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IL CONSIGLIO PERMANENTE DELLA CEI

Ultimo Aggiornamento: 29/09/2009 18:27
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Conferenza Episcopale ItalianaCONSIGLIO PERMANENTERoma, 21-24 settembre 2009 

COMUNICATO FINALE

 Il Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana, presieduto dal Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, si è riunito a Roma per la sessione autunnale dal 21 al 24 settembre 2009. Tutti i partecipanti hanno ringraziato il Cardinale Presidente per i contenuti e il tono della sua prolusione, che ha offerto una lettura lucida e serena del momento presente. In particolare è stata apprezzata la scelta di fare della recente enciclica papale Caritas in veritate la chiave interpretativa dell’attuale situazione economica e culturale, soggetta a veloci trasformazioni. Non è mancata l’attenzione all’Anno sacerdotale, indetto da Benedetto XVI, preziosa opportunità per approfondire il senso della figura del sacerdote, il cui profilo non cessa di attrarre e di creare aspettative proprio in una società anonima e segnata dal rarefarsi della prossimità e della gratuità. È stata esaminata una prima traccia degli Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020, che porranno al centro la questione educativa, perno di una rinnovata stagione di evangelizzazione. Non si tratterà di un semplice prontuario pedagogico a uso delle Chiese particolari, ma piuttosto di uno strumento che propizi una presa di coscienza plausibile e praticabile per reagire al diffuso nichilismo che pervade la vita di tanti, specie dei più giovani. Il Consiglio Permanente ha approvato l’ordine del giorno dell’Assemblea Generale, che si terrà ad Assisi dal 9 al 12 novembre, autorizzando l’invio a tutti i Vescovi della bozza di due documenti che dovranno essere vagliati in quella occasione. Il primo è la nuova edizione del Rito delle esequie; il secondo si concentra sulla presenza e l’azione della Chiesa nel Mezzogiorno. Specifica attenzione è stata dedicata anche all’approssimarsi della ricorrenza del centocinquantesimo dell’unità d’Italia. È stata autorizzata la preparazione di un vademecum per le parrocchie italiane, a cui sempre più spesso si accostano fedeli provenienti da Paesi dell’Est europeo e appartenenti all’ortodossia. È stata licenziata una Nota che recepisce le norme pubblicate dalla Santa Sede per gli Istituti superiori di scienze religiose e sono state assunte talune determinazioni in materia di sostentamento del clero. Infine, è stato approvato il Messaggio per la Giornata per la Vita del 2010.

  1.         La “grande finestra” da cui guardare il mondo

“Non ci lasceremo guidare da qualche «piccola finestra» del dettaglio, del pregiudizio o dell’incertezza, «ma dalla grande finestra che Cristo ci ha aperto sull’intera verità, guardiamo il mondo e gli uomini e riconosciamo così che cosa conta veramente nella vita»”. Questa suggestiva immagine del Papa, posta all’inizio della prolusione, spiega la prospettiva di fondo dei lavori del Consiglio Permanente, dominati dalla fiducia, nonostante l’amarezza per l’allarmante degrado del vivere civile. Per questo tutti i Vescovi si sono ritrovati nella convinzione espressa dal Presidente, secondo cui “la Chiesa è in questo Paese una presenza costantemente leale e costruttiva che non può essere coartata né intimidita solo perché compie il proprio dovere”. Pensare in grande, senza lasciarsi rinchiudere in visioni anguste, è la prospettiva da tutti condivisa, che si fa appello alla comunità ecclesiale e civile, nella consapevolezza che solo quando il Vangelo diventa cultura, cioè si declina in comportamenti concreti, assolve al suo compito di offrire una speranza fondata a una società scettica e disorientata.

 2.         Anno sacerdotale: una preziosa opportunità

In questo contesto, l’Anno sacerdotale indetto da Benedetto XVI al fine di “contribuire a promuovere l’impegno d’interiore rinnovamento di tutti i sacerdoti per una loro più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi” (Lettera di indizione, 16 giugno 2009), costituisce una risorsa non solo per la comunità ecclesiale, ma anche per la stessa società civile. A ben vedere, infatti, tutti abbiamo bisogno di testimoni credibili per superare la rassegnazione e il fatalismo. Come è stato osservato, la crisi odierna non si pone semplicemente sul piano delle idee, ma pervade i costumi e perciò non può essere affrontata limitandosi a enunciare principi e valori. Da questa inedita condizione il prete è decisamente sfidato, ma allo stesso tempo egli medesimo diventa una sfida agli occhi di tutti, se vive all’altezza della propria vocazione. Non si è taciuto il fatto che proprio il sacerdote rischi oggi – anche a motivo dell’accrescersi degli impegni – una preoccupante scissione tra la sfera personale e l’attività ministeriale, separando l’essere dall’agire. Occorre dunque affrontare la possibile deriva di una “professionalizzazione” riduttiva, incapace di rendere ragione di quel mistero di salvezza a cui il sacerdote deve attrarre con la propria persona, ancor prima che con le sue attività. Egli, infatti, riesce a educare efficacemente soltanto se dietro al suo fare si colgono le tracce di un’esistenza di fede e dunque lieta, anche quando è segnata da fatiche e prove. Per questo, il Consiglio Permanente ha ribadito sincera gratitudine per la testimonianza di tantissimi preti che rendono presente la Chiesa nel Paese, senza sottrarsi alle dinamiche di un mondo che cambia e alle sollecitazioni del Vangelo che non muta.

