Proclamata la vittoria sui guerriglieri tamil

Colombo, 18. Per la prima volta dal 1983, anno di inizio della sanguinosa guerra civile nello Sri Lanka, l'intera isola asiatica è sotto il controllo dell'esercito regolare. Lo hanno confermato oggi fonti militari, precisando che i guerriglieri secessionisti delle Tigri per la liberazione dell'Eelam tamil (Ltte) sono stati definitivamente sconfitti. Si chiude così una delle pagine più buie, lunghe e sanguinose dell'ultimo quarto di secolo di storia dello Sri Lanka, caratterizzato da innumerevoli attacchi alle forze governative, attentati dinamitardi e suicidi e massicce operazioni militari.
Il Governo di Colombo ha assicurato che tutti i leader della guerriglia tamil sono morti nei combattimenti, incluso il fondatore e indiscusso leader del gruppo terrorista, Vellupillai Prabhakaran, ucciso insieme a due stretti collaboratori mentre tentavano di fuggire a bordo di un'autoambulanza dall'area nordorientale di poco più di un chilometro quadrato dove erano confinate le ultime sacche di resistenza dei ribelli secessionisti. Per rivendicare l'indipendenza di questo territorio, le Tigri per la liberazione dell'Eelam tamil (movimento dichiarato illegale nel 1998) hanno condotto una lotta armata contro il Governo di Colombo, un conflitto che ha provocato oltre settantacinquemila vittime, soprattutto civili, e danni per decine di miliardi di dollari ad una già fragile economia. Ieri, i ribelli secessionisti - circondati dalle forze di sicurezza - avevano deciso di deporre le armi per salvaguardare la popolazione civile.
Nel suo messaggio alla Nazione di Capodanno, il presidente della Repubblica, Mahinda Rajapaksa, leader del Partito nazionalista, aveva annunciato che il 2009 sarebbe stato l'anno della "eroica vittoria" contro le Tigri separatiste tamil. Per giovedì prossimo è previsto un discorso del capo dello Stato.