Attuato un dispositivo speciale d'emergenza contro l'influenza A Caritas Messico in aiuto della popolazione
Città del Messico, 5. Caritas Messico ha avviato un dispositivo speciale di emergenza per mobilitare tutte le strutture diocesane a dare una risposta urgente alle comunità più vulnerabili di fronte all'epidemia di influenza a.
La commissione pastorale sociale-Caritas messicana, oltre a essere in contatto e a sostenere la Caritas della zona metropolitana di Città del Messico - dove duecentocinquantanove dispensari parrocchiali e sedici ospedali di istituti religiosi stanno assistendo la popolazione e collaborando con le autorità sanitarie per rispondere all'epidemia - è particolarmente vicina alla Caritas di San Luis Potosí, una delle zone in cui si sta confermando il più alto numero di casi del virus ah1n1.
Nella Caritas di San Luis Potosí, oltre all'assistenza ai cittadini messicani, è stato avviato un efficace programma di sostegno ai migranti centroamericani in transito verso gli Stati Uniti.
Caritas Messico, con un comunicato stampa, ha fatto sapere che oltre all'allarme, a causa dell'emergenza sanitaria ed economica, a San Luis Potosí si è diffusa una grande insicurezza perché si sono verificati casi di persone che si presentano come membri o collaboratori di équipe sanitarie e approfittano della fiducia degli abitanti per introdursi nelle loro case e rubarne i beni. La Caritas messicana ha anche ringraziato pubblicamente per le dimostrazioni di solidarietà e di sostegno di cui è oggetto da parte di numerosi istituzioni e di molti privati che si sono messi a disposizione dell'organizzazione per collaborare nella risposta all'emergenza.
Le strutture diocesane della pastorale sociale-Caritas Messico hanno anche iniziato una riflessione congiunta con tutta la Chiesa in Messico volta a promuovere nell'immediato tre linee di azione pastorale.
In primo luogo - si legge nel comunicato della Caritas - c'è la speranza: "Il Messico non soccomberà. È fiaccato, ma per questo si richiede maggiore responsabilità e una maggiore azione congiunta".
In secondo luogo serve preparazione: "Cosa possiamo fare per far fronte all'emergenza nei prossimi mesi e nei confronti delle persone più povere?".
In terzo luogo - conclude il comunicato - bisogna promuovere un dialogo nella Chiesa messicana, nella società e con i Governi degli altri Paesi per poter rispondere alle sfide. "Quali saranno le necessità più pressanti? Quali opportunità si presenteranno per costruire un futuro migliore? Cosa abbiamo imparato dall'emergenza e dalla crisi?".
(©L'Osservatore Romano - 6 maggio 2009) __________________________________________________