dal libro: "Vangelo secondo Barabba" - a cura di Salvatore Grillo

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(Zacuff)
00sabato 10 ottobre 2009 19:34
 Generò Booz da Racab

Genealogia di Gesù Cristo
 figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco,
 Isacco generò Giacobbe,
Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli,
Giuda generò Fares e Zara da Tamar,
 Fares generò Esrom,
Esrom generò Aram,
Aram generò Aminadab,
 Aminadab generò Naasson,
Naasson generò Salmon,
Salmon generò Booz da Racab.
Matteo 1, 1 ss.

Io non l'ho mai letta: non sapevo neanche perché l'han messa nel Vangelo: tutti nomi difficili che non capivo. Ma quando me l'hanno spiegata mi hanno detto che c'erano tra gli antenati di Gesù anche una di quelle... e non solo una. Allora mi sono meravigliato: anche Gesù ha dovuto accettare la sua ' famiglia senza stare a farci su troppe storie come faccio io, che trovo sempre il modo di dare la colpa ai miei quando mi fanno qualche rimprovero od osservazione: se avessi avuto altri genitori, io sarei un altro... Insamma mi pare che il mio domani dipenda da me e non è vero che io non ce la farò mai, perché ho avuto genitori più sbagliati di me...
 Lorenzo, anni 14

Sono figlio di... non so di chi.
 Non so chi sia mio padre.
Mi sento come nato per colpa di tutti...

 Renato, anni 15
(continua)
(Zacuff)
00sabato 10 ottobre 2009 19:41
E il Verbo si fece carne

E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni 1, 14

Dio per capire l'uomo si è fatto uomo, si è incarnato... Bisogna viverle certe esperienze per poterne parlare, non si può parlare di fame a stomaco pieno; ne di ansie e di dolori, di frustrazioni, quando nel nostro animo ci sono gioie, soddisfazioni, tranquillità; bisogna viverle pagando di persona per capire, comprendere, giudicare e giustificare.
Don Luigi

Non so se è giusto quello che penso: ma Cristo non sarebbe stato Dio se non si fosse fatto uomo: era troppo innamorato di noi uomini per non farsi come noi « povero tra i poveri ».
Tommaso, anni 15

(continua)

(Zacuff)
00sabato 10 ottobre 2009 19:54
Ma i suoi non l'hanno accolto

 Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l'hanno accolto.
A quanti però l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome...
Giovanni 1, 11-12

Signore è venuto a liberarci non ad incatenarci; ci invita, non costringe: ogni volta che lo sentiamo peso o catena, dubitiamo della sua autenticità.
Don Luigi

A diciassette anni
incontro mia madre per la prima volta;
 ero stato abbandonato a tre mesi in un albergo.
« Mamma! ».
E lei: « So che sei mio figlio,
ma io non sono tua madre! »
e mi chiuse la porta in faccia.

 Antonio, 17 anni

(continua)
(Zacuff)
00domenica 11 ottobre 2009 17:33
Di generazione in generazione
la sua misericordia


Allora Maria disse:
L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Luca 1, 46 ss.

... eravamo in due: io e il Quinto, uno di Roma. Era la quarta fuga che tentavamo nel campo di concentramento. Ce l'avevamo quasi fatta quando cademmo in una imboscata: l'ordine era di ucciderci. Dal mio portafoglio cadono un'immagine di Cristo e della Madonna. « Cristo... Maria! » grida quello che sembrava il capo « Fermi! Non uccideteli! »... Quinto mi dette la mano e poi, commosso, mi dice: « Maurilio, siamo salvi per due pezzi di carta. E mia mamma non m'aveva mai detto niente del Signore, della Madonna! ».
 Maurilio, anni 64

(continua)
(Zacuff)
00lunedì 12 ottobre 2009 20:46
Si trovò incinta.

Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo:
sua madre Maria,
 essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse:
« Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con tè Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.
Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati ».
Matteo 1, 18 ss.

