L'avvocato Anderson annuncia un risarcimento da 1,7 Milioni di $
di Francesco Colafemmina
Oggi, a distanza di 5 anni uno studio legale statunitense, la Anderson & Associates, ha consegnato al New York Times i documenti di una causa intentata contro la Diocesi di Milwaukee per conto di una delle vittime degli abusi commessi fra il 1950 e il 1974 dal Reverendo Lawrence Murphy. Questi documenti - molto gravi a dire il vero - comprendono sia le testimonianze dello stesso reverendo Murphy nelle quali attesta di aver molestato minimo 25 o più volte a testa circa 19 ragazzi fra i 16 e i 22 anni e un bambino di 11 anni, sia il carteggio tra l'Arcidiocesi e la Santa Sede (CDF) in merito alla possibilità di avviare un processo canoico a carico del Murphy.
Nel 1974 ci fu una prima inchiesta da parte della magistratura statunitense ma non diede esiti. Il Murphy era potente e ben collegato in vari ambienti, inoltre le vittime erano bambini sordomuti...
In un documento della Diocesi di Milwaukee che riferisce le confessioni del suddetto sacerdote criminale e reo confesso, risalente al 1993, si stima che almeno 200 studenti sordomuti della scuola nella quale il Murphy lavorava erano stati da lui abusati.
Così per timore di dover sborsare altri denari il vescovo di Milwaukee, Mons. Rembert Weakland, decise di scrivere in Vaticano. Il Weakland, è un omosessuale dichiarato (nel 2009 lo ha rivelato con orgoglio), un liberal della peggior specie e fu già ricattato da un suo ex amante che lo costrinse alle dimissioni nel 2002. Ma questo non ci interessa. Ci interessa la questione del mostro alias Lawrence Murphy.
Risparmio tutti i dettagli sulla trafila del processo canonico che gli si voleva fare e che poi non si fece più per decisione unanime della SS e del Vescovo (decisione del 30 Maggio 1998), prima che egli morisse nell'agosto 1998. Vengo invece agli obiettivi di questa vicenda.
La Anderson & Associates ha quindi uno scopo preciso: fare in modo che a risarcire le vittime sia direttamente la Santa Sede! Obiettivo la cui legittimità è stata teoricamente riconosciuta dalla Corte Suprema Statunitense. Il Solicitor General (Elena Kagan, di origini ebraiche) non si è ancora espresso in merito e non ha una deadline per farlo, ma in pratica la Santa Sede, meglio il Santo Padre, rischia di essere imputabile quale "datore di lavoro" dei preti pedofili. Si tratta di una manovra il cui scopo ultimo è infrangere l'immunità garantita dal Foreign Sovereign Immunities Act e far guadagnare degli utili denari alla Anderson & Associates.
Si è utilizzata la storia di padre Murphy perchè - ritengo - si vuol provare con essa che sebbene il crimine del "sacerdote"/mostro deceduto nel 1998 sia passato in prescrizione, non è passato in prescrizione il reato di "complotto" da ascrivere alla Santa Sede e agli organi di essa competenti. Si vuole altresì dimostrare che la mancata denuncia pubblica da parte delle autorità vaticane competenti dei reati commessi dal Murphy costituisce una prova dell'azione di copertura costantemente esercitata dal Vaticano alias datore di lavoro dei vari preti pedofili...
Capito ora perché tutto questo chiasso?
Siamo comunque alla frutta e mai come ora non ci resta che pregare!
Fides et Forma