La Chiesa in Vietnam celebra un Giubileo

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S_Daniele
00giovedì 29 ottobre 2009 08:29
La Chiesa in Vietnam celebra un Giubileo

Dal 24 novembre 2009 al 6 gennaio 2011

ROMA, mercoledì, 28 ottobre 2009 (ZENIT.org).-

In occasione del 350° anniversario della creazione dei due vicariati apostolici del Tonchino e della Cocincina (1659) e dei cinquant'anni dell'istituzione della gerarchia cattolica in Vietnam (1960), la Conferenza Episcopale del Paese ha indetto un Giubileo, che si aprirà il 24 novembre prossimo per concludersi il 6 gennaio 2011.

Il giorno dell'apertura è quello della festa dei santi martiri del Vietnam, Andrea Dung Lac e 116 compagni, beatificati da Papa Giovanni Paolo II il 19 giugno 1988.

Nella lettera rivolta alla comunità cattolica del Paese per proclamare il Giubileo, i Vescovi vietnamiti ricordano che “per sviluppare lo spirito di comunione in seno alla Chiesa” il Papa li ha esortati “a dedicare un'attenzione particolare” ad alcuni ambiti, soprattutto l'esercizio della carità, “caratteristica essenziale della Chiesa di Cristo”, riporta “L'Osservatore Romano”.

“Bisognerà inoltre offrire una cura particolare alla gioventù, soprattutto ai giovani delle nostre campagne che, oggi, si ammassano nelle grandi città per proseguire gli studi e trovare un lavoro”, aggiungono i presuli.

Il compito principale, sottolineano, è ad ogni modo l'annuncio del Vangelo. “È compiendo questa missione che la Chiesa contribuisce allo sviluppo dell'uomo, non solo sul piano umano e spirituale ma anche sul piano sociale”.

Quando costruiscono la propria vita “sulla base dei valori evangelici come la carità, la rettitudine e il rispetto del bene comune”, i fedeli “partecipano attivamente alla costruzione di una società giusta, solidale ed equa”, osservano i firmatari della lettera.

La “grande assemblea del popolo di Dio”

Il momento centrale del Giubileo della Chiesa in Vietnam sarà la “grande assemblea del popolo di Dio” “sul modello del Sinodo dei Vescovi”, organizzata dall'Arcidiocesi di Ho Chi Minh Ville dal 21 al 25 novembre 2010. Vi parteciperanno circa 200 delegati, in rappresentanza della comunità cattolica vietnamita, che costituisce il 7% degli 87 milioni di abitanti.

La Conferenza Episcopale invierà a Diocesi, parrocchie e comunità religiose dei documenti di studio per far partecipare attivamente i fedeli. I contributi che giungeranno ai responsabili ecclesiali rappresenteranno la base per la discussione dell'assemblea.

“L'anno santo ci spinge a condividere la gioia della nostra fede con tutti i membri della Nazione vietnamita”, hanno dichiarato i Vescovi del Paese. Per farlo, spiegano, “occorre risvegliare in noi il dono della fede” e “rinnovare i metodi di evangelizzazione per rispondere alle forti trasformazioni della nostra epoca”.Il modello a cui ispirarsi si baserà su “comunione e partecipazione”, hanno aggiunto i presuli. “La comunione trova la sua origine nel mistero della Trinità”, che “ci fa popolo di Dio, Corpo di Cristo, Tempio dello Spirito Santo”.

La celebrazione dell'evento, hanno sottolineato come riporta AsiaNews, “è un tempo propizio per uno sguardo retrospettivo allo scopo di ringraziare Dio, apprendere la lezione della storia” e “discutere la situazione attuale della Chiesa” “per guardare al futuro con la determinazione di costruire una Chiesa che discerne e obbedisce alla volontà di Dio”.

Per preparare i fedeli al Giubileo, la Chiesa ha indetto una novena di preghiera dal 15 al 23 novembre.

