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DIO E' IN OGNI LUOGO?

Ultimo Aggiornamento: 03/07/2009 07:01
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13/06/2009 11:19

il mio ragionamento in merito
Cattolico_Romano, 02/06/2009 6.18:

Ci sapresti dire a parole tue se Dio è onnipresente oppure no? Per noi Dio è onnipresente e non ha una dimora che ne sò del tipo Le Pleiadi, "il luogo di dimora di Geova" come affermava il CD.



E' onnipresente non fisicamente, o corporalmente o inteso come energia diffusa che invade ogni cosa, ma nel senso che i suoi "occhi" (probabilmente la sua mente dalle qualità x noi inimmaginabili) scrutano ogni cosa, anche quello che gli altri non vedono, come per esempio i nostri pensieri e il nostro cuore che Egli conosce molto meglio di noi stessi!La Bibbia, come anche voi ben saprete, parla di tutte le cose visibili e di quelle invisibili, lasciando intendere, io credo, che esse si collochino in due dimenzioni del tutto diverse! Il mondo (inteso in senso lato) visibile è quello fatto di materia, che in quanto tale ha le sue leggi ben precisi, le sue peculiarità e può collocarsi in un rapporto spazio-temporale! Il mondo invisibile, a parte la definizione che ci è dato di sapere, è il mondo spirituale,in cui comunque esistono "corpi" (corpi spirituali, appunto) e luoghi! Tanto è vero che Gesù parlando del Nuovo Patto stipulato da Egli stesso, col Padre, disse ai suoi aposatoli nel vangelo di Giovanni al capitolo 14, così:

2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore. Altrimenti, ve l’avrei detto, perché vado a prepararvi un luogo. 3 E, se sarò andato e vi avrò preparato un luogo,

verrò di nuovo e vi riceverò a casa presso di me, affinché dove sono io siate anche voi.
da cui si evince che nella dimenzione in cui vivono gli esseri spirituali esistono luoghi, dimore e case! ...Ma di certo non fatte con mattoni...o qualunque altra cosa esistente nel mondo materiale, nell'Universo visibile in cui noi viviamo!E quindi Dio ha un luogo di dimora, da cui vede comunque tutto e può agire con la sua forza e potenza mentale senza bisogno di spostarsi..o..per così dire...di muovere un dito! Noi non sappiamo quanto siamo stati fatti a somiglianza degli essere spirituali, ma una cosa certa è che entrambi abbiamo dei corpi, anche se molto diversi fra loro...come sostanza...ma simili...non so se come forma, ma la Bibbia ci spinge ad una visione antropomorfa degli esseri spirituali, quali è anche Dio, forse per poterne avere una qualche cognizione e poterli paragonare a noi per capirne funzioni simili! Certo è un argomento di cui possiamo solo lontanamente capirne a pieno il significalo! Possiamo solo intuirlo! E noi TdG abbiamo intuito questo, o almeno questo è quel che ho intuito io! [SM=g6794]

[Modificato da Cielys 13/06/2009 11:34]
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13/06/2009 11:34

Che bella intuizione
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13/06/2009 11:35

Re:
Jon Konneri, 13/06/2009 11.34:

Che bella intuizione




invece di far battutine, dicci tu cosa ne pensi a tal proposito!
13/06/2009 13:41

Perchè ne condivide la dottrina esposta pur non appartenendo alla WT.

Non è possibile non appartenere alla WT  e nel contempo definirsi TdG.


E noi TdG abbiamo intuito questo, o almeno questo è quel che ho intuito io!

Questa risposta prova l'appartenenza, al di la delle dichiarazioni
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13/06/2009 16:42


Tanto è vero che Gesù parlando del Nuovo Patto stipulato da Egli stesso, col Padre, disse ai suoi aposatoli nel vangelo di Giovanni al capitolo 14, così:
2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore. Altrimenti, ve l’avrei detto, perché vado a prepararvi un luogo. 3 E, se sarò andato e vi avrò preparato un luogo,

verrò di nuovo e vi riceverò a casa presso di me, affinché dove sono io siate anche voi.da cui si evince che nella dimenzione in cui vivono gli esseri spirituali esistono luoghi, dimore e case! ...Ma di certo non fatte con mattoni...o qualunque altra cosa esistente nel mondo materiale, nell'Universo visibile in cui noi viviamo!E quindi Dio ha un luogo di dimora,

....

non lo so se puo essere definito "luogo" ma per me, cielo e terra saranno un tutt uno e sai perche? me lo dice 1 corinti 15:28
..... affinche Dio sia tutto in tutti....
infatti non ci sara ne sole ne luna, ne luce,ne mare ne tempio, ne morte.... perche lui sarà la nostra Luce e tutto il resto sara candido come la sua Gloria
[Modificato da lovelove84 13/06/2009 16:43]
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Re:
lovelove84, 13/06/2009 16.42:


Tanto è vero che Gesù parlando del Nuovo Patto stipulato da Egli stesso, col Padre, disse ai suoi aposatoli nel vangelo di Giovanni al capitolo 14, così:
2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore. Altrimenti, ve l’avrei detto, perché vado a prepararvi un luogo. 3 E, se sarò andato e vi avrò preparato un luogo,

verrò di nuovo e vi riceverò a casa presso di me, affinché dove sono io siate anche voi.da cui si evince che nella dimenzione in cui vivono gli esseri spirituali esistono luoghi, dimore e case! ...Ma di certo non fatte con mattoni...o qualunque altra cosa esistente nel mondo materiale, nell'Universo visibile in cui noi viviamo!E quindi Dio ha un luogo di dimora,

....

non lo so se puo essere definito "luogo" ma per me, cielo e terra saranno un tutt uno e sai perche? me lo dice 1 corinti 15:28
..... affinche Dio sia tutto in tutti....
infatti non ci sara ne sole ne luna, ne luce,ne mare ne tempio, ne morte.... perche lui sarà la nostra Luce e tutto il resto sara candido come la sua Gloria



Se Dio non è onnipresente come potrà essere "tutto in tutti"? [SM=g6794]
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Re: Re:
Crismon, 13/06/2009 16.46:



Se Dio non è onnipresente come potrà essere "tutto in tutti"? [SM=g6794]




appunto!!! [SM=g7348]
e come direbbe il nostro amicone robenz (che non si fa piu vedere)
leggete
proverbi 15:3
matteo 28:20
giovanni 14:16

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Re: il mio ragionamento in merito
Cielys, 13/06/2009 11.19:



