Oggi, Signore,
ti rubo il mestiere.
Solo per oggi.
E non puoi dirmi di no.
Oggi sono divenuto padre,
e mi approprio del tuo nome.
Te lo rubo senza tanti complimenti,
perché ho tenuto mio figlio tra le mani.
È un soffio di carne,
una calda leggerezza sulla spalla,
un frammento di universo che respira.
Tra le braccia ho il mondo intero.
Non posso distrarmi.
Non posso pensare al altro.
Non posso non essere tutto per lui.
Non poso distaccare lo sguardo,
perché il mondo -
questo immenso mondo da duechilieotto -
potrebbe frantumarsi nel nulla.
Domani continuerò ad essere
ciò che oggi sono nato,
e tornerò a chiamarti Padre.
Ma oggi l'unico padre sono io.
E so che non te la prenderai, Dio,
se per un giorno, un giorno soltanto -
mi permetto di prendere il tuo posto.
(Eric Pearlman)