| | | OFFLINE | Post: 31.493 | Registrato il: 02/05/2009 Registrato il: 02/05/2009 | Sesso: Maschile | |
|
Gli sfollati: "Non ci abbandonate"
Il dramma di chi è sopravvissuto al disastro: "Abbiamo perso tutto"MESSINA Parla con dolorosa e composta frustrazione Antonio, nipote di Concettina Cannistraci, 65 anni, travolta dal fango nella sua casa di Scaletta. La donna era vedova e madre di due figli; con lei è morta la badante romena Monica Barascuia, 48 anni. «Erano in casa una sera come tutte le altre ed è iniziato a piovere, erano da sole su una stanza al pian terreno, all’improvviso sono state travolte dall’acqua, non hanno avuto il tempo di scappare». «Le nipotine che erano nella stanza si sono salvate» conclude Antonio. Ma lo strazio non basta. «Concettina è già composta nella bara e sto aspettando l’autorizzazione del magistrato per riavere il corpo».
Questa è una delle tante storie che arrivano da Messina. Gli sfollati sono centinaia. Molti di loro hanno perso la casa, altri le persone più care. Insieme ad Antonio anche Emilio Guadagni, pensionato 71enne, racconta la sua tragedia «Siamo vivi per miracolo. Eravamo in un bar con degli amici quando è scoppiato il nubifragio: l’acqua ha invaso il locale raggiungendo subito l’altezza di un metro, siamo fuggiti e ci siamo rifugiati in una casa. Sono state cinque ore di acqua incredibile, mai vista. È stato terribile. Adesso non ci vengano a dire che si è trattato di una fatalità: questa è una tragedia annunciata. Dopo il nubifragio di due anni fa è stata solo messa in sicurezza la collina e le gabbie che reggevano le pietre sono cedute subito. La collina si è portata via le nostre case. La colpa è di chi non ha fatto i lavori prima e si muove solo adesso che ci sono stati i morti»
Tra i 196 superstiti accolti al villaggio turistico Le Dune di Mordella spicca anche la storia di Maria Grazia D’Urso «Qui la sistemazione è buona», racconta davanti al centro di distribuzione di vestiti «ma abbiamo i telefonini scarichi perchè nelle fretta di uscire da casa abbiamo lasciato anche i carica-batterie e non possiamo contattare amici e parenti. Abbiamo problemi con le taglie dei vestiti, non sono riuscita a trovare qualcosa da mettere, sono ancora con gli stessi vestiti che indossavo quando sono fuggita. Non abbiamo più nulla, non sappiamo se riusciremo a tornare nelle nostre case. È una tragedia che poteva e doveva essere evitata». Alcuni contestatori hanno invece protestato sotto la Prefettura di Messina "inneggiano" contro il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Si tratta di una cinquantina di persone che hanno apostrofato in "malo modo" prima il governatore siciliano Raffaele Lombardo e poi al suo arrivo anche il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli. Tra loro sia sfollati che esponenti del gruppo "No Ponte". Fra di loro ci sono state anche animate discussioni perchè i motivi delle loro proteste non coincidono.
www.lastampa.it [Modificato da S_Daniele 05/10/2009 07:13] |
|
|
|
|