E' onnipresente non fisicamente, o corporalmente o inteso come energia diffusa che invade ogni cosa, ma nel senso che i suoi "occhi" (probabilmente la sua mente dalle qualità x noi inimmaginabili) scrutano ogni cosa, anche quello che gli altri non vedono, come per esempio i nostri pensieri e il nostro cuore che Egli conosce molto meglio di noi stessi!La Bibbia, come anche voi ben saprete, parla di tutte le cose visibili e di quelle invisibili, lasciando intendere, io credo, che esse si collochino in due dimenzioni del tutto diverse! Il mondo (inteso in senso lato) visibile è quello fatto di materia, che in quanto tale ha le sue leggi ben precisi, le sue peculiarità e può collocarsi in un rapporto spazio-temporale! Il mondo invisibile, a parte la definizione che ci è dato di sapere, è il mondo spirituale,in cui comunque esistono "corpi" (corpi spirituali, appunto) e luoghi! Tanto è vero che Gesù parlando del Nuovo Patto stipulato da Egli stesso, col Padre, disse ai suoi aposatoli nel vangelo di Giovanni al capitolo 14, così:

2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore. Altrimenti, ve l’avrei detto, perché vado a prepararvi un luogo. 3 E, se sarò andato e vi avrò preparato un luogo, verrò di nuovo e vi riceverò a casa presso di me, affinché dove sono io siate anche voi.
da cui si evince che nella dimenzione in cui vivono gli esseri spirituali esistono luoghi, dimore e case! ...Ma di certo non fatte con mattoni...o qualunque altra cosa esistente nel mondo materiale, nell'Universo visibile in cui noi viviamo!E quindi Dio ha un luogo di dimora, da cui vede comunque tutto e può agire con la sua forza e potenza mentale senza bisogno di spostarsi..o..per così dire...di muovere un dito! Noi non sappiamo quanto siamo stati fatti a somiglianza degli essere spirituali, ma una cosa certa è che entrambi abbiamo dei corpi, anche se molto diversi fra loro...come sostanza...ma simili...non so se come forma, ma la Bibbia ci spinge ad una visione antropomorfa degli esseri spirituali, quali è anche Dio, forse per poterne avere una qualche cognizione e poterli paragonare a noi per capirne funzioni simili! Certo è un argomento di cui possiamo solo lontanamente capirne a pieno il significalo! Possiamo solo intuirlo! E noi TdG abbiamo intuito questo, o almeno questo è quel che ho intuito io! [SM=g6794]




Ovviamente è un tuo intuito del tutto opinabile dato che ne tu ne il CD si auto-identifica infallibile e ispirato in ogni cosa come per l'appunto afferma anche il vostro CD: Non abbiamo il dono della profezia”. (Gennaio 1883, pagina 425, ed. inglese)

“Né vorremmo che i nostri scritti fossero riveriti o considerati infallibili”. (15 dicembre 1896, pagina 306, ed. inglese)
La Torre di Guardia ha anche detto che il fatto che alcuni abbiano lo spirito di Geova “non significa che quelli che oggi servono quali testimoni di Geova siano ispirati. Non significa che gli scritti che appaiono su questa rivista La Torre di Guardia siano ispirati e infallibili e senza errori”. (1° dicembre 1947, pagina 301)

La Torre di Guardia non pretende di essere ispirata nelle sue affermazioni, né è dommatica”. (1° settembre 1951, pagina 270)
I fratelli che preparano queste pubblicazioni non sono infallibili. . . . I loro scritti non sono ispirati, come lo sono quelli di Paolo e degli altri scrittori della Bibbia. (II Tim. 3:16) E così, a volte, è stato necessario correggere certe idee man mano che l’intendimento aumentava. (Prov. 4:18)”. — 15 agosto 1981, pagina 19."

Quindi come già è accaduto su molte altre dottrine che il CD ha corretto non c'è nulla di sicuro che anche questa dottrina della non onnipresenza di Dio non possa essere corretta da un giorno all'altro.
Oltre modo non potrei mai credere in una organizzazione che di se stessa affermi di essere fallibile, ciò significa porre fede in delle dottrine del tutto opinabili e non infallibili.

Detto questo, la cara Cielys continua a ragionare in maniera del tutto materialistica e basandosi sempre sullo spazio-tempo a cui noi e il creato siamo soggetti, ma Dio è oltre lo spazio tempo è oltre la fisica.
Dio trascende TUTTO il mondo materiale che ha creato lui, il suo ESSERE, per tutto quello che riguarda il nostro mondo materiale è:

Infinito (poichè il finito è nato con l'universo)
L'infinito non deve spostarsi poichè Dio è prima dello Spazio e del tempo.

Quindi il finito e di conseguenza il muoversi, così come i concetti di Prima, mentre e dopo (il tempo) sono estranei al suo essere.

Per questo Dio viene definito "onnipresente" perchè il suo essere pervade e oltrepassa l'universo e tutte le sue leggi.



Il tuo assunto di dentro è inutile (infatti è un concetto fisico di posizione). E' l'universo casomai che è "dentro" Dio.

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13/06/2009 19:24

Gli attributi di Dio

Iddio rivela Sé stesso non solo attraverso i Suoi Nomi, ma anche nei Suoi attributi, cioè nella perfezione del Suo Essere divino. Si usa di solito fare una distinzione fra attributi comunicabili ed incomunicabili. Di questi ultimi non c'è traccia nella creatura, dei primi ve ne sono.

1. Gli attributi incomunicabili. Essi mettono in evidenza l'assoluta differenza fra Dio e la creatura, ed includono i seguenti:

a. L'indipendenza o aseità di Dio. Questo significa che Dio ha la base della propria esistenza in Sé stesso, e a differenza dell'uomo, Egli non dipende da alcunché sia esterno a Sé stesso. Nel Suo Essere, virtù ed azioni Egli è indipendente, e Egli rende ogni creatura dipendente da Lui. L'idea è contenuta nel nome Yahweh stesso, e trova espressione nei segg. Testi: Sl. 33:11; 115:3; Is. 40:18ss; Da. 4:35; Gv. 5:26; Ro. 11:33-36; At. 17:25; Ap. 4:11.


b. L'immutabilità di Dio
. La Scrittura insegna che Dio è immutabile. Per sempre Egli è lo stesso nel Suo Essere divino e perfezioni, come pure nei Suoi propositi e promesse. Nu. 23:19; Sl. 33:11; 102:27; Ma. 3:6; Eb. 6:17; Gm. 1:17. Questo non significa, però, che in Dio non vi sia movimento. La Bibbia ne parla come di Colui che viene e va, come di Colui che si nasconde e si rivela. Di Dio vien pure detto che Egli si pente, ma questo è evidentemente un modo umano di parlare di Dio (Es. 32:14; Gn. 3:10), e di fatto indica un cambiamento nei rapporti fra uomo e Dio.


