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Il Congresso Eucaristico Internazionale a Québec

Ultimo Aggiornamento: 06/12/2008 20:00
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06/12/2008 19:58

[26] In proposito resta paradigmatica la proposta di Hans Urs von Balthasar: H. U. von Balthasar, Teodramamtica 3, Jaca Book, Milano 1983.

[27] Cfr. M. Bordoni, La cristologia nell’orizzonte dello Spirito, Biblioteca di Teologica Contemporanea 82, Queriniana, Brescia 1995.

[28] È interessante notare come Sacramentum Caritatis 12, mettendo in relazione Cristo e l’Eucaristia, insista così fortemente sul legame tra Cristo e lo Spirito: «Il Paraclito, primo dono ai credenti, operante già nella creazione (cfr Gn 1,2), è pienamente presente in tutta l'esistenza del Verbo incarnato: Gesù Cristo, infatti, è concepito dalla Vergine Maria per opera dello Spirito Santo (cfr Mt 1,18; Lc 1,35); all'inizio della sua missione pubblica, sulle rive del Giordano, lo vede scendere su di sé in forma di colomba (cfr Mt 3,16 e par); in questo stesso Spirito agisce, parla ed esulta (cfr Lc 10,21); ed è in Lui che egli può offrire se stesso (cfr Eb 9,14). Nei cosiddetti “discorsi di addio”, riportati da Giovanni, Gesù mette in chiara relazione il dono della sua vita nel mistero pasquale con il dono dello Spirito ai suoi (cfr Gv 16,7). Una volta risorto, portando nella sua carne i segni della passione, Egli può effondere lo Spirito (cfr Gv 20,22), rendendo i suoi partecipi della sua stessa missione (cfr Gv 20,21)».

[29] Scola, Eucaristia, op. cit., 16.

[30] Cfr. A. Scola – G. Marengo – J. Prades, La persona umana. Antropologia Teologica, Jaca Book, Milano 2000, 261-277.

[31] Cfr. ibid., 291-308.

[32] Cfr. Benedetto XVI, Sacramentum caritatis 9-11.

[33] Cfr. J. Prades Lopez, "De la Trinidad econòmica a la Trinidad inmanente". A propósito de un principio de renovación de la teología trinitaria, in Revista Española de Teología 58 (1998) 285-344.

[34] Cfr. G. Colombo, Tesi sul peccato originale, in Teologia 15 (1990) 264-276.

[35] Per Balthasar l'acquisizione della forma eucaristica è radicata intratrinitariamente nell'eucaristico mettersi a disposizione del Padre: «Il Figlio, nell'accoglimento e nella risposta dell'autodonazione paterna, si mantiene sempre pronto ad accogliere ogni pensabile forma di prodigalità quanto a se stesso, e una di queste forme estreme, nella premessa che debbano sorgere delle creature libere, sarà quella dell'eucarestia, la quale, a quel modo che noi la conosciamo, è nel modo più intimo connessa con il pro nobis della passione» H. U. von Balthasar, Teodrammatica 4, Jaca Book, Milano 1986, 307.

[36] Id., Teologia dei tre giorni: mysteriuim paschale, Biblioteca di Teologia Contemporanea 61, Queriniana, Brescia 1990, 92. Medesimo concetto ripreso in Id., Teodramamtica 4, op. cit., 372: «Il suo grazie va alla divina concessione a donarsi sostitutivamente per i peccatori e a poter così manifestare l'amore estremo del Padre».

[37] Id., Teodramamtica 5, Jaca Book, Milano 1986, 281.

[38] Benedetto XVI, Sacramentum caritatis 17: «Non bisogna mai dimenticare, infatti, che veniamo battezzati e cresimati in ordine all'Eucaristia. … Il sacramento del Battesimo, con il quale siamo resi conformi a Cristo, incorporati nella Chiesa e resi figli di Dio, costituisce la porta di accesso a tutti i Sacramenti. Con esso veniamo inseriti nell'unico Corpo di Cristo (cfr 1 Cor 12,13), popolo sacerdotale. Tuttavia è la partecipazione al Sacrificio eucaristico a perfezionare in noi quanto ci è donato nel Battesimo. Anche i doni dello Spirito sono dati per l'edificazione del Corpo di Cristo (1 Cor 12) e per la maggiore testimonianza evangelica nel mondo. Pertanto la santissima Eucaristia porta a pienezza l'iniziazione cristiana e si pone come centro e fine di tutta la vita sacramentale».

[39] Cfr. Benedetto XVI, Sacramentum caritatis 20-21.

[40] Scola, L’Eucaristia, fonte, op. cit., 71-72.

[41] Cfr. Id., Chi è la Chiesa?, op. cit., 103-107.

[42] Cfr. H. U. von Balthasar, Teodrammatica 2, Jaca Book, Milano 1982, 360-370; Scola – Marengo - Prades, op. cit., 65-66, 179-182.

[43] Sul fatto che la ecclesiologia di comunione sia essenzialmente una ecclesiologia eucaristica cf. J. Ratzinger, La comunione nella Chiesa, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004.

[44] Cfr. Benedetto XVI, Sacramentum caritatis 76.

[45] Cipriano, De Orat.. Dom. 23, citato in Lumen gentium 4.

[46] «L'unione con Cristo che si realizza nel Sacramento ci abilita anche ad una novità di rapporti sociali: “la ‘mistica’ del Sacramento ha un carattere sociale”. Infatti, “l'unione con Cristo è allo stesso tempo unione con tutti gli altri ai quali Egli si dona. Io non posso avere Cristo solo per me; posso appartenergli soltanto in unione con tutti quelli che sono diventati o diventeranno suoi”», Benedetto XVI, Sacramentum caritatis 89.

[47] Benedetto XVI, Sacramentum caritatis 92.

[48] A questo proposito ha affermato Benedetto XVI nella Sacramentum caritatis 71: «Il nuovo culto cristiano abbraccia ogni aspetto dell'esistenza, trasfigurandola: “Sia dunque che mangiate sia che beviate, sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio” (1 Cor 10,31). In ogni atto della vita il cristiano è chiamato ad esprimere il vero culto a Dio. Da qui prende forma la natura intrinsecamente eucaristica della vita cristiana. In quanto coinvolge la realtà umana del credente nella sua concretezza quotidiana, l'Eucaristia rende possibile, giorno dopo giorno, la progressiva trasfigurazione dell'uomo chiamato per grazia ad essere ad immagine del Figlio di Dio (cfr Rm 8,29s). Non c'è nulla di autenticamente umano – pensieri ed affetti, parole ed opere – che non trovi nel sacramento dell'Eucaristia la forma adeguata per essere vissuto in pienezza. Qui emerge tutto il valore antropologico della novità radicale portata da Cristo con l'Eucaristia: il culto a Dio nell'esistenza umana non è relegabile ad un momento particolare e privato, ma per natura sua tende a pervadere ogni aspetto della realtà dell'individuo. Il culto gradito a Dio diviene così un nuovo modo di vivere tutte le circostanze dell'esistenza in cui ogni particolare viene esaltato, in quanto vissuto dentro il rapporto con Cristo e come offerta a Dio».

[49] Cfr. Scola – Marengo - Prades, op. cit., 78-86.

[50] Scola, Eucaristia, op. cit., 33.

[51] Si vedano in proposito gli insegnamenti di Benedetto XVI nella Sacramentum caritatis su matrimonio e famiglia (27-29; 79), sacerdozio ministeriale (23-26; 80) e vita religiosa (81).

[52] Cfr. L. Giussani, Affezione e dimora, Rizzoli, Milano 2001, 250.

[53] Carmi, II, 2.

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