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"Mosca — la terza Roma" (XV secolo)

Ultimo Aggiornamento: 05/11/2008 18:25
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05/11/2008 18:25

ORTODOSSIA

Gli ortodossi (Chiesa Cattolica Ortodossa, ma si distinguono in chiese dette AUTOCEFALE non avendo in comune un unico Rappresentante il cui ruolo è affidato al Sinodo) hanno duemila anni di storia (ortodossia vuol dire "retta dottrina" o "giusta fede"), quanto la Chiesa Cattolica Romana. Si sono separati dai cattolici nel 1054, in maniera ufficiale, con le reciproche scomuniche, anche se recente discussione storica definisce il distacco vero e proprio solo nel 1400. Nel 1967 sono state abolite tali scomuniche in un incontro fra il papa Paolo VI e il Patriarca di Costantinopoli Atenagora I.

Dal 1054 sono stati fatti alcuni tentativi di riconciliazione: a Lione nel 1274 e a Firenze nel 1438, ma senza risultati. Anzi, a causa di questi tentativi, la chiesa Greca (con sede a Costantinopoli) cadde in discredito, tanto che la chiesa ortodossa di Mosca prese a considerarsi nel 1589 sua legittima erede (la "terza Roma"), assumendo un ruolo non primario, ma di certo psicologicamente molto incisivo per tutti gli Ortodossi.

In seguito altre chiese si separarono da Costantinopoli, senza mutare i dogmi dell'ortodossia: la Grecia nel 1833, la Bulgaria nel 1870, la Serbia nel 1920, la Romania nel 1865, l'Albania nel 1937. Col tempo si sono formate chiese ortodosse in Polonia (che ad es. si è staccata da quella russa), in Cecoslovacchia, Ungheria, Finlandia, Cina, Giappone, USA, Europa occidentale ecc. dando origine alle Chiese definite Autocefale, che vuol dire: indipendenza dalle altre chiese e dai loro Patriarchi, il cui inizio si ebbe, appunto con la Chiesa Greco-Ortodossa che si ritenne indipendente da Mosca.

La chiesa greco-ortodossa cadde in mano dei turchi nel 1453 (oggi conta a Istanbul poche migliaia di seguaci, anche se il patriarcato di Costantinopoli ha giurisdizione su circa 1.800.000 fedeli sparsi in Turchia, Creta, Dodecaneso, e Diaspora, cioè Australia, Nuova Zelanda, Finlandia, Nord e Sudamerica, ecc.). Prima dei turchi, Costantinopoli aveva subìto il saccheggio dei crociati nel 1204.

Quali le divergenze del passato e del presente fra cattolici e ortodossi?

L'aggiunta latina del Filioque nel Credo. Secondo i greci il Filioque rende il Figlio uguale al Padre e subordina lo Spirito ad entrambi. Senza il Filioque il Padre resta superiore al Figlio, il quale è diverso dallo Spirito nel senso che è "generato" dal Padre, mentre caratteristica fondamentale dello Spirito è quella di "procedere" soltanto dal Padre, in quanto la processione è "di origine" (la relazione qui vuole essere causale).

Il celibato del clero, che i greci respingono, esigendolo invece nei monaci e nei vescovi.(Nella chiesa cattolica è stato reso quale virtù evangelica definitiva ed ufficialmente nel 1123 con il 1* Concilio lateranense), tuttavia i vescovi nella Chiesa Ortodossa vengono scelti soltanto fra i sacerdoti che hanno fatto scelta di celibato.

Il battesimo è impartito per triplice immersione che viene consigliata e preservata, tuttavia non è vietata l'aspersione. La formula non dice: "Io ti battezzo", ma: "Tu sei battezzato" (la formula è passiva anche nella confessione, in quanto il sacerdote si deve sentire semplice "strumento di Dio") e viene accompagnata alle parole con il segno della croce. La Chiesa Cattolica pratica da sempre le due modalità previste anche dalla testimonianza della Didachè: per immersione (specialmente per i Catecumeni e quindi gli adulti) e per aspersione (specialmente durante le persecuzioni e per i bambini i cui genitori cristiani ne facevano richiesta). 

Battesimo, cresima e comunione sono amministrati contemporaneamente. La Chiesa Cattolica, dopo il Concilio di Trento (1543-1563), ha posticipato l'amministrazione della Cresima al momento in cui il bambino raggiunge l'età della ragione e può dare una conferma personale della fede che il padrino ha professato per lui al momento del Battesimo.

La comunione è valida se viene offerta con pane fermentato e vino rosso. Non può essere celebrata privatamente, né senza il cantore o il diacono, e non più di una volta al giorno, ed è vietata in alcuni giorni dell'anno (ad es. il venerdì santo), l'Eucarestia ha in sè la presenza reale di Cristo, ma non viene conservata nel Tabernacolo. La Chiesa Cattolica introdusse il pane azzimo nell'XI secolo per confermare tutte le Chiese ad un unico modo comune alla Chiesa.  

