Quando l'Uomo con la scienza e la Speranza-Fede cioè DIO, collaborano insieme

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Caterina63
00lunedì 12 aprile 2010 11:08
[SM=g7427] non aggiungo parole....guardate i filmati:

Kadyn è un bambino nato idrocefalo...vi prego di osservare la gioia dei genitori non certo per il problema del figlio, MA PER IL FIGLIO e di come viene dato al piccolo affetto e cure....




Qui, a 7 mesi Kadin migliora visibilmente....



qui Kadyn cresce....le sue PERNACCHIE dimostrano davvero quanto sia da stolti ABORTIRE......





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Questo che segue è invece è in Memoria di una Bambina nata e morta lo stesso giorno....ma voglio farvi vedere come l'amore di questi due genitori E' VIVO E RESTERA' VIVO IN ETERNO....
NON ABORTIRE!





Qui....un altro caso: la Famiglia di Corbin sapeva che il figlio sarebbe nato e morto con delle malformazioni a causa del TRISOMIA9 una malattia multiforme che non perdona e che interessa più parti del corpo....eppure guardate le foto durante la gravidanza, guardate con quanto amore portano a termine la gravidanza e lo amano appena nato...
E' come aggrapparsi a quel filo di speranza che se anche si sa di non poter cambiare gli eventi, si spera fino all'ultimo, si vive fino all'ultimo.... e allora si che la stessa MEMORIA acquista non solo valore, ma davvero un FILO CHE CI TIENE PER L'ETERNITA' UNITI...







[SM=g7182]

Vilucchio.
00lunedì 12 aprile 2010 22:34
Cara Tea,innanzitutto grazie per aver raccolto qte testimonianze!!!
La storia di Kadin la sapevo e ti diro'... guardando i video mi ero commossa nel vedere i progressi del bambino cerebroleso che i genitori hanno voluto raccontare .
Questa e' la dimostrazione che l'amore puo' tutto...sembra quasi che il bimbo sia rifiorito...e il suo sorriso e' un sorriso che strappa lacrime.Se si pensa a quanti bambini vengono abortiti perche' semplicemente non voluti...invece qto bimbo ha avuto la fortuna di avere due genitori che l'hanno fortemente voluto e amato...sin dal primo momento.
La storia degli altri due bimbi riempie il cuore un po' di tristezza e non ho altro pensiero che questo...
sono due angeli nati per essere nel cuore immenso di una mamma e di un papa' speciali .Vedi quante occasioni ci da' il Signore per amare ed essere amati?
Caterina63
00lunedì 12 aprile 2010 22:57
[SM=g7556] esatto Vilucchio....

spesse volte siamo così assorbiti da ciò che ti propina la cultura del mondo che viviamo di SENSAZIONALISMO, di espedienti illusori della felicità....mentre se è vero che gli altri due video sono tristi perchè narrano di una vita appena volata in cielo, a mio parere essi lasciano più serenità proprio perchè sono due vite accettate di cui si sapevano le conseguenze...è la dimostrazione che l'amore è eterno e lo diffondi quanto più è sofferto, DONATO, sperimentato, al contrario l'aborto e l'omicidio NO!


La differenza è immane, c'è un abisso tra queste due esperienze e due esperienze d'aborto voluto magari per le stesse situazioni: due figli con problemi...ma farli nascere, amarli in quell'attimo di vita è una vita che ti rimane per l'eternità....ucciderli SENZA NEPPURE VOLERLI VEDERE IN VOLTO è una tragedia che ci si porta dietro per l'eternità....
dice infatti il Siracide: TI SARA' DATO CIO' CHE AVRAI SCELTO!
Questi Genitori hanno scelto LA VITA nonostante fossero consapevoli che non c'erano speranze...E LA VITA AVRANNO perchè Dio E' GIUSTIZIA!
e questi Angeli, la cui anima è stata AMATA e desiderata, saranno di sostegno ai loro genitori...

Preghiamo perchè possiamo ogni giorno comprendere che AMARE IL PROSSIMO significa proprio anche questo: amare questi figli che sono il nostro prossimo più prossimo...

