Amici.....chiariamo un attimo la posizione di s.Agostino e comprenderemo con QUALE MENZOGNA certi evangelici insegnano........
nel sito di evangelici.altervista.org alla sezione cattolicesimo scrivono:
Quando parliamo di CATTOLICESIMO ANTICO non dobbiamo avere in mente il cattolicesimo romano che noi oggi conosciamo; il cattolicesimo romano è un processo evolutivo continuo. Qualcuno ha giustamente detto che se, per esempio, si potesse chiedere ad Agostino di Ippona (450 d.C.): A quale chiesa appartieni? Lui non avrebbe certamente risposto: Alla chiesa cattolica apostolica romana.
Questo, perché non esisteva ancora la chiesa cattolica romana così come noi la conosciamo. Agostino nel V° secolo non conosceva la pratica della confessione, la teologia mariana, il primato romano, il papato non esisteva ancora; non esistevano tutti quei dogmi che si sono sviluppati col tempo dopo Agostino. Perciò lui avrebbe risposto: « Io appartengo alla Chiesa ». C'è chi sostiene giustamente che i primi cosiddetti Padri (2) della chiesa non soltanto non erano cattolici romani, ma certamente non aderirebbero oggi alla chiesa romana. Su che base si fonda una tale affermazione? Dalle dichiarazioni dei Padri contenute nei loro scritti emerge la loro teologia. Dal confronto tra gli scritti dei Padri e il credo della chiesa cattolica romana risulta evidente una differente teologia. Benché si vorrebbe sostenere una certa continuità tra gli scritti dei Padri e la chiesa cattolica romana, di fatto le due teologia non sono in armonia. Gli scritti dei Padri della chiesa sono patrimonio comune di tutti, nessuno può vantarne il monopolio; non sono certo la regola di fede dei cristiani, la loro teologia può essere condivisa o rigettata sulla base dell'insegnamento neotestamentario. La vera tradizione è quella che risale a Gesù e agli apostoli, contenuta nei libri del NT (cf 1 Corinzi 11:2,23; Giuda v.3), accolta da tutti gli uomini di fede che nei secoli hanno amato il Signore....
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.....bè....se non altro ora sappiamo le MENZOGNE CHE CIRCOLANO........"qualcuno ha detto"....ma chi l'ha detto? dove sta la possibilità di fare un confronto? bel modo di essere credibili.....e intanto ingannano e seminano zizzania.....
Come avrete potuto notare, se avete letto i testi che ogni tanto inseriamo.... s.Agostino non solo cita LA CHIESA CATTOLICA, ma sapeva benissimo chi erano quei vescovi con i quali si sente COLLEGA NEL MINISTERO.....se la Chiesa di allora NON era quella che oggi Roma rappresenta....qual'era quella Chiesa a cui Agostino fa riferimento?
veniamo ai particolari il testo dice:
non conosceva la pratica della confessione, la teologia mariana, il primato romano, il papato non esisteva ancora...
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Intanto Agostino, nel suo Libro " LA VERA RELIGIONE " scriveva:
6. 10. La Chiesa cattolica, diffusa saldamente ed ampiamente per tutta la terra, si serve di tutti gli erranti per i propri fini e per farli redimere, se vorranno svegliarsi. Si serve infatti dei gentili come terreno di proselitismo, degli eretici a riprova della propria dottrina, degli scismatici a dimostrazione della propria stabilità, dei Giudei come termine di confronto per la propria eccellenza. Pertanto invita i primi ed esclude i secondi, abbandona gli altri ed oltrepassa gli ultimi; a tutti comunque dà la possibilità di partecipare alla grazia di Dio, sia che si tratti ancora di formare o di correggere, sia che si tratti di recuperare o di accogliere.....
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Quale Chiesa Cattolica, se per gli Evangelici non era quella oggi rappresentata da Roma.....era "diffusa su tutta la terra" ai tempi di Agostino? , sappiamo benissimo CHE DI CHIESA CATTOLICA ve ne è UNA SOLA e che il termine ROMANA le fu dato dalla Chiesa Anglicana per differenziarsi da Roma......
