Sul lenzuolo che avvolse il corpo ritenuto di Cristo ci sono tracce di pollini e piante della Palestina.
Nei deserti di Israele alla ricerca di prove sulle origini della Sindone. A guidarci è un botanico israeliano, Avinoam Danin , dell'università ebraica di Gerusalemme.
In un'appassionante escursione tra i rovi, le piante i fiori della Palestina, Danin racconta come è nata una delle ricerche più sere e intriganti attorno al lenzuolo nel quale potrebbe essere stato avvolto Gesù. Scendendo in un dirupo pieno di spine alla ricerca di una pianta, la Gundelia turnefortii, Danin ripercorre la storia degli studi. "Nel 1973 il criminologo svizzero Max Frei prelevò dalla Sindone dei campioni di pollini. Dall'esame apparvero 165 grani provenienti da diverse piante. Nel 1978 Frei fece un secondo prelievo e prima della sua morte, nel 1982, dimostrò che almeno 50 diversi tipi di polline provenivano dall'area di Gerusalemme".
I campioni di Frei vennero poi trasferiti negli Usa sotto la cura di Alan Wangher della Duke University, nel North Carolina. "Wangher e sua moglie hanno continuato lo studio utilizzando anche foto della Sindone scattate nel 1931 da Enrie e nel 1978 da Miller" racconta Danin. "Con immagini polarizzate, ingrandimenti e aumento del contrasto, le foto hanno portato alla luce la presenza non solo di pollini ma anche di impronte di fiori e piante che dovevano essere state deposte attorno al corpo avvolto nel lenzuolo. I Wangher mi chiamarono in causa meno di due anni fa per individuare le piante provenienti dalla Palestina. Da allora, con il collega Uri Baruch, abbiamo continuato il lavoro sul terreno". Mentre parla, Danin sradica un crespo secco e spinoso simile a cardo. "Ecco la Gundelia. In ebraico lo chiamiamo galgal (ruota) poiché una volta secca continua a rotolare all'infinito, spostata dal vento, lungo i deserti. E' nominata più volte nella Bibbia e cresce qui, nella zona che va da Gerusalemme a Gerico e al Mar Morto. Dei 165 pollini rinvenuti sulla Sindone, la maggior parte sono di Gundelia. E' stata la prima pianta a darci indicazione sull'origine del lenzuolo". Sulla Gundelia Danin anticipa una scoperta affascinante che spiegherà al congresso sulla Sindone a Torino, il 5 e 6 giugno. "Gli studi botanici sulla Sindone mettono in risalto attorno alla testa dell'uomo anche una corona di spine, composta da rami di Gundelia, visibili soprattutto sopra la spalla destra, e una fascia di steli composta da Ranus palestinum e da Ziziphus spina christi, dietro la nuca". Sarebbero dunque queste le piante spinose del martirio sulla fronte dell'uomo crocifisso. Il professor Danin non ama entrare nel merito delle ipotesi storiche o antropologiche. A proposito degli esami al carbonio 14 che datarono la Sindone tra il 1260 e il 1390 circa, si irrigidisce e ripete: "Io resto un botanico e il mio scopo è quello di studiare le prove botaniche dell'origine geografica della Sindone, né è attraverso la Sindone che si può ricostruire come venivano seppelliti gli ebrei ai tempi di Gesù. E' vero però che le prove al carbonio non furono del tutto attendibili. Probabilmente verranno rifatte dopo il 2000. Ma la verità scotta sempre a qualcuno". Una verità sulla quale Danin evita di avanzare ipotesi.