[SM=g7427]
Caterina63
00martedì 13 aprile 2010 12:24

Senza giudicare la persona, ma giudicando l'atto....leggiamo prima la cultura DELLA MORTE da parte di una che si dice cattolica....e poi vediamo in fondo il video di un Evangelico Pentecostale con la sua CULTURA DELLA VITA....e meditiamo!!!


Ru486: "Io, cattolica, ho fatto la mia scelta. Chiesa e politica devono tacere"Parla la ragazza che si è sottoposta alla prima somministrazione. "Non avevo alternative, con la gravidanza avrei messo a rischio la mia vita. So cosa vuole dire rinunciare a un figlio e non è facile. La pillola non mi spaventa, l'aborto chirurgico invece sì".

BARI - Una bottiglietta d'acqua appena aperta. Tre pillole appena buttate giù. Sara è una donna sicura: non la tradiscono gli sguardi tristi che scambia con suo marito, che è voluto stare tutto il tempo con lei. Non la tradisce il viso stanco, le mani che si accavallano. Rimane sicura per tutto il tempo, jeans, camicia bianca e un maglioncino blu dove si appoggiano capelli rossi ordinati. Come ordinate sono le sue parole. Sara ha appena assunto la prima Ru486 commercializzata in Italia.

Come mai è arrivata a questa decisione?
"Non avevo alternative, avrei messo a rischio la mia vita. Non posso portare a termine la gravidanza, poco fa ho subito un intervento all'utero e già una volta ho perso un figlio al quinto mese per un aborto spontaneo. So cosa vuol dire, non è facile rinunciare alla maternità".

Ha già avuto altri figli?
"Sì, sono madre e questo rende tutto più doloroso. Se avessi potuto avrei tenuto anche questo bambino, ma proprio non posso. Avere un figlio è comunque una esperienza bellissima che auguro a tutte le donne. Abortire, a prescindere dalle motivazione, è la cosa più difficile che abbia mai fatto".

Perché ha scelto la pillola abortiva?
"Ne avevo sentito parlare, ma ero poco informata. Poi quando mi sono ritrovata a vivere questa situazione sulla mia pelle, ho iniziato ad indagare e tramite alcune conoscenze sono arrivata a Bari e alla clinica del dottor Nicola Blasi".

Ha scelto subito la Ru486?
"Sì. Sarei stata disposta ad andare ovunque, con mio marito saremmo arrivati in Francia pur di non tornare in sala operatoria. Non volevo i ferri, non volevo l'anestesia".

E' spaventata?
"No, non ho paura, la pillola non mi spaventa, l'aborto chirurgico invece sì. Ho scelto il metodo meno invasivo e problematico per me. Davvero sono molto serena, così almeno non sono costretta ad ulteriori sofferenze".

Sa che la legge prevede il ricovero per la somministrazione della pillola?
"Sì, ma una donna può firmare e lasciare l'ospedale. Io non voglio essere ricoverata, ho preso le tre pillole e vado via. Ritornerò a distanza di 48 ore in clinica. Non capisco perché se rilasciano una donna subito dopo l'aborto chirurgico, chi prende la Ru non può andare via. Perché bloccarla in ospedale per tre giorni? Non ha senso".

Ha sentito tutte le polemiche a questo proposito?
"Sì le ho sentite. Ogni donna deve decidere per la sua vita, poi ognuno è libero di avere opinioni differenti. La chiesa e la politica dovrebbero tacere, soprattutto gli uomini. Vorrei che una gravidanza potesse capitare a loro, così ci penserebbero meglio prima di parlare".

Immaginava tanto clamore in questa giornata?
"Sinceramente no, non me lo aspettavo, è capitato che le mie settimane di gestazione coincidessero con questo momento, ma se lo avessi saputo in anticipo, non sarei venuta qui. Decidere di interrompere una gravidanza, in un momento in cui è sempre più difficile avere figli, è una scelta difficile e combattuta".

E' cattolica?
"Sì, sono cattolica. Ma non sento che, per questo mio gesto, il Signore mi vorrà meno bene".

(P.S. a quest'ultima frase: è fuori dubbio che il Signore continuerà ad amarla così come ama anche ogni singola anima che nel tempo si è dannata, perchè l'Amore di Dio riversato sull'Uomo non vine mai meno, ergo Egli ama anche chi si danna...)




Grazie Nick [SM=g1740738]





[SM=g1740722] [SM=g1740717] [SM=g1740720]

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