Il Giubileo si aprirà il 24 novembre nella parrocchia di So Kien di Hanoi e si concluderà il giorno dell'Epifania del 2011 al santuario mariano nazionale di La Vang.
S_Daniele
00giovedì 29 ottobre 2009 16:38


Il giubileo si svolgerà dal 24 novembre 2009 al 6 gennaio 2011

L'anno santo della Chiesa in Viêt Nam


Hà Nôi, 28. Il 2010 sarà un anno importante per la Chiesa cattolica in Viêt Nam, sarà un anno santo. In occasione del trecentocinquantesimo anniversario della creazione dei due vicariati apostolici del Tonchino e della Cocincina (1659-2009) e dei cinquant'anni dell'istituzione della gerarchia cattolica nel Paese (1960-2010), la Conferenza episcopale ha indetto un giubileo che si aprirà il giorno della festa dei santi martiri del Viêt Nam, il prossimo 24 novembre, e si chiuderà il giorno della festa dell'Epifania del 2011. Benedetto XVI - come riferisce la lettera rivolta dai vescovi vietnamiti alla comunità cattolica per la proclamazione dell'anno santo - ha acconsentito alla richiesta dei presuli con un documento della penitenzieria apostolica datato 11 febbraio 2009.

"Per sviluppare lo spirito di comunione in seno alla Chiesa - si legge nella lettera della Conferenza episcopale - il Papa ci ha chiamati a dedicare un'attenzione particolare" ad alcuni ambiti:  l'educazione della fede e la crescita del livello culturale di tutti i membri del popolo di Dio, innanzitutto, e l'esercizio della carità, "caratteristica essenziale della Chiesa di Cristo", al quale serve un nuovo slancio. "Bisognerà inoltre offrire - scrivono i vescovi - una cura particolare alla gioventù, soprattutto ai giovani delle nostre campagne che, oggi, si ammassano nelle grandi città per proseguire gli studi e trovare un lavoro".

Il presidente della Conferenza episcopale del Viêt Nam, Pierre Nguyên Van Nhon, vescovo di Ðà Lat, e il vicesegretario, Joseph Võ Ðúc Minh, coadiutore di Nha Trang, firmatari del documento, spiegano tuttavia che la missione essenziale della Chiesa resta l'annuncio del Vangelo di Cristo. "È compiendo questa missione - affermano - che la Chiesa contribuisce allo sviluppo dell'uomo, non solo sul piano umano e spirituale ma anche sul piano sociale. Perché quando edificate la vostra vita sulla base dei valori evangelici come la carità, la rettitudine e il rispetto del bene comune, siete in quel momento bravi cittadini che partecipano attivamente alla costruzione di una società giusta, solidale ed equa. Attraverso voi - dicono rivolgendosi alla comunità del popolo di Dio - la Chiesa dà la sua parte allo sviluppo integrale dell'uomo e della società in uno spirito di dialogo autentico, di sana collaborazione e di rispetto reciproco".

L'inaugurazione solenne dell'anno santo 2010 avverrà, come detto, il 24 novembre prossimo nella parrocchia di So Kiên, nell'arcidiocesi di Hà Nôi. È il giorno della festa dei santi martiri del Viêt Nam, che "hanno testimoniato la loro fede con una tale generosità da sacrificare la vita. Il loro sangue - scrivono i vescovi - ha fecondato il suolo della nostra patria, è divenuto seme dal quale sono nate le numerose comunità di credenti del Viêt Nam". La scelta di questo giorno, quindi, "ci invita a ringraziare il Signore per il dono della fede che abbiamo ricevuto e a esprimere riconoscenza nei confronti dei nostri predecessori, dei nostri benefattori, testimoni che hanno seminato e fatto crescere la pianta della fede nella nostra patria".

Momento centrale del giubileo sarà la "grande assemblea del popolo di Dio" organizzata dall'arcidiocesi di Hôchiminh Ville dal 21 al 25 novembre 2010. Vi parteciperanno tutte le componenti della comunità cattolica (che in Viêt Nam rappresenta il 7,7 per cento di una popolazione a stragrande maggioranza buddista) che, assieme ai vescovi, pregheranno, mediteranno, si confronteranno "sull'edificazione della Chiesa di Cristo nella nostra patria", una Chiesa "fatta di comunione e di partecipazione", una Chiesa "per l'uomo". Per questo la Conferenza episcopale invierà alle diocesi, alle parrocchie e alle comunità religiose dei documenti di studio in modo da far partecipare attivamente i fedeli. Le opinioni, i contributi che giungeranno ai responsabili ecclesiali costituiranno la materia, i temi oggetto di discussione nell'assemblea.