 3.         Verso gli Orientamenti pastorali del decennio 2010-2020

La Chiesa intera è chiamata a generare nuovi credenti attraverso l’esperienza dell’educare. A questo tema – già affrontato nell’Assemblea Generale celebrata nel maggio scorso – è stata dedicata un’ampia riflessione nel contesto della presentazione della prima traccia degli Orientamenti pastorali del prossimo decennio. Come è noto, da tale traccia scaturirà il testo che, una volta approvato nell’Assemblea Generale prevista nel maggio 2010, costituirà l’asse portante della proposta della CEI per gli anni 2010-2020. Si è auspicato un documento unitario ed essenziale, che abbia la capacità di “trafiggere i cuori” per raccogliere l’emergenza dell’educazione nel nostro contesto liquido e plurale. Si è ribadito che la malattia mortale che rende tanto difficile il rapporto educativo è l’incapacità di rapportarsi con il reale, avendo smarrito il senso dell’oggettività. È emersa la necessità di focalizzare anche altre dimensioni fondamentali dell’esperienza umana, quali la libertà, la volontà, la ragione, l’amore, e – non ultima – la fede. La famiglia gioca un ruolo decisivo in questa traditio dell’arte di vivere, a condizione che sappia superare la tentazione iperprotettiva a risparmiare ai figli qualsiasi esperienza del limite e del sacrificio. Perché sia efficace, l’intervento educativo richiede l’apporto di tutti gli adulti e delle diverse agenzie sociali. Perché la domanda di educazione non resti un’aspirazione generica e confusa, deve penetrare in tutti gli ambiti di vita: la famiglia, la comunità ecclesiale, la scuola e il lavoro, ma anche il tempo libero, lo sport e la comunicazione sociale, come si ricava dallo stimolante rapporto-proposta La sfida educativa, appena pubblicato per iniziativa del Comitato per il progetto culturale.

 4.         La questione del Mezzogiorno

Il convegno Chiesa del sud, Chiese nel sud, celebrato a Napoli nel febbraio scorso, ha posto i presupposti per riconsiderare i temi affrontati dai Vescovi vent’anni or sono nel documento Sviluppo nella solidarietà. Chiesa italiana e Mezzogiorno. A detta di molti, infatti, la questione meridionale rischia di essere oggi avvolta in un clamoroso silenzio, pur in presenza di preoccupanti segnali di crisi. Non tutto il Sud è povero – è stato sottolineato – ma patisce un impoverimento progressivo in alcune macroaree. Tale situazione richiede non assoluzioni preventive né indebite colpevolizzazioni, ma una parola di responsabilità indirizzata alla gente del Sud e alla Chiesa che colà vive, capace nel contempo di rivolgersi al Paese intero, come voce di tutta la Chiesa che è in Italia. Per questo occorre fare appello a tutte le forze positive, declinando l’attenzione alle problematiche locali nella coscienza di appartenere a un’unica nazione. Il documento, che sarà esaminato nella versione definitiva dall’Assemblea Generale che si terrà ad Assisi dal 9 al 12 novembre, non si limiterà a denunciare i problemi con taglio sociologico, ma offrirà chiavi di lettura animate dalla speranza cristiana, virtù che non tace il peccato, ma sa far leva sulla responsabilità, sulla solidarietà e sulla sobrietà.