Vi rammento che ai tempi di Lutero i Padri della Chiesa VENNERO MESSI AL BANDO DAI PROTESTANTI.....non si poteva più citarli nei confronti dottrinali...Zwingli PROIBI' I RIFERIMENTI AI PADRI.......sostenendo che per parlare di dottrine bastava "solo la Scrittura"......Ma ben presto gli stessi studiosi e pastori protestanti si resero conto che NON SI POTEVANO CANCELLARE i lavori dei Padri....e non pochi iniziarono ad usarli per un proprio tornaconto, si iniziarono a "studiare i Padri" tentando DI ESTRAPOLARE tutto quanto potesse far comodo a loro......I PENTECOSTALI DELLA PRIMA ORA come i grandi Predicatori MAI CITARONO I PADRI.....gli stessi evangelici soltanto da una ventina d'anni li hanno presi a rileggere per poter anch'essi estrapolare quanto potesse tornare utile alle loro dottrine......
Se questa è onestà.....no comment.....
Dottrina sulla Confessione.......leggiamo un accenno sulle "QUESTIONI DISPUTATE".....è un indice.....e leggiamo:
26. - LA DIVERSITÀ DEI PECCATI
Alcuni sono peccati di debolezza, altri di inavvertenza, altri di malizia. La debolezza è contraria alla fortezza, l’inavvertenza alla sapienza, la malizia alla bontà. Chi è in grado di conoscere cos’è la potenza e la sapienza di Dio 1 può discernere quali sono i peccati veniali; chi è in grado di conoscere cos’è la bontà di Dio può valutare quali peccati meritano una determinata pena sia in terra che nel secolo futuro. E dopo aver ben valutato tutto ciò, si può giudicare, con probabilità, chi non deve essere sottoposto alla penitenza luttuosa e lacrimevole, sebbene confessi i suoi peccati, e chi invece non può sperare salvezza, a meno che non offra a Dio come sacrificio uno spirito contrito dalla penitenza.........
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Qualcuno dica agli Evangelici che Agostino CONOSCEVA la pratica della confessione tanto da RICONOSCERE LA QUESTIONE DEI PECCATI VENIALI......e riconosce in quelle due righe IL PURGATORIO......
Riguardo alla teologia mariana...ne parlammo....S.Agostino non ne parla in termini che conosciamo oggi semplicemente perchè all'epoca NON CE N'ERA ANCORA BISOGNO, tuttavia......l'ha dove si rese necessario, Agostino ne parlò.....
La questione mariana con s.Agostino fu proprio INGARBUGLIATA dai protestanti che usarono la questione PELAGIANA per sostenere che s.Agostino disse che anche Maria era nata con il peccato......in verità Agostino NON solo non lo disse, ma ciò che scrisse era per chiarire l'errore Pelagiano che faceva DI MARIA UNA DEA....sostenendo che nascendo Maria senza peccato visse senza peccato CON LA SUA SOLA FORZA....QUESTO CONTESTO' S,AGOSTINO.......infatti se avrete la paziienza di leggere dal collegamento inserito, forse comprenderete.....
"....... Di fronte alla difficoltà di Pelagio risponde riconfermando la sua tesi e facendo una eccezione per Maria. Nessuno, neppure i santi, vive su questa terra senza peccato, per quanto lieve; e se tutti i santi nominati da Pelagio fossero qui presenti e li potessimo interrogare, certamente ci ripeterebbero le parole di Giovanni: Se dicessimo di essere senza peccato mentiremmo e faremmo menzognero lui, il Cristo (1 Gv 1, 8-10).
In questa tesi così generale, che Agostino conferma di fronte alla provocazione di Pelagio, viene esclusa una sola persona umana, Maria. Eccetto dunque la Beata Vergine Maria, di cui non vuole in alcun modo discutere quando si tratta di peccato. L'eccezione è chiara; qual è la motivazione per questa eccezione? Una sola, quella cristologica: propter honorem Domini, per onore del Signore.
......... Agostino, dunque.....parlò di Maria IN TERMINI CRISTOLOGICI......
Infine...il papato e il riconoscimento del Vescovo di Roma.....
Partiamo da un fatto....IN QUASI TUTTE LE LETTERE DI AGOSTINO si fa rimento alla CHIESA CATTOLICA e si citano i vescovi.......qualche evangelico sa dire di quale Chiesa stiamo parlando se non è quella che Roma oggi rappresenta?
Ora leggiamo prima questa lettera
(il corsivo è la lettera di Papa Innocenzo che Agostino riporta nel suo discorso contro i Pelagiani) Scritta il 27 gennaio 417.
Il Papa Innocenzo risponde ai Padri del concilio Milevitano, lodandoli d'aver voluto deferire all'autorità suprema del Romano Pontefice (n. 2) le definizioni e le sanzioni prese contro l'eresia pelagiana, i suoi autori e i suoi seguaci; conferma la sentenza di scomunica contro gli eretici i quali sono da ricevere nella Chiesa qualora si ravvedano (nn. 1, 6, 7) e ribadisce la dottrina della grazia (n. 3), affermata da tutta la Sacra Scrittura (n. 4), e la necessità del battesimo per i bambini, affinché ottengano la vita eterna (n. 5).