Mia mamma è stata più sfortunata della Madonna perché quando si sono accorti che c'ero io di mezzo, il primo a piantarla è stato quel p... che l'aveva messa incinta e poi i miei nonni. La obbligarono di andare a farmi altrove, via dal paese, per non dare scandalo a nessuno! Appena nato, mi misero in brefotrofio... Poi andai in un altro istituto dove mi affezionai molto a suor Bianca... All'età in cui potevo guadagnare qualcosa, mi chiamò in casa ma non andai d'accordo con lo zio, che andava a letto con la mamma. O via lui o via me! La mamma ha avuto paura di perdere i soldi che quello gli dava: mandò via me, Ma scappai dal collegio, poi andai con alcuni compagni che rubavano: finii al riformatorio...
Fabio, anni 15

(continua)

(Zacuff)
00martedì 13 ottobre 2009 17:49
Si compirono i giorni del parto

Ora, mentre si trovavano in quel luogo,
si compirono per lei i giorni del parto.
 Diede alla luce il suo figlio primogenito,
lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia,
perché non c'era posto per loro nell'albergo.
Luca 2, 6. 7

 Natale è incarnarsi in chi ha bisogno di noi:
è mettersi nei panni di chi fatica a vivere, mettersi nella pelle degli altri,
quando questa è scomoda, quando ha sapore di camicia di forza.
Questo ci costa,
non lo riteniamo igienico, economico, conveniente.
Ma noi preferiamo fantasticare, sognare di entrare nella pelle del ricco,
 di chi ha tutto e appare felice,
nella speranza di trovare la gioia sotto una pelliccia
di possedere tanto per consumare ancora di più.
Occorre una inversione di marcia per ritrovare la vera gioia,
la gioia del Natale che è vivere,
permettere di vivere, donare per vivere.
Don Luigi

Sono nato povero! Quasi come il Signore.
Non ho vergogna a dirlo
perchè la povertà di casa mia non è una colpa,
è un'eredità... Siamo di razza così.
Papà ha sempre lavorato...
ma con tanti figli!

Pino, anni 17

(continua)
(Zacuff)
00mercoledì 14 ottobre 2009 14:00
E pace in terra agli uomini che egli ama

C'erano in quella regione alcuni pastori
che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge.
Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce.
 Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro:
 « Non temete, ecco, vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo:
oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore.
Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia ».
 E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva:
« Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama ».
Luca 2, 8 ss.

Se non scappavo da casa mio papa mi avrebbe ucciso.
Non era la prima volta che ci tentava: una volta mi aveva spezzato il braccio.
Oggi era tutto il giorno che mi teneva in casa, seduto su una sedia, senza mangiare... non voleva che mi muovessi, che uscissi.
Era Natale: « Papa lasciami andare almeno a messa! ».
Io ci andavo quasi mai quando ero a casa ma l'avevo inventata la scusa per andarmene. Non l'ha bevuta: beve altro lui!
Verso le sette mi sono stufato, mi sono alzato deciso per uscire: ha preso la sedia e ha cominciato a tempestarmi di colpi...
 Sono scappato: eccomi qua... mi nasconda!

Angelo, anni 13 I

Ieri, i miei, essendo Natale, sono andati a ballare e sono stati via tutta la sera.
A me mi hanno chiuso nel gabinetto con due panini...
 Non si fidavano a lasciarmi lì da solo!
Come tornati e hanno aperto me ne sono andato e sono venuto qui...
Certamente voi non mi chiudete nel gabinetto!
Voi volete bene ai ragazzi...

Gian Franco, anni 15

La notte di Natale disse davanti a tutti
 che mia mamma mi aveva avuto da un altro uomo
che l'aveva sposata per misericordia ma era una sgualdrina...
Per me è crollato tutto! Non ho più voglia di vivere...
 Dio buono. Dio Santo, Dio forte fammi morire...

 Carletto, anni 15
(Zacuff)
00venerdì 16 ottobre 2009 13:33
E fuggì in Egitto...

Essi erano appena partiti,
 quando un angelo del Signore
apparve in sogno a Giuseppe e gli disse:
« Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo ».
 Giuseppe, destatesi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto... Matteo 2, 13 ss.

Anche il Signore ha dovuto lasciare Betlemme e andare in Egitto.
 Non so se gli egiziani l'abbiano trattato bene o male...
Certo che noi meridionali siamo visti poco bene da tanti settentrionali.
Tanta gente non capisce il nostro « star male » in queste grandi città del Nord,
tra gente che alle volte preferisce le cose ai bambini.
Ci credono turisti o avventurieri... invece siamo povera gente che ha fame e va dove spera di trovare qualcosa
.
Pino, anni 17

Cambiare casa è come cominciare la vita da capo...
in questi due anni l'ho cambiata quattro volte.
La colpa è tutta di papà: lui fa i debiti e per non pagarli cambia paese!
Non ho un amico e ho vergogna di andare in giro...
I primi soldi che guadagno sarà per comprarmi una casa,
per me e mia mamma e mio fratello...