 5.         Nuovo Rito delle esequie, vademecum e adempimenti giuridici

Il Consiglio Permanente, approvando l’ordine del giorno dell’Assemblea Generale di novembre, ha stabilito che in quella sede sia vagliato il testo del nuovo Rito delle esequie. Nell’attuale scenario socio-culturale questa frontiera della vita viene spesso censurata, mentre chiede di essere accompagnata alla luce della fede. È infatti quello della morte uno dei momenti in cui la prossimità della Chiesa si manifesta più chiaramente, esigendo una particolare attenzione alle persone. È stato anche approvato il progetto di demandare ai competenti uffici della CEI la preparazione di un vademecum pastorale, che aiuti i parroci e le parrocchie a rispondere in maniera giuridicamente corretta ed ecumenicamente rispettosa alle richieste circa l’amministrazione di sacramenti e la catechesi, che con sempre maggiore frequenza provengono da fedeli giunti da Paesi dell’Est europeo e appartenenti all’ortodossia.È stata licenziata la Nota di ricezione per l’Italia dell’Istruzione sugli istituti superiori di scienze religiose, recentemente pubblicata dalla Congregazione per l’educazione cattolica. Con questo adempimento giunge a compimento il processo di adeguamento degli istituti di formazione teologica, strumenti indispensabili per rispondere alla domanda di teologia da parte dei laici e per disporre di docenti di religione e di operatori pastorali in grado di fare fronte alle esigenze della comunità ecclesiale, inserendosi con competenza nel dibattito pubblico e nel mondo del lavoro. Per quanto concerne il sostentamento del clero, è stata ribadita la necessità di promuovere con rinnovato slancio una campagna per incrementare le cosiddette offerte deducibili. Sono state, inoltre, approvate le determinazioni che fissano il punteggio aggiuntivo a favore di docenti e officiali a tempo pieno delle Facoltà teologiche e degli Istituti superiori di scienze religiose e la quota minima della remunerazione dovuta dalle parrocchie personali ai parroci e ai vicari parrocchiali. Tenendo conto del modesto incremento del tasso di inflazione, si è deciso di mantenere invariato nel 2010 il valore del punto. Infine, è stato licenziato il testo del Messaggio per la 32a Giornata per la Vita, che si terrà domenica 7 febbraio 2010, ed è stato approvato lo statuto dell’Associazione Incontro matrimoniale.

 6.         Nomine

Il Consiglio Episcopale Permanente ha proceduto alle seguenti nomine:

- S.E. Mons. Alceste Catella, Vescovo di Casale Monferrato, membro della Commissione Episcopale per la liturgia.

- S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Vescovo di Trani – Barletta – Bisceglie, membro della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo.

- S.E. Mons. Antonio Staglianò, Vescovo di Noto, membro della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali.

- Don Franco Magnani (Mantova), Direttore dell’Ufficio Liturgico Nazionale.

- Don Maurizio Viviani (Verona), Direttore dell’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università.

- Don Paolo Gentili (Grosseto), Direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia.

- Mons. Adolfo Zambon (Vicenza), Direttore dell’Ufficio Nazionale per i problemi giuridici.

- Dott. Matteo Calabresi, Responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica.

- Mons. Ugo Ughi (Fano – Fossombrone – Cagli – Pergola), Vice Assistente Ecclesiastico Generale dell’Azione Cattolica Italiana.

- Don Giuseppe Masiero (Padova), Assistente Ecclesiastico Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana per il settore adulti.

- Don Jean Paul Lieggi (Bari - Bitonto), Assistente Ecclesiastico Nazionale dell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI) per la branca Rovers/Scolte.

- Don Stefano Caprio (Foggia – Bovino), Assistente Ecclesiastico Generale dell’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici (AIGSEC).

- Padre Edoardo Ricevuti, O.Cist., Assistente Ecclesiastico Nazionale dell’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici (AIGSEC) per la branca Lupetti.

- Don Giuseppe Cavoli (Fano – Fossombrone – Cagli – Pergola), Assistente Ecclesiastico Nazionale dell’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici (AIGSEC) per la branca Esploratori.

- Padre Gerardo Pasquinelli, F.D.M., Assistente Ecclesiastico Nazionale dell’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici (AIGSEC) per la branca Coccinelle.

- Don Fabio Gollinucci (Trieste), Assistente Ecclesiastico Nazionale dell’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici (AIGSEC) per la branca Scolte.

- Don Giovanni Facchetti (Bolzano – Bressanone), Assistente Ecclesiastico Nazionale dell’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici (AIGSEC) per la branca Guide.

- Il Consiglio Permanente ha espresso il gradimento della terna presentata dall’Associazione Cattolica Esercenti Cinema (ACEC) per la scelta del proprio presidente.

 

La Presidenza della CEI, riunitasi lunedì 21 settembre, ha proceduto alle seguenti nomine:

- S.E. Mons. Eugenio Ravignani, Amministratore Apostolico di Trieste, membro della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo.

- Mons. Adolfo Zambon (Vicenza), membro del Comitato per gli enti e i beni ecclesiastici.

- Dott. Matteo Calabresi, membro del Comitato per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica.

- Prof. Gian Carlo Blangiardo, membro del Comitato per il progetto culturale.

- Don Alfonso Raimo (Salerno – Campagna – Acerno), membro del Collegio dei revisori dei conti della Fondazione Missio.

- Don Angelo Auletta (Tricarico), don Paolo Angelo Bonini (Albenga – Imperia) e don Bernardino Pessani (Milano), Assistenti Spirituali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – sede di Roma.

  

Roma, 29 settembre 2009

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