Nel Messinese un violento nubifragio provoca ventuno morti, decine di dispersi e oltre 400 sfollati Vittime del dissesto
Roma, 3. Città isolate, edifici distrutti, strade e ferrovie interrotte. Le ultime stime parlano di ventuno morti, decine di dispersi e quattrocento sfollati. Ma il bilancio è destinato a salire. Nel Messinese, 36 ore dopo il violento nubifragio che ha provocato frane e crolli, si continua a scavare nel fango. Il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza. "Serve un piano serio sulla sicurezza, invece di opere faraoniche", ha affermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lanciando una dura condanna al dissesto idrogeologico causato dall'abusivismo. "È una situazione molto grave - ha commentato il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi - alla fine ci saranno almeno cinquanta morti". Il premier si recherà domani nel Messinese per visitare le aree disastrate.
La zona più colpita dall'ondata di fango comprende Briga Marina, Giampilieri, Molino e Scaletta Marea. Novantacinque, in tutto, i feriti portati negli ospedali di Messina, tre dei quali in gravi condizioni. Nella notte è stata completata l'evacuazione di Giampilieri: 435 persone che si erano rifugiate nella scuola elementare sono state trasferite in alcuni alberghi allestiti dalla Protezione civile. Le ricerche sono riprese alle prime luci dell'alba perché - sostengono le autorità locali - vi sarebbero almeno altre due persone, due fratelli, che risultano dispersi. Si continua a scavare anche a Scaletta Zanclea: secondo il sindaco, Mario Briguglio, sotto le macerie vi sarebbero sei persone, tutti cittadini abitanti che si trovavano in casa quando è arrivata l'ondata di fango. E intanto la pioggia non accenna a diminuire: gli esperti dicono che nelle prossime ore si alterneranno temporali e schiarite, mentre un lieve miglioramento è previsto a partire dal pomeriggio.
Sul piano dell'organizzazione dei soccorsi, stamane l'unità di crisi allestita in Prefettura a Messina ha fatto il punto della situazione. In tutto, finora, sono state identificate 15 vittime. "Manca la prevenzione e non c'è rispetto per il territorio", ha dichiarato ieri il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. La procura della Repubblica di Messina ha aperto un'inchiesta. L'ipotesi di reato è disastro colposo. Sempre oggi, il presidente Napolitano ha dichiarato che "le celebrazioni del centocinquantenario dell'unità d'Italia hanno senso perché il Paese ha bisogno di una nuova e più forte coscienza unitaria". L'unità d'Italia, ha aggiunto, "è un valore attuale che va ribadito".
(©L'Osservatore Romano - 4 ottobre 2009) __________________________________________________