| | | OFFLINE | Post: 8 | Registrato il: 05/11/2008 Registrato il: 05/11/2008 | Età: 30 | Sesso: Maschile | |
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Io invece credo che la domanda essenziale sia questa:
L'uomo giustificato diviene tale perchè viene ricoperto dalla giustizia di Cristo?
Oppure, l'uomo viene rigenerato, cioè ripulito dalla giustizia di Cristo?
all'apparenza le due domande sembrano inutili ma il risultato è totalmente diverso.
Chi accetta la prima (i protestanti) presuppongono che essendo l'uomo (credente) rivestito dalla giustizia di Cristo questa non si può macchiare dei peccati dell'uomo, l'uomo pur peccando non può macchiare la veste di Cristo che l'ha giustificato una volta per sempre, quindi non ha bisogno di purificazioni.
La seconda invece ci dice che l'uomo si viene giustificato e purificato dal sangue di Cristo mediante la fede e il battesimo che rigenera ma non come un manto su l'uomo; ben sì l'uomo viene ripuliti, cioè diviene giusto dinanzi a Dio per i meriti di Cristo, ma l'uomo ha un cammino da perseguire e in tale cammino essendo nella carne più volte cade nella tentazione peccando. Nel cadere nel peccato l'anima dell'uomo si macchia ed ha bisogno sempre di purificazione (qui cade da sola la purificazione una volta per sempre) questa avviene mediante la confessione con costrizione e con la Carità che è l'esercizio della fede, l'apostolo Paolo ci esorta a portare a compimento la nostra santificazione, a questo punto mi domando: e se un credente non riesce a portare a compimento la propria santificazione che farà Dio dato che Egli stesso dice "Non entrerà in essa nulla d'impuro" (Gerusalemme Celeste NDR)? Lo condannerà trovando in lui alcuni peccati (peccato=impurità)? Oppure l'amore di Dio che vuol che tutti siano salvi non purificherà quei peccati con il fuoco (il fuoco può simboleggiare per l'appunto l'amore di Dio)?
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