La consacrazione del pane e del vino avviene in modo sostanzialmente ugulae se pur diverso nei gesti e nell'uso delle parole: gli Ortodossi fanno l'invocazione con la formula EPICLESI, Spirito Santo; la Chiesa cattolica lo invoca prima mediante l'imposizione delle mani: entrambi usano la formula descritta da Gesù nell'ultima Cena ed entrambi credono nel Mistero della reale presenza: TRASFORMAZIONE E TRANSUSTANZIAZIONE  di fatto se pur apparentemente diversi, non implicano il Mistero che si cela dietro l'Eucarestia.

Nel matrimonio ministri del sacramento non sono gli sposi ma resta il sacerdote. Vi è in questo particolare che si rischia di negare il "sacerdozio" comune a tutti i fedeli. Per la Chiesa Cattolica nel matrimonio sacramentale gli sposi collaborano al mistero che stanno accogliendo, mediante la libera scelta e la responsabilità della loro vocazione alla famiglia di fronte a Dio.

Il sacerdote può amministrare ordinariamente tutti i sacramenti, ad eccezione dell'ordine. Nella Chiesa Cattolica la Cresima e il Sacramento dell'Ordine Sacro, può essere amministrato solo da un vescovo in virtù di quella "Confermazione" alla quale i vescovi sono tenuti.

Ammettono il divorzio, ma i preti vedovi non possono risposarsi, così come i vescovi non devono affatto sposarsi per essere tali. I laici, in genere, possono sposarsi fino a tre volte.

Ancor prima della lotta per l'Iconoclastia, gli Ortodossi non hanno mai avuto le statue, se non in rarissime eccezioni per qualche Santo di particolare venerazione, essi prediligono le icone (nelle quali è  vietato dipingere il Padre), le quali vengono altamente venerate, in alcuni casi molto più di una statua cattolica. Hanno anch'essi l'adorazione della Croce che ha un barra orrizontale in più al centro e nel quale non viene mai raffigurato Cristo da solo, ma sempre allegoricamente disegnato con scene evangeliche. La Crice viene usata nei Sacramenti e negli esorcismi e per benedire il popolo.

Hanno il calendario giuliano (13 giorni di differenza rispetto al gregoriano). L'anno ecclesiastico comincia il 10 settembre. In comune con la Chiesa hanno l'uso del Breviario, una raccolta di testi biblici e dei Padri e dei martiri che usano a diverse ore del giorno, noi la chiamiamo LITURGIA DELLE ORE. Anche loro usano il Tempo Liturgico per designare lungo l'anno gli episodi più salienti della vita di Gesù.

I digiuni sono piuttosto rigorosi: 6 settimane a Natale, 7 settimane a Pasqua e altri ancora come per la comunione ai fedeli per la quale è prevista una settima di digiuno e penitenza e la confessione sacramentale per poi accedere all'Eucarestia.

Non riconoscono il primato di Pietro sugli apostoli del decreto Conciliare del1870, riconoscono un primato di esercizio al vescovo di Roma ma nella sola Chiesa Cattolica d'Occidente. E la famosa pericope citata dai cattolici (Mt 16,18) va interpretata nel senso che "pietra" significa "fede" (o confessione di fede) e non "persona fisica" (in riferimento allo stesso Pietro). Capo della chiesa resta Gesù Cristo, rappresentato per ogni Chiesa da un Patriarca il quale resta in comunione con le altre chiese attraverso il ricorso ai Sinodi e Concilii.

Non riconoscono il primato della sede di Roma sulle altre sedi ecclesiastiche Ortodosse (come da Concilio Vaticano I). La chiesa ortodossa universale è una federazione di comunità nazionali autonome che si governano in maniera collegiale, attraverso un sinodo o concilio locale, ed esercitano la propria giurisdizione soltanto sui propri fedeli. Non si concede mai ad un vescovo di una provincia più importante il diritto d'intervenire negli affari di una provincia meno importante, meno che mai può essere riconosciuto a un vescovo un potere politico su tutti gli altri vescovi. Al massimo si può riconoscere un primato d'onore o di anzianità ad esempio se in un Sinodo o Concilio esiste un Metropolita anziano riconosciuto per saggezza e santità, questi può avere una voce molto incisiva nel dibattito fin anche a far decidere all'unanimità una questione... I Padri della Chiesa, onorando nel vescovo di Roma , gli donarono la prerogativa di presiedere nell'onore e lo considerarono semplicemente come il primo vescovo nella gerarchia ("primus inter pares"), non fu mai per questioni territoriali e di giurisdizione, ma solo per onore alla sede vescovile e MAI INTERROTTA di Roma, fondata sul sangue dei martiri e apostoli gloriosi Pietro e Paolo. In seguito, col 2° Concilio Ecumenico (terzo canone) si decise che il vescovo di Costantinopoli doveva avere il primato d'onore dopo il vescovo di Roma, essendo Costantinopoli la "Nuova Roma". Poi col 4° Concilio ecumenico di Calcedonia (28° canone) si diede al vescovo di Costantinopoli la prerogativa di "primus inter pares", poiché Costantinopoli era diventata capitale dell'impero. L'istanza suprema della chiesa universale è il concilio ecumenico.