c. L'infinità di Dio.
Questo significa che Dio non è soggetto a limitazioni. Possiamo parlare della Sua infinità in più che un senso. Considerato in rapporto al Suo Essere, questo può essere chiamato la Sua assoluta perfezione. Egli è illimitato quanto a conoscenza ed a sapienza, nella Sua bontà ed amore, nella Sua giustizia e santità (Gb. 11:7-10; Sl. 145:3). Considerato in rapporto al tempo, essa viene chiamata la Sua eternità. Sebbene nella Scrittura questa sia rappresentata come durata senza fine (Sl. 90:2; 102:12), essa in realtà significa che Egli è al di sopra del tempo e quindi non soggetto alle sue limitazioni. Per Lui vi è solo un eterno presente, e nessun passato o futuro. Considerato in riferimento allo spazio; essa è chiamata la Sua immensità. Egli è presente in ogni luogo; dimora con tutte le sue creature, riempie ogni punto dello spazio, ma non è in alcun modo limitato dallo spazio (1 Re 8:27; Sl. 139:7-10; Is. 66:1; Gr. 23:23,24; At. 17:27,28.


d. La semplicità di Dio.
Ascrivendo semplicità a Dio intendiamo dire che Egli non è composto di varie parti, come ad es. l'anima e il corpo dell'uomo, e per questa stessa ragione Egli non è soggetto a divisioni. Le tre persone della Trinità non possono essere considerate tre parti in cui la Sua essenza divina sia composta. L'intero Essere di Dio appartiene a ciascuna delle Persone. Possiamo quindi dire che Dio ed i Suoi attributi sono uno, e che Egli è vita, luce, amore, giustizia, verità ecc.

2. Gli attributi comunicabili. Questi sono gli attributi dei quali troviamo nell'uomo una qualche somiglianza. È necessario però rammentare che ciò che vediamo nell'uomo è solo una somiglianza finita (limitata) ed imperfetta di ciò che in Dio è infinito (illimitato) e perfetto. Qui noi abbiamo:

a. La conoscenza di Dio. Essa è quella perfezione di Dio per la quale Egli, in modo tutto Suo proprio, conosce Sé stesso e tutte le cose possibili ed attuali. Dio possiede in Sé stesso questa conoscenza e non la ottiene dall'esterno. Essa è sempre completa e presente nella Sua mente. Proprio perché essa è onnicomprensiva, noi la chiamiamo onniscienza. Egli conosce ogni cosa, passata, presente e futura, e non solo le cose che hanno esistenza reale, ma anche quelle cose che sono semplicemente possibili (1 Re 8:29; Sl. 139:1-16; Is. 46:10; Ez. 11:5; At. 15:18; Gv. 21:17; Eb. 4:13).


b. La sapienza di Dio.
La sapienza di Dio è un aspetto della Sua conoscenza. È la virtù di Dio che si manifesta nella scelta di degni fini e nella scelta dei migliori mezzi per la realizzazione di quei fini. Il fine ultimo a cui sottopone ogni cosa è la Sua propria gloria (Ro. 11:33; 1 Co. 2:7; Ef. 1:6,12,14; Cl. 1:16).


c. La bontà di Dio.
Dio è buono, cioè, perfettamente santo in Sé stesso. Non si tratta però della bontà a cui ora facciamo riferimento. In questo caso ci riferiamo alla divina bontà che si rivela nel fare del bene ad altri. È quella perfezione che lo spinge a trattare con generosa benevolenza con tutte le sue creature. La Bibbia fa riferimento ripetutamente ad essa: Sl. 36:6; 104:21; 145:8,9,16; Mt. 5:45; At. 14:17.


d. L'amore di Dio.
Spesso questo è chiamato l'attributo fondamentale di Dio, ma è discutibile se esso possa oppure no essere considerato maggiore o più centrale degli altri attributi. In virtù dell'amore Egli si compiace delle Sue perfezioni e nell'uomo come riflesso della propria immagine. Potrebbe essere considerato da vari punti di vista. L'amore immeritato di Dio che si rivela nel perdonare il peccato è chiamato grazia (Ef. 1:6,7; 2:7-9; Tt. 2:11): L'amore che solleva dalla miseria coloro che soffrono le conseguenze del peccato è chiamato la Sua misericordia o tenere compassioni (Lu. 1:54,72,78; Ro. 15:9; 9:16,18; Ef. 2:4). Quando poi Egli sopporta il peccatore che non presta attenzione alle istruzioni ed agli ammonimenti di Dio, è chiamato longanimità (Ro. 2:4; 9:22; 1 Pi. 3:20; 2 Pi. 3:15).


e. La santità di Dio.
La santità di Dio è prima di tutto quella divina perfezione attraverso la quale Egli è assolutamente distinto da tutte le Sue creature ed esaltato al di sopra di loro in infinita maestà (Es. 15:11; Is. 57:15). In secondo luogo essa denota il fatto che Egli è libero da ogni impurità morale o peccato, e quindi moralmente perfetto. Alla presenza dell'Iddio santo l'uomo è profondamente consapevole del proprio peccato (Gb. 34:10; Is. 6:5; Ha. 1:13).


f. La giustizia di Dio.
La giustizia di Dio è quella perfezione per la quale Egli preserva la Sua santità contro ogni violazione della Sua legge. In virtù d'essa Egli mantiene il governo morale del mondo ed impone una giusta legge sull'uomo, premiando l'ubbidienza e punendo la disubbidienza (Sl. 99:4; Is. 33:2; Ro. 1:32). La giustizia di Dio che manifesta Sé stessa nell'elargire premi è chiamata giustizia rimunerativa; e quella che si rileva nell'amministrare punizioni è chiamata giustizia retributiva. La prima è in realtà espressione del Suo amore, la seconda della Sua ira.


g. La veracità di Dio.
Questa è quella perfezione di Dio in virtù della quale Egli è verace nel Suo Essere interiore, nella Sua rivelazione, ed in rapporto al Suo popolo. Egli è il vero Dio in contrapposizione agli idoli, conosce le cose come stanno realmente, ed è fedele nell'adempimento delle Sue promesse. Da quest'ultimo punto di vista questo attributo viene pure chiamato la fedeltà di Dio (Nu. 23:19; 1 Co. 1:9; 2 Ti. 2:13; Eb. 10:23).


h. La sovranità di Dio.
Essa può essere considerata sotto due punti di vista, cioè: La Sua volontà sovrana, e il Suo potere sovrano. La volontà di Dio viene rappresentata dalle Scritture come la causa ultima di tutte le cose (Ef. 11:1; Ap. 4:11). Sulla base di Deuteronomio 29:29 si è soliti distinguere fra la volontà di Dio segreta e la volontà di Dio rivelata. La prima è la volontà del decreto di Dio, la quale è nascosta in Dio e può essere conosciuta solo dai suoi effetti, e la seconda è la volontà dei Suoi precetti, i quali sono rivelati nella legge e nell'Evangelo. La volontà di Dio al riguardo delle Sue creature è assolutamente libera (Gb. 11:10; 33:13; Sl. 115:3; Pr. 21:1; Mt. 20:15; Ro. 9:15-18; Ap. 4:11). Le opere peccaminose dell'uomo sono pure sottoposte alla sovrana volontà di Dio (Ge. 50:20; At. 2:23). Il potere di eseguire la Sua volontà è chiamato la Sua onnipotenza. Egli può fare ogni cosa. La Bibbia ci dice che pure vi sono delle cose che Dio non può fare. Egli non può mentire, peccare, rinnegare Sé stesso (Nu. 23:19; 1 Sa. 15:29; 2 Ti. 2:13; Eb. 6:18; Gm. 1:13-17). Questo significa che Egli può, per il semplice esercizio della Sua volontà, far accadere qualunque cosa Egli abbia deciso di realizzare e che, se ciò desiderasse, Egli potrebbe fare ben più che questo (Ge. 18:14), Gr. 32:27; Za. 8:6; Mt. 3:9; 26:53).

a. Attributi incomunicabili:

Indipendenza. "Poiché, come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso" (Gv. 5:26).


