Una visita ufficiale in Romania è stata compiuta a partire dal pomeriggio del 7 maggio dall'arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati, su invito del ministro degli Esteri, signor Cristian Diaconescu. L'arcivescovo Mamberti è giunto a Bucarest come rappresentante della Santa Sede alle celebrazioni del decimo anniversario della visita del servo di Dio Giovanni Paolo ii in Romania, svoltasi dal 7 al 9 maggio del 1999. A ricevere monsignor Mamberti è stata una delegazione del ministero degli Affari Esteri, l'ambasciatore di Romania presso la Santa Sede, signor Marius Gabriel Lazurca, il nunzio apostolico, arcivescovo Francisco-Javier Lozano, e l'arcivescovo di Bucarest, Ioan Robu.
Nella sede della rappresentanza pontificia l'arcivescovo Mamberti ha salutato le autorità, i rappresentanti del corpo diplomatico accreditato presso il Governo romeno, i vescovi, i sacerdoti, i religiosi, le religiose e i fedeli, radunati per festeggiare il decimo anniversario della visita apostolica di Giovanni Paolo ii, nonché il quarto anniversario dell'elezione di Benedetto XVI. In serata ha avuto luogo un concerto nella cattedrale dedicata a San Giuseppe.
La mattinata di venerdì 8 maggio è stata invece dedicata alla commemorazione organizzata nel palazzo patriarcale di Bucarest. A tale evento hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Repubblica, signor Traian Basescu, il Patriarca della Chiesa ortodossa romena, Daniel, e l'arcivescovo Robu. L'arcivescovo Mamberti ha sottolineato la portata storica della visita di Giovanni Paolo ii - primo viaggio di un Papa in un Paese a maggioranza ortodossa - ricordando la fraterna disponibilità del santo Sinodo della Chiesa ortodossa romena e l'accoglienza che il Patriarca Teoctist riservò al Pontefice romano. Inoltre è stata sottolineata la profonda ammirazione di Giovanni Paolo ii per la ricca cultura cristiana del Paese, nonché il suo vivo desiderio di rafforzare le relazioni con la Chiesa ortodossa romena. Il segretario per i Rapporti con gli Stati ha poi trasmesso il saluto cordiale e la vicinanza spirituale di Benedetto XVI, invitando a proseguire il cammino di speranza aperto e rilevando che la collaborazione tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa, già avviata a vari livelli, è oggi particolarmente importante nell'ambito della difesa delle radici cristiane dell'Europa, dei valori cristiani e della testimonianza morale su temi come la famiglia, la bioetica e i diritti umani.
Nel pomeriggio ha avuto luogo la visita al presidente Basescu. L'incontro è avvenuto in un clima cordiale e ha permesso di rilevare i frutti della visita apostolica di Giovanni Paolo ii, che si possono vedere nelle relazioni tra Romania e Santa Sede, tra Stato e Chiesa, tra Chiesa ortodossa romena e Chiesa cattolica.
Nell'omelia della messa, celebrata nella cattedrale di Bucarest sabato 9 maggio, l'arcivescovo Mamberti ha toccato il tema dell'unità tra Cristo e i suoi discepoli, realizzata mediante le virtù teologali e i sacramenti, che ha portato molti frutti anche in terra romena, ha fatto fiorire una civiltà ispirata al Vangelo e ha generato tesori di spiritualità e di santità. Il segretario per i Rapporti con gli Stati ha esortato i presenti a rimanere uniti a Cristo e a trasmettere integralmente la fede alle future generazioni, per poter scrivere nuove pagine di santità e di generosa testimonianza cristiana nella storia della Romania. Al termine della celebrazione è stato accolto con applausi il Patriarca Daniel, che ha indirizzato ai fedeli il suo saluto. L'arcivescovo Mamberti ha inoltre reso visita al Patriarca nella mattinata di lunedì 11 maggio.
Lunedì e martedì il segretario per i Rapporti con gli Stati ha avuto importanti colloqui su questioni bilaterali e internazionali rispettivamente con il signor Bogdan Mazuru, segretario di Stato per gli Affari europei, e con il ministro Diaconescu. Particolare attenzione è stata dedicata all'argomento delle comunità romene all'estero e alle relazioni tra Chiesa cattolica e lo Stato romeno.