"L'anno santo - spiegano i presuli - ci spinge a condividere la gioia della nostra fede con tutti i membri della nazione vietnamita". Per farlo "occorre risvegliare in noi il dono della fede" e "rinnovare i metodi di evangelizzazione per rispondere alle forti trasformazioni della nostra epoca".

Durante il giubileo, i fedeli potranno beneficiare dell'indulgenza plenaria partecipando alle festività in programma, alle messe solenni presiedute dal proprio vescovo, oppure ai pellegrinaggi organizzati dalla diocesi. Per preparare i cattolici all'evento, la Chiesa ha indetto una novena di preghiera dal 15 al 23 novembre.


(©L'Osservatore Romano - 29 ottobre 2009)
S_Daniele
00giovedì 26 novembre 2009 07:00


Migliaia di fedeli cattolici presenti per la celebrazione a So Kien

L'anno giubilare della Chiesa in Vietnam


Hà Nôi, 25. Decine di migliaia di candele accese hanno caratterizzato ieri la cerimonia serale d'inaugurazione dell'anno giubilare della Chiesa cattolica del Vietnam in ricorrenza dei trecentocinquant'anni dalla sua fondazione. Il grande incontro dei vescovi, dei sacerdoti e dei fedeli laici delle diocesi del  Paese  è avvenuto presso la parrocchia di  So  Kien, nei pressi della cittadina di Kien Khe, arcidiocesi di Hà Nôi.

Questa stessa località fu la sede del vicariato apostolico di Dang Trong, affidato da Papa Alessandro vii a monsignor François Pallu nel 1659. Lo stesso Pontefice eresse contemporaneamente  il  vicariato  di Dang Ngoai, nel sud del Paese, che affidò a monsignor Pierre Lambert de La Motte. Questi vicariati divennero successivamente le prime due delle 26 diocesi in cui è attualmente ordinata la Chiesa vietnamita, che conta circa otto milioni di fedeli.

Oltre a festeggiare i trecentocinquanta anni dalla sua fondazione, la Chiesa del Vietnam ha celebrato ieri anche i cinquant'anni dello stabilimento della Conferenza episcopale nazionale voluta da Papa Giovanni xxiii con il decreto Venerabilium nostrorum promulgato il 24 novembre 1960.
Insieme a trenta vescovi, duecentocinquanta sacerdoti e seicento religiosi vietnamiti, alla cerimonia di ieri sera a So Kien erano presenti i cardinali:  Roger Etchegaray, vice decano del Collegio Cardinalizio, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e del Pontificio Consiglio "Cor Unum"; André Vingt-Trois, arcivescovo di Paris; Bernard Francis Law, arciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore a Roma, arcivescovo emerito di Boston.

Tra la grande moltitudine di fedeli che hanno partecipato ieri pomeriggio, alle 17.30, alla solenne processione in ricordo dei centodiciassette martiri santi della Chiesa cattolica in Vietnam, erano presenti monsignor Tod David Brown, vescovo della diocesi di Orange California; padre Jean-Baptiste Etcharren, superiore generale delle Missions étrangères de Paris (Mep), l'ordine religioso a cui appartenevano molti missionari che evangelizzarono il Vietnam nel XVII secolo.

Al termine della processione è iniziata la solenne messa concelebrata dai presuli vietnamiti. Dopo la liturgia eucaristica, il cardinale Jean-Baptiste Pham Minh Mân, arcivescovo di Thán-Phô Hô Chí Minh, in qualità di presidente del comitato per il giubileo, ha dichiarato l'apertura ufficiale dell'Anno. Dopo l'annuncio, sono iniziati i festeggiamenti per i trecentocinquant'anni di vita della Chiesa cattolica del Vietnam. Particolarmente applaudito, riporta l'agenzia AsiaNews, è stato il gruppo della diocesi di Bui Chu, formato da quattrocento trombettieri e da altrettanti tamburini.