Non riconoscono l'infallibilità del papa come espressa dal Concilio Vaticano I: "infallibile" al massimo può essere, per loro, un concilio ecumenico universalmente riconosciuto (a posteriori). In particolare considerano validi e quindi infallibili solo i primi sette concili ecumenici. Il papato, globalmente inteso, non può essere considerato "infallibile" anche perché molti papi sono stati deposti da concili di vescovi.

Rifiutano i due dogmi dell'Immacolata concezione e dell'assunzione non perchè non credano in ciò che i due Dogmi dichiarono, ma perchè quello dell'Immacolata è per loro implicito dal momento dell'Incarnazione ed è legata all'inimicia fra di lei Donna e Satana riportato dalla Genesi; mentre per l'Assunta la spaccatura iniziale si ebbe perchè la Chiesa non aveva mai preso ufficialmente posizione sulla questione della morte o dormizione di Maria, lasciando fraintendere dal Dogma che Maria non subì mai il trapasso. Rischiando così di far morire il Figlio e di non far morire la Madre. Nel 1985 mise riparo alla questione Giovanni Paolo II che per la prima volta parlò della DORMIZIONE DI MARIA dicendo "...è da intendersi come la Tradizione Ortodossa ci riporta, che Maria come il Figlio ha subito il trapasso da questo mondo all'altro...." che la Chiesa Ortodossa ha accolto come un ottimo segno di riconciliazione dottrinale. La Chiesa Ortodossa a differenza della Cattolica non consente assolutamente dialoghi sterili che tendano a mettere in dubbio la verità della Tradizione da loro portata fino ad oggi. O si accetta ciò che insegna, o non esiste discussione che tenga. Questo per quanta riguarda coloro che vivono fuori dalla Chiesa in generale, mentre per il dialogo Ecumenico le prospettive partendo da una radice comune nella Tradizione, consente dibattiti ancora aperti per la ricerca di una strada comune.

Hanno una concezione diversa delle Indulgenze, ma le praticano: diversa anche la questione del Purgatorio, tuttavia con il processo Ecumenico si è raggiunto un punto comune: "Il Purgatorio non è un luogo, ma uno stato dell'anima e l'Ufficio sacro della Messa offre gratuitamente la salvezza dicoloro che Dio vorrà salvare in virtù del Sangue del Cristo".

Generalmente i monasteri sono composti da laici non aventi il sacerdozio. Lo stile di vita è contemplativo, sono fra di loro le Monache che vivono una vita più austera delle claustrali Cattoliche.

Rifiutano l'uso di qualunque strumentazione tecnica durante la liturgia: usano il coro ma non il canto gregoriano, avendo eridato inni e lodi dai tempi antichi. Per tecnica s'intende le chitarre e pianole.

Le liturgie generalmente vengono fatte nelle lingue antiche del greco e paleoslavo, ma nella diaspora si usano anche quelle moderne. Il rito più importante è quello greco-bizantino, che è stato adottato da greci, russi, bulgari, ungheresi, romeni, ecc. Questo rito si suddivide in tre liturgie: s. Crisostomo (ordinaria), s. Basilio (per i momenti forti dell'anno) e Presantificati (in alcuni giorni della Quaresima). In queste chiese (Greca e Serba) si è raggiunta la Comunione con la Chiesa cattolica, da entrambi è ritenuta valida l'Eucarestia.

Rifiutano il proselitismo che per loro deriva dal mettere in discussione la Tradizione dei Padri: esempio, nel momento in cui comincio a discutere se io ho ragione e l'atro no, non solo si mette in discussione una dottrina ritenuta Verità insindacabile, ma si comincia a fare del proselitismo per questo vanno cauti con l'ecumenismo. Non s'interessano di politica, in quanto accettano la completa separazione di Chiesa e Stato; l'impegno socio-assistenziale è scarso. Tuttavia anche qui vi è diversità di vedute dal momento che il Patriarcato di Mosca è politicamente legato alle decisioni del Gorverno.

Il segno di croce viene fatto con tre dita e finisce sul cuore.

Il clero e i monaci portano sempre la barba. Spesso i monaci non si tagliano mai i capelli.

A) In tutto il mondo gli ortodossi sono circa 160 milioni (mancano statistiche precise). La chiesa russa è la più importante di tutte (circa 80-100 milioni di fedeli).

B) In Italia vi sono chiese del patriarcato di Costantinopoli, di Mosca, di Serbia, di Romania e di Polonia. Tranne il Patriarcato di Mosca, con le altre vi è comunione e dialogo.

C) Da tempo si pensa di indire un Concilio panortodosso mondiale. Uno dei problemi maggiori che dovrà affrontare sarà la sovrapposizione di più chiese, appartenenti a diverse giurisdizioni, su un medesimo territorio (ad es. ad Antiochia in Turchia vi sono tre patriarcati cattolici e due ortodossi con pochissimi fedeli).

Bibliografia - siti ortodossi

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