00 06/11/2008 18:02
http://www.kattoliko.it/leggendanera/contr...a.htm#antichità

Nel cuore della "leggenda nera" sul Medioevo
Articolo apparso sul n. 46 (1979) di Cristianità
Il rapporto personale elevato a modello delle istituzioni sociali. La riscoperta e la rivalutazione del concetto di feudalesimo: una ulteriore conquista nella battaglia contro - rivoluzionaria, per il ritorno alla verità del linguaggio.

1. Equivoci e travisamenti

In un precedente articolo, pubblicato su questa stessa rivista, ho ricostruito la progressiva formazione, a partire dal Rinascimento fino a giungere all'illuminismo e alla Rivoluzione Francese, di quella "leggenda nera" sul Medioevo cristiano, ancora oggi, e non casualmente, diffusissima, nonostante la infondatezza e il sistematico travisamento della realtà su cui essa riposa (1); ho, inoltre, mostrato come tale progressiva formazione coincida con lo sviluppo del processo rivoluzionario. Un analogo, sistematico travisamento della realtà è possibile constatare a proposito della nozione di "feudalesimo"; anzi, si può dire che le menzogne, le falsificazioni, i luoghi comuni accettati e diffusi, per passività o per convenienza, su questo tema, formano il cuore della "leggenda nera" sul Medioevo. Anche in questo caso è, in proposito, illuminante l'esame dell'uso o, meglio, dell'abuso linguistico quotidiano: come Proudhon parlava di feudalesimo a proposito della monarchia assoluta e il Manifesto del partito comunista parlava di "assolutismo feudale" e di "socialismo feudale" (questa seconda espressione era usata a proposito della politica sociale dei legittimisti in Francia), così oggi si parla correntemente di "feudalesimo dei partiti" o "feudalesimo delle banche", di "feudalesimo dei trusts" o, magari, "della feudalità dei distillatori di acquavite" (2). Vengono, cioè, impiegati sia il sostantivo che l'aggettivo per indicare realtà o tendenze del tutto estranee, anzi, spesso, opposte a ciò che veramente fu, nei secoli della civiltà cristiana, il feudalesimo, sulla base, evidentemente, di una immagine negativa, in particolare connessa all'idea di arbitrio, di sopruso.

Se è vero che l'avversione al feudalesimo è il frutto dell'odio nei confronti della civiltà cristiana costruita dagli uomini del Medioevo, è allora anche vero che la considerazione dei tratti fondamentali di questo sistema di organizzazione sociale non può essere trascurata da coloro che vedono, invece, in quella civiltà, un insieme di fatti storici estremamente importante quale punto di riferimento per la loro azione culturale, civica e politica, volta, appunto, a edificare, in luogo dell'attuale "dissocietà" su basi atee, una nuova società cristiana, fondata sul diritto naturale e cristiano; da ciò le brevi osservazioni del presente articolo.


__________________________________________________