Immutabilità.
"Io sono l'Eterno, non muto; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete consumati" (Ma. 3:6). "Ogni buona donazione e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre dei lumi, presso il quale non vi è mutamento né ombra di rivolgimento" (Gm. 1:17).


Eternità.
"Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e il mondo, anzi da sempre e per sempre tu sei DIO" (Sl. 90:2). "Ma tu sei sempre lo stesso e gli anni tuoi non avranno mai fine" (Sl. 102:27).


Onnipresenza.
"Dove potrei andare lontano dal tuo Spirito, o dove potrei fuggire lontano dalla tua presenza? Se salgo in cielo, tu sei là; se stendo il mio letto nello Sceol, ecco, tu sei anche là. Se prendo le ali dell'alba e vado a dimorare all'estremità del mare, anche là la tua mano mi guiderà e la tua destra mi afferrerà" (Sl. 139:7-10). "Sono io soltanto un DIO da vicino, dice l'Eterno e non anche un DIO da lontano? Potrebbe uno nascondersi nei nascondigli senza che io lo veda?, dice l'Eterno. Non riempio io il cielo e la terra?, dice l'Eterno" (Gr. 23:24).


b. Attributi comunicabili.


Onniscienza.
"Signore, tu sai ogni cosa, tu sai che io ti amo" (Gv. 21:17b). "E non vi è alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto" (Eb. 4:13).


Sapienza.
"Quanto numerose sono le tue opere, o Eterno! Tu le hai fatte tutte con sapienza; la terra è piena delle tue ricchezze" (Sl. 104:24). "Sia benedetto il nome di Dio per sempre, eternamente, perché a lui appartengono la sapienza e la forza. Egli muta i tempi e le stagioni, depone i re e li Innalza, dà la sapienza ai savi e la conoscenza a quelli che hanno intendimento" (Da. 2:20,21).


Bontà.
"Poiché tu, o Signore, sei buono e pronto a perdonare, e usi grande benignità verso tutti quelli che t'invocano" (Sl. 86:5). "Celebrate l'Eterno, perché egli è buono, perché la sua benignità dura in eterno" (Sl. 118:29).


Amore.
"Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Gv. 3:16). "Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore" (1 Gv. 4:8).


Grazia.
"Ma tu sei un Dio pronto a perdonare, misericordioso, pieno di compassione, lento all'ira e di grande benignità. Tu non li hai abbandonati" (Ne. 9:17). "…ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù" (Ro. 3:24).


Misericordia.
"Così egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole" (Ro. 9:18). "Ma Dio, che è ricco in misericordia per il suo grande amore con il quale ci ha amati, anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia)" (Ef. 2:4,5).


Longanimità.
"L'Eterno è lento all'ira e grande in misericordia; egli perdona l'iniquità e il peccato, ma non lascia impunito il
colpevole, punendo l'iniquità dei padri sui figli, fino alla terza e alla quarta generazione" (Nu. 14:18). "Ovvero disprezzi le ricchezze della sua benignità, della sua pazienza e longanimità, non conoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento?" (Ro. 2:4).


Santità.
"Chi è pari a te fra gli dei, o Eterno? Chi è pari a te, mirabile nella santità, maestoso nelle lodi, o operatore di prodigi?" (Es. 15:11). "Santo, santo, santo è l'Eterno degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria" (Is. 6:3). "Giustizia e diritto formano la base del tuo trono; benignità e verità vanno davanti al tuo volto" (Sl. 89:14). " L'Eterno è giusto in tutte le sue vie e benigno in tutte le sue opere" (Sl. 145:17). "E se invocate come Padre colui che senza favoritismi di persona giudica secondo l'opera di ciascuno, conducetevi con timore per tutto il tempo del vostro pellegrinaggio" (1 Pi. 1:17).


Veracità o fedeltà.
"Dio non è un uomo, perché possa mentire, né un figlio d'uomo, perché possa pentirsi. Quando ha detto una cosa, non la farà? O quando ha dichiarato una cosa, non la compirà?" (Nu. 23:19). "Se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché egli non può rinnegare se stesso" (2 Ti. 2:13).


Sovranità.
"In lui siamo anche stati scelti per un'eredità, essendo predestinati secondo il proponimento di colui che opera tutte le cose secondo il consiglio della sua volontà" (Ef.1:11). "Degno sei, o Signore, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà esistono e sono state create" (Ap. 4:11).


Volontà segreta e rivelata.
"Le cose occulte appartengono all'Eterno, il nostro DIO, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli per sempre, perché mettiamo in pratica tutte le parole di questa legge" (De. 29:29).


Onnipotenza.
"Riconosco che puoi tutto, e che nessun tuo disegno può essere impedito" (Gb. 42:2). "Questo è impossibile agli uomini, ma non a Dio, perché ogni cosa è possibile a Dio" (Mr. 10:27).

Tratto da: www.riforma.net

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Re: il mio ragionamento in merito
Cielys, 13/06/2009 11.19:

o almeno questo è quel che ho intuito io! [SM=g6794]






[SM=g8862] ci sono due aspetti da valutare:

1) le personali opinioni, quando parliamo di Dio, sono utili per avvicinarci all'argomento, ma poi devono confluire nella Dottrina DEI PADRI DELLA CHIESA, diversamente si fa di Dio UNA IMMAGINE, UNA IDEA non corrispondente la realtà ultima, dando origine appunto alla DIVISIONE, e dove ognuno segue poi l'immagine di Dio che altri hanno preconfezionato...

2) le intuizioni hanno due provenienze:
- divina, e allora si sta con i Padri della Chiesa correttamente interpretati alla luce della CHIESA Cattolica nei suoi Vescovi in comunione fra loro con Petrus....e questo perchè lo Spirito Santo, che NON è una forza attiva come insegna il geovismo, è PERSONA DIVINA nel Mistero della Trinità e NON agisce contro la dottrina della Chiesa Cattolica che è Corpo e sposa di Cristo come insegna Paolo agli Efesini....

