00 06/12/2008 12:45

CIPRIANO

L’UNITÀ DELLA CHIESA CATTOLICA

Le eresie e gli scismi

1. - Il Signore ci avverte e ci sottolinea: «Voi siete il sale della terra » (Matteo 5,13). E vuole che siamo semplici fino all’innocenza, e tuttavia prudenti nella semplicità (Matteo 10,16). Perciò, fratelli carissimi, è necessario che noi, con cuore vigile e attento, sappiamo prevedere e capire e fuggire le insidie dell’astuto nemico, affinché, essendoci rivestiti di Cristo (Galati 3,27; Romani 13,14), sapienza di Dio Padre (1 Corinzi 1,24), non manchiamo poi di prudenza nel mettere al sicuro la nostra salvezza. Infatti, non c’è solo da temere la persecuzione, né gli attacchi aperti che si sferrano contro i servi di Dio per abbatterli e sopraffarli. È molto più facile difendersi nel caso in cui sono evidenti i motivi del terrore: quando l’avversario insorge scopertamente, l’animo si premunisce. C’è più da temere e da guardarsi, quando invece il nemico si avvicina di soppiatto e, mimetizzato da apparenze di pace, si insinua serpeggiante per varchi segreti, e da qui il suo nome di serpente. Tale è la sua astuzia di sempre; tale è l’inganno subdolo e oscuro con cui tenta di raggirare l’uomo. Così, sin dal l’inizio del mondo, sedusse e circuì con carezzevoli menzogne l’anima inesperta e incauta nella sua credulità (Genesi 3,1). E così pure si spinse a tentare il Signore, accostandosi a lui con cautela, come per ripetere l’insidia di sorpresa: ma ora fu riconosciuto e respinto, e condannato all’umiliazione proprio perché scoperto e smascherato (Matteo 4,1).

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