La tavola dei popoli in Atti 2,8-11/40-41

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Caterina63
00mercoledì 3 dicembre 2008 10:09

La tavola dei popoli di Atti 2, 8-11/40-41
Da un lavoro non mio, riporto liberamente (e dunque aggiungendo di mio) solo le parti essenziali....che, condividendo, riguardano solo questo riferimento della Scrittura.....



Atti 2,8-11/40-41

«Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? 8 E com'è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? 9 Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, 10 della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, 11 Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio».

40 Con molte altre parole li scongiurava e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa». 41 Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno si unirono a loro circa tremila persone.


....

L'elenco dei "popoli", con i suoi nomi che dovettero suonare "normale" ai fedeli del giorno di Pentecoste, i quali erano appunto a Gerusalemme per FESTEGGIARE, evidenzia bene la spazialità e complessità del mondo antico, spesso da noi ridotto ai soli Romani, Greci e caso mai Ebrei..... Senza parlare poi delle differenze CULTURALI di questa folla eterogenea, riunita dai paesi più lontani (con un lungo viaggio alle spalle e la prospettiva del viaggio di rientro) per ascoltare il lieto annunzio.....

Nella Basilica di san Marco a Venezia è riprodotta una suggestiva raffigurazione della Pentecoste.....Al centro c'è lo Spirito Santo assiso in trono che si irradia sugli apostoli, Dodici, disposti in un primo registro circolare. Ai piedi degli apostoli, intervallati dalle finestre, ciascun popolo è simbolicamente rappresentato da una coppia di persone con tanto di didascalia.
Qualcuno sostiene che l'elenco copiato da Luca sarebbe un calendario astrale di età seleucide in cui i popoli sono associati ai mesi....






....la Brinkman J.A., The Literary Background of the "Catalogue of the Nations" (Acts 2,9-11) in Catholic Biblical Quarterly 25 (1963) pp. 418-427
alla biblioteca G.Dossetti .....riporta in sostanza che: la lista "dei popoli" è riportata in Paulus Alexandrinus, Eisagoge eis ten apotelesmatiken (Introduzione all'astrologia dell'378 a.C.).
16 regioni geografiche sono raggruppate insieme sotto i 12 segni zodiacali per scopi astrologici.

Ma san Luca non copiò questo documento (ci sono leggere ma significative differenze). Comunque, seppur il contesto è quello dell'astrologia babilonese della seconda metà del I millennio a.C. e la Giudea è un'aggiunta di Luca (che curiosamente, rimane esattamente al centro del cerchio tracciato in senso antiorario dal resto dell'elenco dei popoli), resta fondamentale per noi comprendere la significativa presenza di questi "popoli" all'interno di uno scenario fondamentale che si colloca, per noi, nella nascita della Chiesa.... [SM=g27988] ...

Mentre il giorno di Pentecoste stava per compiersi... La discesa dello Spirito sugli apostoli porta a compimento e dà nuovo senso a diversi episodi della scrittura:

* l'alleanza degli ebrei con Dio al Sinai, accompagnata da tuoni e lampi con la cima del monte avvolta nel fuoco (Esodo 19,16ss) | "il rombo come di vento che si abbatte gagliardo" e le lingue di fuoco;
* battesimo di Giovanni, che profetizzò il battesimo "in Spirito Santo e fuoco" di Gesù (Matteo 3,11);
* cantico di Simeone: "...la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti" (Luca 2,29-32) | la folla di persone presente alla Pentecoste;
* la dispersione dei popoli e la confusione delle lingue nell'episodio della torre di Babele (Genesi 11,1-9) | parlando lingue diverse i discepoli si fanno capire di tutti, indicando la via per elevarsi davvero verso Dio (senza bisogno di costruzioni umane).

Missione e culture

Gli apostoli non parlano una sola lingua che tutti miracolosamente comprendono, ma parlano diverse lingue in modo che ognuno dei presenti riceva l'annuncio nella propria lingua e cultura.

Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione

Assieme a Pasqua e alle "Capanne", Pentecoste è una delle tre feste in cui gli ebrei dovevano compiere il pellegrinaggio a Gerusalemme (Deuteronomio 16,16). I presenti sono quindi per lo più ebrei osservanti, dispersi dalle vicende storiche nei vari paesi elencati, venuti a Gerusalemme per il pellegrinaggio. Comunque si precisa: ebrei e proseliti (cioè persone non nate da madre ebrea ma convertitesi all'ebraismo -cosa abbastanza rara) e stranieri di Roma (forse ad indicare i pagani).

Le nazioni elencate coprono tutto il mondo allora conosciuto da un ebreo:
i Parti erano i nemici dei romani sulla frontiera orientale dell'impero;
in Elam (la cui capitale era Susa) dovevano esserci ebrei fin dai tempi di Ester e Daniele;
l'Asia comprendeva originariamente la parte della Turchia che si affaccia sul mar Egeo (Asia minore, sempre con questo senso nella Bibbia),
poi allargata ad indicare tutto il continente rappresentandone le propaggini più vicine a noi europei; Cretesi e arabi chiudono la lista perché rappresentano due etnie particolari, gli abitanti delle isole e del deserto.

Questa folla raccogliticcia (come il popolo ebraico ai piedi del Sinai), formata da persone provenienti da paesi lontani e spesso nemici fra loro, trova un elemento di unione nello straordinario annunzio operato dagli apostoli....dando il via alla missione della Chiesa: PORTARE A TUTTI I POPOLI L'ANNUNCIO DELL'INCARNAZIONE DI DIO, LA NASCITA DI GESU' CRISTO, LA SUA PASSIONE MORTE E RISURREZIONE PER LA NOSTRA SALVEZZA..... [SM=g27988]

Atti 5,20

«Andate, e mettetevi a predicare al popolo nel tempio tutte queste parole di vita».


Matteo 28,19-20

19 Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, 20 insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».






Anche in Italia, oggi, si ritrovano genti di etnie diverse e lontane, slavi e albanesi, russi e rumeni, marocchini e algerini, turchi e cinesi, peruviani e brasiliani. Siamo in grado di annunziare loro le grandi opere di Dio senza barattare la Verità, senza compromessi, senza fanatismi...senza l'imposizione di personali interpretazioni??? [SM=g27992]




Buona riflessione...
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"Se sarete ciò che dovrete essere, metterete fuoco in Italia e nel mondo intero" (S.Caterina da Siena)
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