SACRO CUORE DI GESU' (Preghiere, Meditazioni, Riflessioni)

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Cattolico_Romano
00martedì 9 giugno 2009 11:11







TUTTO SULLA DEVOZIONE AL SACRO CUORE DI GESU'  


MESE SACRO CUORE con Santa Margherita Maria Alacoque  scarica  

Novena al Sacro Cuore del 1900   scarica (illustrata) 

Litanie del Sacro Cuore di Gesu  scarica  

NOVENA SACRO CUORE con Sant'Antonio Maria de Liguori  scarica  

Coroncina del Sacro Cuore di Gesu  scarica  

Consacrazione personale al Sacro Cuore di Gesu  scarica  

LITANIE AL SACRO CUORE DI GESU' IN LATINO


Kyrie, elèisonKyrie elèison
Christe, elèisonChriste elèison
Kyrie, elèisonKyrie elèison
Christe, àudi nosChriste, àudi nos
Christe, exàudi nosChriste, exàudi nos
  
Pàter de caelis, Deusmiserère nobis
Fìli Redèmptor mundi, Deus"
Spìritus Sàncte, Deus"
Sancta Trìnitas, ùnus Deus"
  
Cor Iesu, Fili Patris aetèrnimiserère nobis
Cor Iesu, in sìnu Vìrginis Màtris a Spìritu Sancto formàtum"
Cor Iesu, Verbo Dei substantiàliter unìtum"
Cor Iesu, maiestàtis infinìtae"
Cor Iesu, tèmplum Dei sanctum"
Cor Iesu, tabernàculum Altìssimi"
Cor Iesu, domus Dei et pòrta caeli"
Cor Iesu, fòrnax àrdens charitàtis"
Cor Iesu, iustìtiae et amòris receptàculum"
Cor Iesu, bonitàte et amore plenum"
Cor Iesu, virtùtum òmnium abìssus"
Cor Iesu, òmni làude dignìssimus"
Cor Iesu, rex et centrum òmnium còrdium"
Cor Iesu, in quo sunt òmnes thesàuri sapiéntiae et sciéntiae"
Cor Iesu, in quo hàbitat òmnis plenitùdo divinitàtis"
Cor Iesu, in quo Pater sibi bene complàcuit"
Cor Iesu, de cùius plenitùdine òmnes nos accepìmus"
Cor Iesu, desidèrium còllium aeternòrum"
Cor Iesu, pàtiens et mùltae misericòrdiae"
Cor Iesu, dìves in òmnes qui invòcant te"
Cor Iesu, fons vitae et sanctitàtis"
Cor Iesu, propitiàtio pro peccatis nostris"
Cor Iesu, saturàtum oppròbriis"
Cor Iesu, attrìtum pròpter scèlera nostra"
Cor Iesu, ùsque ad mortem oboediens factum"
Cor Iesu, lancea perforàtum"
Cor Iesu, fons totìus consolatiònis"
Cor Iesu, vita et resurrèctio nostra"
Cor Iesu, pax et reconciliàtio nostra"
Cor Iesu, vìctima peccatòrum"
Cor Iesu, sàlus in te speràntium"
Cor Iesu, spes in te morièntium"
Cor Iesu, delìciae sanctòrum òmnium"
  
Àgnus Dei, qui tòllis peccàta mùndi
pàrce nobis, Dòmine
 
Àgnus Dei, qui tòllis peccàta mùndi
exàudi nos, Dòmine
 
Àgnus Dei, qui tòllis peccàta mùndi
miserère nobis.
 
Dignare me laudare te, Virgo Sacràta.
Da mihi virtùtem contra hòstes tuos.
Vèni, sàncte Spìritus, vèni per Marìam.



Sacro Cuore di Gesù, confido in Te!;
Dolce Cuore del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più!;
O Gesù di amore acceso, non Ti avessi mai offeso!.

Queste sono alcune delle tante amorose e devote giaculatorie, che nei secoli sono state e sono pronunciate dai cattolici in onore del Sacro Cuore di Gesù, che nella loro semplice poesia, esprimono la riconoscenza per l’amore infinito di Gesù dato all’umanità e nello stesso tempo la volontà di ricambiare, delle tante anime infiammate e innamorate di Cristo.