Cesare, anni 17
(Zacuff)
00venerdì 16 ottobre 2009 19:36
Mandò ad uccidere tutti i bambini

Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui,
s'infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme
e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti
al tempo su cui era stato informato dai Magi.
Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:
Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande;
Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più.
Matteo 2, 16 ss.

Sapessi di essere condannato in tribunale solo a cinque anni di galera
ucciderei subito mio figlio, qui davanti a lei.

Il papà di Rocco, anni 16

Quando si avvicinò alla mamma,
gli dette un calcio nel ventre...
c'era dentro mio fratello.
 È nato lo stesso: oggi ha sette anni e vive tutto imprigionato dal gesso e dal cuoio!
 Per questo odio mio padre!

Salvatore, anni 18

Carlo mi viene incontro terrorizzato:
« Anche questa notte ho sognato mia madre che mi vuole uccidere! ».
La prima volta che viene a trovarlo dico alla mamma:
“Lei ha tentato di…”.
 Mi viene davanti…
 “Chi glielo ha detto?...
 E’ vero, volevo abortirlo al quinto mese”.

Don Luigi
(Zacuff)
00venerdì 16 ottobre 2009 19:50
In te mi sono compiaciuto

In quei giorni
Gesù venne da Nazaret di Galilea
e fu battezzato nel Giordano da Giovanni.
E, uscendo dall'acqua,
vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba.
E si sentì una voce dal cielo:
« Tu sei il Figlio mio prediletto, in tè mi sono compiaciuto ».
 Marco, 1, 9 ss.

Mio padre con me è sempre stato freddo di amore e di comprensione.
Quand'ero piccolo mi voleva un gran bene;
ci fu un giorno che commisi uno sbaglio;
da allora non ebbe più il coraggio di avvicinarmi e di baciarmi come faceva prima.
L'amore che nutriva per me scomparve: ero sui tredici anni...
 Mi ha tolto il suo affetto proprio quando ne avevo estremamente bisogno.
Non avevo uno a cui confidare le mie pene.
 La colpa è anche sua se sono finito così in basso.
Se fossi stato al suo posto mi sarei comportato molto diversamente.
Non avrei abbandonato mio figlio nel momento più delicato della sua vita.
Lo avrei incoraggiato a ritornare sulla retta via
con la comprensione di un vero padre.
A me è mancato tutto questo.
Nei riguardi degli altri fratelli e sorelle,
mio padre è sempre stato esemplare,
 pieno di affetto e di comprensione.
 Lavora per la mia famiglia, non ha vizi nocivi,
è un galantuomo con familiari ed estranei.
Di una cosa lo rimprovero:
di avermi negato un po' di affetto.
Molti ragazzi non hanno mai avuto il padre.
Io ce l'ho ma è come se non l'avessi.
Dai 13 anni in su è stato come se non l'avessi.
Forse sarebbe stato meglio se lo avessi perduto prima dei 13 anni.
Ne avrei serbato un buon ricordo, invece ora...

Cosimo, anni 15

Sono stato veramente contento ieri sera:
per la prima volta sono uscito con mio padre.
Mi ha presentato agli amici
ed ha detto di me che ero un bravo figliolo.

Andrea, anni 17
Gabbianella1.
00venerdì 16 ottobre 2009 19:59
(Zacuff)
00sabato 17 ottobre 2009 13:48
Figlio, perché ci hai fatto così?

I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua.
Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza;
 ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno,
il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio,
e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti;
 non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tré giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori,
 mentre li ascoltava e li interrogava.
E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse:
 « Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo ».
Luca 2, 41 ss.

Mio unico dispiacere di tutta questa storia, è stato per mia Madre,
 per ciò che ha sofferto e ancora dovrà soffrire per causa mia.
Mi creda; non ho mai sofferto come due giorni fa, sull'auto della Corte d'Assise,
vedendo mia Madre che piangeva e si disperava per me, per suo figlio,
che le ha procurato solo dei dolori;
in quei momenti ho capito veramente  cosa significhi avere una mamma;
ed in quei tristi momenti, ho rivisto nella mia mente tutta la mia vita passata,
le sofferenze fatte patire a mia Madre,
ma in tutto, vedevo che dominava sempre il suo amore e la sua comprensione.

