La potenza della preghiera

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martinicm
00lunedì 3 maggio 2010 15:45
“Io sono qui questa mattina per annunciare che Gesù è vivo”. Con queste parole Damian Stayne, fondatore della comunità “Cor et Lumen Christi” e laico impegnato oramai da diversi anni nel ministero di guarigione in tutto il mondo, ha dato inizio alla sua relazione che per la prima parte è stata improntata alla riscoperta del valore della Parola di Dio, che non deve essere solo ascoltata nella mente o suscitare emozioni, ma che deve essere e diventare Parola di rivelazione. “Ogni Parola deve esser scritta con la rivelazione dello Spirito Santo e noi abbiamo bisogno che la Parola ci trasformi nella gloria di Dio” ha affermato l’Oratore.

Invitando l’assemblea a dividersi in quattro gruppi ha chiesto di proclamare, a turno e a voce alta, le parole: “Gesù è vivo” per prendere maggiore coscienza della presenza del Vivente in mezzo al popolo dei convocati.

“Con il battesimo il soprannaturale viene inserito nel nostro Dna”. Questo il richiamo di Damian Stayne che ha introdotto un secondo momento della sua relazione attraverso il quale ha messo in evidenza come la Chiesa tutta debba risvegliare la propria chiamata profetica ed esercitare il ministero e la fede del soprannaturale.

“Per Dio non esistono malattie difficili” – ha proseguito il Relatore – facendo riferimento a vari episodi del Vangelo nei quali si narra di come Gesù passava guarendo ogni tipo di malattia e di infermità. “Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità” (Mt 10, 1), citando questo passo Stayne ha continuato evidenziando come quella stessa potenza di Gesù sia presente oggi potenzialmente nella Chiesa e in ogni cristiano e come tutto ciò che viene assunto in Cristo Risorto assuma la sua stessa natura.

“Il miracoloso va amato, operato, proclamato” – ha affermato il Relatore – che ha voluto sottolineare come ogni volta che si pensa alla Chiesa cattolica si debbano considerare anche i segni e i prodigi di Dio e ha ribadito che la stessa potenza di Gesù passa attraverso ogni cristiano. Ma per esercitare il “ministero soprannaturale” occorre innanzitutto la fede, da lui definita “madre dei miracoli”. “La fede – ha detto – è certa più di ogni conoscenza umana perché fondata sulla parola di Dio (cf CCC), é la fede che riesce a trascinare il cielo nel presente e nel cielo non ci sono infermità”. Stayne ha anche reso testimonianza di come il Signore, attraverso il suo ministero di guarigione, abbia guarito in sette anni oltre 35.000 persone in tutto il mondo.

E’ seguito il momento di preghiera incentrato sul perdono e sul peccato, per predisporre i cuori a ricevere la grazia della guarigione. Successivamente si pregato per le diverse infermità e sofferenze fisiche: dai problemi alle mani o ai piedi, alle malattie agli occhi e alle orecchie. Durante la preghiera diverse persone hanno raggiunto il palco per dare testimonianza della loro guarigione.

(In particolare un ragazza colpita da una lesione alla colonna vertebrale, schiacciamento delle vertebre lombari con applicazione di placca che a sua volta gli ha provocato lo schiacciamento delllo sciatico e conseguente paresi parziale dell'arto inferiore, non riusciva a camminare, fare nemmeno qualche passo se non sosteneva il polpacio dell'arto inferiore con uno speciale tutore, per cui costretta in carozzina o tuttalpiù a piccole deambulazioni con l'ausilio di speciale tutore, si è presentata sul palco con tutore il mano e fra lo stupore della gente, molte della quali, fra cui alcune che conosco e mi hanno testimoniato, hanno visto la ragazza in carozzina aggirarsi fra i padiglioni in carozzina accompagnata dalla madre, ha corso per il palco spingendo la sua carozzina, è stata poi vista accompagnare il sacerdote durante la distribuzione della comunione dureìante il servizio Alfa)

Si è continuato con la preghiera su tutti coloro che sono ammalati di tumore i quali sono stati invitati da Damian a poggiare la mano sulla zona del corpo in cui era collocata la massa tumorale.

Con la preghiera d’intercessione finale anche per tutti i malati che presenti portavano nel cuore si è concluso il momento dedicato al ministero della guarigione che ha fatto godere, ancora una volta, il popolo dei convocati delle meraviglie di Dio.
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