Secondo il programma rilasciato dalla segreteria della Conferenza episcopale, l'anno giubilare della Chiesa del Vietnam sarà caratterizzato da un altro grande raduno di fedeli nel novembre del 2010. In quel periodo verrà convocata una grande "assemblea del popolo di Dio" che si terrà nella diocesi di Thán-Phô Hô Chí Minh. La chiusura dell'anno giubilare avverrà nel giorno dell'epifania nel 2011.


(©L'Osservatore Romano - 26 novembre 2009)
S_Daniele
00giovedì 26 novembre 2009 11:17
Vietnam: la Chiesa ringrazia i suoi martiri all'inizio del Giubileo

L'Arcivescovo di Hanoi presenta le sue dimissioni


SO KIEN, mercoledì, 25 novembre 2009 (ZENIT.org).-
 
Benedetto XVI ha ringraziato la testimonianza dei martiri del Vietnam, dono della fede in Cristo, in occasione del Giubileo della Chiesa in Vietnam iniziato questo martedì, giorno della festa liturgica di questi martiri.

Il Giubileo è stato inaugurato in una celebrazione eucaristica a So Kien, nella Diocesi di Hanoi, e si celebra nel 350° annniversario dei vicariati apostolici del Tonchino e della Cocincina e nel 50° anniversario della Conferenza Episcopale del Paese.

Migliaia di persone hanno assistito all'apertura, tra cui i Cardinali Roger Etchegaray, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; André Vingt-Trois, Arcivescovo di Parigi e presidente della Conferenza Episcopale Francese, e Bernard Law, Arcivescovo emerito di Boston.

Il Giubileo è stato proclamato dal Cardinale Jean-Baptiste Pham Minh Man, sul tema “La Chiesa cattolica in Vietnam: mistero, comunione, ministero”.

Una lunga processione con candele, guidata da monsignor Peter Nguyen Van Nhon, presidente della Conferenza Episcopale del Vietnam, seguita da una trentina di Vescovi di 26 Diocesi nel Paese, 250 sacerdoti e 600 religiose vietnamite, ha ricordato i 117 martiri vietnamiti.

Pressioni del Governo

L'Arcivescovo di Hanoi, monsignor Joseph Ngo Quang Kiet, ha affermato: “Provo orgoglio e gratitudine per i nostri antenati, che hanno sacrificato la vita per conservare il dono” della fede, come riporta l'agenzia AsiaNews.

“I cattolici vietnamiti debbono avere gratitudine per i missionari che hanno sacrificato la loro vita”, ha aggiunto.

Monsignor Kiet ha presentato recentemente le sue dimissioni al Papa, adducendo motivi di salute, anche se molti cattolici vietnamiti pensano che le dimissioni del presule, che ha 57 anni ed è uno dei principali leader della Chiesa cattolica in Vietnam, siano dovute alle pressioni del Governo vietnamita, come ha reso noto questo martedì Rome Reports.

Il presidente del Comitato Popolare di Hanoi ha chiesto in varie occasioni le sue dimissioni, dandogli la responsabilità delle proteste dei cattolici per la vendita dei terreni espropriati alla Chiesa e accusandolo di non rispettare e di non cooperare con le autorità per risolvere il problema.

Monsignor Kiet ha riconosciuto che il seme del Vangelo piantato in Vietnam “ha conosciuto molte esperienze difficili”.

“Sono le forze del male che vogliono uccidere il seme del Vangelo. Ma stranamente, più il seme del Vangelo incontra difficoltà, più è tempo di lavorare per un ricco raccolto”, ha aggiunto.

All'apertura del Giubileo è seguita una notte di celebrazioni per i 350 anni della Chiesa in Vietnam.

Rinnovare gli impegni

Il Papa ha richiamato il Giubileo, il 27 giugno scorso, nel suo discorso ai Vescovi del Vietnam in visita ad limina.

“La Chiesa in Viêt Nam si sta attualmente preparando alla celebrazione del cinquantesimo anniversario della creazione della gerarchia episcopale vietnamita”, ha detto in quell'occasione Benedetto XVI.

