Il papa celebra messa a Torino: ‘Sono vicino a disoccupati e immigrati’
Omelia a sfondo sociale di Benedetto XVI in visita nel capoluogo piemontese per visitare la Sindone.
‘Penso ai giovani e alle famiglie che vivono la solitudine, agli emarginati e agli immigrati
Benedetto XVI esprime vicinanza ai disoccupti e agli stranieri che si trovano nel nostro Paese nel corso dell’omelia che sta tenendo in Piazza San Carlo davanti a una folla di oltre 25mila fedeli.
“So che anche a Torino non mancano difficoltà, problemi, preoccupazioni: penso, in particolare – ha sottolineato – a quanti vivono concretamente la loro esistenza in condizioni di precarietà, a causa della mancanza del lavoro, dell’incertezza per il futuro, della sofferenza fisica e morale; penso alle famiglie, ai giovani, alle persone anziane che spesso vivono la solitudine, agli emarginati, agli immigrati”.
“Sì – ha aggiunto – la vita porta ad affrontare molte difficoltà, molti problemi, ma è proprio la certezza che ci viene dalla fede, la certezza che non siamo soli, che Dio ama ciascuno senza distinzione ed è vicino a ciascuno con il suo amore, che rende possibile affrontare, vivere e superare la fatica dei problemi quotidiani”
“Troppi rancori, divisioni, risentimenti” contraddistinguono la nostra esistenza: ha aggiunto il pontefice nel discorso che tocca da vicino i grandi temi della Chiesa e della società. “Così come io ho amato voi, – aggiunge Ratzinger ispirandosi all’insegnamento di Cristo- così amatevi gli uni con gli altri”. Un comandamento che deve essere seguito , anche se “ovviamente con le nostre forze siamo deboli e limitati”. “C’è sempre in noi – ha spiegato – una resistenza all’amore e nella nostra esistenza ci sono tante difficoltà che provocano divisioni, risentimenti e rancori”.
Benedetto XVI non dimentica i sacerdoti e di diaconi a cui rivolge parole di incoraggiamento, perché, ricorda il Papa “a volte essere operai nella vigna del Signore può essere faticoso”ma dunque bisogna saper “attingere la forza quotidianamente dal rapporto di amore con Dio”
“Vorrei dire – osserva il Ponfice – una parola d’incoraggiamento in particolare ai sacerdoti e ai diaconi di questa chiesa che si dedicano con generosità al lavoro pastorale, come pure ai religiosi e alle religiose. A volte, essere operai nella vigna del Signore può essere faticoso, gli impegni si moltiplicano, le richieste sono tante, i problemi non mancano: sappiate – sollecita Benedetto XVI – attingere quotidianamente dal rapporto di amore con Dio nella preghiera la forza per portare l’annuncio profetico di salvezza”.
“Ri-centrate la vostra esistenza sull’essenziale del Vangelo, coltivate una reale dimensione di comunione e di fraternità all’interno del presbiterio, delle vostre comunità, nei rapporti con il popolo di Dio, testimoniate nel ministero la potenza dell’amore che viene dall’Alto”.
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