Al Sacro Cuore di Gesù, la Chiesa Cattolica, rende un culto di “latria” (adorazione solo a Dio, Gesù Cristo, l’Eucaristia), intendendo così onorare: I – il Cuore di Gesù Cristo, uno degli organi simboleggianti la sua umanità, che per l’intima unione con la Divinità, ha diritto all’adorazione; II – l’amore del Salvatore per gli uomini, di cui è simbolo il Suo Cuore.

Questa devozione già praticata nell’antichità cristiana e nel Medioevo, si diffuse nel secolo XVII ad opera di S. Giovanni Eudes (1601-1680) e soprattutto di S. Margherita Maria Alacoque (1647-1690). La festa del Sacro Cuore fu celebrata per la prima volta in Francia, probabilmente nel 1685.
Santa Margherita Maria Alacoque, suora francese, entrò il 20 giugno 1671 nel convento delle Visitandine di Paray-le-Monial (Saone-et-Loire), visse con grande semplicità e misticismo la sua esperienza di religiosa e morì il 17 ottobre 1690 ad appena 43 anni.

Sotto questa apparente uniformità, si nascondeva però una di quelle grandi vite del secolo XVII, infatti nel semplice ambiente del chiostro della Visitazione, si svolsero le principali tappe dell’ascesa spirituale di Margherita, diventata la messaggera del Cuore di Gesù nell’epoca moderna.
Ella già prima di entrare nel convento, era dotata di doni mistici che si accentuarono con la sua nuova condizione di religiosa; ebbe numerose manifestazioni mistiche, ma nel 1673 cominciarono le grandi visioni che resero famoso il suo nome; esse furono quattro rivelazioni principali, oltre numerose altre di minore importanza.

La prima visione avvenne il 27 dicembre 1673, festa di s. Giovanni Evangelista, Gesù le apparve e Margherita si sentì “tutta investita della divina presenza”; la invitò a prendere il posto che s. Giovanni aveva occupato durante l’Ultima Cena e le disse: “Il mio divino Cuore è così appassionato d’amore per gli uomini, che non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le spanda. Io ti ho scelta per adempiere a questo grande disegno, affinché tutto sia fatto da me”.
Una seconda visione le apparve agli inizi del 1674, forse un venerdì; il divin Cuore si manifestò su un trono di fiamme, più raggiante del sole e trasparente come cristallo, circondato da una corona di spine simboleggianti le ferite inferte dai nostri peccati e sormontato da una croce, perché dal primo istante che era stato formato, era già pieno d’ogni amarezza.

Sempre nel 1674 le apparve la terza visione, anche questa volta un venerdì dopo la festa del Corpus Domini; Gesù si presentò alla santa tutto sfolgorante di gloria, con le sue cinque piaghe, brillanti come soli e da quella sacra umanità uscivano fiamme da ogni parte, ma soprattutto dal suo mirabile petto che rassomigliava ad una fornace e essendosi aperto, ella scoprì l’amabile e amante Cuore, la vera sorgente di quelle fiamme.

Poi Gesù lamentando l’ingratitudine degli uomini e la noncuranza rispetto ai suoi sforzi per far loro del bene, le chiese di supplire a questo. Gesù la sollecitò a fare la Comunione al primo venerdì di ogni mese e di prosternarsi con la faccia a terra dalle undici a mezzanotte, nella notte tra il giovedì e il venerdì.
Vennero così indicate le due principali devozioni, la Comunione al primo venerdì di ogni mese e l’ora santa di adorazione.

La quarta rivelazione più meravigliosa e decisiva, ebbe luogo il 16 giugno 1675 durante l’ottava del Corpus Domini. Nostro Signore le disse che si sentiva ferito dalle irriverenze dei fedeli e dai sacrilegi degli empi, aggiungendo: “Ciò che mi è ancor più sensibile è che sono i cuori a me consacrati che fanno questo”.
Gesù chiese ancora che il venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini, fosse dedicato a una festa particolare per onorare il suo Cuore e con Comunioni per riparare alle offese da lui ricevute. Inoltre indicò come esecutore della diffusione di questa devozione, il padre spirituale di Margherita, il gesuita san Claude de la Colombiere (1641-1682), superiore della vicina Casa dei Gesuiti di Paray-le-Monial.

Margherita Maria Alacoque proclamata santa il 13 maggio 1920 da papa Benedetto XV, ubbidì all’appello divino fatto attraverso le visioni e divenne l’apostola di una devozione che doveva trasportare all’adorazione dei fedeli al Cuore divino, fonte e focolaio di tutti i sentimenti che Dio ci ha testimoniati e di tutti i favori che ci ha concessi.

