L'auspicio di Benedetto XVI nel Messaggio a Bartolomeo I

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Cattolico_Romano
00martedì 2 dicembre 2008 14:16
L'auspicio di Benedetto XVI nel Messaggio a Bartolomeo I

Segni di speranza
per il dialogo teologico


Nel quadro dello scambio di Delegazioni per le rispettive feste dei Santi Patroni, il 29 giugno a Roma per la celebrazione dei Santi Pietro e Paolo e il 30 novembre a Istanbul per la celebrazione di Sant'Andrea, il cardinale Walter Kasper guida la Delegazione della Santa Sede per la Festa del Patriarcato Ecumenico 2008. Il presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani è accompagnato dal vescovo Brian Farrell, Segretario del Dicastero e da padre Vladimiro Caroli, o.p., officiale della Sezione Orientale del medesimo Dicastero. Ad Istanbul, si è unito il nunzio apostolico in Turchia, arcivescovo Antonio Lucibello.
La Delegazione della Santa Sede ha preso parte alla solenne Divina Liturgia presieduta da Bartolomeo I nella chiesa patriarcale del Fanar, ed ha avuto un incontro con il Patriarca e conversazioni con la Commissione sinodale incaricata delle relazioni con la Chiesa cattolica, alle quali hanno partecipato anche il Co-presidente ed il Co-segretario della "Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme".
Il cardinale Kasper ha portato al Patriarca Ecumenico un dono del Santo Padre, accompagnato da un Messaggio autografo di Benedetto XVI di cui ha dato lettura.

To His Holiness Bartholomew I
Archbishop of Constantinople
Ecumenical Patriarch

"Grace to you and peace from God the Father" (Gal 1: 3).
It is with deep joy that I address these words of Saint Paul to Your Holiness, the Holy Synod and all the Orthodox clergy and lay people assembled for the feast of Saint Andrew, the brother of Saint Peter and, like him, a great apostle and martyr for Christ. I am pleased to be represented on this festal occasion by a delegation led by my venerable brother Cardinal Walter Kasper, President of the Pontifical Council for Promoting Christian Unity, to whom I am entrusting this message of greetings. My own prayers join with yours as we plead with the Lord for the well-being and unity of the followers of Christ throughout the world.
I give thanks to God that he has enabled us to deepen the bonds of mutual love between us, supported by prayer and ever more regular fraternal contact. In the course of the year that is now drawing to a close, we have been blessed three times by the presence of Your Holiness in Rome:  on the occasion of your magisterial address at the Pontifical Oriental Institute, which is honoured to number you among its alumni; at the opening of the Pauline Year on the feast of Rome's patron saints, Peter and Paul; and at the Twelfth Ordinary General Assembly of the Synod of Bishops of the Catholic Church, held in October on the Word of God in the Life and Mission of the Church, when you delivered a most thoughtful address.
As a sign of our growing communion and spiritual closeness, the Catholic Church for her part was represented at the celebrations of the Pauline Year overseen by Your Holiness, including a symposium and a pilgrimage to the Pauline sites in Asia Minor. These experiences of encounter and shared prayer contribute to an increase in our commitment to attain the goal of our ecumenical journey.
In this same spirit, Your Holiness has informed me of the positive outcome of the Synaxis of the Primates and Representatives of the Orthodox Churches, which took place recently at the Phanar. The hopeful signs which emerged for inter-Orthodox relations and ecumenical engagement have been welcomed with joy. I believe and pray that these developments will have a constructive impact on the official theological dialogue between the Orthodox Churches and the Catholic Church, and will lead to a resolution of the difficulties experienced in the last two sessions. As Your Holiness remarked during your address to the Synod of Bishops of the Catholic Church, the Joint International Commission for Theological Dialogue between Catholics and Orthodox is now addressing a crucial issue which, once resolved, would draw us closer to full communion.
On this feast of Saint Andrew, we reflect with joy and thanksgiving that the relations between us are entering progressively deeper levels as we renew our commitment to the path of prayer and dialogue. We trust that our common journey will hasten the arrival of that blessed day when we will praise God together in a shared celebration of the Eucharist. The inner life of our Churches and the challenges of our modern world urgently demand this witness of unity among Christ's disciples.
It is with these brotherly sentiments that I extend to Your Holiness my cordial greetings in the Lord, who assures us of his grace and peace.
From the Vatican, 26 November 2008

Diamo di seguito una nostra traduzione italiana del Messaggio di Benedetto XVI al Patriarca Bartolomeo I.

