Come infatti costui brucia a causa della malattia che lo affligge, anche noi, come
soffocati dal fuoco, non riusciamo mai a dire: « basta » alle passioni e lasciamo che
l'ira e l'avarizia prendano sempre di più il sopravvento su di noi. Perciò mi vergogno
e mi stupisco quando vedo tra i pagani molti che disprezzano la ricchezza, mentre noi
impazziamo tutti per andarne in cerca. Se poi vediamo alcuni tra voi che non danno
importanza al denaro, anche quelli sono preda di altri vizi, dell'ira e dell'invidia: ed è
oltremodo difficile trovare la vera saggezza. Questo però dipende dal fatto che non ci
sforziamo di prendere dalle sacre Scritture le medicine adatte al caso nostro e non
ascoltiamo la loro lettura con compunzione, con dolore e con effusione di lacrime, ma
con noncuranza, e lo facciamo soltanto quando non sappiamo come passare il tempo.
Perciò, siccome le faccende terrene hanno fatto irruzione su di noi come un'ondata di
piena, ci hanno sommerso e hanno distrutto tutto il profitto spirituale che avevamo
raggiunto. Se qualcuno, ferito, versa il medicamento sulla piaga, ma poi non la fascia
accuratamente, lasciando che il farmaco vada perduto ed esponendolo all'acqua, alla
polvere, al caldo e ad innumerevoli altri fattori che possono produrre infezione, non
otterrà alcun vantaggio; e non l'otterrà, non perché il medicamento è inefficace, ma a
causa dell'incuria del malato. Qualcosa di simile accade di solito anche a noi, che
prestiamo attenzione alla parola divina per un tempo troppo breve, mentre
dedichiamo tutto il nostro tempo alle faccende terrene. Il seme di quella parola resta
cosi soffocato e non potrà dar frutto. Perché ciò non accada, guardiamo un po' più in
alto, alziamo i nostri occhi al cielo e poi abbassiamoli sui sepolcri e sulle tombe di
tutti quelli che vissero prima di noi. La stessa fine e lo stesso inellutabile destino di
andarcene da questo mondo attende anche noi, e spesso ancor prima che sia venuta la
sera. Prepariamoci dunque a questa partenza: abbiamo bisogno di molte provviste per
il viaggio. Là dove andiamo fa molto caldo, la canicola imperversa e la solitudine è
grande. Non ci sarà più consentito allora di frequentare le osterie e le taverne, né di
andare a far la spesa al mercato, ma dovremo portarci tutto di qui. Ascolta quello che
dicono le vergini: «Andate dai venditori»