“Questa celebrazione, che sarà segnata in modo particolare dall'anno giubilare 2010, potrà permetterle di condividere con entusiasmo la gioia della fede con tutti i vietnamiti rinnovando i suoi impegni missionari”, ha aggiunto.

“In tale occasione il popolo di Dio deve essere invitato a rendere grazie per il dono della fede in Gesù Cristo. Questo dono è stato accolto generosamente, vissuto e testimoniato da molti martiri, che hanno voluto proclamare la verità e l'universalità della fede in Dio”.

Il Papa ha anche sottolineato l'importanza di questa testimonianza per tutto il continente asiatico: “In tal senso, la testimonianza resa a Cristo è un servizio supremo che la Chiesa può offrire al Viêt Nam e a tutti i popoli dell'Asia, poiché risponde alla ricerca profonda della verità e dei valori che garantiscono lo sviluppo umano integrale”, ha detto citando il documento “Ecclesia in Asia”.

“Dinanzi alle numerose sfide che questa testimonianza incontra attualmente, è necessaria una più stretta collaborazione fra le diverse diocesi, fra le diocesi e le congregazioni religiose, e anche fra le stesse congregazioni religiose”.

Il Papa non ha risposto pubblicamente all'invito del presidente della Conferenza Episcopale del Vietnam a compiere un viaggio nel Paese. 
S_Daniele
00giovedì 26 novembre 2009 15:48
Il Messaggio del Papa per l'Anno giubilare della Chiesa vietnamita: un evento per rinnovare l'annuncio del Vangelo

“Rinnovare l’annuncio del Vangelo” in Vietnam per “costruire una società giusta, solidale ed equa”: è l’appello che il Papa lancia nel suo Messaggio per l’Anno giubilare della Chiesa vietnamita, aperto martedì scorso a So Kien, nell’arcidiocesi di Hanoi. L’evento celebra il 350.mo dei Vicariati apostolici del Tonchino e della Cocincina e il 50.mo dello stabilimento della gerarchia ecclesiastica nel Paese. Il servizio di Sergio Centofanti:


In un Paese in cui “il quotidiano mette talvolta alla prova la fede”, le parole di Benedetto XVI vogliono aprire alla speranza. Invita i vescovi a testimoniare “con coraggio e perseveranza la grandezza di Dio e la bellezza della fede in Cristo”. Il Pontefice esorta i religiosi e le religiose a vivere “la radicalità evangelica e chiede ai fedeli laici di “impegnarsi più a profondamente e attivamente nella vita e nella missione della Chiesa”: l’obiettivo è quello di un annuncio più incisivo della Buona Novella per portare alla società i “valori evangelici della carità, della verità, del diritto e della giustizia” promuovendo il dialogo, il rispetto reciproco e la collaborazione. “L'Anno Giubilare – spiega - è un tempo di grazia favorevole alla riconciliazione con Dio e col prossimo”. E in questo senso esprime la necessità di “riconoscere le mancanze del passato e del presente, commesse contro i fratelli nella fede e i concittadini, chiedendone perdono”. Benedetto XVI esorta quindi ad attingere la speranza e il coraggio dall’esempio luminoso dei martiri vietnamiti: nel giorno della loro memoria, il 24 novembre, si è aperto l’Anno Santo a So Kien, luogo dove sono conservate le loro reliquie. Invoca infine la protezione della Madonna di La Vang assicurando la sua “preghiera quotidiana” per tutti i fedeli vietnamiti. Ma sull’apertura delle celebrazioni giubilari a So Kien, dove erano presenti decine di migliaia di persone, ascoltiamo la testimonianza di una religiosa francescana vietnamita, suor Elisabetta, Missionaria di Maria. L’intervista è di Romilda Ferrauto:

R. - C’était grandiose, parce-que tous les diocèses …

“E’ stato grandioso, perché tutte le diocesi hanno contribuito con canti e danze e soprattutto scene che raccontano la persecuzione. Davvero per la Chiesa intera del Vietnam è stata una festa grande. Abbiamo voluto rivolgere uno sguardo al passato per vedere come il cristianesimo sia arrivato fino a noi attraverso molte difficoltà e sofferenze: per tre secoli ci sono state persecuzioni come nei primi tempi del cristianesimo a Roma. Ebbene, il Vietnam oggi può dire: nonostante tutto …”.

