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Aborto

Ultimo Aggiornamento: 31/07/2009 13:30
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Le conseguenze dell'aborto


Prosegue il dibattito sui possibili effetti collaterali

di Padre John Flynn, LC


ROMA, domenica, 14 dicembre 2008 (ZENIT.org).- I temi riguardanti aborto e vita sono stati tra gli argomenti più discussi durante le recenti elezioni negli Stati Uniti. Se dalle ultime notizie si può trarre un’indicazione, questi argomenti continueranno ad essere sotto i riflettori dell’opinione pubblica.


Secondo uno studio pubblicato nell’edizione di dicembre del British Journal of Psychiatry, le donne che si sottopongono ad aborto presentano maggiori rischi di sviluppare problemi di salute mentale.

Il 30 novembre scorso, Medical News Today ha pubblicato una sintesi di questo studio svolto dai ricercatori dell’Università di Otago, in Nuova Zelanda. Lo studio si è basato su un campione di più di 500 donne nate nella città di Christchurch, nell’isola meridionale del Paese.


Le donne sono state intervistate sei volte da quando avevano 15 fino ai 30 anni di età. Ad ogni intervista, oltre a rispondere a domande su gravidanze e aborti, le donne sono state sottoposte anche a valutazione psichiatrica.

Dal campione risulta un totale di 686 gravidanze, riguardanti 284 donne di età fino a 30 anni. Di queste gravidanze, 153 sono finite con altrettanti aborti, operati su 117 donne.

I ricercatori hanno constatato che le donne che erano state sottoposte ad aborto hanno sviluppato problemi di salute mentale per un’incidenza del 30% superiore alle altre.

Ciò nonostante, lo studio ha concluso che gli aborti avevano solo un moderato effetto sulla salute mentale delle donne. Secondo i ricercatori, dallo studio non si può concludere che l’aborto produca effetti “devastanti” sulla salute mentale delle donne, anche se la ricerca ha chiaramente respinto le posizioni pro-abortiste secondo cui l’aborto non comporterebbe alcun danno collaterale.

“L’aborto è da considerare come un evento traumatico della vita, che espone le donne ad un modesto incremento nel rischio di una serie di comuni problemi di salute mentale”, hanno concluso gli autori.

Ricerche contrastanti

La questione dell’aborto e della salute mentale è al centro del dibattito da diverso tempo. Qualche mese fa, l’American Psychological Association (APA) ha dichiarato di non riscontrare evidenze credibili per poter dire che l’aborto sia causa di problemi di salute mentale, secondo il quotidiano Telegraph di Londra del 18 agosto scorso.

Brenda Major, presidente della task force dell’APA su questo argomento, ha tuttavia riconosciuto che la causalità dell’insorgenza di problemi di salute mentale in donne che hanno avuto più di un aborto è più incerta.

Secondo il Telegraph, la task force ha riconosciuto che secondo alcuni studi nelle donne che subiscono aborti emergono sentimenti di tristezza, dolore e perdita, e talvolta anche depressione. Allo stesso tempo questi affermano che non vi sono prove per attribuire questi malesseri all’aborto stesso.

La conclusione dell’American Psychological Association è stata anche oggetto di critiche. Secondo quanto dichiarato dal Family Research Council (FRC) in un comunicato stampa del 14 agosto, le conclusioni della task force non trovano riscontro nella letteratura maggioritaria in materia.

“Alcuni esperti hanno osservato che il criterio usato per selezionare gli studi di cui tenere conto era fortemente tendenzioso che il rapporto non provvedeva a quantificare il numero delle donne con probabilità di subire effetti collaterali dall’aborto”, ha osservato il presidente dell’FRC, Tony Perkins.

“Molti studiosi di medicina e di scienze sociali concordano sul fatto che almeno il 10% - 30% delle donne che abortiscono soffrono di conseguenze psicologiche negative gravi e durature”, ha affermato.

Anche lo psicologo Vincent Rue ha preso le distanze dall’American Psychological Association, secondo un servizio pubblicato il 9 settembre da LifeNews.com.

Rue ha affermato che la posizione dell’APA contrasta con una dichiarazione del Royal College of Psychiatrists inglese pubblicata qualche mese fa. Questa organizzazione ha avvertito che la questione “rimane ancora da chiarire”, che ulteriori ricerche sono necessarie e che le donne dovrebbero poter disporre di informazioni sulle possibili conseguenze.

