SUL PURGATORIO

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MauriF
00mercoledì 7 gennaio 2009 11:43
Volevo cercare di chiarire alcuni punti relativamente alle affermazioni riprese da questo link (ovviamente sono bene accette correzioni/critiche/approfondimenti):

www.gotquestions.org/Italiano/purgatorio.html





Domanda: "Che cosa dice la Bibbia sul purgatorio?"

Risposta: Secondo la Catholic Encyclopedia, il purgatorio è “un luogo o una condizione di castigo temporaneo per coloro che, essendo morti nella grazia di Dio, non sono interamente liberi dai peccati veniali, oppure non hanno scontato appieno la soddisfazione dovuta alle loro trasgressioni”. Per riassumere, nella teologia cattolica il purgatorio è un luogo dove va l’anima di un cristiano dopo la morte per essere purificata dai peccati che non erano stati soddisfatti appieno durante la vita. Questa dottrina del purgatorio è in armonia con la Bibbia? Assolutamente no!



Innanzitutto è una CONDIZIONE/STATO temporanea in cui riversano le anime, non un "luogo" (l'anima è immateriale e non ha niente a che vedere con concetti riferiti ai corpi, quali lo spazio e quindi i luoghi).
E la dottrina del Purgatorio è in assoluta "armonia" con le sacre scritture!



Gesù morì per scontare la pena di tutti i nostri peccati (Romani 5:8).
Isaia 53:5 dichiara che “Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e grazie alle sue ferite noi siamo stati guariti”. Gesù soffrì per i nostri peccati affinché noi potessimo essere liberati dalla sofferenza.
Dire che dobbiamo soffrire ancora per i nostri peccati significa affermare che la sofferenza di Gesù fu insufficiente.




C'è un ERETICO allora che afferma:

Colossesi 1:24 Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa.

...PAZZESCO E BLASFEMO!! giusto?

No, assolutamente non blasfemo e nè pazzesco.

Infatti il peccato è COLPA + PENA TEMPORALE.

Se io do un pugno ad una persona commetto un peccato:
1)La COLPA è l'atto di scegliere tale male ed attuarlo.
2)La PENA TEMPORALE sono tutti gli effetti negativi che ne risultano (danni materiali e psicologici...non solo della persona che riceve il pugno ma, tali danni si riperquotono in tutta l'umanità che si abbevera dalla medesima fonte che avvelena con i suoi peccati).

San Paolo parla della PENA TEMPORALE e quindi si può permettere di affermare quanto ha affermato...e che è sotto gli occhi di tutti.
TU ED IO SOFFRIAMO per le pene temporali dei nostri e degli altrui peccati.

Ciò che nessun merito umano può colmare ma che solo il SACRIFICIO di Cristo ha colmato è: LA COLPA.



Dire che dobbiamo espiare i nostri peccati mediante la purificazione del purgatorio significa negare la sufficienza del sacrificio espiatorio di Cristo (1 Giovanni 2:2). Il concetto secondo cui dobbiamo soffrire per i nostri peccati dopo la morte è contrario a tutto ciò che dice la Bibbia sulla salvezza.



Ma ci mancherebbe...

Innanzitutto, come spiegato sopra, c'è qualcosa che MANCA AI PATIMENTI DI CRISTO....cioè le sofferenze di Cristo non colmano le PENE TEMPORALI dei peccati umani.
Perchè? Perchè noi tutti siamo COMPARTECIPI del suo SACRIFICIO per quanto riguarda la PENA TEMPORALE.
Noi siamo chiamati a ACCETTARE LA SOFFERENZA "IN CRISTO" per il bene di ogni uomo.
Cristo, in noi, soffre ancora oggi per ogni uomo.

Nella Messa cattolica e ortodossa si "offrono" (al momento dell'offertorio) i proprio sacrifici spirituali ASSIEME A QUELLO DI CRISTO (che è stato "una volta per tutte" e che noi RINNOVIAMO e non RIPETIAMO).
SOLO assieme al suo Sacrificio la nostra offerta è gradita agli occhi di Dio.

Per quanto riguarda invece LE COLPE dei peccati, Gesù Cristo ha pagato una volta per tutte ed il suo Sacrificio, in ordine alla colpa (che è l'elemento che ci rende degni o meno del Paradiso), è PERFETTO.