- diabolica, quando appunto si attribuisce allo Spirito Santo una illuminazione che va contro l'insegnamento patristico ecclesiale....

Non si scappa: o con Dio o contro Dio....o con la Chiesa o contro di Lei il che significa contro il Suo legittimo Magistero...non esiste la via di mezzo se non l'indifferenza e questo è il secolarismo e l'ateismo laicista... [SM=g8468] non basta dunque la buona fede per trovare Dio, occorre SCEGLIERE DA CHE PARTE STARE: o con la Chiesa o contro la Chiesa...

ergo:


Così insegnano i Padri della Chiesa: Dio è in ogni luogo MA NON E' in ogni "cosa"....in quanto Dio non ha un "corpo", infatti dice il Salmo profetizzando l'Incarnazione del Verbo: UN CORPO MI HAI PREPARATO...
da qui Cristo dice ai suoi: "vado a prepararvi UN POSTO"...
il Regno che Cristo annuncia NON è di questo mondo, ma tale "regno" è al momento fuori dal tempo e dallo spazio...

Inoltre la promessa del Cristo: "io sarò CON VOI tutti i giorni, fino alla fine dei tempi" si attua con la presenza dello Spirito Santo, Terza Persona della Trinità e mediante l'EUCARESTIA...Sacramento nel quale Dio ha scelto di restare con noi VIVO E VERO...
Cristo ci PRECEDE sempre (cfr dialogo con i Discepoli di Emmaus)ergo Dio-è-con-noi (significato del nome Emmanuel, cfr Matteo) sempre..



[SM=g7427]
[Modificato da Caterina63 14/06/2009 10:34]
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15/06/2009 00:21

solo un antipasto...
...perchè non ho il tempo di leggere e commentare tutto in questo momento! Per cui per adesso dico solo che gli evangelizzatori della buona notizia, chiunque essi siano, sia TdG o non , se davvero portano la sola e vera buona notizia contenuta nella bibbia ad altri si possono definire profeti di rimando, ossia si limitano a render noto le profezie contenute nella Bibbia a chi non le conosce! A proposito dell'infallibilità, invece, certo che qualunque uomo essendo imperfetto non può essere infallibile! Anche un papa, finalmente, e mi riferisco a G.P.II, qualche anno fa, ha finalmente ammesso che neanche il papa è infallibile! Era l'ora direi! Peccato però che la Chiesa Cattolica se ne sia accorta solo con un "piccolo" ritardo di appena un paio di millenni !!! ;-)))))))
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15/06/2009 08:18


solo un antipasto...
...perchè non ho il tempo di leggere e commentare tutto in questo momento!



Spero sia così e non sia invece come in passato che commentavi solo il 10% delle nostre argomentazioni.


Per cui per adesso dico solo che gli evangelizzatori della buona notizia, chiunque essi siano, sia TdG o non ,




Chi ha dato loro questo mandato?
Chiunque si alza la mattina e si dice evangelizzatore?
Spetta alla Chiesa dare il mandato di predicare l’evangelo e non a qualunque setta.


se davvero portano la sola e vera buona notizia contenuta nella bibbia ad altri si possono definire profeti di rimando, ossia si limitano a render noto le profezie contenute nella Bibbia a chi non le conosce!



La dottrina della sola Scrittura è un mostro partorito con la riforma protestante con il risultato di aver creato un altro mostro a cento teste ognuna con un credo diverso e Tutte si basano sulla Sola Scrittura eppure tutte hanno una dottrina diversa: perché? Forse perché questo mito della trasparenza della Bibbia è assurdo.
Gesù disse: “andate e predicate”, non “andate e scrivete”. Il Nuovo testamento è un prodotto relativamente tardo nella storia della Chiesa, nella sua composizione attuale irrintracciabile prima del IV secolo. Eppure nessuno si sognerebbe di dire che nei secoli precedenti i cristiani avevano una fede incompleta solo perché non c’era un Nuovo Testamento con tutti e soli i 27 libri che oggi lo compongono, evidentemente perché la base della fede cristiana non è il libro in sé ma la persona di Gesù e i suoi insegnamenti, in qualunque modo arrivino. Noi, contrariamente a quanto si dice, non siamo una religione del libro.
Il Sola Scriptura è un concetto tardo e astorico, del tutto assente nel cristianesimo primitivo che si basava invece sulla successione apostolica quale garante della Traditio. E poi mi spieghi come fai a vagliare la Tradizione con la Scrittura? Per farlo dovresti dimostrare che la Bibbia ha un’interpretazione univoca, guarda caso la tua, e poi in base a questa interpretazione decretare che la Tradizione è falsa. Ma come si fa a scegliere tra le mille interpretazioni possibili se non proprio in base alla Traditio apostolica che ti spiega qual è quella corretta fra le tante annoverabili?


A proposito dell'infallibilità, invece, certo che qualunque uomo essendo imperfetto non può essere infallibile!



Infatti l’infallibilità della Chiesa non si basa sul singolo vescovo, un vescovo può diventare eretico, l’intera Chiesa no, ecco perché nel cristianesimo primitivo c’era la consapevolezza che il Concilio ecumenico è infallibile. Quest’idea che la Tradizione è uniforme proprio perché garantita dalla successione apostolica che si ritrova in ogni chiesa fondata dagli apostoli viene magnificamente espressa da Ireneo vescovo di Lione nel II secolo:

"In realtà, la Chiesa, sebbene diffusa in tutto il mondo fino alle estremità della terra, avendo ricevuto dagli Apostoli e dai loro discepoli la fede..., conserva questa predicazione e questa fede con cura e, come se abitasse un'unica casa, vi crede in uno stesso identico modo, come se avesse una sola anima ed un cuore solo, e predica le verità della fede, le insegna e le trasmette con voce unanime, come se avesse una sola bocca", Sant'Ireneo di Lione, Adversus haereses, 1, 10, 1-2 (SC 264, 154-158; PG 7, 550-551).

"Infatti, se le lingue nel mondo sono varie, il contenuto della Tradizione è però unico e identico. E non hanno altra fede o altra Tradizione né le Chiese che sono in Germania, né quelle che sono in Spagna, né quelle che sono presso i Celti (in Gallia), né quelle dell'Oriente, dell'Egitto, della Libia, né quelle che sono al centro del mondo" Adversus haereses, 1, 10, 2 (SC 264, 158-160; PG 7, 531-534).

" Conserviamo con cura questa fede che abbiamo ricevuto dalla Chiesa, perché, sotto l'azione dello Spirito di Dio, essa, come un deposito di grande valore, chiuso in un vaso prezioso, continuamente ringiovanisce e fa ringiovanire anche il vaso che la contiene" Adversus haereses, 3, 24, 1 (SC 211, 472; PG 7, 966).