D. - Ma per i cattolici del Vietnam la loro vita quotidiana continua ad essere limitata da restrizioni…

R. - Bien sur, il y en a beaucoup. …

“Sì, ce ne sono molte. Ma lei sa che noi siamo anche un po’ permeati di confucianesimo, che è anche un po’ rassegnazione, forse anche un po’ troppa rassegnazione. Eppure, questa rassegnazione fa sì che i cattolici vivano nella pazienza. Come è detto nella Lettera di San Paolo ai Romani: niente può separarci dall’amore di Cristo: non la sofferenza, la persecuzione né la spada, nulla e nessuno può separarci dall’amore di Cristo. E questa consapevolezza è molto forte in tutte le difficoltà attraversate dalla Chiesa in Vietnam”.

D. - Abitualmente diffidenti nei riguardi di ogni manifestazione pubblica di fede, le autorità vietnamite hanno tuttavia voluto unirsi ai festeggiamenti, e i cattolici sperano che ne nasca un miglioramento delle relazioni bilaterali:

R. - Après les petits mots de notre archevêque de Saigon pour …

“Dopo le brevi parole del nostro arcivescovo di Saigon per l’inaugurazione dell’Anno Santo, ci sono stati gli auguri presentati dal governo: è stupefacente! Ma Dio fa tante di quelle cose stupefacenti, come non puoi nemmeno immaginare! Bisogna dire che il regime, nonostante sia comunista, è molto cambiato, ci sono state molte aperture: i cattolici e i seguaci delle altre religioni possono esprimersi, anche se vi sono sempre delle difficoltà: ci sono sempre i soldati in giro, per una questione di sicurezza. Ma ciò non toglie nulla al fatto che ci sono stati gli auguri del governo!”

D. - Ospiti d’eccezione, il cardinale Etchegaray e il cardinale Ving-Trois sono venuti per sostenere questa Chiesa che continua ad esistere nonostante le sofferenze…

R. - Le Vietnam, actuellement, connait cette floraison …

“Il Vietnam conosce, attualmente, un fiorire del cristianesimo: è una Chiesa molto vivace. Parliamo ad esempio dei religiosi: siamo oltre 14 mila in tutto il Vietnam con almeno 140 Congregazioni; siamo 12 mila religiose mentre il ramo maschile conta 2.500 persone. Le vocazioni dunque si moltiplicano: uomini e donne, nonostante tutte le difficoltà – sociali e politiche – accettano di dedicare la loro vita a Cristo”.

D. - Ma se sembra che le autorità vietnamite vogliano giocare la carta della pacificazione, le tensioni non mancano in seno alla Chiesa stessa: gli anni di regime comunista hanno lasciato tracce profonde …

R. - Des difficultés internes, vraiment, ça existe: malgré toute cette démonstration …

“Sì, in effetti, le difficoltà interne alla Chiesa esistono: nonostante tutte le manifestazioni, nella Chiesa stessa con tutti gli avvenimenti che ci sono stati con il governo, la situazione è molto complessa! Noi cerchiamo di vivere in termini fraterni. Noi religiosi cerchiamo di fare quel che è possibile per portare pace e concordia, soprattutto comprensione. Il Santo Padre lo sa!”.

D. - Una Chiesa martire, che però vuole sperare e che conta sulle preghiere della Chiesa universale:

R. - La force et le sang des martyrs …

“La forza e il sangue dei martiri ci sostengono molto. Penso che continueremo a vivere la nostra fede nella consapevolezza che la Chiesa ci sostiene: la Santa Sede, tutta la Chiesa universale! Continuate a sostenerci, a pregare per noi e a venire a trovarci!”.

© Copyright Radio Vaticana
S_Daniele
00giovedì 26 novembre 2009 15:53

VATICANO-VIETNAM

Papa: in Vietnam una Chiesa missionaria si impegni a costruire una società giusta

In un messaggio per il giubileo del cattolicesimo nel Paese, Bemedetto XVI ricorda la testimonianza dei 117 martiri ed esorta ad approfittare di questo tempo per promuovere riconciliazione e portare alla nazione i valori evangelici della carità, della verità, della giusitizia e dell’onestà.