Il passo scritturale principale che indicano i cattolici come prova del purgatorio è 1 Corinzi 3:15, in cui è scritto: “Se l’opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco”. Nel brano (1 Corinzi 3:12-15) si sta utilizzando l’esempio di cose che passano per il fuoco per descrivere il giudizio delle opere dei credenti.
Se le nostre opere sono di buona qualità — di “oro, argento, pietre di valore” —, esse passeranno incolumi attraverso il fuoco, e noi ne riceveremo la ricompensa. Se le nostre opere sono di qualità scadente — di “legno, fieno, paglia” —, esse saranno consumate dal fuoco e non ci sarà alcuna ricompensa.
Il passo non dice che sono i credenti a passare attraverso il fuoco, ma piuttosto che passano le sue opere. 1 Corinzi 3:15 fa riferimento al credente “salvo […] come attraverso il fuoco”, non “purificato dal fuoco”.



1Corinzi 3:13 l'opera di ciascuno sarà ben visibile: la farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco proverà la qualità dell'opera di ciascuno.
1Corinzi 3:14 Se l'opera che uno costruì sul fondamento resisterà, costui ne riceverà una ricompensa;
1Corinzi 3:15 ma se l'opera finirà bruciata, sarà punito: tuttavia egli si salverà, però come attraverso il fuoco.

SARA' PUNITO...TUTTAVIA EGLI SI SALVERA'....PERO' "COME ATTRAVERSO IL FUOCO".

Ha appena finito di spiegare che la purificazione è "attraverso il fuoco".
Uno che si salva "come attraverso il fuoco"..è PURIFICATO ATTRAVERSO (MEDIANTE) IL FUOCO.

Fuoco che è sicuramente un'allegoria per significare qualcosa che brucia e purifica l'anima (stiamo parlando di anima(o meglio, spirito) e non di corpo).



Il purgatorio, come molti altri dogmi cattolici, è basato su un’incomprensione della natura del sacrificio di Cristo.



E' vero l'opposto...
E' l'incomprensione dei protestanti del concetto teologico di PECCATO come COLPA e PENA TEMPORALE che fa loro rifiutare il Purgatorio e tutto il resto delle dottrine che dipendono ta tale concetto.

Tanto è vero che ciò si riperquote anche sulla loro comprensione del sacrificio di Cristo stesso.



I cattolici considerano la messa e l’eucaristia una nuova presentazione del sacrificio di Cristo, perché non riescono a comprendere che il sacrificio di Gesù, compiuto una volta per sempre, fu assolutamente e perfettamente sufficiente (Ebrei 7:27).



Innanzitutto nessuno RI-COMPIE o vede RIPETUTO il Sacrificio di Gesù.
Questa convinzione nasce a seguito dell'incomprensione della dottrina cattolica da parte dei protestanti.

Ho spiegato sopra i motivi per i quali il sacrificio di Gesù è PERFETTO relativamente alla COLPA dei peccati ma INCOMPLETO per quanto riguarda la PENA TEMPORALE degli stessi.



I cattolici considerano le opere meritorie un contributo alla salvezza, perché non riescono a riconoscere che il pagamento sacrificale di Gesù non ha alcun bisogno di “contributi” aggiuntivi (Efesini 2:8-9).



San Paolo, da bravo e coerente CATTOLICO ROMANO, considera le sue pene come un COMPLETAMENTO di ciò che manca ai patimenti di Cristo.

Il PAGAMENTO PERFETTO E COMPLETO di Cristo è relativo alle COLPE dei peccati.



Similmente, il purgatorio viene inteso dai cattolici come un luogo di purificazione in preparazione al cielo, perché essi non riconoscono che, a motivo del sacrificio di Gesù, noi siamo già purificati, dichiarati giusti, perdonati, redenti, riconciliati e santificati.



Innanzitutto come CONDIZIONE e non come LUOGO.

Poi a motivo del sacrificio di Gesù noi CI SALVIAMO...ma se le nostre opere non sono buone...CI SALVIAMO COME ATTRAVERSO IL FUOCO.
Se sono buone o se Dio ci condona la PENA TEMPORALE per la sua Misericordia, direttamente in Paradiso...come il buon ladrone.



L’idea stessa del purgatorio e le dottrine spesso connesse (la preghiera per i defunti, le indulgenze, le opere meritorie in favore dei defunti, ecc.) non riescono a riconoscere che la morte di Gesù fu sufficiente a scontare la pena di TUTTI i nostri peccati. Gesù, che era Dio incarnato (Giovanni 1:1, 14), pagò un prezzo infinito per i nostri peccati. Gesù morì per i nostri peccati (1 Corinzi 15:3).



NOOOO...non la PENA...ma la COLPAAA!! ;)

La PENA TEMPORALE dei peccati l'umanità SE LA SCONTA FINO ALL'ULTIMO SPICCIOLO!!!