A Sua Santità Bartolomeo I
Arcivescovo di Costantinopoli
Patriarca Ecumenico

"Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo (Gal 1, 3)
È con profonda gioia che rivolgo queste parole di San Paolo a Vostra Santità, al Santo Sinodo e a tutto il Clero ortodosso e ai fedeli radunati per la festa di Sant'Andrea, il fratello di San Pietro e, come lui, un grande apostolo e martire per Cristo. Sono lieto di essere rappresentato in questa occasione di festa da una delegazione guidata dal mio venerato fratello il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, al quale ho affidato questo Messaggio augurale. Le mie preghiere si uniscono alle vostre per invocare dal Signore il benessere e l'unità dei discepoli di Cristo nel mondo intero.
Rendo grazie a Dio che ci ha permesso di approfondire i vincoli di amore reciproco fra noi, sostenuti dalla preghiera e da un contatto fraterno sempre più regolare. Nel corso dell'anno che ora sta volgendo al termine, siamo stati benedetti tre volte dalla presenza di Vostra Santità a Roma:  in occasione della Vostra lezione magistrale al Pontificio Istituto Orientale, che si onora di annoverarLa tra i suoi Alunni; all'apertura dell'Anno Paolino nella Festa dei Santi patroni di Roma, Pietro e Paolo; ed alla dodicesima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi della Chiesa Cattolica, tenutasi in ottobre sul tema della Parola di Dio nella Vita e nella Missione della Chiesa, quando avete pronunciato un discorso di profonda riflessione.
Come segno della crescente comunione e vicinanza spirituale, la Chiesa Cattolica, per parte sua, è stata rappresentata alle celebrazioni dell'Anno Paolino guidato da Vostra Santità, incluso un simposio e un pellegrinaggio ai luoghi paolini in Asia Minore. Queste esperienze di incontro e di preghiera condivisa contribuiscono ad un aumento nel nostro impegno per raggiungere la meta del nostro cammino ecumenico.
In questo stesso spirito, Vostra Santità mi ha informato del risultato positivo della Synaxis dei Primati e dei Rappresentanti delle Chiese Ortodosse, che ha avuto luogo recentemente al Fanar. I segni di speranza che sono emersi dai rapporti inter-ortodossi e l'impegno ecumenico sono stati accolti con gioia. Credo e prego che questi sviluppi possano avere un effetto costruttivo sul dialogo teologico ufficiale fra le Chiese Ortodosse e la Chiesa Cattolica, e possano condurre ad una soluzione delle difficoltà incontrate nelle ultime due sessioni. Come Vostra Santità ha rilevato durante l'allocuzione al Sinodo dei Vescovi della Chiesa Cattolica, la Commissione Internazionale Mista per il Dialogo Teologico fra cattolici ed ortodossi sta ora affrontando un argomento cruciale che, una volta risolto, ci porterebbe più vicino alla piena comunione.
In questa festa di Sant'Andrea, riflettiamo con gioia e con animo grato che le relazioni fra noi stanno entrando progressivamente a livelli più profondi, mentre rinnoviamo il nostro impegno sulla via della preghiera e del dialogo. Crediamo che il nostro cammino comune accelererà l'arrivo di quel giorno benedetto in cui loderemo insieme Dio in una Celebrazione condivisa dell'Eucaristia. La vita interiore delle nostre Chiese e le sfide del mondo contemporaneo richiedono urgentemente questa testimonianza di unità fra i discepoli di Cristo.
È con questi sentimenti fraterni che estendo a Vostra Santità i miei saluti cordiali nel Signore, Che assicura a noi la Sua Grazia e la Sua Pace.
Dal Vaticano, 26 novembre 2008


 

BENEDETTO PP. XVI

(©L'Osservatore Romano - 1-2 dicembre 2008)
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