Il Papa chiede a israeliani e palestinesi
di uscire dal vicolo cieco dello scontro e scegliere la via del negoziato Un sussulto di umanità
per porre fine a una violenza inaudita
"Un sussulto di umanità e di saggezza": lo chiede il Papa ai responsabili della tragica escalation di violenza che in questi giorni insanguina la Terra Santa. L'appello è stato lanciato all'Angelus di domenica 28 dicembre, in piazza San Pietro.
Cari fratelli e sorelle, la Terrasanta, che nei giorni natalizi è al centro dei pensieri e degli affetti dei fedeli di ogni parte del mondo, è nuovamente sconvolta da uno scoppio di inaudita violenza. Sono profondamente addolorato per i morti, i feriti, i danni materiali, le sofferenze e le lacrime delle popolazioni vittime di questo tragico susseguirsi di attacchi e di rappresaglie. La patria terrena di Gesù non può continuare ad essere testimone di tanto spargimento di sangue, che si ripete senza fine! Imploro la fine di quella violenza, che è da condannare in ogni sua manifestazione, e il ripristino della tregua nella striscia di Gaza; chiedo un sussulto di umanità e di saggezza in tutti quelli che hanno responsabilità nella situazione, domando alla comunità internazionale di non lasciare nulla di intentato per aiutare israeliani e palestinesi ad uscire da questo vicolo cieco e a non rassegnarsi - come dicevo due giorni fa nel messaggio Urbi et Orbi - alla logica perversa dello scontro e della violenza, ma a privilegiare invece la via del dialogo e del negoziato. Affidiamo a Gesù, Principe della Pace, la nostra fervida preghiera per queste intenzioni e a Lui, a Maria e Giuseppe, diciamo: "O famiglia di Nazaret, esperta del soffrire, dona al mondo la pace". Donala oggi soprattutto alla Terrasanta!
(©L'Osservatore Romano - 29-30 dicembre 2008) __________________________________________________