Città del Vaticano (AsiaNews)

Il Giubileo sia per la Chiesa del Vietnam un tempo di riconciliazione, di approfondimento della comunione ecclesiale e di edificazione di “una società giusta, solidale ed equa attraverso un dialogo autentico, il rispetto reciproco e la sana collaborazione”. E’ l’augurio che Benedetto XVI rivolge ai vietnamiti in un
messaggio ha inviato al presidente della Conferenza episcopale del Vietnam, mons. Pierre Nguyên Văn Nhon in occasione dell’apertura dell’anno giubilare (nella foto) per la celebrazione del 350mo anniversario della creazione di due vicariati apostolici e del 50mo anniversario dell’istituzione della gerarchia cattolica nel Paese.
Il documento, reso pubblico oggi dal Vaticano, sottolinea la scelta compiuta dall’episcopato vietnamita di dare inizio all’anno giubulare il 24 novembre, festa dei 117 santi martiri di quella nazione. “Il ricordo della loro nobile testimonianza – scrive il Papa – aiuterà l’insieme del popolo di Dio In Vietnam ad attivare la sua carità, accrescere la sua speranza e consolidare la sua fede che, a volte, la vita quotidiana mette alla prova”.
“Per l’apertura delle vostre celebrazioni – si legge ancora nel messaggio – voi avete scelto So Kien, nell’arcidiocesi di Hanoi, luogo emblematico che parla particolarmente ai vostri cuori. Essa fu la sede del primo vicariato apostolico del Vietnam e conserva ancora vestigia preziose dei vostri santi martiri e anche delle loro nobili reliquie. In questo ann giubilare possa questo luogo che vi è così caro essere al cuore di una approfondita evangelizzazione che porterà all’insieme della società vietnamita i valori evangelici della carità, della verità, della giusitizia e dell’onestà”.
“Il giubileo – prosegue il Papa – è un tempo di grazia propizio alla riconciliazione con Dio e con il prossimo. A questo scopo, conviene riconoscere le mancanze del passato e del prsente commesse contro i fratelli nella fede e contro i fratelli compatrioti e di chiderne perdono. Al tempo stesso, conviene anche prendere la decisione di approfondire e arricchire la comunione ecclesiale e di edificare una società giusta, solidale ed equa attraverso un autentico dialogo, il reciproco rispetto e la sana collaborazione. Il giubileo – conclude il Messaggio - è anche un tempo speciale offerto per rinnovare l’annuncio del Vangelo ai concittadini e divenire sempre di più una Chiesa che è comunione e missione”.

© Copyright AsiaNews
S_Daniele
00giovedì 26 novembre 2009 20:10

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE AL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE DEL VIÊT NAM, S.E. MONS. PIERRE NGUYÊN VĂN NHON, VESCOVO DI ĐÀ LAT, 26.11.2009

Pubblichiamo di seguito il Messaggio che il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato al Presidente della Conferenza Episcopale del Viêt Nam, S.E. Mons. Pierre Nguyên Văn Nhon, Vescovo di Đà Lat, in occasione dell’apertura dell’anno giubilare per la celebrazione del 350° anniversario della creazione di due Vicariati Apostolici e del 50° anniversario dell’istituzione della gerarchia cattolica nel Viêt Nam:

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE

A Sua Eccellenza Monsignor
Pierre NGUYÊN-VĂN-NHON
Vescovo di Ðà Lat Presidente della Conferenza episcopale del Viêt Nam


Mentre ha inizio la celebrazione giubilare del trecentocinquantesimo anniversario della creazione dei Vicariati apostolici del Tonkin e della Cocincina, e dei cinquant'anni dall'istituzione della gerarchia cattolica in Viêt Nam, mi unisco di tutto cuore alla gioia e all'azione di rendimento di grazie dei Vescovi del vostro Paese, che ho avuto la gioia d'incontrare lo scorso giugno, e di tutti i loro diocesani.