“Dunque la tradizione degli apostoli manifestata in tutto quanto il mondo, possono vederla in ogni Chiesa tutti coloro che vogliono riscontrare la verità, così possiamo enumerare i vescovi stabiliti dagli apostoli nelle Chiese e i loro successori fino a noi. […] Ma poiché sarebbe troppo lungo in quest'opera enumerare le successioni di tutte le Chiese, prenderemo la Chiesa grandissima e antichissima e a tutti nota, la Chiesa fondata e stabilita a Roma dai due gloriosi apostoli Pietro e Paolo. Mostrando la tradizione ricevuta dagli apostoli e la fede annunciata agli uomini che giunge fino a noi attraverso le successioni dei vescovi… Infatti con questa Chiesa, in ragione della sua origine più eccellente, deve necessariamente essere d'accordo ogni Chiesa, cioè i fedeli che vengono da ogni parte — essa nella quale per tutti gli uomini è sempre stata conservata la tradizione che viene dagli apostoli.
Dunque, dopo aver fondato ed edificato la Chiesa, i beati apostoli affidarono a Lino il servizio dell'episcopato; di quel Lino Paolo fa menzione nelle lettere a Timoteo. A lui succede Anacleto. Dopo di lui, al terzo posto a partire dagli apostoli, riceve in sorte l'episcopato Clemente, il quale aveva visto gli apostoli stessi e si era incontrato con loro ed aveva ancora nelle orecchie la predicazione e davanti agli occhi la loro tradizione. E non era il solo, perché allora restavano ancora molti che erano stati ammaestrati dagli apostoli. Dunque, sotto questo Clemente, essendo sorto un contrasto non piccolo tra i fratelli di Corinto, la Chiesa di Roma inviò ai Corinzi un'importantissima lettera per riconciliarli nella pace, rinnovare la loro fede e annunciare la tradizione che aveva appena ricevuto dagli apostoli… A questo Clemente succede Evaristo e, ad Evaristo, Alessandro; poi, come sesto a partire dagli apostoli, fu stabilito Sisto; dopo di lui Telesforo, che dette la sua testimonianza gloriosamente; poi Igino, quindi Pio e dopo di lui Aniceto. Dopo che ad Aniceto fu succeduto Sotere, ora, al dodicesimo posto a partire dagli apostoli, tiene la funzione dell'episcopato Eleutero. Con quest'ordine e queste successioni è giunta fino a noi la tradizione che nella Chiesa a partire dagli apostoli è la predicazione della verità. E questa è la prova più completa che una e medesima è la fede vivificante degli apostoli, che è stata conservata e trasmessa nella verità." Adversus haereses 3, 3, 1-3.

E si badi che Ireneo di Lione non era un vescovo qualunque, era discepolo di Policarpo, uno dei discepoli di S. Giovanni.

Esemplare anche Tertulliano che risponde agli eretici:

“Se vuoi esercitare meglio la tua curiosità nel negozio della tua salute, passa in esame le Chiese apostoliche, presso le quali tuttora le cattedre degli apostoli si conservano al posto di presidenza nei luoghi di raduno; là dove si leggono proprio le lettere autentiche loro scritte dagli apostoli nelle quali ancora vibra l'eco delle loro voci e vive l'aspetto di ciascuno.
Sei vicino all'Acaia? Hai Corinto. Se non sei lontano dalla Macedonia, hai Filippi e Tessalonica. Se puoi recarti in Asia, hai Efeso. Se ti trovi nei paraggi dell'Italia, hai quella Roma, donde anche a noi arriva rapidamente l'autorità.
Questa Chiesa di Roma, quanto è beata! Furono gli apostoli stessi a versare a lei, col loro sangue, la dottrina tutta quanta. E' la Chiesa, dove Pietro è parificato, nella passione, al Signore [venne infatti crocifisso come Cristo]; dove Paolo è coronato del martirio di Giovanni [venne decapitato come Giovanni Battista]” (Tertulliano, La prescrizione contro gli eretici, 36)

“Se cerchi nelle Scritture la legge relativa a queste e ad altre osservanze, non la troverai certo: ti si presenterà come sua autrice la tradizione, come sua confermatrice la consuetudine, come sua osservante la fede; il motivo poi che parla a favore della tradizione, della consuetudine e della fede, o tu stesso lo scoprirai, o imparerai a conoscerlo da qualche altro che lo ha scoperto; fino ad allora, accetterai con fede che ci sia qualche motivo da accettare rispettosamente... Se dunque io non trovo in nessun passo questa legge, se ne deduce che la tradizione ha dato forza di costume a una consuetudine, suggellato a volte dall'autorità degli apostoli che ne hanno interpretato il motivo.
Questi esempi dimostrano che anche l'osservanza di una tradizione non scritta può essere giustificata se è confermata dalla consuetudine, perché questa è una testimonianza idonea, fondata sull'osservanza costante che si tratta di una tradizione allora approvata. La consuetudine, del resto, viene considerata come legge, quando la legge manca, anche negli affari civili; non vi è dunque differenza se si fonda su uno scritto o su un motivo ragionevole, poiché il motivo ragionevole dà efficacia alla legge stessa. Ora, se la legge è fondata sulla ragione, sarà legge tutto ciò che è costituito sulla ragione, da chiunque sia stato introdotto. O non sei del parere che ogni fedele possa cogliere nel proprio animo e stabilirsi delle norme - purché si addicano a Dio, portino alla rettitudine e servano alla salvezza - dato che il Signore dice: Perché non giudicate anche da voi stessi ciò che è giusto? (Lc 12,57). (Tertulliano, La corona, 3-4)

A questo punto però mi domando in base a che cosa accetti una collazione di testi sviluppatasi nell'alveo della Chiesa Cattolica e non ti rifai alle sillogi messe insieme nello stesso periodo da altri cristianesimi, ad esempio gli gnostici o gli ebioniti anch’essi con i loro canoni?
Perché leggi il vangelo di Giovanni e non quello di Tommaso?



Anche un papa, finalmente, e mi riferisco a G.P.II, qualche anno fa, ha finalmente ammesso che neanche il papa è infallibile!



Naturalmente come sempre fai citazioni senza portare alcuna prova.

E’ chiaro che non conosci la dottrina della Chiesa ma ti permetti di giudicarla senza prove, la Chiesa è infallibile quando si pronuncia con il Magistero straordinario, il Papa è infallibile quando si pronuncia ex cathedra, cosa per altro fatta solo due volte.
Non ogni cosa che esce dalla bocca del Papa e del Magistero ordinario è infallibile e dogmatico, noi non siamo come il vostro CD che dogmatizza ogni scritto anonimo che scrive.