Le prime due cerimonie in onore del Sacro Cuore, presente la santa mistica, si ebbero nell’ambito del Noviziato di Paray il 20 luglio 1685 e poi il 21 giugno 1686, a cui partecipò tutta la Comunità delle Visitandine.

A partire da quella data, il movimento non si sarebbe più fermato, nonostante tutte le avversità che si presentarono specie nel XVIII secolo circa l’oggetto di questo culto.
Nel 1765 la Sacra Congregazione dei Riti affermò essere il cuore di carne simbolo dell’amore; allora i giansenisti intesero ciò come un atto di idolatria, ritenendo essere possibile un culto solo al cuore non reale ma metaforico.

Papa Pio VI (1775-1799) nella bolla “Auctorem fidei”, confermava l’espressione della Congregazione notando che si adora il cuore “inseparabilmente unito con la Persona del Verbo”.
Il 6 febbraio 1765 papa Clemente XIII (1758-1769) accordò alla Polonia e all’Arciconfraternita romana del Sacro Cuore la festa del Sacro Cuore di Gesù; nel pensiero del papa questa nuova festa doveva diffondere nella Chiesa, i passi principali del messaggio di s. Margherita, la quale era stata lo strumento privilegiato della diffusione di un culto, che era sempre esistito nella Chiesa sotto diverse forme, ma dandogli tuttavia un nuovo orientamento.

Con lei non sarebbe più stata soltanto una amorosa contemplazione e un’adorazione di quel “Cuore che ha tanto amato”, ma anche una riparazione per le offese e ingratitudini ricevute, tramite il perfezionamento delle nostre esistenze.

Diceva la santa che “l’amore rende le anime conformi”, cioè il Signore vuole ispirare nelle anime un amore generoso che, rispondendo al suo, li assimili interiormente al divino modello.
Le visioni e i messaggi ricevuti da s. Margherita Maria Alacoque furono e resteranno per sempre un picco spirituale, dove venne ricordato al mondo, l’amore appassionato di Gesù per gli uomini e dove fu chiesta a loro una risposta d’amore, di fronte al “Cuore che si è consumato per essi”.
La devozione al Sacro Cuore trionfò nel XIX secolo e il convento di Paray-le-Monial divenne meta di continui pellegrinaggi; nel 1856 con papa Pio IX la festa del Sacro Cuore divenne universale per tutta la Chiesa Cattolica.

Sull’onda della devozione che ormai coinvolgeva tutto il mondo cattolico, sorsero dappertutto cappelle, oratori, chiese, basiliche e santuari dedicati al Sacro Cuore di Gesù; ricordiamo uno fra tutti il Santuario “Sacro Cuore” a Montmartre a Parigi, iniziato nel 1876 e terminato di costruire dopo 40 anni; tutte le categorie sociali e militari della Francia, contribuirono all’imponente spesa.

Proliferarono quadri e stampe raffiguranti il Sacro Cuore fiammeggiante, quasi sempre posto sul petto di Gesù che lo indica agli uomini; si organizzò la pia pratica del 1° venerdì del mese, i cui aderenti portano uno scapolare con la raffigurazione del Cuore; si composero le meravigliose “Litanie del Sacro Cuore”; si dedicò il mese di giugno al suo culto.

Affinché il culto del Cuore di Gesù, iniziato nella vita mistica delle anime, esca e penetri nella vita sociale dei popoli, iniziò, su esortazione di papa Pio IX del 1876, tutto un movimento di “Atti di consacrazione al Cuore di Gesù”, a partire dalla famiglia a quella di intere Nazioni ad opera di Conferenze Episcopali, ma anche di illuminati e devoti governanti; cito per tutti il presidente dell’Ecuador, Gabriel Garcia Moreno (1821-1875).

Fu tanto il fervore, che per tutto l’Ottocento e primi decenni del Novecento, fu dedicato al culto del Sacro Cuore, che di riflesso sorsero numerose congregazioni religiose, sia maschili che femminili, tra le principali vi sono: “Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore” fondata nel 1874 dal beato Leone Dehon (Dehoniani); “Figli del Sacro Cuore di Gesù” o Missioni africane di Verona, congregazione fondata nel 1867 da san Daniele Comboni (Comboniani); “Dame del Sacro Cuore” fondate nel 1800 da santa Maddalena Sofia Barat; “Ancelle del Sacro Cuore di Gesù” fondate nel 1865 dalla beata Caterina Volpicelli, diversi Istituti femminili portano la stessa denominazione.

