo "Le Figaro" - sono di origine algerina, sono stati arrestati nella loro abitazione a Vienne, nella Francia centro-orientale, dopo la scoperta di un loro scambio di e-mail con alcuni membri di Al Qaeda del Maghreb islamico (Aqmi), il braccio nordafricano dell'organizzazione terroristica. Nelle e-mail il ricercatore avrebbe elencato potenziali obiettivi di azioni terroristiche in Francia, scrive "Le Figaro" sul suo sito.
Il ricercatore, il maggiore dei due fratelli, è sospettato di aver "manifestato il desiderio" di compiere un attentato in Francia, anche se non sembra aver "commesso atti materiali di preparazione", secondo le fonti vicine all'inchiesta a Parigi.
Il Cern di Ginevra ha confermato che si tratta di un ricercatore che lavorava su progetti di analisi di dati di fisica in relazione a un esperimento e che conduceva le sue ricerche nel quadro di un contratto con un istituto esterno.
Inoltre, ha comunicato sempre il Cern, il giovane, durante il suo lavoro, non è mai stato in contatto con elementi che potrebbero essere usati a fini terroristici. Nella nota poi si precisa:  "Il Cern è un laboratorio di ricerca fisica delle particelle, le cui ricerche pongono domande fondamentali sull'universo e nessuna ricerca condotta dal Cern ha un'applicazione militare potenziale". Gli inquirenti intanto hanno effettuato perquisizioni nell'abitazione dei due fratelli, sequestrando due computer portatili, tre hardware e alcune chiavette Usb.