INNOCENZO AL PRIMATE SILVANO, A VALENTINO E A TUTTI GLI ALTRI DILETTISSIMI FRATELLI CHE HAN PRESO PARTE AL CONCILIO MILEVITANO, SALUTE NEL SIGNORE
Atteggiamento della Chiesa verso gli eretici.
1. In mezzo a tutte le altre occupazioni della Chiesa Romana e della Sede Apostolica con cui trattiamo, in base a moderato e fedele esame, i quesiti rivoltici da diverse parti, Giulio, nostro fratello e collega nell'episcopato, mi ha recapitato inaspettatamente, insieme con una lettera del concilio di Cartagine sulla medesima questione, la lettera della vostra Carità che m'avete inviata dal concilio di Milevi, mossi da zelo più ardente per l'integrità della fede. E, naturalmente, una gran gioia per la Chiesa che i pastori manifestino tanta sollecitudine per il gregge affidato alle loro cure: essi non solo non lasciano che alcuna delle loro pecorelle si smarrisca nell'errore, ma se qualcuna di esse, sedotta dalla dolcezza d'un pascolo funesto, perisse nell'errore, o la allontanano completamente dal gregge oppure, qualora esse evitino ciò cui qualche tempo prima aspiravano illecitamente, le proteggono con la circospezione usata nella primitiva sorveglianza, provvedendo cioè per un verso ad evitare che, nel riaccoglierle in seno alla Chiesa, tutte le altre siano sedotte dal loro esempio e per un altro verso a non respingerle qualora vogliano ritornare, per non esporle agli assalti rabbiosi dei lupi. L'averci consultato è un atto molto prudente e improntato pienamente alla fede cattolica. Chi mai infatti potrebbe sopportare chi erra e non accogliere di nuovo chi si corregge? Orbene, come stimo che sia impudenza mostrarsi conniventi con chi pecca,, così giudico empietà rifiutare l'aiuto ai convertiti.
........... Ed ora leggiamo Agostino come si esprime SUL CLERO ROMANO:
2. 4. La smettano dunque i pelagiani di rinfacciare ai cattolici d'essere quello che non sono, ma essi stessi piuttosto si affrettino ad emendare quello che sono, né vogliano passare per amabili con l'avversare l'odioso errore dei manichei, ma riconoscano d'essere meritamente odiosi per non rivoltarsi contro il proprio errore. Possono infatti i due errori essere contrari tra loro, ma sono da detestare ambedue, perché sono ambedue contrari alla verità. Infatti, se la ragione di dover amare i pelagiani fosse che costoro odiano i manichei, anche i manichei sarebbero da amare perché odiano i pelagiani. Ma non sia mai che la Cattolica, la quale è madre, scelga di amare gli uni perché odiano gli altri, poiché per volontà del Signore e con il suo aiuto deve evitare gli uni e gli altri e desiderare di guarire gli uni e gli altri.
L'accusa di prevaricazione lanciata contro il clero romano dai pelagiani.
3. 5. Costoro attaccano per giunta i chierici romani scrivendo: "Per paura di un editto non si vergognarono di commettere un crimine di tradimento, così da dichiarare successivamente che la natura umana è cattiva, contro la propria precedente sentenza con la quale avevano sostenuto in giudizio il dogma cattolico".
CLICCATE QUI PER IL LIBRO SECONDO......
Scusate amici...mi sono accorta che il sito augustinus ha cambiato veste e quindi sto notando che anche i collegamenti sono cambiati......
La famosa Lettera di Papa Innocenzo RIPORTATA DA AGOSTINO......contro le eresie Pelagiane...e che ho citato al messaggio sopra, la trovate intera cliccando qui:
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Se queste sono parole di un vescovo CHE NON CONOSCEVA LA CHIESA CATTOLICA, oggi, chiamata ROMANA da dopo la nasciata della Chiesa Anglicana.......bè che dire?......è come chiedere ad un cieco dalla nascita.... di spiegarci di che colore è il latte.....(e chiedo scusa al cieco....)
E quando Agostino appoggiava IL CANONE BIBLICO ATTUALE.......PARLANDO DI CHIESE..A QUALE CHIESE SI RIFERIVA CHE USANO ed usavano.... LA LXX??