Era l'ora direi! Peccato però che la Chiesa Cattolica se ne sia accorta solo con un "piccolo" ritardo di appena un paio di millenni !!! ;-)))))))



Dispiace deluderti ma hai preso una grossa cantonata.
[Modificato da Cattolico_Romano 16/06/2009 18:51]
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Re: solo un antipasto...
Cielys, 15/06/2009 0.21:

...perchè non ho il tempo di leggere e commentare tutto in questo momento! Per cui per adesso dico solo che gli evangelizzatori della buona notizia, chiunque essi siano, sia TdG o non , se davvero portano la sola e vera buona notizia contenuta nella bibbia ad altri si possono definire profeti di rimando, ossia si limitano a render noto le profezie contenute nella Bibbia a chi non le conosce! A proposito dell'infallibilità, invece, certo che qualunque uomo essendo imperfetto non può essere infallibile! Anche un papa, finalmente, e mi riferisco a G.P.II, qualche anno fa, ha finalmente ammesso che neanche il papa è infallibile! Era l'ora direi! Peccato però che la Chiesa Cattolica se ne sia accorta solo con un "piccolo" ritardo di appena un paio di millenni !!! ;-)))))))




[SM=g8863] questo è ciò che si dice quando NON è più possibile un dialogo ONESTO, intellettualmente, perchè si parte con concezioni non dico sbagliate, ma INFAMANTI perfino su Giovanni Paolo II....
non do la colpa a te Cielys, perchè tu sei stessa sei vittima della disinformazione, ma non sei più nell'innocenza se rifiuterai la verità dei fatti che proverò a spiegarti in due righe:

1) Gesù ci avvisò che sarebbero venuti PROFETI FALSI E FALSI MAESTRI e questo lo attesta già san Paolo ai suoi tempi, egli stesso con Giovanni dopo il primo Concilio di Gerusalemme (Atti 15) dice testualmente: LO SPIRITO SANTO E NOI, ABBIAMO DECISO....
sottolineando che "ALTRI" andavano in giro predicando Cristo, MA NON ERANO MANDATI DA LORO...ergo NON chiunque predica Cristo predica la Verità....
Non fare affermazioni affrettate quando tu stessa dici che "NON HO IL TEMPO DI LEGGERE" male... [SM=g8468] si può essere ANIMATI dalla buona fede, predicando LA MENZOGNA...san Paolo PERDONA LA BUONA FEDE ma condanna l'ottusità di chi vuol rimanere nell'errore e lo dice ai Galati quando afferma che chiunque (e si riferisce proprio a chi NON mandato dalla Chiesa) predicasse UN VANGELO DIVERSO DAL NOSTRO, SIA ANATEMA...ergo si può predicare la Bibbia certo, credendo di essere nel giusto, ma in realtà se tale predicazione NON corrisponde alla dottrina della Chiesa, si inseguono IMMAGINI FALSE DI CRISTO...

2) FALSO, MOLTO FALSO che Giovanni Paolo II abbia negato l'infallibilità....leggi attentamente la Ut unum sint da dove partì il discorso sull'infallibilità, fino al Documento ufficiale dello stesso Papa "Ad Tuendam Fidem" (Difendere la vera fede) nella quale egli ribadisce L'INFALLIBILITA' DELL'INSEGNAMENTO PONTIFICIO e torna a ribadire la scomunica e l'anatema paolino.... [SM=g8864]
Giovanni Paolo II specificò che egli IN QUANTO PERSONA non è infallibile, ma in quanto SUCCESSORE DI PIETRO E NELL'INSEGNAMENTO DOTTRINALE tale infallibilità gli è data PER DIRITTO DIVINO dalla azione costante dello Spirito Santo che MAI abbandona la SUA Chiesa...
è FALSO pertanto insistere su una descrizione di Giovanni Paolo II atta a contraddire perfino il ruolo che ricopriva...se egli avesse creduto davvero che nella Chiesa non c'è infallibilità, avrebbe dovuto dimettersi e questo LO DISSE LUI IN UN DISCORSO AI GIORNALISTI PREGANDOLI DI NON USARE IL MAGISTERO COME SLOGAN SUI MEDIA E DI NON STORPIARE LE BATTUTE CHE LUI FACEVA, DI NON STRUMENTALIZZARLE....

Se hai davvero interesse per l'argomento, poni domande e leggiti i Documenti Ecclesiali...ma ti pregherei di non renderti complice di falsità che furono sparse contro quel Pontefice...

Disse così Giovanni Paolo II ai Vescovi Tedeschi quando condannò l'eresia del teologo Hans Kung:

Ogni tentativo di sostituire l’immagine della Chiesa, che proviene dalla sua natura e missione, con un’altra, ci allontanerebbe inevitabilmente dalle sorgenti della luce e della forza dello Spirito, di cui particolarmente oggi abbiamo grande bisogno. Non dobbiamo illuderci che un altro modello di Chiesa - più “laicizzato” - possa rispondere in modo più adeguato alle esigenze di una maggiore presenza della Chiesa nel mondo e alla sua maggiore sensibilità ai problemi dell’uomo. Tale può essere soltanto una Chiesa profondamente radicata in Cristo, nelle sorgenti della sua fede, speranza e carità.
(...)

Se qualcuno la intende diversamente, si scosta dall’autentica visione della fede e, anche se forse inconsciamente, ma in modo reale, distacca la Chiesa da colui che, come sposo, la ha “amata” e ha dato se stesso per lei. Dotando la Chiesa di tutto ciò che è indispensabile per compiere la missione che Cristo le ha affidata, poteva forse privarla del dono della certezza della verità professata e proclamata? Poteva, forse, privare di questo dono soprattutto coloro che, dopo Pietro e gli apostoli, ereditano una particolare responsabilità pastorale e magisteriale nei confronti di tutta la comunità dei credenti?
Appunto perché l’uomo è fallibile, Cristo - volendo conservare la Chiesa nella verità - non poteva lasciare i suoi pastori-Vescovi e innanzitutto Pietro e i suoi successori, senza quel particolare dono, che è l’assicurazione dell’infallibilità nell’insegnamento delle verità della fede e dei principi della morale.

Professiamo dunque l’infallibilità, che è un dono di Cristo dato alla Chiesa. E non possiamo non professarla, se crediamo nell’amore con cui Cristo ha amato la sua Chiesa e incessantemente la ama.

Crediamo all’infallibilità della Chiesa, non per riguardo a qualsiasi uomo, ma per Cristo stesso.


Siamo convinti, infatti, che anche per colui il quale partecipa in modo speciale all’infallibilità della Chiesa, essa è essenzialmente ed esclusivamente una condizione del servizio, che egli deve esercitare in questa Chiesa. Infatti, da nessuna parte e tanto meno nella Chiesa, il “potere” può essere inteso ed esercitato, se non come servizio. L’esempio del maestro è qui decisivo
.

