La vera bandiera della pace....

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Gabbianella1.
00martedì 10 novembre 2009 08:48

                                          Ci pensate?

                               Leggo qta frase da un sito web e la  condivido...

                    " Il Crocifisso è la vera bandiera della pace.

                      Dalla Croce quell'Uomo perdona chi lo ha messo in croce;

                                        e la via della pace è il perdono."

[SM=g7436] 


                                                                           

Gabbianella1.
00martedì 10 novembre 2009 09:45
di Padre Gilla Gremigni m.S.C.

Gesù Crocifisso

" Non ho mai preteso di sapere altro che Gesù Cristo e Gesù Cristo crocifisso." 1Cor.2,2


Queste parole di San Paolo dovrebbero essere scritte a caratteri di fiamma
nella mente e nel cuore di ogni cristiano.
Siamo cristiani perchè Gesù si è fatto crocifiggere per noi,
Siamo redenti perchè Gesù è morto per noi.
E se Gesù è ora trionfalmente vivo nei cieli e se, anche tra noi,
è rimasto ospite di gloria, Egli ridice tuttavia una dura storia di dolore.
Gli uomini che gli hanno dato torrenti di amarezza e di pene,
debbono conoscere, amare, meditare, vivere questo mirabile racconto.
Anche noi abbiamo portato come gli altri, intorno alla croce,
il nostro manipolo di spine, abbiamo ribattuto col martello i chiodi del martirio,
abbiamo aiutato Longino a squarciare con la lancia il Cuore di Cristo.
Così crudelmente che a volte, guardando al Crocifisso, talmente disfatto e piegato,
ci prende quasi un senso di ribrezzo.
Eppure sono le sue piaghe che hanno sanato le nostre piaghe.
Lo dice in una maniera così sua S.Agostino :
" Gesù pende deforme sulla croce : ma la deformità sua sarà la tua bellezza...
...Ti riformerà la deformità di Cristo".
Siamo, infatti, tanto deformi nel nostro spirito,
da non rassomigliare in nulla all'unico modello.
Eppure per essere salvi, dobbiamo imparare da Lui, essere con Lui una cosa sola !
La passione di Cristo, meditata con cuore vigile, compie il miracolo.
I santi sono santi, perchè si sono preoccupati di scoprire i segreti
delle sofferenze ineffabili di Gesù, per riviverle nella loro carne, nel loro cuore:
hanno avuto, come Paolo, la scienza del dolore di Cristo.
Sono santi perchè hanno pianto sul dolore di Lui
e hanno giurato a se stessi di non far più piangere il divin Crocifisso;
e però anno voluto e benedetto la loro passione di croce.
La Vergine santissima, ha amato come nessuno, il martirio di Gesù.
L'ha amato e l'ha vissuto.
Ella ha vissuto soprattutto l'agonia della passione, ha vissuto i momenti della croce:
i più grandi, solenni, decisivi momenti nella vita del Figlio di Dio incarnato.
Dell'aspra agonia Ella accolse nel suo cuore agonizzante le sette eterne parole.
Con Lei le accolsero poche anime fedeli e le hanno ridette,
perchè i secoli non le perdessero mai.
Come quelle parole risentono viva l'efficacia redentrice !
Felici le anime che se le nascondono nel cuore, quasi seme di vita !
Sono le parole che vincono la morte,
sono le parole che possono nel loro fuggevole suono
racchiudere tutta una vita cristiana, lunga quanto si voglia.
Tutte le parole del mondo non valgono nulla, quando parla il dolore di Cristo.
Apriamo dunque l'anima.
Gesù pende dalla croce, tormentato, insanguinato, sfinito.
Nella sua tortura di morte, vede la Madre e non dimentica i fratelli.
Dice penosamente le sue ultime espressioni di vita.
La Madre che le raccolse le ripeta ai figliuoli....
Con noi sono attente, dolenti le Anime del Purgatorio :
quelle parole erano anche per loro !

Gabbianella1.
00martedì 10 novembre 2009 09:57
I


Il Perdono


" Padre, perdonali, perchè non sanno quello che fanno !" Lc.23,34

Lo hanno crocifisso :
e il Crocifisso guarda al mondo con gli occhi stanchi, morenti,
ma nulla sfugge al suo sguardo dolcissimo.
E' l'epilogo del grande dramma di dolore e di amore.
Intorno alla croce, si ride, si schiamazza, si grida :
sembra il trionfo della ribellione e dell'odio,
la vittoria delle tenebre di fronte al sole che si è velato.
E l'Amore si direbbe disfatto per sempre.
Ma l'Amore parla :" Padre, perdonali, non sanno quel che fanno..."
Egli sa quel che fa,
e la sua è parola di chi si sente davvero Figlio del Padre e fratello dei fratelli,
dinanzi a una folla ubriaca che ha dimenticato,
che ha rinnegato ogni sentimento filiale e fraterno.
Eppure egli aveva tra loro seminato del bene, e così largamente.
Ma non ricordavano nulla, non volevano ricordare nulla
e a Lui che moriva negavano ogni diritto.
Una cosa sola volevano : farlo soffrire, strappargli la sua regalità,
imporgli la supremazia di Cesare, gettare sulla croce tutto il fango del mondo.
Che cosa importava ad essi il il raggio di cielo che dalla croce scendeva alle anime ?
Il mondo pazzo, preferiva ribellarsi alla salvezza, voleva morta la Vita !
E Gesù lascia fare.
Si piega alla condanna atroce e al Padre lancia un grido : " Perdona !"
Che vuol dire : " Sii con loro più buono che mai, non li condannare;
c'è tanto odio e tanto sangue nei loro occhi che non vedono più....
Non vedono e non sanno.
Sii Tu tanto, ma tanto Padre.
Lo sei per me che muoio sulla croce,
siilo anche per essi che m'inchiodano alla croce."
Misericordia grande, perdono sublime per noi che ci ribelliamo,
per noi che pecchiamo, ricrocifiggendo il Signore.
Attraverso i secoli si rinnova la storia dolorosa.
Gesù sull'altare è ancor sempre inchiodato alla croce
e intorno a Lui c'è sempre gente che schiamazza, che ride, che grida :
" Non vogliamo che Egli regni su di noi..."
E ancora e sempre Gesù perdona.
Dolcezza consolante, forza soave, il perdono di Cristo,
per noi che vogliamo e facciamo il male !
Dolcezza per non disperare, forza per non abbatterci.
Ma non è forse anche impegno severo e solenne nella vita che ricomincia ?
Oggi il Signore chiude gli occhi sulle nostre miserie e le miserie sono cancellate.
E domani ? Ricominceremo forse a martellargli, cuore, mani e piedi ?
E fino a quando ?
La voce di Cristo, spezzata da ambasce di morte, risuoni nel cuore crudele e piccino:
il cuore nemico sia amico dolcissimo al Martire santo
e la voce dell'odio si muti in voce di perdono dinanzi al Cuore di Lui
che eroicamente perdona.
Perdono, o mio Dio, ho peccato,
ho tanto peccato assistendo implacabile al tuo desolato morire. Ero cieco !
Ma ora la tua croce mi è luce di cielo:
calpesto la terra, detesto il peccato che ti diede la morte,
e ti voglio seguire in alto sul monte, sulla croce, chiedendoti
misericordia e promettendo perdono a quanti mi vollero e mi fecero male.
Con me ti gridano perdono e pietà le anime sante nel fuoco d'espiazione del purgatorio.
Anche per esse la tua voce di perdono giunse al Cuore di Dio;
chiamale, chiamale a te, e sarà più luminoso il trionfo della croce
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