Nel corso della visita, l'arcivescovo Mamberti si è incontrato con alcuni vescovi del Paese e ha visitato alcune parrocchie e case religiose.
Martedì 12 maggio, il segretario per i Rapporti con gli Stati si è trasferito nella Repubblica Slovacca. All'aeroporto di Bratislava l'hanno ricevuto la signora Monika Suhajdová e il signor Marek Bartko, del ministero degli Affari Esteri, il nunzio apostolico, arcivescovo Mario Giordana, l'arcivescovo di Bratislava Stanislav Zvolenský, e monsignor Gianfranco Gallone, segretario della nunziatura apostolica.
Nella mattinata del giorno successivo, mercoledì 13 maggio, il segretario per i Rapporti con gli Stati si è incontrato con i rappresentanti della Conferenza episcopale slovacca. L'arcivescovo. Zvolenský gli ha presentato la situazione della Chiesa cattolica latina in Slovacchia e l'arcivescovo di Presov. Ján Babjak, quella della metropolia greco-cattolica. L'arcivescovo Mamberti ha espresso apprezzamento nei confronti della Chiesa slovacca e dei suoi pastori per l'amore a Cristo e alla Chiesa e per l'indiscussa fedeltà al Papa. Ha presentato l'attività di Benedetto XVI e alcune problematiche che interessano l'Europa dal punto di vista della Santa Sede.
Nel pomeriggio si è recato a Nitra. Accolto dai rappresentanti della città, ha visitato il castello con la cattedrale. Successivamente si è incontrato con il cardinale Ján Chryzostom Korec, vescovo emerito di Nitra, con il vescovo Viliam Judák, attuale ordinario, e con il vescovo ausiliare Marián Chovanec. Erano presenti anche rappresentanti del clero e dei fedeli della diocesi.
Nella mattinata di giovedì 14 maggio hanno avuto luogo gli incontri con le autorità. Il primo è avvenuto con il vice primo ministro, signor Dusan Caplovic. Ha fatto seguito la visita al capo dello Stato, signor Ivan Gasparovic. La mattinata, durante la quale l'arcivescovo Mamberti ha visitato anche il castello di Bratislava, si è conclusa con una colazione offerta dal ministro degli Affari Esteri, signor Miroslav Lajcák.
I colloqui, avvenuti in un clima cordiale, hanno permesso di verificare il buono stato delle relazioni tra la Santa Sede e la Slovacchia, affrontando da vicino temi di natura bilaterale e altri riguardanti la politica regionale e internazionale. Le autorità dello Stato hanno richiamato la lunga storia dei rapporti tra Slovacchia e Santa Sede, che risale ai tempi della grande Moravia, quando, nell'869, Adriano ii nominò san Metodio legato papale e poco più tardi, nell'880, Giovanni viii eresse a Nitra la sede episcopale, creando la prima diocesi in Europa centrale. Hanno sottolineato che la Santa Sede è stata tra i primi a riconoscere l'indipendenza della Repubblica Slovacca e ad allacciare con essa le relazioni diplomatiche. Hanno anche espresso il desiderio che il Santo Padre visiti la Slovacchia nel 2013 in occasione delle celebrazioni del 1150° anniversario della missione dei santi Cirillo e Metodio nella grande Moravia.
Il segretario per i Rapporti con gli Stati ha espresso soddisfazione per l'applicazione dell'accordo base e degli accordi parziali, ha apprezzato la volontà delle autorità slovacche di continuare, in uno spirito di dialogo aperto e sincero, a trovare soluzioni adeguate alle questioni aperte e ha confermato il desiderio della Santa Sede di giungere all'accordo in tali ambiti, nel pieno rispetto della situazione del Paese e delle necessità della Chiesa locale.
Nel pomeriggio l'arcivescovo Mamberti ha potuto visitare il centro storico di Bratislava, incluso il palazzo primaziale, la cattedrale di San Martino e la chiesa di Santa Elisabetta, nonché il castello Devin nei pressi della città.
Venerdì 15 maggio, il segretario per i Rapporti con gli Stati è rientrato in Vaticano.