****************************************

Come vedi Giovanni Paolo II non ha mai rinnegato l'infallibilità della Chiesa e del ruolo petrino...spero che tu voglia corregge con questo le tue lacune...


[SM=g7348]



[Modificato da Caterina63 15/06/2009 08:29]
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15/06/2009 08:27

P.S.

ho qualche problema al PC.... riuscite a leggere il mio ultimo intervento appena postato sopra questo messaggio?

[SM=g7427]




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Re:
Caterina63, 15/06/2009 8.27:

P.S.

ho qualche problema al PC.... riuscite a leggere il mio ultimo intervento appena postato sopra questo messaggio?

[SM=g7427]








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16/06/2009 19:01

X Caterina


Come vedi Giovanni Paolo II non ha mai rinnegato l'infallibilità della Chiesa e del ruolo petrino...spero che tu voglia corregge con questo le tue lacune...




Mia cara sorella non sono lacune quelle di Cielys, purtroppo ha la cara abitudine di mettere in bocca parole mai dette dai papi, ad esempio nel topic sull'inferno afferma che il Papa abbia detto che l'inferno non esiste, qui che lui e la Chiesa non è infallibile e altrove ha messo in bocca a GP II di aver ammesso che la Chiesa per 20 secoli ha commesso omicidi di massa.
Che dire!
Mentre noi cattlici per duemila anni facevamo stragi di innocenti (come vorrebbe farci capire Cielys) lo Schiavo fedele e indiscreto anonimamente (come i suoi scritti) era rifugiato nelle caverne dei Fliston a predicare la buona novella del iaba iaba du! [SM=g7079]

[SM=g9423]
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Re:
Cattolico_Romano, 16/06/2009 19.01:

X Caterina


Come vedi Giovanni Paolo II non ha mai rinnegato l'infallibilità della Chiesa e del ruolo petrino...spero che tu voglia corregge con questo le tue lacune...




Mia cara sorella non sono lacune quelle di Cielys, purtroppo ha la cara abitudine di mettere in bocca parole mai dette dai papi, ad esempio nel topic sull'inferno afferma che il Papa abbia detto che l'inferno non esiste, qui che lui e la Chiesa non è infallibile e altrove ha messo in bocca a GP II di aver ammesso che la Chiesa per 20 secoli ha commesso omicidi di massa.
Che dire!
Mentre noi cattlici per duemila anni facevamo stragi di innocenti (come vorrebbe farci capire Cielys) lo Schiavo fedele e indiscreto anonimamente (come i suoi scritti) era rifugiato nelle caverne dei Fliston a predicare la buona novella del iaba iaba du! [SM=g7079]

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[SM=g7497] le chiamo lacune perchèpurtroppo, amico mio, questo è il risultato non solo dei Media che hanno spesso strumentalizzato ciò che il Papa diceva.....ma anche colpa dei catto-progressisti che hanno seminato false dottrine non solo sulla Liturgia e sulla Messa, ma anche sulle così dette "Verità ULTIME" che riguardano appunto l'Inferno, la Vita eterna....e che prima erano materia di catechismo....

non fu Giovanni Paolo II ma molti vescovi che negli anni '70 iniziarono a dire che l'Inferno era vuoto, fino a giungere che era inesistente come Satana... [SM=g7362]

Amico mio, il problema lo abbiamo avuto in CASA NOSTRA....per questo non posso colpevolizzare Celyn almeno NON fino a quando vorrà CONOSCERE LA VERITA', certo che se vorrà insistere nell'errore, bè sarà un problema suo non più mio o del forum... [SM=g7515]


[SM=g7182]

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16/06/2009 21:00

Condivido Caterina, però sin da piccino mi hanno insegnato a non dire mai il tizio ha detto prima di verificare se il tizio ha detto la tal cosa.
E poichè gli interventi papali sono tutti documentati basterebbe cercare le fonti e leggere ciò che il Papa ha detto e non ciò che altri dicono sul Papa.
Sull'inferno e altre dottrine, beh alcuni possono dire ciò che vogliono, esiste un catechismo ed è quello a parlare.

Detto questo perdono e chiudo gli occhi su le gaffe di Cielys ma confermo il iaba iaba du! [SM=g6794]
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16/06/2009 22:09

[SM=g8468] sa cosa mi sta accadendo con l'età che avanza caro amico mio? che sono sempre più paziente con i NON cattolici che con i cattolici che usano proprio quel metodo che hai detto, citando però autori protestanti per parlare della Chiesa....o peggio, autori eretici condannati ufficialmente dalla Chiesa e prendendoli come esempio, questo davvero non lo sopporto più, questi cattolici (e sono tanti) sono molto più colpevoli di Celyn, anzi, sono una delle cause perchè abbiamo una Celyn... [SM=g7515]

sul resto comunque concordo caro Cattolico Romano...


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17/06/2009 11:19

a lovelove84
lovelove84, 13/06/2009 16.42:


Tanto è vero che Gesù parlando del Nuovo Patto stipulato da Egli stesso, col Padre, disse ai suoi aposatoli nel vangelo di Giovanni al capitolo 14, così: 2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore. Altrimenti, ve l’avrei detto, perché vado a prepararvi un luogo. 3 E, se sarò andato e vi avrò preparato un luogo, verrò di nuovo e vi riceverò a casa presso di me, affinché dove sono io siate anche voi.da cui si evince che nella dimenzione in cui vivono gli esseri spirituali esistono luoghi, dimore e case! ...Ma di certo non fatte con mattoni...o qualunque altra cosa esistente nel mondo materiale, nell'Universo visibile in cui noi viviamo!E quindi Dio ha un luogo di dimora,

.... non lo so se puo essere definito "luogo" ma per me, cielo e terra saranno un tutt uno e sai perche? me lo dice 1 corinti 15:28 ..... affinche Dio sia tutto in tutti.... infatti non ci sara ne sole ne luna, ne luce,ne mare ne tempio, ne morte.... perche lui sarà la nostra Luce e tutto il resto sara candido come la sua Gloria


--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Noi traduciamo ICo 15:28 cosi:
Ma quando tutte le cose gli saranno state sottoposte, allora anche il Figlio stesso si sottoporrà a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose, affinché Dio sia ogni cosa a tutti.

ed  indica solamente che alla scadenza del Regno millenario, Gesù rimetterà il potere affidatogli a Geova stesso e solo allora l'umanità, come hai tempi di Adamo ed Eva tornerà a non aver più bisogno di intermediari e sarà di nuoivo direttamente governata da Dio, con quale probabilmente tornerà a dialogare come avveniva nel giardino di Eden! Che meraviglioso periodo, infinito, comincerà ...o meglio, ricomincerà...in quel futuro che gli occhi della fede mi fanno intravvedere e la speranza del cuore mi fa desiderare! ...Ma con la onnipresenza temo non c'entri nulla!
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