Rue ha anche fatto riferimento ad un articolo pubblicato il 23 agosto dalla rivista medica Lancet, che avverte che, nonostante l’opinione dell’APA secondo cui l’aborto sarebbe sicuro dal punto di vista psicologico per le donne, il rischio di conseguenze esiste.

Da non sottovalutare
 
Rue ha spiegato che, secondo la rivista Lancet, sebbene non sia dimostrato un nesso causale tra l’aborto e problemi psicologici, il fatto è che alcune donne effettivamente sviluppano problemi di questo tipo in seguito all’aborto e questo fatto non andrebbe sottovalutato.

La dichiarazione del Royal College of Psychiatrists citata da Rue è ancora più esplicita sulle conseguenze dell’aborto. Secondo un articolo pubblicato il 16 marzo dal quotidiano Times di Londra, le donne rischiano l’esaurimento nervoso in seguito all’aborto.

Il Royal College of Psychiatrists ha esortato ad aggiornare le informative sull’aborto per includervi anche l’indicazione dei rischi di depressione. “Il consenso non può considerarsi informato senza che siano rese disponibili adeguate e appropriate informazioni”, ha affermato.

Ma non sono solo le donne a soffrire le conseguenze di un aborto. All’inizio dell’anno, in una conferenza di militanti pro-vita a San Francisco è emerso che l’aborto può produrre effetti negativi anche sugli uomini, secondo quanto riferito dal Los Angeles Times il 7 gennaio.

Il momento più interessante, secondo l’articolo, è stato quello della testimonianza di alcuni uomini le cui partner hanno subito un aborto. Uno di questi uomini, Jason Baier, ha detto all’auditorio di aver sofferto di depressione e dipendenze per anni. “Non riuscivo a togliermi dalla testa il pensiero di ciò che avevo perso”.

“La verità che emerge dall’esperienza vissuta delle persone è molto difficile da ignorare”, ha affermato Vicki Thorn, che dirige programmi di assistenza post-aborto per la Chiesa cattolica. “È ora che noi ... affermiamo il dolore dei padri”, ha affermato, secondo il Los Angeles Times.

Leggende sugli effetti
 
La depressione non è la sola questione controversa sugli effetti collaterali derivanti dall’aborto. I gruppi di pressione contrari alla vita spesso sostengono che l’accesso all’aborto legale consente di prevenire i rischi di morte per le donne derivanti dagli aborti clandestini.

Questa è una leggenda senza fondamento, secondo padre Thomas J. Euteneuer. In un articolo pubblicato il 6 giugno su LifeNews.com, il sacerdote racconta l’esperienza del Nicaragua, dove l’aborto è stato vietato dalla legge nel 2006.

In quel periodo, i militanti pro-aborto, sostenevano che questo avrebbe comportato un aumento nei decessi delle donne che avrebbero fatto maggiore ricorso all’aborto clandestino. In realtà, dai dati del Ministero della sanità del Nicaragua, emerge un calo nella mortalità delle donne in gravidanza.

Nel 2007 il numero delle vittime è stato di 21, rispetto alle 50 donne morte l’anno precedente.
 
Padre Euteneuer ha spiegato che, oltre a vietare l’aborto, le autorità hanno migliorato i servizi per le donne in gravidanza e le cure mediche relative al parto.

Un’altra ferita
 
Benedetto XVI ha affrontato il tema dell’aborto rivolgendosi, il 12 maggio scorso, ai membri del Movimento per la vita italiano. Negli ultimi trent’anni è progressivamente diminuito il grado di rispetto della persona umana, ha affermato.

Il Pontefice ha riconosciuto l’esistenza di molte e complesse cause che possono portare alla dolorosa decisione di procedere all’aborto. Allo stesso tempo, la Chiesa continua a proclamare che ogni vita umana è sacra, ha proseguito.

L’aver consentito l’aborto non ha risolto i problemi delle donne, ha sostenuto il Papa. Anzi, ha solo aggiunto un’altra ferita ad una società già sofferente.
 
Benedetto XVI ha auspicato un maggior sostegno alle madri e alle famiglie, e un rafforzato impegno a difesa della vita umana.

“Per i cristiani resta sempre aperto, in questo ambito fondamentale della società, un urgente e indispensabile campo di apostolato e di testimonianza evangelica: proteggere la vita con coraggio e amore in tutte le sue fasi”, ha dichiarato.

Ciascuna persona è nota, amata e voluta da Dio, ha ricordato il Papa.

“Chi profana l’uomo, profana la proprietà di Dio”, ha aggiunto, citando la Bibbia. Un pensiero illuminante, di fronte ai milioni di aborti negli ultimi anni.

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