Attualmente la festa del Sacro Cuore di Gesù viene celebrata il venerdì dopo la solennità del Corpus Domini, visto che detta ricorrenza è stata spostata alla domenica; il sabato che segue è dedicato al Cuore Immacolato di Maria, quale segno di comune devozione ai Sacri Cuori di Gesù e Maria, inscindibili per il grande amore donato all’umanità.

In un papiro egiziano di circa 4000 anni fa, troviamo l’espressione della comune nostalgia d’amore: “Cerco un cuore su cui appoggiare la mia testa e non lo trovo, non ci sono più amici!”.
Lo sconosciuto poeta egiziano era dolente per ciò, ma noi siamo più fortunati, perché l’abbiamo questo cuore e questo amico, al pari di s. Giovanni Evangelista che poggiò fisicamente il suo capo sul petto e cuore di Gesù
.

Possiamo avere piena fiducia in un simile amico, Egli vivendo in perfetta intimità col Padre, sa e può rivelarci tutto ciò che serve per il nostro bene.


Autore:
Antonio Borrelli

Cattolico_Romano
00martedì 9 giugno 2009 11:21
La GUARDIA d'ONORE

al SACRO CUORE di GESU’


Guardia d'onore sacro cuore di Gesù

ORIGINE — Fu ispirata da Gesù alla Serva di Dio Sr. Maria Bernaud del S. Cuore e cominciò ad esser praticata nel Monastero della Visitazione in Bourg (Francia) il 13 marzo 1863, terzo venerdì di Quaresima.
Leone Xlll la dichiarò Arciconfraternita per la Francia e per il Belgio il 26 Novembre 1878.
Nell’anno 1871 il camilliano P. Giovanni Baccichetti la trapiantò in Italia e pose la Sede nella Parrocchia dei SS. Vincenzo ed Anastasio a Fontana di Trevi, all’epoca affidata ai Camilliani. Il 18 Luglio 1879 da Leone XIII venne elevata ad Arciconfraternita per l'Italia e le Nazioni prive di una propria Direzione generale.
Nel maggio del 1910, creata per volere di Papa Pio X la nuova Parrocchia dedicata a S. Camillo agli Orti Sallustiani, i Camilliani si trasferirono qui stabilendo definitivamente in essa la Direzione Centrale.
 

FINE — Consolare il S. Cuore di Gesù trafitto un dì sulla Croce, oggi dalla dimenticanza e dall'ingratitudine degli uomini, rendendogli un culto di Gloria, di Amore e di Riparazione perpetuo di ora in ora dalle Guardie d'Onore di tutto il mondo.


RADICI
— “Dal Costato di Cristo, trafitto dalla lancia, Giovanni ha visto uscire l’acqua e il sangue, duplice testimonianza dell’Amore di Dio, che corrobora la testimonianza dello Spirito. Ora quest’acqua e questo sangue continuano ad esercitare nella Chiesa il loro potere di vivificazione” (Xavier Leon-Dufour) .
“Il Cuore di Gesù in cui si scorgeva la piaga... era circondato da una corona di spine e sovrastava ad esso una croce, che vi pareva infissa. Mi spiegò il Signore che quegli strumenti della sua Passione significavano che il suo amore infinito per gli uomini era stato sorgente di tutte le sue pene...” (S. Margherita M. Alacoque) .


 MEZZI


I. Iscrizione nel registro dell'Arciconfraternita o di un altro Centro da essa dipendente.


II. Ora di guardia — Chi si iscrive alla G. d'O. sceglie a piacere una volta per sempre un'ora della giornata da consacrare a Gesù, durante la quale, senza nulla togliere alle sue ordinarie occupazioni, con devote giaculatorie, offre le sue fatiche, le sue pene, il suo cuore a Gesù tenendosi in ispirito stretto a Lui che geme nel S. Tabernacolo, riparandone l'amore oltraggiato e dimenticato dai peccatori che l'offendono in tutto il mondo. Nulla obbliga sotto pena di peccato, e chi dimenticasse di fare l'ora di guardia può supplire in altra ora di sua scelta. Non occorre recitare in essa diverse preghiere, né portarsi in Chiesa, ma ciascuno si può regolare secondo le occupazioni e il proprio fervore.