Gesù è il sacrificio espiatorio per i nostri peccati (1 Giovanni 2:2).
Limitare il sacrificio di Cristo all’espiazione del peccato originale o dei peccati commessi prima della salvezza è un attacco alla Persona e all’Opera di Gesù Cristo. Se dovessimo in qualche modo scontare, espiare o soffrire per i nostri peccati, ciò indicherebbe che la morte di Gesù non fu un sacrificio perfetto, completo e sufficiente.

Per i credenti, dopo la morte bisogna "partire dal corpo e abitare con il Signore" (2 Corinzi 5:6-8; Filippesi 1:23).
Nota che questo versetto non dice "partire dal corpo e andare in purgatorio con il fuoco purificatore". No, a causa della perfezione, della completezza e della sufficienza del sacrificio di Gesù, dopo la morte andiamo immediatamente alla presenza del Signore pienamente purificati, liberi dal peccato, glorificati, resi perfetti e definitivamente santificati.

MI SEMBRA LOGICO NO???? [SM=x1061927]

CIAO



Vedi sopra.
Il sacrificio è perfetto relativamente alla COLPA.
Ma la PENA TEMPORALE ha qualcosa di manchevole...per questo San Paolo parla di "ciò che manca ai patimenti di Cristo".

"partire dal corpo ed abitare con il Signore" non impone che si debba abitare subito con il Signore...
Può, ad esempio, includere il periodo di purificazione: "non uscirà di là finchè non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo".

Infatti il Purgatorio è una condizione temporanea...chi è in Purgatorio è già salvo...e già destinato al Paradiso.

Ciao
Mauri.


PS: Può darsi che ci siano alcune considerazioni che non fanno parte del link.
Infatti è l'estratto di una risposta che avevo dato a Robenz (che aveva appunto ripreso il link citato) su un altro forum.

Caterina63
00giovedì 8 gennaio 2009 23:25
[SM=g7372] cavolo MauriF.... riconosco nel tuo messaggio delle ottime risposte sul tema...[SM=g8925]

[SM=g7348]

Cattolico_Romano
00sabato 10 gennaio 2009 11:43
Io credo invece che il fratello Mauri dovrebbe spiegare in modo più ampio e dettagliato la differenza tra colpa e pena temporale ai fratelli evangelici ma anche a noi cattolici, senza offesa per nessuno...credo che se comprendiamo bene tale differenza si può allora comprendere questa purificazione (purgatorio) che altro non è l'amore di Dio che ci scolpisce come fanno gli scultori togliendo da noi quelle imperfezioni causate dai nostri peccati per entrare puri dove nulla di impuro può entrare (la Nuova Gerusalemme).
Bereschit
00domenica 11 gennaio 2009 20:50
Io invece credo che la domanda essenziale sia questa:

L'uomo giustificato diviene tale perchè viene ricoperto dalla giustizia di Cristo?

Oppure, l'uomo viene rigenerato, cioè ripulito dalla giustizia di Cristo?

all'apparenza le due domande sembrano inutili ma il risultato è totalmente diverso.

Chi accetta la prima (i protestanti) presuppongono che essendo l'uomo (credente) rivestito dalla giustizia di Cristo questa non si può macchiare dei peccati dell'uomo, l'uomo pur peccando non può macchiare la veste di Cristo che l'ha giustificato una volta per sempre, quindi non ha bisogno di purificazioni.

La seconda invece ci dice che l'uomo si viene giustificato e purificato dal sangue di Cristo mediante la fede e il battesimo che rigenera ma non come un manto su l'uomo; ben sì l'uomo viene ripuliti, cioè diviene giusto dinanzi a Dio per i meriti di Cristo, ma l'uomo ha un cammino da perseguire e in tale cammino essendo nella carne più volte cade nella tentazione peccando.
Nel cadere nel peccato l'anima dell'uomo si macchia ed ha bisogno sempre di purificazione (qui cade da sola la purificazione una volta per sempre) questa avviene mediante la confessione con costrizione e con la Carità che è l'esercizio della fede, l'apostolo Paolo ci esorta a portare a compimento la nostra santificazione, a questo punto mi domando: e se un credente non riesce a portare a compimento la propria santificazione che farà Dio dato che Egli stesso dice "Non entrerà in essa nulla d'impuro" (Gerusalemme Celeste NDR)?
Lo condannerà trovando in lui alcuni peccati (peccato=impurità)?
Oppure l'amore di Dio che vuol che tutti siano salvi non purificherà quei peccati con il fuoco (il fuoco può simboleggiare per l'appunto l'amore di Dio)?

 
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