00 14/02/2010 06:02

Nota dottrinale del cardinale arcivescovo di Bologna


Bologna, 13. "È impossibile ritenersi cattolici se in un modo o nell'altro si riconosce il diritto al matrimonio fra persone dello stesso sesso":  è un passaggio della nota dottrinale diffusa oggi dal cardinale arcivescovo di Bologna, Carlo Caffarra. La nota - si specifica - si rivolge in primo luogo ai fedeli "perché non siano turbati dai rumori mass-mediatici" ma si spera possa essere presa in considerazione "anche da chi non-credente intenda fare uso, senza nessun pregiudizio, della propria ragione". Ai primi si ricorda, "oltre al dovere con tutti condiviso di promuovere e difendere il bene comune", anche il "grave dovere di una piena coerenza fra ciò che crede e ciò che pensa e propone a riguardo del bene comune. È impossibile fare coabitare nella propria coscienza e la fede cattolica e il sostegno alla equiparazione fra unioni omosessuali e matrimonio:  i due si contraddicono. Ovviamente la responsabilità più grave è di chi propone l'introduzione nel nostro ordinamento giuridico della suddetta equiparazione, o vota a favore in Parlamento di una tale legge. È questo un atto pubblicamente e gravemente immorale. Ma esiste anche la responsabilità di chi dà attuazione, nelle varie forme, ad una tale legge. Se ci fosse bisogno, quod Deus avertat, al momento opportuno daremo le indicazioni necessarie".


(©L'Osservatore Romano - 14 febbraio 2010)