III. La preziosissima offerta — Le Guardie d'onore hanno una missione di riparazione e di propiziazione; rendono perciò un culto speciale al Divin Cuore di Gesù trafitto dalla lancia e ad imitazione delle prime eroiche Guardie d'Onore ai piedi della Croce: Maria SS.ma, S. Giovanni Ev., S. Maria Maddalena e le altre Pie Donne, ne consolano le pene, ed offrono all'Eterno Padre il preziosissimo Sangue e l’Acqua che ne sgorgarono, per i bisogni della S. Chiesa e la salvezza dei peccatori. Tale offerta si può fare nell'ora di guardia e durante la giornata con apposita formula indulgenziata.


PRATICHE della G. d'O. al Sacro CuoreCor Jesus


Non sono obbligatorie, ma si possono fare secondo la propria devozione:


1. Il I° VENERDI’ del MESE — È il giorno proprio delle G. d'O. dedicato all'amore e alla riparazione. In esso si usa rinnovare 1'atto emesso il giorno dell'iscrizione, si fa la Comunione e l'adorazione riparatrice.


2. Il QUADRANTE della MlSERICORDIA — Mezzo per ottenere la conversione dei peccatori anche più ostinati. Consiste nel fare un'ora speciale di Guardia - ora della misericordia - per l'anima di cui si desidera il ravvedimento. La persona che si offre a fare tale ora, fa iscrivere sul Quadrante le iniziali del peccatore determinando l'ora speciale di guardia scelta per lui.
Il Quadrante della Misericordia per 1'Italia è eretto nella Parrocchia S. Camillo in Roma, sede della Direzione generale della Guardia d'Onore. A questa rivolgersi per le iscrizioni dei peccatori e per le relazioni di conversioni ottenute.

3. La SUPPLICAZIONE PERPETUA —Tutti gli iscritti di ogni parte del mondo, nell'ora di guardia pregano il S. Cuore di Gesù per la S. Chiesa, la Società ed i Confratelli vívi e defunti, alternandosi così con l'aiuto di preghiere scambievoli che li conforta in ogni ora del giorno in vita e dopo morte.
 
4. L'ADORAZIONE EUCARISTICA — Specialmente nel primo Venerdì d'ogni mese, nelle Quarantore, nelle feste del SS.mo Sacramento e del S. Cuore.

5. La COMUNIONE RIPARATRICE propria per il primo Venerdi del mese da Gesù stesso domandata a S. Margherita Alacoque.

6. L'ORA SANTA — Consiste nel passare un'ora in preghiera - in Chiesa o in casa - dalle 23 alle 24 dal Giovedì al Venerdì in memoria dell'ora d'agonia sofferta da Gesù nell'orto. Si prega per la remissione delle colpe proprie, dei peccatori e per gli agonizzanti. Fu comandata da Gesù a S. Margherita Alacoque.

7. Le ANIME VITTIME del S. CUORE — Lo scopo di queste anime generose è di offrire al Divin Cuore tutte se stesse, ed anche la vita accettando con rassegnazione qualsiasi croce per la gloria di Dio, il bene della S. Chiesa e la conversione dei peccatori. Per far parte di questa schiera occorre esserci veramente chiamati e l'approvazione del proprio confessore.



Cuore GesùL’XI.a promessa di Gesù a S. Margherita M. Alacoque:
“Le persone che zelano questa devozione avranno il loro nome scritto nel mio Cuore e non ne sarà mai cancellato” .
Hanno aderito alla Guardia d’Onore al S. Cuore i Pontefici San Pio X e il Beato Pio IX.L’Associazione è oggi diffusa in Italia in molte Parrocchie ed Ospedali, e trova l’adesione di tante anime generose che offrono le proprie sofferenze - del corpo e dell’anima - per impetrare la Misericordia Divina sulla Comunità degli Uomini, ogni giorno sempre più dimentichi di essere figli di un solo Padre e tutti fratelli in Cristo Gesù il Redentore.

 

Per informazioni e iscrizioni:


P. Luigi Secchi, m.i.

Parroco della Basilica S. Camillo
e Direttore Generale della “Guardia d’Onore al S. Cuore”
Via Sallustiana 24 — 00187 ROMA
Tel: 06.4885 693 — Tel-Fax: 06-4818 188
E-Mail:info@parrocchiasancamillo.it


Cuore di Gesù

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