Benvenuto in Famiglia Cattolica
Famiglia Cattolica da MSN a FFZ
Gruppo dedicato ai Cattolici e a tutti quelli che vogliono conoscere la dottrina della Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica Amiamo Gesu e lo vogliamo seguire con tutto il cuore........Siamo fedeli al Magistero della Chiesa e alla Tradizione Apostolica che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre. Ti aspettiamo!!!

 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

II Domenica dopo Pentecoste

Ultimo Aggiornamento: 14/06/2009 15:16
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
14/06/2009 15:16

Commento al Vangelo del 14 giugno
L’Eucaristia al centro della vita
II Domenica dopo Pentecoste 
12.06.2009
di Giuseppe GRAMPA
Parroco di S. Giovanni in Laterano, Milano


Per ragioni pastorali è possibile celebrare in questa domenica la festa del Corpo e del Sangue del Signore. Perciò proponiamo i testi di questa festa per la liturgia domenicale (Mc 14,12-16.22-26) I tre testi che la liturgia ci propone per questa domenica nella quale celebriamo il Corpo e il Sangue del Signore, congiungono Antico e Nuovo testamento, Antica e Nuova Alleanza. La prima lettura (Es 24, 3-8) ripropone il rito che sancisce l'alleanza mediante una rituale di sangue. Il sangue sparso e sull'altare e sul popolo stabilisce un legame, una appartenenza forte proprio come il sangue tra Dio e il popolo. L'alleanza è un vincolo nuovo di consanguineità tra Dio e Israele. E infatti tutte le formule di Alleanza sono formule di reciprocità: «Io sarò il vostro Dio e voi il mio popolo», una reciprocità che coinvolge tutt'intera la realtà della persona e non solo la sua dimensione spirituale, come leggiamo in 2Sam 5,1: «Vennero tutte le tribù d'Israele da David in Ebron e gli dissero: Ecco noi ci consideriamo come tue ossa e tua carne». L'alleanza crea quindi un vincolo, rende consanguinee persone che non lo sono. Questo realismo dell'Alleanza ci aiuta a comprendere il linguaggio dell'Eucaristia, sacramento dell'Alleanza. E anche la seconda lettura (Eb 9,11-15) ricorda la novità della alleanza sancita non più mediante il sangue delle vittime sacrificali ma nel sangue di Cristo, segno della sua irrevocabile dedizione. Una alleanza nell’amore, nel dono di sé. Anche il racconto di Marco dell'ultima cena vuole alludere a questa novità. Il racconto di preparazione della cena che potrebbe sembrare un prologo scarsamente significativo assume invece pieno significato se viene letto in parallelo con l'analogo racconto (Mc 11) della preparazione dell'ingresso di Gesù in Gerusalemme. Due discepoli mandati innanzi, grazie ad un segno di riconoscimento, per predisporre l'ingresso in Gerusalemme: tutto converge ormai non più verso il Tempio ma verso quella sala, grande, al piano superiore, dove l'antico rituale della Pasqua ebraica si aprirà al nuovo culto, nel corpo e sangue dati per la moltitudine.

La nuova alleanza

L'Eucaristia realizza quindi la nuova alleanza, comunione personale con Dio, dichiarazione e costituzione di consanguineità: «Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio e lo siamo realmente» (1Gv 3,1). E Paolo: «Non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me». Guardiamoci dall'intendere queste parole come pie ma enfatiche forzature retoriche. In forza di questa mutua immanenza realizzata dall'Eucaristia, Dio dice: “Tu sei mia carne e mia ossa” e l'uomo può dire a Dio “Tu sei mia carne e mia ossa”. Siamo l’uno per l'altro, irrevocabilmente. Questa dimensione personalistica, esistenziale del mistero eucaristico ha bisogno d'essere ricuperata. Era una caratteristica della “devozione eucaristica” del passato. Non senza qualche eccesso intimistico. Basti pensare alla formula “Gesù, divino prigioniero dei nostri tabernacoli”. Ma quella devozione che si alimentava nella comunione frequente - prescindendo purtroppo dalla Messa - nella visita e nell'adorazione eucaristica esprimeva un valore prezioso: la percezione appunto dell'Eucaristia come sacramento dell'Alleanza, della reciprocità tra Cristo e il credente. Grazie al ricupero della dimensione ecclesiale dell'Eucaristia, oggi possiamo meglio apprezzare la dimensione personale dell'alleanza nella quale Dio si comunica all'uomo in Cristo così da diventare carne della carne dell'uomo, sangue del suo sangue. Con la celebrazione dell'Eucaristia, memoriale dell'alleanza, noi ricordiamo e rinnoviamo la nostra alleanza con Dio grazie a Gesù, al suo incondizionato amore per tutti. E’ infatti per tutti questo corpo dato, questo sangue versato.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:17. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com