Benvenuto in Famiglia Cattolica
Famiglia Cattolica da MSN a FFZ
Gruppo dedicato ai Cattolici e a tutti quelli che vogliono conoscere la dottrina della Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica Amiamo Gesu e lo vogliamo seguire con tutto il cuore........Siamo fedeli al Magistero della Chiesa e alla Tradizione Apostolica che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre. Ti aspettiamo!!!

 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Domenica VIII dopo Pentecoste

Ultimo Aggiornamento: 25/07/2009 14:40
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
25/07/2009 14:33

Commento al Vangelo del 26 luglio
Lo stile del servizio
VIII Domenica dopo Pentecoste 
24.07.2009
di Giuseppe GRAMPA
Parroco di S. Giovanni in Laterano, Milano


Una sola volta (nella pagina odierna e in Lc 22,25) Gesù parla dei “governanti delle nazioni”, di coloro che hanno il potere e lo fa in termini non certamente positivi, anzi in Luca con una sfumatura sarcastica. Dice infatti che costoro mentre esercitano il potere si fanno chiamare benefattori. E subito aggiunge: «Tra voi però non è così». In verità anche tra i discepoli di Gesù la preoccupazione di spartirsi il potere è tristemente viva: «Sorse una discussione, chi di loro poteva essere considerato il più grande». Nella pagina odierna sono due discepoli che cercano di avere i posti più prestigiosi accanto al Maestro. E la reazione di indignazione degli altri attesta la natura della richiesta dei due: avere posti di privilegio! Questa preoccupazione ritorna più volte nei testi evangelici e sta ad indicare un interesse certamente dominante tra i discepoli. E’ singolare come gli Evangeli ci abbiano fedelmente riferito parole e sentimenti dei discepoli nettamente contrari alla logica del Maestro. E’ un dato che depone a favore dell’affidabilità dei racconti evangelici che, appunto, non ci hanno nascosto anche i lati meno apprezzabili dei discepoli del Signore. Ai discepoli preoccupati solo di stabilire chi tra loro è il capo, chi è il primo e il più grande, Gesù presenta la logica del farsi piccolo, del farsi povero, ultimo, servo. Due altre pagine evangeliche aiutano a comprendere questa logica paradossale del Vangelo: Gv 13 (la lavanda dei piedi) e Lc 22,24 ss (istituzione dell'eucaristia e discussione su chi fosse il più grande).

Gesù è colui che serve

Il testo che meglio esprime il senso di questo servizio è l'inno di Filippesi 2, 5ss: «Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale pur essendo di natura divina non considerò tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma spogliò se stesso assumendo la condizione di servo... umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte di croce». Nella croce appare nella sua forma più radicale la scelta di Gesù di farsi servo, per amore: dando la sua vita. Il servizio non è solo scelta moralmente apprezzabile: il farsi servo manifesta il senso dell'intera vita di Gesù: Gesù si mette a nostra totale disposizione, nelle nostre mani. Ora possiamo anche capire perchè proprio un gesto di umile servizio - lavare i piedi - tenga il posto del racconto dell'istituzione dell'eucaristia nell’evangelo di Giovanni. L’evangelista ci dice con questo gesto il senso dell'eucaristia, appunto il mettersi di Gesù a nostra totale disposizione per essere nostro nutrimento, nostro cibo, Dio con noi e per noi. Possiamo meglio capire questo parola sul servizio leggendola nel racconto di Luca. Luca pone la discussione tra i discepoli circa chi di loro fosse il primo, il più grande, nel contesto dell'istituzione dell'eucaristia appunto per rivelare il senso dell'intera vita di Gesù: essere “servo” per amore, dare la vita per. «Gesù è colui che serve», appunto colui che lava i piedi, colui che si fa piccolo, ultimo, servo. Gesù che si identifica con i piccoli; Gesù che si identifica con il servitore, con colui che ha il compito umile di lavare i piedi: ecco due modi per dire non semplicemente dello stile di umiltà la vera e propria rivelazione dell'essere di Dio.

Chi è Dio?

Chi è Dio? Viene spontanea alla mente di persone di una certa età, la formula del vecchio Catechismo di san Pio X: Dio è l’essere perfettissimo creatore e Signore del cielo e della terra. E invece Gesù manifesta Dio come colui che è al servizio dell'uomo, non un Capo ma un servo. Ma se Dio è colui che si mette a lavare i piedi, colui che è a servizio, colui che è a nostra totale disposizione, allora il senso ultimo della nostra esistenza non sta nella signoria, nel dominio ma nel servizio, nella disponibilità agli altri. Se Gesù si identifica con il piccolo, con colui che serve, allora dobbiamo rovesciare la nostra logica e ritenere che il piccolo, il povero, il servo esprimano l’umano in pienezza e autenticità. Il discepolo non può che seguire il Maestro nel servizio. Eppure questa vertiginosa rivelazione di Dio trova nel cuore dell'uomo resistenze difficili da vincere: i discepoli che pensano ad attribuirsi... le poltrone. La scelta oggi sempre più diffusa di svolgere qualche servizio “volontario” è una vera scuola che educa a vivere l'intera vita, la professione, la famiglia, lo studio, ogni attività in termini di servizio. Chi per alcune ore del suo tempo si impegna nello stile del servizio apprende un agire che può contagiare beneficamente l'intera esistenza.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:57. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com