Le vittime accertate sono salite a 291 Il sisma in Abruzzo concede una breve tregua
L'Aquila, 11. Una piccola tregua per i diciottomila sfollati dell'Aquila: durante la notte fra venerdì e sabato non si sono avvertite scosse di terremoto rilevanti. Lo sciame sismico non è terminato; continuerà probabilmente, secondo quanto affermano gli esperti, per qualche mese. Ma si è potuto finalmente dormire con un po' di tranquillità in più. Poi, la mattina, il terremoto ha ripreso a tormentare la popolazione: alle 7.40 una scossa di magnitudo 3.3 è stata avvertita nettamente dalla popolazione fino alla costa abruzzese. Altre scosse di intensità simile si sono susseguite nella mattinata.
Anche il numero dei morti accertati, con il passare dei giorni sale con maggiore lentezza. Questa mattina il corpo di una donna è stato recuperato nei pressi della Casa dello studente, portando il bilancio delle vittime a 291. Si è continuato a scavare per tutta la notte anche tra le macerie di via Gabriele D'Annunzio, all'Aquila, dove un ticchettio rilevato dai geomicrofoni ha fatto credere alla possibilità di trovare qualcuno ancora in vita. Le speranze di poter trovare persone ancora in vita si riducono sempre più, tenuto conto sia delle ulteriori scosse che si sono susseguite sia del freddo, ancora intenso nelle ore notturne.
Da questa mattina intanto sono cominciati i preparativi per la celebrazione della Pasqua nelle trentadue tendopoli che ospitano gli sfollati. Sotto il coordinamento della curia arcivescovile dell'Aquila e con l'aiuto degli uomini e dei volontari della protezione civile, si sono allestiti piccoli altari per consentire la celebrazione della messa. Sono oltre cento i sacerdoti mobilitati dalla diocesi.
Da Chiavari sono giunte circa diecimila ostie e il vino per la celebrazione dell'eucarestia. La donazione è della libreria San Paolo e di Teleradiopace Chiavari, l'emittente televisiva diocesana. Promotore dell'iniziativa è stato don Mauro Orrù, sacerdote originario di Casarza Ligure che presta servizio nella parrocchia di Sant'Elia, alle porte dell'Aquila, una delle zone tra le più colpite dal sisma.
L'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari, celebra, soprattutto per i soccorritori al lavoro nelle zone terremotate, la messa di Pasqua nella caserma della Guardia di Finanza, dove venerdì scorso si sono celebrati i funerali di 205 vittime del sisma.
(©L'Osservatore Romano - 12 aprile 2009) __________________________________________________