Voi avete voluto che l'inizio di questa celebrazione coincidesse con la festa dei gloriosi centodiciassette santi martiri del suo Paese. Il ricordo della loro nobile testimonianza aiuterà tutto il popolo di Dio in Viêt Nam ad attivare la sua carità, ad accrescere la sua speranza e a consolidare la sua fede che la vita quotidiana a volte mette alla prova. Fra questi martiri spicca la figura singolare di André Dung-Lac, le cui virtù sacerdotali sono modelli luminosi per i sacerdoti e i seminaristi, secolari e regolari, del suo Paese.
In questo
Anno sacerdotale, possano essi trarre dal suo esempio e da quello dei suoi compagni un'energia spirituale rinnovata che li aiuterà a vivere il loro sacerdozio in una fedeltà più grande alla loro vocazione, nella comunione fraterna, nella degna celebrazione dei Sacramenti della Chiesa e in un apostolato dinamico e intenso.

Per l'apertura della celebrazione, avete scelto So-Kiên, nell'arcidiocesi di Hà Nôi, luogo emblematico che parla in modo particolare al vostro cuore. Fu la sede del primo Vicariato apostolico del Viêt Nam e conserva ancora vestigia preziose dei vostri santi martiri come pure le loro nobili reliquie. In questo Anno Giubilare, possa questo luogo che vi è tanto caro essere al centro di un'evangelizzazione profonda che porti a tutta la società vietnamita i valori evangelici della carità, della verità, della giustizia e della rettitudine. Questi valori, vissuti nella sequela di Cristo, assumono una dimensione nuova che trascende il loro significato morale tradizionale, quando si ancorano a Dio che desidera il bene di ogni uomo e vuole la sua felicità.

L'Anno Giubilare è un tempo di grazia propizio per la riconciliazione con Dio e con il prossimo. A tal fine, è opportuno riconoscere gli errori del passato e del presente commessi contro i fratelli nella fede e contro i fratelli compatrioti e chiederne perdono.

Nello stesso tempo, è anche opportuno prendere la decisione di approfondire e di arricchire la comunione ecclesiale e di edificare una società giusta, solidale ed equa attraverso il dialogo autentico, il rispetto reciproco e la sana collaborazione. Il Giubileo è anche un tempo speciale offerto per rinnovare l'annuncio del Vangelo ai concittadini e divenire sempre più una Chiesa che è comunione e missione.

Tutta la Chiesa in Viêt Nam si è preparata alla celebrazione del Giubileo con una novena di preghiera affinché questo evento eccezionale trovi grazia agli occhi di Dio, contribuisca al progresso spirituale di tutti i fedeli e consolidi la missione della Chiesa. Il mio pensiero si volge naturalmente ai religiosi e alle religiose che con la propria vita desiderano testimoniare la radicalità evangelica attraverso il carisma dei loro rispettivi fondatori. Possano continuare a crescere in Dio attraverso l'approfondimento della loro vita spirituale nella fedeltà alla loro vocazione e un apostolato fecondo nella sequela di Cristo. Il mio affetto paterno va anche a tutti i fedeli laici vietnamiti. Essi sono presenti nel mio ricordo e nella mia preghiera quotidiana. Possano impegnarsi più profondamente e attivamente nella vita e nella missione della Chiesa.

Cari Fratelli nell'Episcopato, chiedo a Dio di illuminarvi e di guidarvi affinché siate, sull'esempio del Nostro Signore e Maestro, buoni Pastori (cfr. Gv 10, 11-16), che si dedicano a fare pascere il loro gregge, a incoraggiarlo e a curarlo quando è necessario, e Vescovi che testimonino con coraggio e perseveranza la grandezza di Dio e la bellezza della vita in Cristo.

Che Nostra Signora de La Vang, cara ai cristiani della sua nazione, vi accompagni con la sua tenerezza materna nel corso di questo anno. Le imparto, Monsignore, la mia affettuosa Benedizione apostolica che estendo volentieri ai Vescovi, ai sacerdoti e ai seminaristi, ai religiosi e alle religiose, come pure a tutti i fedeli del Viêt Nam e a tutte le persone che si uniscono da vicino e da lontano alla gioia delle vostre celebrazioni.

Dal Vaticano, 17 novembre 2009

[Traduzione dal francese a cura de “L'Osservatore Romano”]

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