Alberto, anni 20
(Zacuff)
00domenica 18 ottobre 2009 08:58
Convertitevi, perché il regno dei deli è vicino!

In quei giorni
comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, dicendo:
« Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino! ».
 Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse:
Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Matteo 3, 1 ss.

« Il primo a rovinarmi è stato...;
adesso tutti mi vogliono, ed io...
Da questo momento, basta! ».
Ogni tré o quattro giorni veniva a dirmi:
«
Ho vinto, ce l'ho fatta,
il Signore mi ha fatto fusto ».
Faceva dei sacrifici per vincere:
per un periodo abbastanza lungo sull'altare vicino al Tabernacolo
trovavo della frutta, del cioccolato o delle caramelle:
ingenuamente le offriva al Signore lui,
così di nascosto...

Don Della Torre
(Zacuff)
00domenica 18 ottobre 2009 13:08
Fu condotto dallo Spirito nel deserto...

Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto
per essere tentato dal diavolo.
 E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame.
Matteo 4, 1-2

II mio deserto è stato l'ospedale psichiatrico:
ci sono stato fino ali anni, ne avevo sette quando ci andai la prima volta.
 Mi avevano messo perché ero un tipo chiuso, non parlavo, a scuola ero considerato uno scemo perché non sapevo scrivere.
Non è che fossi scemo, non sarei qui oggi a fare la terza media:
ma ogni volta che prendevo in mano la matita per tracciare una riga,
 mi veniva in mente mio padre quando ubriaco picchiava la mamma
e non riuscivo ad andare avanti.
Non ci fosse stata quella signorina sarei ancora adesso al manicomio:
lei ha capito veramente quale era il mio problema.
Gli altri non lo potevano capire, perché non mi volevano bene.

Aldo, anni 16
(Zacuff)
00domenica 18 ottobre 2009 13:19
Tutte queste cose io ti darò

Il tentatore allora gli si accostò e gli disse:
« Se sei Figlio di Dio, di' che questi sassi diventino pane ».
 Ma egli rispose:
« Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio ».
Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa,
lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse:
« Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede ».
Gesù gli rispose: « Sta scritto anche:
Non tentare il Signore Dio tuo ».
Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo
e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse:
« Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai ».
Ma Gesù gli rispose:
« Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi conto ».
Matteo 4, 3 ss.

Cosa sceglierei tra contornila lire e mio figlioo?
le centornila naturalmente!

La mamma di Angelo, anni 14

Sono riuscito a farmi una posizione invidiabile:
economicamente sono inattaccabile
ma il prezzo che ho dovuto pagare è stato eccessivo:
la moglie due volte ricoverata per tentato suicidio,
la figlia minore è scappata di casa
e io sono qui... solo,
come un cane,
con i miei soldi che sento pesanti,
troppo pesanti!

Il papa di Vincenzo, anni 16
(Zacuff)
00domenica 18 ottobre 2009 16:12
Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi

Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui.
Non trovando da qual parte intro durlo 
a causa della folla,  
salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza.
Veduta la loro fede, disse:
« Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi ».
Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo:
« Chi è costui che pronuncia bestemmie?
Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto? ».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose:
« Che cosa andate ragionando nei vostri cuori?
Che cosa è più facile, dire:
Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina?
Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati:
io ti dico — esclamò rivolto al paralitico — alzati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa tua ». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio.
Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano:
« Oggi abbiamo visto cose prodigiose ».
Luca 5, 18 ss.

Non ce la facevo a confessarmi:
ne avevo combinate troppe.
Avevo paura che il prete mi denunciasse.
Un mio compagno, Emanuele, vedendomi piangere in un angolo del cortile,
mi si avvicinò e mi disse due paroline...
Ci andai: non sapevo come incominciare,
cosa dire... mi sentivo così disgraziato...
Alla fine quando il prete mi ha detto che il Signore mi aveva perdonato,
gli diedi un gran bacio sulla pelata ed entrando in refettorio mi son messo a gridare a tutti:
« Mi sono confessato! Mi sono confessato! ».
Devono avermi preso per un matto.
Lo ero davvero...
di gioia!

Cataldo, anni 17
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